Frank
Kitchen è muscoloso, peloso, sudato e con una nerchia grande così. La sua vita
consiste in sesso compulsivo e continuo intervallato da una carriera
professionale da assassino prezzolato. Come spesso capita ai cattivi nei film,
avrà la sua punizione. Una scienziata pazza interpretata da Sigourney Weaver,
la dottoressa Rachel Jane, decide di punire il killer per aver assassinato suo
fratello. Siccome oltre che pazza e geniale è filosofa e cita Shakespeare a
memoria decide di dare all'assassino macho sesso-dipendente una punizione
esemplare. Lo trasformerà fisicamente in una donna. Così dopo essere stato
aggredito, rapito e operato il buon Frank si ritrova a guardarsi allo specchio,
nudo come dottoressa Jane lo ha fatto, dopo essersi dolorosamente e feralmente
tolto le bende, quale novello Joker. La scena qui è forte. Sembra quasi di
trovarsi in una grottesca imitazione di una delle più celebri scene di Orlando
di Sally Potter con Tilda Swinton. Nell'adattamento del romanzo di Virginia
Woolf, Orlando, reincarnatosi in un corpo femminile dice: "Stessa persona,
nulla è cambiato. Solo il sesso è diverso". È un manifesto della
superiorità della sostanza sulla forma, che si definisce e
contrasta, in una lotta continua, in altre frasi celebri tratte dalla stessa
opera letteraria come: "Sono gli abiti a portare noi e non noi a portare
gli abiti; possono far sì che modellino bene un braccio, o il seno, ma essi ci
modellano a piacer loro il cuore, il cervello, la lingua. Essere e apparire.
Frank Kitchen si specchia nel corpo nudo di Michelle Rodriguez. Non ci sono più
i suoi muscoli scultorei, i suoi peli e la barba irsuta, la sua nerchia
gigante. Frank urla come un cinghiale ferito a morte da una tagliola. La
dottoressa, che è fan anche di Poe, gli/le riempie la casa di citazione al
Corvo: "Nevermore, mai più" scritto ovunque. Lo/la invita a prendere
le pastiglie, gli antidolorifici e gli ormoni, per far scomparire i residui di
mascolinità insieme allo sgraziato vocione. Frank è morto e forse può rimanere
tale, la ragazza del caffè che aveva conosciuto per caso prima del rapimento/
intervento gli/ le vuole bene anche nel "dopo". La punizione può
essere un dono? Per Frank no. E armato/a di pistola decise di fare una strage e
di non fermarsi fino a che non scoprirà chi lo/la ha venduto/a,chi lo/la ha
operato/a. Troverà pace o vendetta?
Con la
colonna sonora di Giorgio Moroder, un paio di attrici cazzute, un budget da
prodotto indipendente e una estetica che rimanda dritto con la carta carbone
alle opere a fumetti più muscolari e deviate di Frank Miller, Sin City su
tutte, il regista de I guerrieri della notte adatta una sceneggiatura
maledetta, da pura black list di Hollywood, a firma Denis Hamill. Un
gender-thriller da commedia nera che subito ha indignato la comunità transgender
per l'uso punitivo/sadico della pratica del cambio di sesso. In realtà,
volando molto più basso, trattasi di fumettone folle e un po' sconclusionato,
che puzza di sudore e ormoni e fornisce l'occasione pruriginosa di vedere un
fullfrontal della spesso inibita Michelle Rodriguez. Certo fa un po' specie
vederla nuda dopo averla vista nuda e "maschile" con un appariscente
corpo protesico da maschio alfa anabolizzato latino con tanto di pacco
penzolante. Peccato che il lato action sia un po' deficitario, peccato che la
trama proceda a balzi insensati tenendo come debole cornice l'interrogatorio
della polizia alla Weaver (su certi fattacci che non vi spoilero). Però è
un film strano forte. Ci sono scene assurde e spiazzanti, c'è tutta una stilizzazione
delle immagini a fumetto (un pallino di Hill fin dai tempi de I guerrieri
della notte) che non si sa come appiccicare bene al resto del contesto.
Sorprende anche un po' il fatto che forse Hill se lo avesse fatto trent'anni fa
lo avrebbe fatto uguale. Però questo è per gli "hilliani doc" un
guilty pleasure, un po' masochista. Alla Jimmy Bobo direi, anche lui con
di base il fumetto. Oltre ai già citati Guerrieri di New York il cinema
ha visto anche i suoi cavalieri dalle lunghe ombre, le sue Strade di
Fuoco rock , 96 ore di pura action - commedy , il quasimodo Johnny il bello,
perfino la sua personale "sfida del samurai western" (Ancora vivo
con Bruce Willis). Hill ha fatto tanta roba e tanto buona che non gli si può
voler male in fondo nemmeno oggi, che dirige una Michelle Rodriguez barbuta e
con un pisellone finto tra le gambe. Se lui si diverte... noi forse un po'
meno del solito. Ma se cercate la Rodriguez nuda, sapete che film guardare. In
sintesi: un fumettone, ma bello strano. Se vi piacciono le cose assurde e un
po' illogiche.
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