venerdì 4 agosto 2017

The Assignment - Nemesi - il nuovo film di Walter Hill con la colonna sonora di Giorgio Moroder



Frank Kitchen è muscoloso, peloso, sudato e con una nerchia grande così. La sua vita consiste in sesso compulsivo e continuo intervallato da una carriera professionale da assassino prezzolato. Come spesso capita ai cattivi nei film, avrà la sua punizione. Una scienziata pazza interpretata da Sigourney Weaver, la dottoressa Rachel Jane, decide di punire il killer per aver assassinato suo fratello. Siccome oltre che pazza e geniale è filosofa e cita Shakespeare a memoria decide di dare all'assassino macho sesso-dipendente una punizione esemplare. Lo trasformerà fisicamente in una donna. Così dopo essere stato aggredito, rapito e operato il buon Frank si ritrova a guardarsi allo specchio, nudo come dottoressa Jane lo ha fatto, dopo essersi dolorosamente e feralmente tolto le bende, quale novello Joker. La scena qui è forte. Sembra quasi di trovarsi in una grottesca imitazione di una delle più celebri scene di Orlando di Sally Potter con Tilda Swinton. Nell'adattamento del romanzo di Virginia Woolf, Orlando, reincarnatosi in un corpo femminile dice: "Stessa persona, nulla è cambiato. Solo il sesso è diverso". È un manifesto della superiorità della sostanza sulla forma, che si definisce e contrasta, in una lotta continua, in altre frasi celebri tratte dalla stessa opera letteraria come: "Sono gli abiti a portare noi e non noi a portare gli abiti; possono far sì che modellino bene un braccio, o il seno, ma essi ci modellano a piacer loro il cuore, il cervello, la lingua. Essere e apparire. Frank Kitchen si specchia nel corpo nudo di Michelle Rodriguez. Non ci sono più i suoi muscoli scultorei, i suoi peli e la barba irsuta, la sua nerchia gigante. Frank urla come un cinghiale ferito a morte da una tagliola. La dottoressa, che è fan anche di Poe, gli/le riempie la casa di citazione al Corvo: "Nevermore, mai più" scritto ovunque. Lo/la invita a prendere le pastiglie, gli antidolorifici e gli ormoni, per far scomparire i residui di mascolinità insieme allo sgraziato vocione. Frank  è morto e forse può rimanere tale, la ragazza del caffè che aveva conosciuto per caso prima del rapimento/ intervento gli/ le vuole bene anche nel "dopo". La punizione può essere un dono? Per Frank no. E armato/a di pistola decise di fare una strage e di non fermarsi fino a che non scoprirà chi lo/la ha venduto/a,chi lo/la ha operato/a. Troverà pace o vendetta?



Con la colonna sonora di Giorgio Moroder, un paio di attrici cazzute, un budget da prodotto indipendente e una estetica che rimanda dritto con la carta carbone alle opere a fumetti più muscolari e deviate di Frank Miller, Sin City su tutte, il regista de I guerrieri della notte adatta una sceneggiatura maledetta, da pura black list di Hollywood, a firma Denis Hamill. Un gender-thriller da commedia nera che subito ha indignato la comunità transgender per l'uso punitivo/sadico della pratica del cambio di sesso. In realtà, volando molto più basso, trattasi di fumettone folle e un po' sconclusionato, che puzza di sudore e ormoni e fornisce l'occasione pruriginosa di vedere un fullfrontal della spesso inibita Michelle Rodriguez. Certo fa un po' specie vederla nuda dopo averla vista nuda e "maschile" con un appariscente corpo protesico da maschio alfa anabolizzato latino con tanto di pacco penzolante. Peccato che il lato action sia un po' deficitario, peccato che la trama proceda a balzi insensati tenendo come debole cornice l'interrogatorio della polizia alla Weaver (su certi fattacci che non vi spoilero).  Però è un film strano forte. Ci sono scene assurde e spiazzanti, c'è tutta una stilizzazione delle immagini a fumetto (un pallino di Hill fin dai tempi de I guerrieri della notte) che non si sa come appiccicare bene al resto del contesto. Sorprende anche un po' il fatto che forse Hill se lo avesse fatto trent'anni fa lo avrebbe fatto uguale. Però questo è per gli "hilliani doc" un guilty pleasure, un po' masochista. Alla Jimmy Bobo direi, anche lui con di base il fumetto. Oltre ai già citati Guerrieri di New York il cinema ha visto anche i suoi cavalieri dalle lunghe ombre,  le sue Strade di Fuoco rock , 96 ore di pura action - commedy , il quasimodo Johnny il bello, perfino la sua personale "sfida del samurai western" (Ancora vivo con Bruce Willis). Hill ha fatto tanta roba e tanto buona che non gli si può voler male in fondo nemmeno oggi, che dirige una Michelle Rodriguez barbuta e con un pisellone finto tra le gambe. Se lui si diverte... noi forse un po' meno del solito. Ma se cercate la Rodriguez nuda, sapete che film guardare. In sintesi: un fumettone, ma bello strano. Se vi piacciono le cose assurde e un po' illogiche. 
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