lunedì 8 aprile 2013

Death Note


 Nuova versione dvd by Dynit

Ryuk è un dio della morte, una creatura mitologica immortale che sottrae la vita dagli uomini appuntando su un taccuino quando questi defungono. Ryuk vive un'esperienza monotona, circondato da altri dei della morte tutti bruttissimi e vivendo in una specie di inferno stra-monotono. Ryuk si rompe le palle, non è un grosso mistero. Un giorno un suo collega smarrisce il suo taccuino o Death Note. Ryuk lo ritrova e siccome si rompe le palle decide di fare un salto nel mondo degli uomini e piazzare strategicamente il taccuino in mezzo ad una strada, vuoi mai che qualcuno lo raccolga e voglia farci qualcosa. Sulla strada del taccuino di imbatte Light, uno studente modello avviato ad una veloce e raccomandata carriere nella polizia. Il taccuino è pieno di regole sull'utilizzo, ma quello che colpisce maggiormente Light è il fatto che si può uccidere chiunque sulla Terra, unicamente scrivendo sul detto taccuino il nome della persona che si vuole uccidere, sempre che se ne conosca il viso. Si potrebbe uccidere facilmente i peggiori terroristi della Terra così, compreso Magneto, il Team Rocket e il Dr.Hell! Ryuk compare a Light quindi, deciso a seguire il ragazzo per un po', ma il ragazzo è già immerso nella sua personale opera di sterminio per impressionarsi troppo circa il fatto che un brutto demone alato di 3 metri stia parlando con lui. Ryuk trova che quell'esaltato di Light sia un soggetto interessante. Poi Light e Ryuk parlano su cosa ci sia dopo la morte. 
Questo è il passaggio più importante di tutta l'opera, il cuore pulsante e il motivo del molto, giustificato, successo che Death Note ha goduto negli anni. La risposta di Ryuk differisce tra anime e manga, io preferisco quella del manga, ma arriva solo alla fine. Noi non sapremo di quella risposta fino all'ultima puntata dell'anime come del fumetto. È in quella risposta che si radicano le ragioni di Light e l'opera non può essere correttamente compresa senza questo vitale passaggio. Ma torniamo indietro, torniamo al primo incontro di Light con Ryuk. Light inizia l'opera di pulizia della società partendo da terroristi, dittatori e delinquenti noti. La televisione gli dà informazioni immediate dei decessi provocati dall'evoluzione della sua penna sul taccuino maledetto. Poi inizia a sentire in giro che la gente parla di lui: un killer misterioso sta portando la “giustizia” nel mondo, le città sono più sicure perché il killer, o “Kira”, li punirà. Mentre Light si ingegna su un modo per purificare al meglio il mondo e al contempo escogita trucchi sempre più elaborati per nascondere le sue tracce ed eventualmente distruggere il taccuino in caso estremo, ecco che si presenta davanti a lui un terribile antagonista. Si chiama “L”, è conosciuto come il detective più abile del mondo, l'uomo che viene chiamato per risolvere i casi più intricati. Solo che nessuno sa come si chiami realmente “L”, come nessuno ne conosce il volto. Light-Kira è un ragazzo attraente, di successo, con una ferrea volontà e spirito di giustizia. L è un ragazzo strano e dimesso, geniale ma in qualche modo sgradevole, con un'alta concezione della giustizia legata alla necessità quasi fisiologica di comprendere e capire i puzzle come le persone. L sfida Kira-Light in diretta televisiva a ucciderlo. Kira perde la calma e L nel contempo scopre il metodo con cui Kira uccide, la possibile età e pure il probabile luogo dove vive. L è un mastino letale, i due ingaggeranno una guerra psicologica volta ognuno a scoprire l'identità dell'altro e a fermarlo.

Difficile schierarsi, difficile non parteggiare per Kira o L o per gli altri personaggi che si avvicendano nel corso della narrazione (il mio preferito è Mello, una mente lucida e perversa, ma mai al punto di essere mostruosa-inumana, forse il personaggio con cui è più facile identificarsi al di là di alcune trovate geniali-folli come quella del missile... un mito). Un manga sul quale è possibile comunque imbastire un dialogo tra i fan (o almeno provarci) sui concetti di “giustizia” e “libero arbitrio”. Certo, a età e contesti sociali diversi corrispondono opinioni più mature o più ingenue, ma mai come in questo caso ho trovato spunti stimolanti di conversazione. Alcune interpretazioni mi hanno pure fatto inorridire e valutare timorosamente “ma con che persona sto parlando?”, ma credo sia sempre un bene che vengano a galla alcuni lati del carattere dei nostri amici-interlocutori, è sempre bene nutrirsi di una certa vitalità intellettuale. W le opere che permettono una discussione, a qualsiasi livello.

Tsugumi Ohba crea uno dei manga di maggiore successo di sempre, tradotto e ristampato all'infinito e il cui successo non accenna a calare. Anche il personaggio di L piace moltissimo; nasce così lo spin off Death Note Another Note, che vede L investigare sul caso di un serial killer a L.A. Vengono prodotti film dal vivo, viene prodotta la bella serie animata oggetto di questo articolo, affidata alle sapienti mani di Mad House, di ben 37 epidosi. Ci sono, come sopra evidenziato, alcune piccole differenze con il manga, ma nel complesso il quadro è piuttosto omogeneo. Le animazioni sono belle e curate, del tutto fedeli al manga. Magari una così pedissequa esecuzione dell'opera base rende manga e anime opere al 98% complementari. In poche parole, se avete già letto il manga non si ha un particolare motivo di attrattiva nel vedere l'anime e viceversa. Magari a distanza di anni sì, ma in tempi ravvicinati non ha davvero, a mio avviso, alcun senso. Panini video già anni fa confezionava una ottima versione animata, che veniva trasmetta su MTV e godeva pure di una buona versione in dvd. Al momento sembra che Dynit disponga di master più recenti, recanti una definizione dell'immagine presumibilmente migliore. 
Non si hanno informazioni circa un nuovo doppiaggio o meno o sul fatto che siano allegati ai dvd pupazzini, figurine, libretti e accessori vari. É comunque un bene che si parli ancora dell'anime di Death Note in quanto il fumetto viene ancora regolarmente ristampato mentre l'anime by Panini è abbastanza irreperibile: per i fan quindi questa nuova distribuzione è di sicuro un'occasione per completare la collezione. E conoscendo Dynit non escluderei che pure i film dal vivo prima o poi possano arrivare.Come sono i film dal vivo? Eccovi un trailer...


Inquietante vero? Sì la versione di Dani California dei red Hot più inquietante di sempre. 
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2 commenti:

  1. Fantastico, lo adoro.
    Il personaggio di L sopratutto, dopo di lui niente è stato più lo stesso.

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