venerdì 12 aprile 2013

Carrie




Carrie White è una ragazzina che sta diventando donna. Le compagne di classe la trattano male per via del suo aspetto dimesso, per la sua eccessiva timidezza. La madre è una fanatica religiosa, completamente pazza, riempie Carrie di continue vessazioni e punizioni anche fisiche per un nonnulla. L'unica persona che non la tratti come un posacenere è Sue, una compagna di classe. Questa la invita ad aprirsi, a guardare il mondo sotto una luce diversa. Ma le angherie delle compagne sono sempre in agguato e per il ballo di fine anno è stato architettato uno scherzo davvero crudele. Peccato che Carrie sia un esp, un soggetto dotato di latenti enormi poteri paranormali. Le crudeltà subite verranno ripagate con il sangue. Brian de Palma dirige nel 1976 l'adattamento di un racconto di King. Ne fa l'inno alle trasformazioni dell'adolescenza quale periodo in bilico tra scoperta della sessualità, vista come piacere e al contempo come peccato, e ricerca del proprio io, condendo il tutto con la cinica visione del “vuoto” che da lì a poco attende con i fin troppo spensierati e superficiali anni '80. 
Carrie, l'originale di De Palma con la Spacek
De Palma sperimenta poi con la macchina da presa, gioca a decostruire l'immagine, nel frammentare l'inquadratura in più parti, donando alla pellicola la percezione di una ineluttabile e catastrofica escalation, maestosa nel conferire la carica orrorifica necessaria alla narrazione. Sissy Spacek è una Carrie straordinaria per umanità e al contempo freddezza, donando voce e corpo ad uno dei mostri-freak più amati nella cinematografia contemporanea. Piper Laurie è una spaventosa signora White, una mente malata ossessionata dalla religione che riempie di paure la figlia, incapace di provare alcun sentimento materno. Nell'ottimo e variegato cast figurano anche William Katt (l'amato Ralph supermaxieroe), un giovane John Travolta, una spregiudicata Nancy Allen (che vedremo in seguito, vestita, in Robocop) e Amy Irving. La pellicola è giustamente e meritatamente un capolavoro, da reperire appena vi è possibile. 
La nuova Carrie...
Oggi lo script viene rispolverato e “attualizzato” (termine orrendo anche perché spesso sinonimo di “non necessario”). La regia è affidata a Kimberly Peirce, una scelta non banale in quanto come cineasta ha più volte esplorato l'universo femminile, indagando sulla sessualità e le problematiche adolescenziali. Tra i suoi lavori si annoverano l'ottimo Boys Don't Cry e la serie televisiva The L World. A impersonare Carrie sarà Chloe Grace Moretz, attrice già di 48 pellicole e lanciatissima dopo il ruolo di Hit Girl in Kick Ass e nel prossimo Kick Ass 2, bravissima in Hugo Cabret e Dark shadows (presta pure la voce in originale a Lady Emily Kaldwin nel videogame Dishonored, che è figherrimo e di cui presto o tardi parleremo). A impersonare la signora White la sempre brava Julianne Moore, che amo alla follia dai tempi de Il grande Lebowski. Una pellicola da tenere bene in considerazione. 
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