martedì 5 dicembre 2017

Senza amore - Loveless




- Sinossi: Russia, giorni nostri. Non c'è vita senza amore. Per questo cercare amore è una ricerca costante e febbrile, anche nei posti più disparati e lontani. Genia sta divorziando da un marito che non ama e forse non ha mai amato dopo aver incontrato un uomo più maturo e sorridente. Il suo ex ha trovato una donna più dolce che ora sta portando in grembo suo figlio. Bisogna vendere la casa presto per dividere il ricavato, bisogna ragionare se vivere o meno con una suocera acquisita, bisogna fare in modo che nessuno sappia del divorzio tra i colleghi di lavoro perché la politica aziendale ultra-ortodossa prevede il licenziamento in caso le famiglie dei dipendenti si spezzino dal sacro vincolo matrimoniale. E infine, dopo ogni cosa, c'è un figlio. Un "totem" vivente che la coppia vede come la rappresentazione del partner ora tanto odiato. Un "moccioso" che piange sempre e che è la causa del matrimonio riparatore che ha rovinato a entrambi la vita. Cosa succederebbe se quel bambino un giorno prendesse la porta di casa e sparisse? In Russia per dichiarare un bambino scomparso ufficialmente servono dai sette ai dieci giorni e non c'è organico per le ricerche. Esistono però delle associazioni di volontari. 


- I limiti di una coppia moderna. Lei non ti guarda in faccia, è sempre attaccata al cellulare e posta in continuo foto sui social. Lui pensa ai casini lavorativi che può comportare il divorzio, vive e lavora a tre ore di macchina e cerca una gabola per affrancarsi. Entrambi hanno nuovi partner e sono sessualmente attivissimi. Ma essere genitori per loro è qualcosa di lontanissimo dalla felicità e sognano in qualche modo di liberarsi di quel bambino che hanno in mezzo alla loro vita felice. Poteva essere una commedia nera e avremmo tutti riso della brutale cattiveria di questi algidi e repressi genitori dell'est. Invece è un film durissimo, dal taglio quasi documentaristico che ricorda film dei fratelli Dardenne ("L'Enfant - una storia d'amore" potrebbe essere interessante visto insieme a questo, e se avete tempo e mezzi per un piccolo ciclo da cineforum metteteci dentro pure "Il ragazzo con la bicicletta"). Gli imponenti, freddi e vuoti scenari russi, quasi tendenti al bianco e nero in una fotografia che per noi occidentali è facile accostare a lavori di Wally Pfister, offrono una cornice visiva che non concede scampo ai sentimenti. La natura è matrigna, ombre nere profonde rendono le scene di sesso e le nudità qualcosa senza cuore, la ricerca del bambino riguarda palazzi fatiscenti e obitori disadorni, anche la stessa casa dove abita il bambino viene sezionata e con il tempo spogliata e venduta ad altri. Gli attori mettono in scena personaggi narcisisti e autodistruttivi senza compromessi, senza un'empatia con lo spettatore sullo stile di Hollywood. C'è in loro un senso di famiglia che è scavato nel profondo, che è stato ammaccato dai casi della vita, che vuole rilanciarsi al futuro ma dimenticando il passato. Fanno comprendere a pieno il loro dramma interiore ma non aspirano ad esserci amici e questo distacco emotivo aiuta a guardarli dapprima con sguardo da entomologi e solo infine con sguardo umano. Lo spettatore si può sentire quindi giudice dei fatti in scena, ma alla fine arriva, potente, un coinvolgimento emotivo che si porterà a casa fin dopo la visione. 



- Conclusioni:  Senza amore è un film duro, crudele e oggi assolutamente indispensabile per aprire un dibattito serio su cosa significa essere una coppia e genitori. Mette in scena l'autopsia di rapporto di coppia moderno, con dinamiche non troppo diverse da quello che capita ogni giorno anche in Italia, e getta ombre oscure su dove possa finire la genitorialità quando i figli diventano invisibili ai loro stessi genitori. E anche queste sono cose che capitano e di cui spesso non si parla in quanto rimangono nel "dark number" delle violenze domestiche non segnalate. Questo film colpisce come un pugno allo stomaco e ti rimane in testa. È un buon punto di inizio per una riflessione. 
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento