lunedì 20 maggio 2019

Il pezzo "post-datato" del Goku Day

A volte capita: il Goku Day si è celebrato il 9/5 in tutto il mondo, con grande partecipazione popolare sui social. Tra le sorprese di questo evento, l'annuncio, inaspettato quanto "maldestro", da parte dei canali informativi di Xbox e quindi probabile al 98%, del nuovo combattente presente nel futuro DLC del fighting game Dragon Ball Fighterz, che è uno dei motivi per cui Goku oggi è più famoso che mai. Si parla del mitico, temibile, "diavolo vestito di rosa con gli scalda-muscoli " Janemba, villain del film Fusion reborn (da noi "il diabolico guerriero degli inferi"). Ne parleremo a tempo debito quando la notizia sarà al 100% affidabile. 

Il pezzo che state per leggere per il Goku Day c'era, era pronto. Ma il pc in cui era racchiuso è stato coinvolto in un rapimento alieno e solo oggi ha fatto ritorno, probabilmente con qualche sonda misteriosa nascosta al suo interno di cui ancora non siamo consapevoli. Visto che questo pezzo rocambolesco è già stato rinviato e rimaneggiato più o meno sei volte, aumentando i chilometri di testo a ogni passaggi, o lo pubblichiamo oggi o diventa lungo come un libro. Buona lettura a tutti i prodi e valorosi lettori che si avventureranno nella lettura!

Per volere della Japan Anniversary Association il 9 maggio è ufficialmente il giorno dedicato a Goku e al successo della serie a fumetti e animata di cui è protagonista, Dragon Ball. Dragon Ball è una delle opere maggiormente seminali degli ultimi trent'anni, per qualcuno è stata l'infanzia, per qualcuno è stata meglio dell'epica omerica, per qualcuno ha acceso la passione per l'Oriente (nonché lo spunto per studiare proprio quel "Viaggio verso Oriente", che aveva ispirato Toriyama quanto Matsumoto e mille altri), per qualcuno è ancora oggi la saga preferita, il videogame più giocato, il pupazzetto del cuore che sta nella stanza. Si può parlare di Dragon Ball a vari livelli e per i vari prodotti in cui si è declinato come il brand milionario che effettivamente e meritatamente è. Quale occasione migliore per uccidervi di parole con la mia famigerata logorrea? 


- E quindi qui vi beccate il solito preambolo inutile sul mio rapporto con Dragon Ball, se volete andare alle parti salienti del pezzo saltate felici tutto questo paragrafo: qualche tempo fa su queste pagine mi sono imbarcato nella notizia più "pacco" da quando abbiamo aperto questo blog, la "cospirazione della cancellazione del videogame Dragon Ball Fighterz". In pratica, due giorni dopo che ho pubblicato tale notizia "calda e sconcertante", tutto il caso si è sgonfiato, il gioco è vivo e vegeto e ha già avuto in dote dagli sviluppatori un season pass 2 con nuovi personaggi disponibili, svelati peraltro a fine gennaio, alle finali di Los Angeles del maxi evento di E-sport ufficiale legato al gioco, sponsorizzato da Red Bull: il Dragon Ball Fighterz World Tour. Anche solo a ripensarci oggi, alle mini-cospirazioni e intrighi vari che hanno messo momentaneamente il gioco nell'oblio (Leggete qui), mi cospargo di ceneri e vi chiedo scusa in ginocchio per la supercazzola propinatavi, pur in buona fede e con tutto l'amore del mondo. Mi ero forse preoccupato troppo e a vuoto. Perché Dragon Ball per me è amore. Un amore che mi porto dietro da piccino, da quando lo guardavo su Junior TV e c'era la sigla giapponese, la prima, leggendaria, "Makafushigi Adventure!", cantata dal grande Hitoki Takahashi... e non quelle varie merde sonore di Giorgio Vanni venute dopo sulle reti Mediaset.


Purtroppo sulla storica e sfortunata Junior TV lo vidi solo di sfuggita e nei folli orari di una folle programmazione da rete locale. Ma fu amore. Un amore sconfinato per Bulma, per lo scimmione gigante, il cattivo Pilaf, e il grande Muten. Un amore che si è riacceso quanto nel 1991 a Nipponia, fumetteria-centro culturale giapponese di Milano, ormai chiuso da anni, vidi la prima figure di Goku Adulto (da assemblare e colorare). Da allora toccai con mano i primi film, alcuni in giapponese, alcuni mi pare in spagnolo (arrivavano direttamente così nelle prime fumetterie che trattavano gli anime... ricordo che vidi pure, un paio di annetti dopo, il primo film su Broly all'epoca, dopo pochi mesi che ne ammirai la silouette in bianco e nero, tratta da un fotogramma dell'anime, tra le pagine del glorioso magazine Mangazine di Granata Press (quelle erano le fonti, ragazzuoli miei, internet non esisteva). E fu un nuovo amore la scoperta di Z, frutto della visione di quei film in lingue improponibile o senza sottotitoli, frutto del carisma che emanavano i Sayan biondi, il "grande mago Piccolo" (che in effetti detto così fa ridere), quel nano bastardo di Vegeta. Un amore che aveva per me un po' giocoforza la forma della sigla in spagnolo di Dragon Ball Z!


"Luce, fuego e destrusione, pel mundo puede esse la ruina!!" se mi fossi perso anche uno solo di questi film!! Il mio amore per la saga ha poi nuovamente arso come fuoco vivo quando è uscita la prima edizione italiana del fumetto, il primo manga "non ribaltato" della storia dell'editoria italiana (anche se penso che un paio di fumetti erotici di contrabbando prima ci avevano già provato), che leggevo nel tragitto dalla stazione alla scuola superiore la mattina presto, intorno alle 7.00, dalle parti di parco Sempione, per poi disegnare schizzi dei personaggi durante l'intervallo, quando ancora sognavo di fare i fumetti "da grande". Un amore che si è fatto quasi pazzia quando ho comprato a Console Generation, altro storico negozio di Milano chiuso da anni, per Super Nes (lo avevo americano, funzionava anche come Super Famicon, attraverso uno strano accrocchio di prese di corrente combinate e con una cartuccia speciale a due uscite con la "cartuccia-madre" di Street fighter 2), a un prezzo semplicemente "delirante", Dragon Ball Z Hyper Dimension, che trovo ancora bellissimo, e Chrono Trigger (preso in versione USA, pagato oro pure lui, gioco scelto perché aveva il chara di Toriyama, ma che considero a tutt'oggi, oltre che visivamente stupendo, anche il mio gioco di ruolo preferito di sempre). Nel frattempo "è successo". Mediaset ha ri-portato l'anime in Italia, con i nomi dei personaggi cambiati accazzo (perché Oscar al posto di Olong?? Yamcho??? Junior??????), con le censure... e con le sigle merdose del Vanni.


Le parole disposte in modo cretino, le frasi in inglese incomprensibile gettate nel testo fin da subito, fa tutto già schifo al primo ascolto e fa male constatare che moltissima gente ha avuto come primo contatto questa sigla e giocoforza voglia "un po' bene" a tale abominio musicale. Un minuto di silenzio. E dire che una volta ci stavano a fare le colonne sonore dei cartoni animati persone come gli Oliver Onions, i Cavalieri del re, i Cartoon Kids, Specrta, Massimo Dorati... E poi arrivi tu Vanni, dopo che siamo ancora provati da "L'uomo pipistrello che si avvolge nel mantello" di Cristina D'avena... Vanni, di cuore, ma vai a cagare!!! Riprendiamoci. Allora, Mediaset prende Dragon Ball e di colpo il "mio" fumetto preferito era il fumetto preferito di tutti. E sapete un po' com'è... c'è quella strana meccanica di quando sei adolescente e il tuo gruppo rock misconosciuto preferito inizia a girare sulla bocca di tutti... io quel cartone animato in italiano l'ho visto poco e male. Il fumetto era fico, era veloce, era divertente. I film erano divertenti, i videogame erano divertenti. L'anime, vuoi perché lo trasmettevano e ritrasmettevano in continuazione, vuoi per il modo diluito in cui narrava i fatti, vuoi per l'animazione così così, vuoi per le sigle sempre e per sempre merdose del Vanni, vuoi anche per la pesantezza della voce narrante (che abbiamo solo in Italia così logorroica!!!), vuoi che da feticista non apprezzavo i cambiamenti ai nomi dei personaggi... Insomma, l'anime italiano era un po' una cagata. O almeno così io la percepivo all'epoca e per uno strano imprinting anche oggi, piuttosto che avvicinarmici, mi ammazzerei. Un giorno tristemente impacchettavo la mia adolescenza insieme alla fine della saga di Buu tradotta in italiano, dopo che avevo letteralmente amato le saghe di Freezer e Cell.  Mediaset continuava le repliche, io ero diventato adulto e in questo Toriyama e Go Nagai (il suo Devil Man a fumetti mi ha cambiato la vita, è stato come partecipare al concerto storico di Woodstock) mi avevano "formato" quanto Omero, Dante, Boccaccio, Manzoni, Verga, Leopardi e Pascoli. Sentii di nuovo parlare di Dragon Ball mentre facevo l'università, si vociferava di nuova serie tra le fanzine di settore, Dynit garantiva l'home video.


Dragon Ball GT mi sembrava però sbagliato in tutto, dalla caratterizzazione dei personaggi alle musiche, a tutt'oggi non ne ho ancora visti abbondanti pezzi (ma ho recuperato in cofanetto, tipo "ieri").  E poi ovviamente arrivò il Vanni...


Se per il Vanni con Dragon Ball GT "siamo tutti qui, non c'è un drago più super di così!", io mi sentivo ancora meno parte del gruppo. Vecchio. Come quell'assurdo e sbagliato "Goku vecchio trasformato in bambino", simile a Fantozzi che si tinge i capelli e cerca di sembrare un ventenne.



Mi sono sentito di colpo, come quel Goku vecchio finto-giovane, inadeguato al fandom. Negli  anni mi sono sentito sempre più "fuori tempo massimo" e da allora il mio unico e timido ritorno al brand, è avvenuto con il gioco abominevole Dragon Ball Final Bout per PS1. Mi aveva fatto sentire quasi "sporco" quell'esperienza videoludica. Come se con quell'acquisto avessi voluto bruciare dei soldi sull'altare del marketing più infame, in cambio di pupù. Anche i videogiochi legati alla serie negli anni erano diventati mainstream, al punto che Dragon Ball Budokai per PlayStation 2 era regalato con i menù da McDonald's!!! La serie Budokai non era male, ma ero in un mood tale che ci avrò giocato al massimo quattro ore. Poi, storia recente, è arrivato Dragon Ball Super di Toyotaro e Toriyama, anime e fumetto, preceduto dal film Dragon Ball Z la battaglia degli Dei e dal film La Resurrezione di F. Toyotaro era il primo fan di Dragon Ball, l'autore di una delle "fan fiction più amate". Toriyama cercava dalla fine della saga di Buu il modo giusto per proseguire il brand e Toyotaro era forse l'alleato giusto. Non che i primi passi di questa operazione fossero comunque rivoluzionari, si partiva come premessa da un timidissimo filmetto il cui vero scopo era essere una specie di volantino della commissione affari culturali del Giappone da esportare a qualche convention sullo slow food o da esporre al salone del mobile di Osaka (storia vera), ma con questo pur timidissimo film si cancellava virtualmente quell'abominevole GT e si ripartiva a narrare la storia dalla saga finale di Dragon Ball Z, quella di Buu, come se nulla fosse. E questo bastava di brutto alla maggior parte dei fan, come bastava a me: il Goku vecchio bambino era stato cancellato dalla faccia dell'universo da uno spot lungo sulla cultura del sushi. Qualcosa in me è risbocciato, la produzione del nuovo corso di Dragon Ball è iniziata ufficialmente, fumetto compreso, e in un attimo sono tornato il ragazzino del liceo che leggeva le saghe di Freezer e il Cell Game. Non che Super e compagnia siano stati degni di allacciare le scarpe alle saghe più storiche e amate di Dragon Ball, tanto a livello di disegno come di animazione, bene inteso. Molti episodi proseguivano in modo un po' stanco, gli avversari dei nostri eroi non erano tutti così memorabili e anche le "trasformazioni" dei Sayan sembravano più che dei veri upgrade fisici degli estemporanei cambi di tinta da uno shampista. Anche dal punto di vista narrativo la salsa "più action e quasi splatter", che saltuariamente nella serie classica faceva capolino per regalare un po' di tensione extra, sembrava essersi esaurita e si dava più spazio all'ironia più ingenua propria della primissima saga, rendendo l'insieme carino ma forse manco troppo accattivante. Ma Super mi ha comunque preso bene. Forse perché quei personaggi straordinari di Toriyama, dopo tanti anni, mi erano mancati e nemmeno me ne ero reso conto. Super non inventava molto, ma arricchiva bene, ti faceva "sentire a casa" (cosa in cui GT per me falliva). La storia andava avanti appunto dopo la saga di Buu e recuperava i personaggi più iconici. Se ancora adesso non riesco a empatizzare con quel tipo assurdo di invincibile gaudente che è Goku (del resto anche Ruffy di One Piece non è che mi faccia impazzire), tornavo a vedere con interesse gente come Vegeta, come Freezer, persino C17. Vegeta da "eterno secondo" stava iniziando a crescere come marito, come genitore, come possibile nuovo leader di nuovi Sayan. Stava iniziando a fare gioco di squadra. Sorprendentemente pure Freezer tornava in scena e aveva qualcosa da dire una volta che sceso dal piedistallo si faceva più sfaccettato, rimanendo sempre pericoloso, dimostrando in qualche sporadico caso onore. C17 da ragazzino arrogante era diventato un uomo responsabile e altruista. Certo si può liquidare queste evoluzioni con un salomonico "sono tutti più buoni", ma andava bene così, non c'era niente di davvero rivoluzionario in Dragon Ball Super ma lo storytelling girava bene, i personaggi si facevano amare e qualche guizzo narrativo ogni tanto sorprendeva in positivo. Vuoi anche l'idea trita e ritrita (ma si dovrebbe dire pure "rituale" e "sempre bene accetta") di organizzare un super torneo o duo, che anche se non originalissima sapeva sempre donare una onesta razione di azione senza inventarsi troppo e intrattenendo al massimo. 
Poi è arrivato Dragon Ball Fighterz, realizzato dai geni della Arc System Works di Guilty Gear, il primo videogame di Dragon Ball dopo una vita intera, dopo Hyper Dimension, che finalmente vedevo realizzato bene per i miei standard. Perché era per una volta picchiaduro in stile cartone animato e non una specie di simulatore di volo in grafica poligonale spoglia. Fighterz riusciva davvero a nobilitare visivamente e ludicamente il materiale vecchio e nuovo di Dragon Ball, fino a mandarmi in estasi. Ed era lì che ci sono rimasto male per il fatto che il gioco poteva chiudere e mi è venuta la voglia di scrivere quel pezzo. Ed ecco che siamo ad oggi, alle novità. 
Fine del preambolo. 


-Dragon Ball Super: Broly. Se ancora ve lo siete perso, non c'è modo migliore di celebrare il Goku Day che gustarsi il nuovo film cinematografico. È il terzo film del nuovo corso, inaugurato con quello spot al sushi che fu La battaglia degli dei (anche se figura come il primo film ufficiale di Super), è collocato direttamente nell'arco narrativo di Dragon Ball Super più recentemente animato, la saga del Torneo del Potere, ed è l'esordio, nella "continuity ufficiale", del personaggio di Broly, conosciuto e amato storico villain apparso per la prima volta sullo schermo nel film Dragon Ball Z: Il Super Sayan della leggenda, del 1993. Broly è sempre stato nella saga filmica del brand il sayan "più grosso", una gigantesca montagna di muscoli e rabbia fuori controllo, un gigante di inesorabile potenza, concepito per riuscire a schiacciare chiunque gli capiti davanti. Una specie di Hulk, con tanta voglia di menare le mani e con un passato succinto ma preciso. In un flashback si spiegava la rabbia di Broly come conseguenza di un disturbo della primissima fase dello sviluppo. Poiché  il suo vicino di culla spaziale, Goku, piangeva sempre e gli rompeva le palle, il piccolo Hulk aveva sviluppato un inconscio odio verso quest'ultimo. Broly visivamente era l'espressione di come sarebbe potuta essere  la trasformazione fisica più "gonfia" in Super Sayan, quella  per capirci che ha visto lo sviluppo del "Trunks gonfio" nell'epoca di Cell. In un epoca vicina a quella di Vialli alla Juve, quando tutti sembravano evolversi in montagne di muscoli e anabolizzanti come Kenshiro. Per chi è nato negli anni '80 di Scharzenegger una specie di must, per tutti gli altri, Toriyama stesso (pentito) e il buon senso comune, una esagerazione grafica interessante ma naïf, ma che andava benissimo limitare e magari relegare come "curiosità" a giusto un personaggio. Appunto Broly. Grande successo, pupazzetti venduti ovunque, altri due film meno belli sul personaggio, ma comunque di successo, e tanto amore per lui nei successivi quasi trent'anni, presenza quasi fissa nei videogame e  si arriva a un Broly aggiornato al presente, anno 2018.  E viene fuori che può non essere neanche poi così villain, può non urlare tanto e incazzarsi tanto, può esserci "un Banner dietro all'Hulk". Il film, uscito con successo nelle sale anche in Italia, ci mostra un Broly molto più protagonista che antagonista, molto più umano che bestiale, quasi amabile al punto di essere inquadrato come una bestia con al suo fianco una interessata e invitante bella (che ci mostra quanto sexy possono essere le tute spaziali dell'esercito di Freezer). Insomma, un taglio molto diverso, anche solo dal punto di vista visivo, del Super Sayan della leggenda. Anche qui, come per Vegeta, Freezer e C17, tutti "ripescati celebri" di Dragon Ball Super, siamo in un'ottica di sfruttamento/approfondimento di più lunga durata e il film assume da subito i contorni di una introduzione del "nuovo personaggio di Broly", la sua origin story, piuttosto che essere come rilegato come nei film di Dragon Ball del passato al ruolo sporadico di cattivo di un evento a sé. C'è molto "World building" nella prima parte della storia, circa un'ora, di quello convincente ed esaltante, che lega e arricchisce il passato della saga, sa sviscerare il carisma delle parti in causa, prepara a prospettive ghiotte di sviluppi futuri. Ci sono guerre, intrighi, mondi che esplodono, grandi rivalse, pure qualcosa di Shakespeariano. Poi le botte arrivano, tutte insieme, dopo un siparietto buffo sulle motivazioni di Freezer e Bulma per evocare nuovamente Shenron. E l'ultima parte è davvero un lungo e unico combattimento, travolgente,  di quasi 40 minuti. E lì si mena, non si parla più, il carattere dei personaggi prende forma nella loro arte marziale, con un tappeto sonoro sullo sfondo incessante, tra la techno e il coro da stadio, idealmente vicino al celebre "inno dance" di Mortal Kombat. Certo i fan storici più integralisti che amano pensare Broly alla stregua della migliore incarnazione del villain dragonballesco definitivo, ci resteranno magari male, ma per tutti gli altri questo nuovo corso, la prospettiva quasi anti-eroica del nuovo Broly, funziona, ha solide fondamenta, urla "dateci su di lui una saga spin-off". E la cosa non può che esaltarci. Visivamente il film non è niente male, la trama è abbastanza lineare ma corretta, si parte un po' lenti come è giusto, si decolla e verso il finale ci arriva pure a un paio di belle sorprese (che sono già state rese mesi fa segreto di pulcinella, ma tant'è). Forse la prima parte e l'epilogo riempiono di più la testa e sollecitano la fantasia. La maxi zuffa del secondo tempo esalta, ma forse in qualche punto fa tirare un paio di sbadigli e gli inserti in animazione 3D sono gustosi quanto svilimenti a momenti alterni. 
Di sicuro vedere questo spettacolo al cinema dà soddisfazione e la ricca platea in sala con me sembrava più che soddisfatta del risultato (poi  tutti i bimbiminkia, che un secondo prima urlavano in sala esaltati, usciti dalla sala commentavano "chemmmerda raga!!!" Per darsi un tono, un po' da veri bimbiminkia, come se fossero stati lì per veder Kubrick e avessero sbagliato sala). 


- Dragon Ball Super, l'arco narrativo del Prigioniero della pattuglia galattica: dopo l'arco del Torneo del Potere (che ancora tiene banco nel numero 7 della versione italiana del manga, edito da Star Comics, mentre è già interamente stato trasposto in animazione), dopo il film Dragon Ball Super: Broly, è partita una nuova saga in cui il principale antagonista dei guerrieri Z sembra essere un alieno dal volto caprino potentissimo di nome Moro. E siamo subito nello spazio, su pianeti lontani ad "ambientazione western" come nel migliore scenario da pianeta sabbioso con taverna di Star Wars (o saloon da Captain Harlock). Tra assalti a treni gravitazionali per Juma, scontri all'arma da fuoco inquadrati come Mezzogiorno di Fuoco e criminali evasi con astronavi da penitenziari ultra-sorvegliati. La pattuglia galattica crede che per fermare Moro l'unica possibilità sia quella di risvegliare il Daikaioh, essere supremo che risiede all'interno del corpo di Majin Buu. E quindi prepariamoci a una nuova evoluzione - approfondimento dell'amabile Fat Buu. Mi sta piacendo questa saga, e pure parecchio. Tutto funziona come dovrebbe, meglio che nei numeri passati sul torneo. C'è molta azione, una bella ambientazione, un po' di thrilling e sembra per ora lontano l'effetto "mischione" che ha un po' caratterizzato il manga di Toyotaro. Assolutamente da recuperare la versione italiana di Star Comics, appena sarà in edicola. Un'ottima occasione per riprendere in mano il fumetto in questo Goku Day.



- Dragon Ball Fighterz - il Season pass 2 trova il suo terzo combattente: dopo la premiazione finale del Dragon Ball Fighterz World Tour è partito il primo trailer della stagione due del season pass dei contenuti a pagamento del picchiaduro Bandai-Namco-Arc System Works, in vendita dal 31 gennaio. Sono in totale 6 i combattenti del pacchetto che  andranno in questi mesi ad aggiungersi ai personaggi giocabili. Due sono già acquistabili nei negozi digitali, Jiren e Videl, due sono già stati rivelati come le ultime due uscite, il nuovo Broly e Gogeta blu, due erano ancora avvolti nel mistero fino all'altro ieri. 
Videl è la terza "ragazza" selezionabile del gioco (le altre due, C18 e C21 sono donne cyborg). Come C18, Videl può usufruire di un aiuto nel combattimento da parte di un secondo personaggio e nel suo caso si parla di Gohan, vestito per l'occasione come il suo alter-ego supereroistico Super Sayaman. I due hanno divertenti attacchi combinati tra cui una super in cui si lanciano in aria per poi realizzare degli attacchi sincronizzati alla maniera di Shinji e Asuka dell'episodio 9 di Evangelion (scena poi copiata ovunque e da chiunque). Videl è la figlia di Mr Satan (Videl è anagramma di Devil), nonché moglie di Gohan e madre di Pan (eroina di Dragon Ball GT), ed è un personaggio molto amato quanto poco rappresentato nei videogame. Spesso perché relegata troppo rapidamente nella storia a "donna di casa", la stessa sorte capitata a Chichi, tanto nell'anime quanto nel manga. È interessante vederla come nuova aggiunta ai combattenti, ha delle animazioni fantastiche, fa delle "monate" molto scenografiche con il Super Sayaman, ma tra tutti i personaggi da aggiungere dell'intero franchise e ancora non rappresentati non era esattamente ciò che cercavo. Fossi stato in Arc System l'avrei scelta dopo altri 90 possibili personaggi. Anzi no, non vorrei apparire troppo femminista, ma diciamo che probabilmente non la avrei mai scelta in tutta la vita. È comunque veloce e divertente da usare? No, non lo è, almeno per me. Però è abbastanza originale e con il tempo magari mi ci divertirò. Ma non credo. C'è la possibilità di selezionarla con i codini (e in quel caso Gohan compare con in testa, al posto della bandana, il casco di Sayaman). È più interessate così? No, per niente, e ti fa ancora più incazzare pensando che "C'è il Great Sayaman", con animazioni e tutto e non puoi usare direttamente lui. 



Jiren (da ren-ji : "caldaia") è il più forte dei Pride Troopers dell'universo 11, una specie di gruppo di difensori della pace con tanto di divisa rosso-nera. Ha fatto la sua prima apparizione nell'arco di Super del Torneo del Potere ed è di fatto lo sfidante definitivo, quello più grosso e potente. Jiren visivamente è un "grigio", ossia uno di quegli alieni con gli occhioni che dicono ogni tanto si facciano un giro sulla Terra, solo che a dispetto della corporatura magrolina e idrocefala del "grigio medio", Jiren è ultra-palestrato e inguainato nella sua tutina da supereroe (ma che fa anche un po' Star Trek per accostamento cromatico). Idealmente è interessante, incarna al contempo un alieno quanto un power ranger quanto un supereroe di tipo americano (tutti i pride troopers richiamano un sacco il corpo delle lanterne verdi dc), ultra muscoloso e pieno di pose plastiche. Anche il fatto che sia "duro come una roccia" e profondamente cupo di carattere come un Kenshiro è interessante. Visivamente e caratterialmente, Jiren (che comunque mi piace un sacco per la sua diversità rispetto al rato del cast)  forse poteva essere "più interessante", almeno "per ora" (nel fumetto si accenna a una strana storia che riguarda il suo maestro e sarebbe interessante approfondire). Non è amatissimo tra molti fan di Dragon Ball, almeno tra quelli occidentali mi pare, forse perché lo vedono (cosa che effettivamente è) come uno stereotipo molto diretto dei tizi dei comics americani supereroistici (non considerando che in fondo non è neppure troppo diverso dalle serie Super Sentai, e quindi "giapponesissimo come concetto", ma vaglielo tu a spiegare...). Però è grosso (un po' più di Goku, non certo "enorme" come C16, Cooler o Broly), ha delle mosse interessanti (non facili da padroneggiare, basate molto su contromosse e attacchi media distanza) e uno stile unico. Arc System ha fatto davvero un gran lavoro con lui, replicandone anche le movenze più strane, come il vezzo di saltare arrotolandosi su se stesso, prediligendo movimenti netti e plastico/scultorei del corpo, creando barriere respingenti che si materializzano dalle fiamme dei suoi occhi. Non è facilissimo da usare, regala gioie solo se si entra nell'ottica di idee di gestire un personaggio con pattern molto diversi dal solito, più difensivo e spinto sui contrattacchi. È un po' "per esperti", ma ben venga, può dare soddisfazioni. 


Di Gogeta e del "nuovo" Broly, che arriveranno pare alla fine del season pass, sono state presentate solo alcune sequenze animate riprese dall'ultimo film ed è quindi difficile prevedere come saranno i personaggi finiti per ora. Certo Gogeta potrebbe assomigliare a Vegetto in qualche misura, ma Broly potrebbe essere davvero "ogni cosa". Nel roster è già presente il Broly tratto dal film Il supersayan della leggenda, nella sua forma più enorme, muscolosa ed esplosiva. Forse un po' lenta. Il nuovo Broly potrebbe essere una versione più piccola e umana, magari in grado di diventare enorme e hulkesca in limitati periodi di tempo come mossa speciale. Certo se fosse unicamente un reskin del Broly già nel gioco sarebbe una delusione. Vedremo. 
Infine è confermato, dopo un paio di mesi in cui si sono seguire informazioni tuttora parziali sul personaggio, l'arrivo come nuovo combattente nel roster di Kid Goku, difettante della serie GT. Sì, il Goku bambino vecchio stile Fantozzi tinto, sarà il prossimo eroe giocabile e sarà rilasciato proprio il 9 maggio, in occasione del Goku Day. È il primo personaggio della serie GT a essere preso in considerazione dal gioco, alla faccia di chi diceva che "non può esistere, perché la serie non è canonica" e questo apre virtualmente la strada per il futuro a un sacco di personaggi, che mi fanno un po' cagare come background ma sono visivamente fighi e perfetti come combattenti (cosa che mi fa benissimo perché parliamo di un gioco di combattimento), come Baby-Vegeta, Omega Shenron, Super C-17, gli altri draghi ecc. ecc.. Secondo quanto trapelato Kid Goku GT avrà come secondo costume la classica tuta arancione della serie originale (per renderlo meno indigesto), pare potrà usare il bastone allungabile classico e possa attingere a tutto il repertorio di mosse appreso nelle saghe della serie Z, con l'aggiunta di un paio di colpi iconici della serie GT, compresa la Genkidama finale e la super kamehameha. Si è fatto mistero, su V-Jump, il mensile che in anteprima ha pubblicato le prime immagini, su una mossa di livello 3 "segreta". Per molti fin da subito sarebbe potuta essere una trasformazione temporale (o "install" in gergo), come quella che muta Freezer in golden Freezer. Si parlava nello specifico del fatto che con questa mossa il piccolo Goku potesse mutare nell'adulto SSJ4, con tutto il suo specifico e spaventoso set di mosse. Il SSJ4 è forse una delle cose più fighe di GT, il fan medio ha subito sperato di poter splittare velocemente il Goku-baby-vecchio in ragione del sayan peloso. C'era gente che letteralmente ha orgasmato su questa possibilità, non nego che pure io sarei in estasi se si concretizzasse, anche perché il goku versione minchietto non mi esaltava poi troppo di per sé. Se ci fosse la possibile trasformazione in SSJ4 in questi termini, e questo renderebbe Kid Goku a tutti gli effetti un personaggio "doppio", credo pure io, a mani basse, che sarebbe facile il personaggio più fico e divertente da usare di sempre, nonché il regalo più bello per il Goku day. Ma già dall'epoca della news non sono l'unico ad  avere enormi e spaventosi dubbi sul fatto che ciò possa realizzarsi, sembrerebbe troppo bello per essere vero e quei maledetti di V-Jump, anche il mese dopo, hanno rimarcato tale ambiguità. La trasformazione effettivamente è stata rivelata, ma ha tutto l'aspetto di una cinematica e non di un set di mosse autonome. Poi è arrivato il trailer.



L'ambiguità rimane e probabilmente solo all'uscita del personaggio sapremo come sarà effettivamente. Rimane nel season pass 2 ancora un personaggio misterioso da svelare. Ne parleremo quando sarà rivelato, ma dubito accada prima di luglio. Nella mia wish list, e ve lo racconto come se fossi tornato per un istante un bambino di undici anni con cui parlate durante l'intervallo, al top c'è Janemba. Questo perché, argomenterei con in mano un tegolino, manca finora nel season pass 2 un vero "villain" e Janemba è visivamente  e per stile tra i più interessanti. Apprezzerei ad ogni modo tra i villain anche Darbula, Omega Shenron, Vegeta-Baby, C19+C20, Zarbon+Dodoria. Se capitassero i "vecchietti", cioè Mr. Satan o Muten, sarei comunque contentissimo, come se arrivasse a sorpresa un Toppo o (e sarebbe un vero colpo di genio) Ribrianne. Ma alla fine mi andrebbe bene davvero tutto, anche i magari più "scontati" Kefla o Radish, anche Jaco. Perché appunto spero, come spero che in futuro il Mulino Bianco torni a produrre il "Soldino", che questo gioco continui ad essere supportato ancora per tanto tempo, con una terza e quarta stagione da dieci personaggi l'una. Magari con l'aggiunta di livelli extra come la stanza dello spirito del tempo e il pianeta di re Kaioh, magari con l'aggiunta di bonus stage da integrare in una possibile modalità arcade, in cui sia possibile scontrarsi con mostri enormi come gli Ozaru (magari che si muovono come Galactus in Marvel vs Capcom 3). Credo che queste ultime cose non servirebbero magari a una fava nelle competizioni mondiali del gioco, ma il mio bambino interiore, con le mani tutte zozze di Tegolino, sarebbe felice un botto di vederle.


-Dragon Ball Project Z: ed eccoci al nuovo gioco legato al franchise di Dragon Ball, in uscita per questo 2019 è che quindi per questo Goku Day possiamo solo immaginare. Dovrebbe essere un action - rpg in grafica Cell-shading, dovrebbe integrare più componenti narrative tratte dalla serie Z (in pratica dalla saga dei Sayan a quella di Majin Buu, ma dai filmati si è visto giusto l'arco di Freezer), dovrebbe essere fico. Dovrebbe essere fico perché a lavorarci copra sono i Cyberconnect2, un gruppo di veterani nel campo degli rpg (la fortunata saga cross-mediale  ". hack" ma anche il simpatico SolatoRobo) quanto nella trasposizione di anime in Game (la quadrilogia di Naruto Ninja Storm, JoJo All Star Battle), quanto sperimentatori  di curiosi ibridi tra anime e videogame (come il bellissimo, imperfetto e sfortunato Asura's Wrath). Ci aspettiamo grandi cose, ma è ancora troppo presto per esprimersi sensatamente, il materiale divulgato è davvero poco.

Ora dovrei parlarvi di Dragon Ball Heroes, di Dragon Ball Xenoverse, di Dragon Ball Legends, magari di Jump Force, che (anche se orribile) ha pure al suo interno dei personaggi di Dragon ball e dei villain disegnati da Toriyama... ma sono territori che non frequento e per i quali vi rimando alla rete e agli appassionati.
Certo fa strano celebrare il Goku Day. 
Certo fa strano che nel 2019 Dragon Ball sia ancora tanto di moda, quanto al centro di mille progetti, così come il fatto che lo stile grafico di Toriyama continui ad impazzare anche su altri prodotti di successo come la saga di Dragon Quest. Ma tutto questo non può che farmi piacere e farmi tornare un po' alla memoria le mattine assolate di ormai troppi anni fa in cui andavo a scuola. Forse alla prima ora ci sarebbe stata l'interrogazione di greco, ma per una buona mezz'ora ero tra le pagine di Dragon Ball con Goku, sul pianeta Namec, a raccogliere le sfere per evocare Polunga cercando di non farmi scoprire dal terribile Zarbon. Buon Goku Day a tutti i bambini attempati e a tutti i bambini autentici che ancora oggi sognano di volare su una nuvola dorata.


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