martedì 11 novembre 2014

Guardiani della galassia : la nostra recensione !


Premessa: Siccome siamo logorroici oltre l'umana immaginazione e l'articolo è lunghetto, se volete avere un giudizio veloce sulla pellicola è quello che segue nella mega super sintesi. A tutti quelli che si addentreranno nella lunghissima lettura del post integrale, il nostro massimo ringraziamento. Ci piacerebbe offrirvi un caffè e un cornetto.

Fa molto E.T. vero?

Sinossi e recensione breve: Nello spazio per strane circostanze cinque looser spaziali si alleano per affrontare eroicamente e senza alcuna possibilità di vittoria un tiranno intergalattico. Ci stanno i procioni parlanti. E gli Ent. Zoe Saldana c'è ma non fa vedere le tette come si intuirebbe dal trailer. La scena del trailer di Zoe Saldana nuda di spalle non c'è proprio. Cosa non si inventano per vendere i dvd...
Il film è figo, divertente, ben recitato, coloratissimo, merita di essere visto su uno schermo gigantesco, magari in tre dimensioni. Anche se Zoe Saldana non si spoglia. Colonna sonora da urlo. Tornerete ragazzini anche se avete 50 anni e una volta a casa spolvererete quel vecchio cd dei Jackson 5. Dopo di che inizierete a rivedere Star Wars murandovi nella vostra stanza della casa preferita. Poi andrete in rete a cercare foto di Zoe Saldana nuda. Fine

quanta nostalgia, anch'io ho cassette con colori e marca uguali

Sinossi (spoiler sui primi 10 minuti): 1988. Dalle cuffie arancioni del Walkman di un bambino di nome Peter risuona un pezzone pop del 1975, la mitica "I'm not in love" dei 10cc. La canzone proviene da una cassetta con scritto sopra a penna Awesome Mix vol.1, un autentico scrigno magico che contiene il meglio della musica pop '70 - '80. Il bambino ha l'aria triste, gli occhi che guardano verso il basso, il viso che ci dice che ha fatto a pugni. Scopriremo a breve che è venuto alle mani per impedire che altri ragazzini seviziassero una rana con un bastone. Piccolo ma educato bene. Il ragazzino si trova in un ospedale, seduto da solo nella sala d'attesa, quando una mano amica lo chiama e toglie la musica dalle sue orecchie. La mamma è molto malata e vuole che Peter vada a salutarla mentre si trova a letto legata a una macchia.  Ha un regalo per lui. In un attimo, dopo poche parole e qualche incomprensione, la madre non c'è più e Peter si ritrova a correre piangendo nei corridoi. Varca la porta ed esce all'aperto fino a quando cade, privo di fiato, in ginocchio. Dal cielo allora giunge un'astronave e se lo porta via. Venticinque anni dopo. Peter è diventato un traffichino intergalattico. Brulica di pianeta in pianeta a compiere su commissione qualche furtarello o recuperare piccoli tesori. Ha ancora le cuffie arancioni e il Walkman (ma sull'astronave ha anche uno stereo vintage in legno, trovato chissà dove) e nel mondo inospitale postatomico, grigio e tristissimo dove lo ritroviamo ad aggirarsi con giocattoli hi-tech, ascolta "Come and get your love", altro mega-classico del 1974, dei Redbone. Non solo la ascolta, la interpreta, mentre si avvicina alla meta della sua missione, accennando balletti e cantando in puro air-rock style, usando per microfono ranocchi stellari e scalciando gli stessi a ritmo di batteria. Ora Peter è un ragazzone bello grosso, ama farsi chiamare Star Lord, ma nessuno lo chiama così. Va in giro con  un bel giubbotto in pelle lungo, stivali militari, una maschera per supporto vitale  che lo rende simile a una versione scema di  Iron Man (ma forse ancora più simile al mitico, e ingiustamente scomparso dalla fama, Rocketeer...), e tanti retrorazzi, assicurati alle gambe, per spostarsi a gravità zero.  Ha l'aria dello space-cowboy, tutto il carisma di un novello Han Solo. Tra burroni e mostriciattoli alieni,  giunge in un tempio maledetto intergalattico degno di Indiana Jones. Ma dopo essersi impossessato di un raro manufatto, replicando il giochino della sostituzione del pezzo come nella celebre scena dei Predatori dell'Arca Perduta, ecco che arrivano le grane.  Circondato da alieni arrabbiati che cercano lo stesso misterioso oggetto, è costretto alla fuga per non venire impallinato (ma sul mezzo di fuga in questo caso non c'è un serpente come per Indy, ma una stangona viola e mezza nuda, dimenticata lì per caso). Il nostro eroe ha preso qualcosa che bramava il terribile Ronan l'Accusatore, una sorta di jedi corrotto... Una autorità giuridico-religiosa folle del pianeta Kree, di pelle azzurra e che va in giro cosparso di borotalco cosmico, coperto di borchie, truccato col fango, in testa un enorme casco nero e per arma-scettro un enorme martello. Così in un attimo Peter si trova una bella taglia che pende sulla sua testa, ma non lo sa ancora e a tutta velocità e con nello stereo un pezzo di Bowie del '71, "Moonage Daydream" (se non ricordo male, tanto l'anno che la collocazione del pezzo... dovrei rivedere e annotare...), arriva su Xandar. Una specie di Coruscant di Star Wars, solo che molto più colorata, ma anch'essa affetta da un governo abbastanza militarista, solo che impersonato dai "buoni" Nova Corps. Qui cerca di intascare il compenso presso il ricettatore che lo ha ingaggiato, ma appena cita i guai con Ronan viene buttato fuori dal negozio insieme all'oggetto misterioso. Ronan fa paura a tutti e ha già mandato qualcuno a riprendersi il manufatto. Si è offerta volontaria per il recupero la spietata, verde, guerriera Gamora, figlia di Thanos. Ma dietro alla taglia di Peter ci sono anche uno strano procione geneticamente modificato e pesantemente armato, affiancato da uno strano uomo-albero. La situazione in un istante si complica parecchio, ma il risultato di questi incontri-scontri imminenti avrà effetti imprevedibili. E in poco tempo ascolteremo la leggendaria  hit del 68 "Hooked on a feeling" dei Blue Swede. Quella del trailer, per intenderci...

questa pellicola è anche la storia di queste cuffie arancioni

Come burocraticamente mandare nello spazio gli eroi Marvel (capitoletto nerdesco, tecnico, noioso e comunque superficiale, affresco delle "proprietà" galattiche degli studios... che forse in passato ho pure già fatto ma, sapete, con l'età perdo colpi... comunque un paragrafo mega-palloso... evitatelo appena le palpebre si chiudono, non vorrei vi cadesse lo smartphone o picchiaste la testa sul pc... non pago i danni... evitatelo e basta...). 
Come un fulmine a ciel sereno, i Marvel Studios, dopo aver prodotto pellicole dedicate a personaggi stra-noti delle loro testate come Hulk, Iron Man, Thor e Captain America, giocano la carta dei Guardiani della Galassia. Una serie misconosciuta degli anni '70 quanto di recente rilanciata a seguito della "primavera cosmica" iniziata dal magnifico Cross-Over del 2006 Annihilation. Al cinema, dopo le gustose capatine spaziali di Thor-Dark Reign e l'ultimo Avengers, nasceva spontanea l'esigenza di guardare al di là del pianeta Terra o della corte di Asgard, fin dentro le profondità del Marvel Universe lontano lontano. Anche solo per capire chi era l'oscuro cattivone che appariva al termine di Avengers, il burattinaio che aveva aizzato Loki contro la Terra, il titano folle conosciuto come Thanos. La Marvel ha sempre avuto dei personaggi con il pallino dello spazio, che vanno nello spazio o vivono nello spazio. Ma per la nota "guerra dei diritti cinematografici", ha purtroppo in passato ceduto alla Fox lo sfruttamento dei Fantastici 4, serie di culto di Lee e Kirby da cui deriva la creazione di un buon 70% dei personaggi cosmici Marvel. Per questo in Avengers, proprietà Marvel Studios, gli alieni invasori sono stati gli anonimi Chitauri al posto dei molto più iconici e noti guerrieri muta-forma Skrull o di Galactus, tanto per dirne un paio. Ma rimaneva quel 30% di "spazio raccontabile", fatto di personaggi scritti da altri autori e differenti contesti. Che miracolosamente faceva capolino, quasi interamente, in una serie regolare del 2008, scaturita sulla scia degli avvenimenti succeduti a  quello spettacolare crossover cosmico del 2006: I ( nuovi) Guardiani della Galassia.
Per base, un universo dove si muovono i Celestiali, apparsi sugli Eterni di Kirby del 1976. E così il "problema Galactus" viene bypassato. Per il resto opere per lo più figliazioni dei lavori di Jim Starlin, che ideò già nel 1973 (in pieno "clima" della Awesome Mix vol.1 diremmo), per  il numero 55 di Iron Man, proprio Thanos. Sempre Starlin ideò in seguito Drax il distruttore, Gamora e tutti gli space-crossover riguardanti il Guanto dell'Infinito (non a caso al centro di tutte le serie Marvel Studios già all'inizio della fase uno...). Ugualmente c'erano da sfruttare  i Nova Corps, l'alternativa  Marvel, nata nel '71, a opera di Wolfman (creatore anche di quel Blade, in Tomb of Dracula, che tanto bene ha fatto per la rappresentazione al cinema degli eroi Marvel) e Buscema (noto per Conan, Silver Surfer ma anche un ottimo Thor e ideatore del personaggio di Nebula)  al Corpo delle Lanterne Verdi, solo "con casco e senza anelli". Infine serviva un eroe, ed ecco Peter Quill - Star Lord, creato da Gan e Englehart nel 1976. Un tizio sfigato e dalla battuta facile, senza particolari poteri ma al quale subito ci si affeziona. Un po' Buck Rogers nel suo essere pistolero dello spazio alla guida di un'astronave e, mi piace pensare, pure possibile ispirazione proprio per lo Han Solo di Guerre Stellari.

le astronavi Nova sono paurosamente fighe e ci fanno dimenticare i poliziotti volanti con una scodella gialla in testa

Così la Marvel prende in un fumetto che raccoglie da solo (ci sarebbe anche la testata Nova, ma sono dettagli) tutto questo 30%. Ne epura i riferimenti al vasto "mondo cosmico dei fantastici 4", che nello stesso erano pur presenti, e infine confeziona oggi un film come i Guardiani della Galassia. Funziona per vari motivi l'operazione. Personaggi come Racoon e Groot sono nuovissimi, del 2008, e ancora da esplorare, Drax è contestualmente "riapparso dagli anni '70" con un nuovo look e poca memoria di chi era nel 2006, si può riscriverlo. Gamora  (a volte buona a volte cattiva, sempre di forte carattere) e Starlord  (sempre "deboluccio" ma con la "cazzimma") hanno vissuto "mille" scorribande, ma sono sempre stati fedeli ai loro characters e anche i fan più accaniti si sono un po' dimenticati di loro, visto il poco spazio che la casa delle idee gli ha concesso negli anni, spesso a fare poco più che da contorno nei maxi-eventi. Anche loro si possono far ripartire da zero. Thanos rimane misteriosissimo e difficile da raccontare o anche solo descrivere, è stato tante cose diverse, ma sempre un grande protagonista. Qui per semplificare ci dicono che ha "rapito e modificato Gamora", ma è successo tutto il contrario nei fumetti. Thanos è spesso stato un sovrano malvagio, ma a volte pure una persona misericordiosa. I Nova pagano pegno per la recente anche se sfortunata pellicola cinematografica di Lanterna Verde. C'era il rischio della sovrapposizione-confusione tra i due corpi di poliziotti intergalattici per più di un motivo. Per questo nella nuova pellicola appaiono diversissimi dalla componente cartacea, ma in una forma che ci piace e non nega futuri "update" sulla linea della attuale testata di Nova. In effetti l'unico personaggio qui presente figlio del Fantastici 4 di Lee - Kirby è Ronan l'Accusatore (creato nel 76)... Si vede che miracolosamente è scappato alle maglie contrattuali con Fox... il suo nome è forse stato dimenticato nello sterminato parco-personaggi cosmici, del resto come gli Inumani... che potrebbero tornare proprio con un "gancio" dei Guardiani della Galassia...
Come sempre, ci sono delle differenze tra i fumetti e la riduzione cinematografica. Qui si sono stravolti un paio di personaggi per rendere tutto più coeso. Ma le differenze non pesano molto a nostro avviso e, anzi, i personaggi risultano assemblati drammaturgicamente bene (e qui già vi chiedo scusa per aver usato "drammaturgicamente", tirandomela senza un motivo e comprendendone poco il significato).
Con il nuovo assetto dell'universo condiviso Marvel, prepariamoci a vedere al cinema Iron Man che va a fare una capatina su Xandar e, perché no (nei fumetti accade) entrare momentaneamente a far parte dei Guardiani della Galassia. Magari dopo Captain America - Civil War... Ma questo non ve lo avevo già raccontato tempo fa? Sto iniziando a perdere colpi...

immagine ad uso e consumo di un mio amico che colleziona questa linea...ciao Marco!

Il regista. James Gunn chi???? (anche questo capitolo è tedioso a morte. Se volete passare direttamente al capitolo successivo del post saltate pure; vi basti sapere che è un "fratello nerd" e farà in futuro grandi cose) 
Non si può iniziare a parlare della pellicola senza dire due cose sul suo regista, James Gunn. Tutta roba della wiki questa, o quasi. Classe '70, americano del Missouri, a 12 anni con il fratello gira un filmino sugli zombie in 8mm, tra i boschi vicino a casa. Ama gli zombie. Nel 1989 diviene la voce di un gruppo gothic-rock, insieme tirano fino al '94 e qualche successo nel Missouri ce l'hanno. Nel 1995 approda alla corte di Lloyd Kaufman, la Troma Video, per la quale sceneggia il trashone, sempre a sfondo zombie, "Tromeo and Juliet", filmaccio che purtroppo, storia vera, non ho potuto vedere  quando fieramente in edicola mi sono preso la mia prima raccolta di film Troma (vedendomi con in mano quella roba l'edicolante mi disse: "ma che cavolo stai comprando? sembrano più dignitosi i porno!"). Il nastro della vhs era distrutto.  E' seguito un pianto greco di pochi secondi, già dalla copertina sembrava una roba bruttissima, mi sono dato pace. Ho recuperato poi, anni dopo, ed è carino. Ma ho scoperto che nel mondo è piaciuto solo a me e altre sei persone. La storia vuole che Gunn, già che è lì a sceneggiare, faccia mettere nella pellicola un paio dei pezzi della sua vecchia band. Scopro poi dalla wiki qualcosa che ha a che fare con la predestinazione. Nel 2000 scrive, produce e interpreta un film sui supereroi a basso budget e misconosciuto. I fumetti di supereroi gli piacciono tanto, come del resto, sapevo, i cartoni animati "creepy". Gli voglio quindi già bene quando scovo dal 2004 in poi il suo nome come sceneggiatore di tre dei miei film preferiti. Scrive infatti i due film cinematografici dal vivo su Scooby-Doo, con il mitico e ingiustamente sotto-sfruttatto Matthew Lillard (Grandissimo in Scream di Wes Craven, rimasto poi per sempre doppiatore di Shaggy nei cartoni animati) e Sarah Michelle Geller (musa di Joss Whedon, quel Joss Whedon che ora fa gli Avengers, la mitica e ancora sexy interprete di Buffy, l'ammazzavampiri). I film di Scooby-Doo scopro che nel mondo piacciono solo a me e mi rattristo ma in compenso mi piace anche la sua sceneggiatura del remake di Dawn of the Dead (regia prima di Zack Snyder, quello Zack Snyder di 300, sì). Gli zombie "che corrono" di Snyder-Gunn scopro che nel mondo piacciono solo a me. I lavori di Gunn mi fanno sentire per ora felice ma incredibilmente solo.
Nel 2006 ecco che però arriva il suo primo film da regista. Ed è bellissimo. Piace a tutti. Slither. Merito di un cast da sogno che vede al centro di tutto il bravissimo Michael Rooker (un mostro sacro della storia del cinema, l'interprete del capolavoro dramma-horror Henry Pioggia di Sangue- Henry: portait of a serial killer e  che nei Guardiani della Galassia torna ad essere diretto da Gunn nel bellissimo ruolo di Yondu), la sempre bellissima Elizabeth Banks e il mitico Nathan Fillion (Che ricorderete oltre che per la recente serie tv Castle,  per Firefly di Joss Whedon, lo stesso... ok la pianto... sappiate comunque che Fillion era accreditato per essere Star Lord nei Guardiani della Galassia, peccato che il contratto non sia andato in porto, anche perché il suo personaggio in Firefly è moooolto simile a Han Solo e quindi a Star Lord... non che mi lamenti però per l'ottimo Chris Pratt). Scopriamo che Gunn è bravissimo dietro la macchina da presa, soprattutto quando deve stare dietro a mille effetti speciali schifosoidi ma simpatici. Sembra pronto a conquistare l'universo. Ma il nostro subito dopo ci delude e fa un paio di cazzatine. Il divertente James Gunn's PG Porn, in pratica dei filmini "porno senza porno", dove si dà spazio solo alla "trama parallela" dei film porno. In pratica, arriva l'idraulico dalla casalinga e... le ripara la caldaia. Fanno molto ridere sulla carta. Meno nella realizzazione. Ugualmente Gunn partecipa al paraculissimo show televisivo Scream queen, dove le concorrenti vengono giudicate da lui e altri due giudici per avere in palio una parte in Scream VI. Hanno avuto il coraggio di farne una stagione 2 per dare una particina in Saw 3d!!! Sostanzialmente, per giudici e spettatori, solo l'occasione di vedere un gran quantitativo di topolone mezze nude e urlanti (che recitino bene o male rimangono topolone mezze nude urlanti... mica poco).
Dopo qualche incidente di percorso nel 2010 torna dietro alla regia per Super, commedia nera a sfondo supereroistico con Rainn Wilson ed Ellen Page. Ma torna anche qui Fillion e c'è pure un ottimo Kevin Bacon. Roba molto acida, piuttosto underground, che dovrebbe piacermi di base. Ma siccome Rainn Wilson mi sta in antipatia quanto Greg del duo Lillo e Greg, (e ho goduto di brutto quanto Rainn Wilson muore malissimo ne "La casa del 1000 corpi" di Rob Zobie... probabilmente stava sull'anima pure a lui e ci gode proprio) il film è per me una merda. Intendiamoci, è un bel film, ben scritto e diretto, ma io ho davanti sempre Rainn Wilson, come avessi davanti al cinema uno spettatore con i capelli alla Jackson 5 che mi impedisce di vedere tutto lo schermo. Non riesco a giudicarlo oggettivamente. Perdonatemi. Vedetelo comunque, che merita. Io c'ho questa cosa personale che non me lo permette... Ad ogni modo è il suo biglietto da visita per i Marvel Studios e il resto... beh... è il film di cui parliamo oggi...
puro Riders of the Lost Ark style...

Una bella lettera l'amore al cinema di Lucas e Ivan Reitman.
Gunn, oltre a dirigere, è  sceneggiatore  della pellicola insieme Nicole Perlman (che ha lavorato anche dietro al primo Thor e sta curando un trattamento per la Vedova Nera). Sfruttando al massimo il budget stratosferico offerto dai Marvel Studios, riesce a realizzare il sogno-nerd definitivo. Un "Awesome mix vol.1" delle pellicole fantasy-fantastiche di sempre. Una pellicola che visivamente  e tematicamente, tra astronavi, alieni, eserciti in lotta e bar galattici richiama l'aroma di Guerre Stellari.  Una pellicola che al contempo trasmette il fascino magico degli artefatti misteriosi propria della saga di Indiana Jones, tanto sul lato della ricerca del manufatto che sugli effetti esplosivi del medesimo alla sua "apertura". Una pellicola che ci riporta alla mente anche lo spirito guascone e le scene più divertenti di Ghostbusters, con al centro un antieroe farlocco, svitato e supponente (ma di cuore) non dissimile al Peter Venkman  di Bill Murray. E c'è pure una scena importante che cita direttamente il primo mitico Ghostbusters. Come possiamo poi non amare la pellicola? Ci sono poi gli Ent del Signore degli Anelli, (negli anni ottanta il libro era forse più famoso che oggi dopo i film), un novello Conan monosillabico come quello di Milus e un procione umanonide ultra-cool come mai avevamo visto nella storia del cinema, una sorte di Jena Plisskin con la coda.  C'è pure spazio per un personaggio come lo Yondu di Rooker, che pare l'ammodernamento dello straordinario Long John Silver dell'Isola del Tesoro (e naturalmente il suo epigono hi-tech, dello splendido, sottovalutato e disneyano, Il pianeta del tesoro). Un maxi frullato, probabilmente che molti piccini vedranno figlio qui e là delle suggestioni di sintesi di Futurama, ma ci sta ugualmente bene. Nella sua somma delle parti i Guardiani della Galassia è assolutamente di classe, nella forma coerente quanto armonioso, accurato nei dettagli, quasi credibile con la giusta (alta) sospensione dell'incredulità. Benedetto da uno score tanto classico che pop, così fuori scala che ne parliamo in un paragrafo a parte (sappiate solo che come colonna sonora sta sotto solo a Frozen, e Frozen ha venduto un'inimmaginabile ira di dio di copie).
Lucas è comunque al centro di questa meravigliosa dichiarazione d'amore di Gunn, tanto per quanto riguarda i film da lui diretti che prodotti tra il '70 e l'80. Il film ricalca anche  nella struttura il mitico Star Wars, soprattutto nel deflagrante, riuscitissimo secondo atto. Ci sono poi i numerosi riferimenti a Indiana Jones, Groot e Racoon  (per carattere e movenze post-animatroniche)  sembrano il possente Ludo e Sir Didimo di Labyrinth, la componente centrale della musica nella narrazione richiama American Graffiti e vi consiglio di restare oltre i titoli di coda per gustare l'ennesima citazione al lavoro di Lucas, che rimanda alla pellicola da lui prodotta dopo Il ritorno dello Jedi. Per me non un caso. Che in base a quella citazione una Marvel autolesionista riesumi uno dei più grandi flop della storia del cinema, mi pare un azzardo.
Certo un'operazione così non era nelle capacità di chiunque, tanto a livello artistico che a livello economico.
le cuffie gialle servono sempre a fare colpo sulla gente verde

Un film che funziona perché ha cuore. In questi giorni, se leggete un po' il nostro blog, noterete che sto battendo molto sul "cuore", il fulcro emotivo indispensabile di un racconto, sia poi tradotto in un libro, fumetto o videogame. Lo faccio in riferimento a molte, troppe pellicole, fumetti ecc. che di recente credono di poter vivere di soli colpi di scena, enormi effetti speciali e incredibili combattimenti, senza puntare minimamente a fornire una unità emotiva al tutto. Pellicole che alla fine così si limitano solo ad accumulare scene, pur magnifiche, senza però riuscire, una volta consumate, a rimanere impresse nella memoria. Tipo il campionario di una ditta di bellissimi frigoriferi.
Partiamo dal trailer. Dal trailer,  oltre alla raggiante "Hooked on a feeling" dei Blue Swede, veniva poco fuori l'anima del film, mentre faceva sfaceli il suo essere "giocattolone colorato". Ci si aspettava un film di battutine e battutacce (come il "ditino" di Star Lord), soprattutto per colpire i più piccini immaginiamo, in un caleidoscopio di mostri e alieni colorati strani. Un prodotto che attirava i fan della fantascienza e i bambini, ma nessun altro. Ho visto storcere il naso a diverse donne, per fare un esempio, che anche dinnanzi ai muscoli di Pratt hanno dichiarato alla prima visione: "bene, questo lo saltiamo, è una bambinata". Senza contare le donne che odiano i film e telefilm di genere fantascientifico perché rubano spazio alla visione di Grey's Anathomy. Mentre andava il trailer queste si sistemavano le unghie.
Al cinema è diverso. In tre minuti anche le donne più schifate da Star Wars (quelle che non sostengono nemmeno l'idea di vederlo, neanche una volta nella vita, perché "la roba spaziale è brutta") vengono già stese e i loro occhi si riempiono di lacrime (certo per portarle al cinema bisogna ugualmente legarle e subire improperi degni della Linda Blair indemoniata). E proprio perché è il cuore, la linae emotiva, a legare le scene. Uno degli incipit più commoventi dai tempi di Up! della Pixar. Pellicola che per strani casi del destino non è nemmeno tematicamente troppo lontana da questo Guardiani della Galassia. Pellicola che ugualmente parla di "legami". Il vecchietto voleva riempire l'album dei viaggi iniziato dalla moglie scomparsa. La musica della "Awesome Mix vol.1" è il legame tra Peter e la madre, il modo che ha lei per rimanere sempre con lui. Ma anche il modo con cui noi potremo vedere il mondo interiore di Star Lord, mentre "all'esterno di Star Lord " (sempre che la musica non passi per il suo stereo di bordo in legno) sentiamo lo score vero e proprio, una pomposa, potente, classica, magnifica "sbobba da film epico" (peraltro più ispirata che altrove) ad opera di Tyler Bates (già dietro 300. Watchmen, La casa del diavolo, il videogame God of War Ascension). 
le cuffie gialle piacciono anche alla gente blu -grigia, anche se non sanno perchè

Ma il tutto non funzionerebbe se fosse solo questione di musica, seppure magnifica. servono anche le interpretazioni per dare cuore ad un film. E nemmeno in questo Gunn sbaglia, dirigendo un cast magnificamente in parte.

le cuffie gialle danno sempre a chi le indossa un tono figo

Chris Pratt, che molti ricorderanno per il telefilm  Everwood,  è un perfetto Star Lord. Un eroe che nonostante ami comportarsi da fesso non è un personaggio comico come non è solo uno scavezzacollo guascone. Il suo Star Lord è un animo complesso, "come le cipolle", direbbe Shrek. Irrisolto, solitario, incosciente, scontroso ma capace di grandi moti di altruismo, quanto di autentiche azioni kamikaze pur di preservare il suo piccolo mondo. Ci è davvero piaciuto.

voglio l'oscar per quest'uomo e voglio che vada a ritirarlo vestito così, e su di una astronave..

Come ci è piaciuto il suo rapitore interstellare e figura più vicino a un padre, Yondu di Rooker. Un personaggio che cresce di importanza, profondità e carisma letteralmente di minuto in minuto. Si vanta con lui di aver evitato che la sua ciurma di "pirati spaziali" (o quasi) lo mangiasse, lo assilla con le regole, l'onore e il rispetto dei patti. Combatte in prima linea, non si risparmia, è seguito da un vero esercito che ne canta le lodi. Ogni tanto tira fuori dei ghigni davvero cattivi e pare diventare veramente pericoloso. Ma alla fine ha un suo codice. Forse. La sua arma è leggendaria, una specie di freccia che muovo con un fischio. Lo rende davvero Badass. Davvero un personaggio memorabile.

scena che richiama molto Frozen..del resto Disney è Disney...

La Gamora della sempre bellissima Zoe Saldana (qui dalla pelle verde dopo la pelle azzurra di Avatar) conserva il cuore quasi di una principessa Disney,  ma solo molto in profondità, sotto la corazza emotiva che l'ha resa una temibile guerriera. Si muove come una ninja e fa un sacco di evoluzioni strane da film di kung fu con i cavi. Indossa completini sexy, ma Zoe Sandala è sexy pure con un pigiamone antistupro con sopra gli orsetti disegnati. Ci piace tantissimo nel suo costante tentativo di darsi un tono cupo e pensoso, cercando di annullare i sentimenti. Peter riuscirà a scioglierla un po', magari, grazie alla potenza della musica pop. Ugualmente irrisolta è Nebula, ma i "perfezionamenti" che ha subito ne hanno fatto maggiormente una macchina. Anche per lei arti marziali ma come extra un corpo autoriparante che farebbe invidia a Terminator. Nonostante il trucco strano e i vestiti da frankenstein ricombinato, rimane una gnocca infinita pure lei.

Drax a tutta potenza. lo amiamo perchè ha un filo di pancella...

Poi c'è il Drax di Bautista, omone grosso e pericoloso ma capace di grandi slanci emotivi e di emozioni pure come quelle di un bambino. Anche se gioisce per lo più a vedere corpi trucidati. Siamo davvero contenti per Bautista. Nonostante il suo look inizialmente ci avesse poco convinto ci siamo ricreduti. Il suo Drax è tanto Conan che il personaggio alla Andrè the Giant ne La storia fantastica, con un tocco da psicopatico che ce lo rende, incredibilmente simpatico. Il suo lavoro alla wwf si vede nelle bellissime scene di lotta allestite per lui. Davvero perfetto. Ma Bautista ci aveva già conquistato nella sua piccola apparizione ne "L'uomo dai pugni di ferro" (altra recensione dispersa nello spazio tempo... dovrò rifarla...), mentre teneva sulle spalle dei bambini come Fudo della Montagna della serie di Ken il guerriero. Già lì gli volevamo bene (ma anche come westler non è niente male).
Ugualmente complessi,e qui c'è da ringraziare tanto gli attori che i tecnici degli effetti speciali, sono Rocket Racoon e Groot.  Creature digitalmente evolutissime ma anche incredibilmente umane.

dopo il Gollum voglio anche per lui una candidatura a miglior attore

Racoon appare come un teneroso personaggio ideale per attirare i bambini. Battuta pronta, sa aggiustare e pilotare tutto, porta armi gigantesche e fa battute di continuo. Ma basta vedergli la schiena (in una bellissima scena nella prima parte della pellicola), per vedere come sia piena di cavi e ingranaggi, frutto di sperimentazioni umane. Bradley Cooper, attore fantastico e sempre più versatile, gli conferisce un carattere parimenti complesso, scorbutico quanto tragico, donando al suo personaggio con il motion capture movenze che non hanno nulla del pupazzoso e carino. Il procione si aggiusta il pacco, fa allusioni sessuali, mena minacciando di folgorare tutto e tutti. E può farlo, c'è da scommetterlo. Pericoloso e letale. Vorremmo fin da adesso vederlo conversare con il Tony Stark cinematografico. Avrebbe pure qualche trucchetto ingegneristico da insegnargli. Personaggio che potrebbe reggere da solo un film intero. Anche un film in costume sul 700 inglese. Sarebbe un ottimo corsaro inglese.

su internet spopolerà più dei meme sui gattini...

Groot è un tenero cucciolone, il pupazzo dolce da stringere che ogni bambino vorrebbe. Se non siete tra coloro che amano abbracciare gli alberi, qui vi ricrederete. Virtualmente invincibile, dalle infinite risorse, dolcissimo nei suoi grandi occhioni. Ha un vocabolario un po' limitato in quanto continua a dire all'infinito: "io sono Groot" ( e se vedete il film con dei bambini in sala, loro faranno lo stesso, per tutta la pellicola... un po' snervante...). Ma lo dice in mille modi diversi (i bambini in sala no), diviene una specie di linguaggio a seconda dell'inflessione e sono curiosissimo di ascoltare il lavoro di doppiaggio di Vin Diesel in originale, perché le movenze e certe smorfie del personaggio sono assolutamente sue e riconoscibili. Diesel aveva di fatto già doppiato l'ugualmente dolce ed imponente Gigante d Ferro, film animato di Bird (per Bird la sua prova d'esame per poi entrare in Pixar, si potrebbe dire) , una pellicola che vi consiglio di rivedere, bellissima.

wah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah ah

Josh Brolin su Thanos è magnifico. Anche se non fa quasi nulla. Dice due battute ma sono quelle giuste, il suo personaggio sprigiona onnipotenza e sarcasmo da ogni poro, conservando quel magnifico ghigno cattivo che ci ha fatto amare le più belle tavole di Starlin che lo immortalano. La sua stazza è ugualmente pazzesca, possente. Thanos  è grosso, almeno il doppio di Hulk e "fa paura" nella sua possente armatura dorata. Per molte scene può permettersi di stare pure di spalle alla telecamera senza dire una sillaba. Fa già tantissima impressione così.
Nelle parti minori simpaticissimo il Collezionista di Benicio Del Toro, nobile e materna la Nova Prime della sempre bravissima Glenn Close, il poliziotto Nova di John C. Reilly azzeccato e divertente. Qualcosa mi dice che un paio di sue scene siano state tagliate. Come il nudo di spalle della Sandala. Roba che mi fa perdere la notte...
Laura Haddock nei panni della madre di Peter ha poche scene, ma la sua immagine ci si stampa letteralemente in testa e non ci abbandona per tutta la pellicola. In fondo tramite la "sua musica", non smettiamo mai di ricordarci di lei e volerle un po' di bene.

Ronan l'imbronciato, con il complesso di avercelo piccolo...nel fumetto veniva meglio....

Tra tutto questo ben di dio, un po' troppo abbozzato il Ronan l'Accusatore di Lee Pace. Poteva essere un personaggio di portata shakespeariana, nei fumetti è davvero mitico, contorto al punto da non riuscire a capire se sia buono o cattivo, ossessionato dal far rispettare la legge e dalla prosperità del suo mondo. Una specie di Giudice Dredd, per intenderci. Qui è troppo compresso, al pari di Malekith nel secondo film di Thor. Rimane un bel costume e un paio di battute cattive. Non riesce ad essere memorabile quanto Loki. Thanos se lo divora in quanto a personalità.
Gli attori nel complesso sono davvero strepitosi quindi.

sapete che film andare a vedere adesso...

Uno spettacolo visivo pazzesco. Questo è un film da vedere al cinema. Magari in 3d. L'allestimento visivo è potente, quasi strabordante e non ha nulla da invidiare al magnifico Avengers di Whedon. Pianeti alieni brulicanti di razze di colore e forma diversa. Città sconfinate. Prigioni intergalattiche protette da secondini robot fluttuanti. Planetoidi ricavati dal cranio di creature gigantesche e che vivono estraendone ancora le preziose cervella. Nella parte finale letteralmente migliaia di astronavi e proiettili in un delirio visivo senza fine che cita tanto la corsa alla Morte Nera di Star Wars quanto la resistenza di Zion alle sentinelle nel terzo Matrix. Creaturine idiote, un po' scoiattoli, un po' ranocchie-lucertole messe ovunque a stemperare i toni e ricordare i Critters. Le nostre retine sono in costante assalto visivo per oltre due ore di spettacolo e vi consigliamo di non prendere i posti nelle prime file del cinema per non uscire con un bel mal di testa. Siamo però lontani dai ritmi forsennati di Michael Bay, tutto risulta veloce ma sempre chiaro, intelligibile, ordinato. Non ci si annoia mai. Un plauso alle bellissime e varie astronavi e agli effetti che simulano la gravità zero. Tanti effetti a rendere più spettacolari i combattimenti corpo a corpo. Un sacco di armi che diventano sempre più grosse e sparano proiettili energetici quanto fruste laser, granate gravitazionali e raggi repulsori. Grandi botti, esplosioni, folgori violacee. Un divertimento infinito. Davvero bello il casco-supporto-vitale di Star Lord, così come il suo sistema hi-tech di apertuta. Andrà fortissimo a carnevale.

Emilio Bianchi, che mi ha insegnato ad ascoltare la bella musica...

La Awesome Mix vol.1 , la colonna sonora dei nostri sogni. Abbiamo parlato già della mitica cassetta con la compilation "Awesome Mix vol.1". Negli anni '80 - '90 tutti facevano con i registratori di audiocassette delle compilation e se le scambiavano. Era un modo di condividere emozioni che aveva anche risvolti artistici. Aiutava a cuccare. Personalmente Leonard Cohen mi ha aiutato molto in questo ( ma qui è fuori tema...). Le cassette vergini avevano il loro bello spazio bianco per scrivere il nome dei brani e ci aggiungevamo spesso interi fogli di carta ripiegata per scrivere con penne colorate i testi, il momento ideale per sentire questo o quel brano, magari il nostro voto, magari fare dei disegni che evocasserro i brani (alcuni degli Iron Maiden che ho in giro... tremendi!!). I più audaci ridisegnavano a penna le copertine sul foglio. Naturalmente avevamo tutti le copie originali di ogni brano a casa. Certo. Ma mancando internet, non essendo ancora nata MTV (e Superclassifica Show era... beh, un po' di parte) ed essendo le cuffie del negozio di dischi locale sempre infestate da quei due o tre tamarri che mai si schiodavano, per ascoltare dei dischi (prima di eventualmente comprarli) potevamo solo rivolgerci alle cassette che ci scambiavamo tra di noi. O alle radio locali.
Ed è così che ho conosciuto radiofonicamente il signor Emilio Bianchi, conduttore di Radio Reporter (emittente di Rho, provincia di Milano), proprio nel 1988, anno in cui è ambientato l'inizio di questo film. Conduceva, già da anni, il programma del mattino, un programma pomeridiano e il giovedì la superclassifica, la mitica Top Reporter. Emilio, oltre che essere un grande intrattenitore (lavora anche in tv come commentatore di Milan Channel ma in radio è tutta un'altra cosa) aveva la sua programmazione e i suoi pezzi preferiti, non seguiva troppo le mode, metteva su tutto quello che gli piaceva ma non altro. Nel buio della sala, mentre ascoltavo i pezzi della Awesome Mix Vol. 1 mi sono trovato a piangere. Tutti, ma proprio tutti, i pezzi di quella compilation, li avevo già sentiti da lui in radio. Sono tornato anch'io nel 1988. Pezzi che magari all'epoca non conoscevo per nome perché in radio si annunciano, ma magari una volta sola. Un sacco di amici ritrovati. Oggi Emilio Bianchi, dopo essere passato a Radio Number 1 e aver condotto sempre il morning show, è a casa ad aspettare una radio che lo ospiti. Ed è un vero peccato non poterlo sentire tutte le mattine. Spero che anche chi mi legge e sia sulla trentina abbia avuto il "suo" Emilio Bianchi o almeno un negozio di dischi dove stare a svernare ascoltando le bellissime canzoni che oggi ripropone la Awesome Mix Vol.1. Per tutti gli altri il recupero, se questi brani vi sono piaciuti, è altamente consigliato.
Blue Swede, David Bawie, Norman Greenbaum, Raspberries, 10cc, Elvin Bishop, i Jackson 5, Redbone, i Runaways, Five Stairsteps, Rupet Holmes, Marvin Gaye e Tammi Tarrell. Tutti insieme. Ascoltateli e diffondete il verbo del pop, benedicendo Gunn e la Marvel per aver ridato lustro a questi nomi.
wow miglior maschera dell'anno! ho battuto Iron Man! Come? non l'ho battuto??

Titoli di coda: fatevi un piacere e vedete questo film, ne vale la pena. Qualcuno ha detto che è il nuovo Star Wars. Non lo è, ma ci assomiglia molto. La miscela di astronavi, razze aliene, principesse e grandi vedette familiari c'è. I personaggi  sono belli e davvero abbiamo voglia di vedere in sala le loro prossime avventure. La "Awesome Mix Vol.1" potrebbe pure riservarci dei brani extra... le audiocassette vergini di una volta potevano durare davvero tanto e contenere almeno due intere cassette originali...
Talk0 

7 commenti:

  1. Bella la linea Funko... Oh ma mi chiamo Marco... :-D :-D :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chissà a chi mi riferivo!!! ; )
      E non ti ho messo la foto legata all linea Disney Infinite!!.. : D

      Elimina
  2. Dal punto di vista visivo è fenomenale ma mi sarebbe piaciuto che lavorassero un po' più sulla caratterizzazione dei personaggi (che ho trovato un po' stereotipati) ^^
    (Ma nulla di grave, ho il pallino della psicologia dei personaggio, io) XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Sollevi come sempre un argomento stimolante ! : D
      Per come la vedo io Il film vuole mettere dentro un sacco di personaggi e scene d'azione e questo in effetti comprime un po'tutto. per semplificare e alleggerire (qui la genialata)per me il regista sceglie apposta che I guardiani siano a prima vista tutti personaggi "facili"da identificare, anche in diretta relazione ad altri eroi marvel. Lo scaltro batturaro con giocattoli hi-tech alla Iron Man (Star Lord), l'assassina tipo Vedova Nera(Gamora), l'incazzato stile Hulk con lessico strano tipo Thor(Drax), il personaggio buono a prescindere stile cap America(Groot), l'irascibile "esperimento bellico"alla Wolverine-cecchino alla Hawkeye(Rocket). Meno focus su loro, più tempo per l'azione. Ma tuttavia ho trovato comunque qui e la' (vuoi anche nella scena della doccia, la schiena di Rocket)accenni "strategici"interessanti sui trascorsi di un po'tutti gli eroi, E seppur in poche scene mirate, il regista riesce per me a farli tutti un po'evolvere, a farceli sentire "vicini" Delle poche cose che sappiamo di loro, rientra sempre e comunque il loro dramma interiore, il motivo per cui sono irrisolti e, come si sintetizza in una bella scena "tutti perdenti".Parimenti ognuno ha una scena in cui si vede che "svolta", riesce a girare pagina e cambiare. Certo, non è chissà che lavoro di rifinitura, anche alla fine ricorderanno sempre un Iron Man, una Vedova Nera, un Thor-Hulk, un Cap, un Wolverine-Occhio di falco. Ma per me lo sforzo di raccontarceli un po', di diversificarli,il regista riesce comunque a farlo. Personalmente poi (ma sono un fanboy anche del fumetto) ritengo Star Lord forse il personaggio meglio gestito nei film Marvel finora. Sarà per i pezzoni pop che ascolta, sarà per il suo essere uomo-ancora-bambino, sarà perchè è il figlio(adottivo) di un pirata che salva su una spiaggia di corallo la "principessa"Gamora (citazione da Cremonini...dopo i Redbone volevo citare anche qualcosa di italiano...). Con il numero 2 sono sicuro che il regista riuscirà ad approfondire di più e meglio i personaggi ; )

      Elimina
  3. a me è piaciuto molto ma non ho mai letto il fumetto quindi non so le differenze tra l'uno e l'altro... colonna sonora (Awesome Mix Vol. 1) molto bella... bei personaggi tra cui i miei preferiti sono Groot (vedere la scena di baby groot che balla i Jackson 5) e Rocket Racoon...

    RispondiElimina
  4. Ciao! Non preoccuparti troppo per le differenze tra continuity, alla fine hanno fatto un lavoro così valido con il film che è probabile che questo assetto dei personaggi caratterizzi anche i nuovi episodi della serie a fumetti per molto tempo. Se vuoi provare a prendere un numero da edicola di questo periodo non troverai grandissime diversità con la pellicola. Ti racconto cosa mi è succeso in sala quando è apparso il baby groot. L'intero cinema ha fatto "ooohhh"come stesse vedendo su you tube quei video con i gattini che ballano : D La Marvel si è così decisa a produrre per natale il pupazzetto, che naturamente balla al ritmo di musica come quei giocattoli vintage a forma di fiore o lattina. Forse è il turno che io pensioni il pesce-spada canterino che tiro fuori per natale ^_^

    RispondiElimina