giovedì 15 maggio 2014

Thermae Romae - in uscita a giugno nelle sale e in anteprima visto per voi!

 


 Sì, questo è un peplum o "sandalone" che dir si voglia. Ma non è il solito, a partire dal misterioso figuro che vediamo qui sopra. Chi è questo tizio che si fa avanti da uno sfondo storico antico-romano verso una tendina colorata che mi ricorda cromaticamente Gurren Lagaan? Pensate che sia il protagonista di roba noioserrima tipo il film su Ipazia (Agora) con Rachel Weisz o un nuovo gladiatore con le palle al vento come l'australiano "Spartacus"o un lagnoso ragazzino che schiva lava e lapilli driblandoli con la sua biga (Pompei)? Niente di tutto questo. Lui è Lucius, il nostro eroe, ed è interpretato da Hiroshi Abe, che i più sgamati avranno visto in Chocolate
(quello con la ragazzina che mena, non quello con Depp che limona duro) o in Godzilla 2000 (fiera risposta al Godzilla di Emmerich, nel senso "noi stiamo con i pupazzi"..chissà cosa accadrà di qui a pochi giorni..). Abe è anche la voce giapponese di Toki nel film La leggenda di Toki...e scusate se è poco... Lucius ha un fisico possente, va in giro praticamente sempre nudo (qualcosa in comune con lo Spartacus Starz c'è) , sviluppa pensieri profondi, ha un alto senso del dovere. E costruisce impianti termali, tra cui le note Terme di Adriano. Ma perchè vi sto parlando di lui? Facciamo qualche passo indietro...

Quando succede il successo. Questo è il regista Hideki Takeuchi. Per vedere il suo ultimo film, che chiude il Sedicesimo Far East Film Festival, la gente ha prenotato il proprio posto in sala fin dalle prime ore del mattino, al punto che già alle 14 era tutto sold-out. Quando si spengono le luci e viene inquadrato tra il pubblico il regista, parte una incredibile ovazione e il nostro viene accolto sul parco con lo stesso calore di Francis Ford Coppola. Ringaziamenti, una dichiarazione di amore e rispetto per la cultura italiana e Takeuchi tra serioe faceto estrae dalla tasca un nuovo ritrovato ( a sua detta) della più alta e recente tecnologia nipponica. Un cellulare che all'occorrenza funge da bidet portatile. Mentre il nostro spiega e mima l'utilizzo pratico del prodotto la folla lo acclama da eroe. Ma perchè persone in abito da sera, sindaco e banda, assessori vari e tutta la folla plaude estasiata? Perchè applaudire un uomo con una toilet portatile al posto di un martire-regista-sognatore-pazzo con  un film drammatico-impegnato sul dramma esistenziale umano? Perchè i film di Takeuchi sanno fare di meglio, non puntano ad autoelogiarsi per impegno, ideali, menate. I suoi film fanno ridere, e sanno farlo in abbondanza, con una raffinatezza che non direste. Film semplici, magari ingenui, ma che hanno tutto per soddisfare il bisogno umano di divertirsi. Magari non vinceranno il festival, ma mettono d'accordo tutti. Zero paranoie, tanta classe, tante risate. Oggi Takeuchi è il re del mondo in quel di Udine, perchè il suo film in visione è Thermae Romae 2 e prima della visione la regia del cinema proietta questo...e tutto si chiude con un immenso boato.
Alla ricerca del film comico orientale. Ma forse devo prima fare un altro passo indietro. 2012, quattordicesima edizione del Far East Film Festival di Udine. Si è scelta la commedia come genere trainante, da quella trasciosa a quella sofisticata. (ma ci sono anche altri generi come sempre, e parleremo presto di Blind di Ahn Sang-Hoon e magari anche di Viral Factor di Dante Lam...nel caso una mia previsione si concretizzi...). Io arrivo in ritardo, come sempre, e tra tanta commedia vedo il fuso East Meet West 2011 di Jeff Lau, il romantico It Gets Better di Sukkhapisit Tanwarin, Love in a Puff e Love in a Buff  e Vulgaria di  Pang Ho-cheung (film riuscitissimi che se mi dicessero che, uguali, potrebbero diventare film americani ci crederei senza riservo),il bruttino My Own Swordsman di Shang Jing, recupero il carinissimo Rent a Cat di  Naoko Ogigami, piango per l'agrodolce Sukiyaki di Maeda, ripiango per il buffo Afro Tanaka di Daigo e applaudo facendomi male alle mani per Six degrees of separation from Lilia Contapay (imperdibile ducu-film sulla vita di una attrice, simpaticissima e straordinaria, che ha sempre  rivestito al cinema il ruolo di "strega"nei film horror).  Nota: se ve li ho citati è perchè un recuperino dei più meritori è altamente consigliato, tanto perchè sono piccoli gioielli, quanto perchè possiate apprezzare il lavoro instancabile di questo festival nel cercare e trovare qualcosa di diverso dal solito. Un lavoro oltremodo rimarchevole considerando che i gusti comici di oriente e occidente sono spesso lontanissimi e trovare le giuste combinazioni non è facile (mi ricordo uno spaventoso film "comico"di Kitano, forse Glory of the filmaker, che mi lasciò totalmente esterrefatto e basito e che attesta come "non tutti possiamo ridere allo stesso modo"). Ma prima del mio arrivo già Udine ribolle per Thermae Romae.  Ed è un bel ribollire, parlottare, ricordare e ridere, citare sincero, quello delle grandi occasioni. Thermae Romae ha conquistato il pubblico, ha abbattuto i confini tra la commedia giapponese più demenziale e "locale"e il gusto occidentale in un modo tutto suo. A grande richiesta però Thermae Romae si replica, complice problemini di palinsesto. e io lo vado  a vedere.
 
Sinossi: Lucius (Abe) costruisce terme per il grande Impero Romano ai tempi dell'imperatore Adriano ( l'immenso Masachika Ichimura, che sicuramente ricorderete in 13 Assassins di Miike). Forse non lo sapete perchè non vivete di terme e centri massaggi, e quindi siete dei poveracci come me, ma l'Impero Romano ha costruito terme pazzesche, roba che si cerca di replicare ancora ai giorni nostri. Ma come venire incontro alle aspettative di un pubblico sempre più esigente? Come fare la differenza? Vinto dallo stress Lucius cade all'interno di una vasca termale e misteriosi flutti lo trasportano così nel Giappone moderno, presso le terme gestite da Mami (la carinissima Aya Ueto, che magari avete visto in Azumi 1 e 2, filmoni kappa e spada da recuperare!), aspirante scrittrice di manga.  Lucius troverà risposte inaspettate per migliorare le terme proprio presso questo popolo a lui sconoscuito con la "faccia piatta". Certo non tutto è di immediata comprensione. Certo bisogna fare i conti con la forza d'energia dell'epoca antica(gli schiavi) per replicare procedimenti spesso avanzati. Ma Lucius è determinato e Mami, cotta di lui, conosce anche un paio di paroline in latino per comunicare. Il nostro eroe è pronto per replicare ai tempi dei Cesari i più moderni bagni di sempre. E se i moderni mentre sono alle treme bevono latte al gusto di banana e fanno bolle con sparabolle di Doraemon la cosa deve pur avere un senso ed essere quindi replicata. E ci sarà tempo per riscrivere un po'anche la storia, che vede proiettatissimo su Roma il simpatico sciupafemmine Antonio (Kai Shishido, anche lui visto in Azumi 2), personaggio che a Lucius non è che vada poi a genio per motivi più che validi.
Sì, mi è piaciuto: Con una trovata alla "Inuyasha"e tanta, tanta, tanta ironia e autoironia, pur nella reiterazione (ma forse dovrei dire grazie alla reiterazione) di uno schema fisso (il film ha un sapore episodico con un allungo di trama sul finale), Thermae Romae fa veramente, genuinamente, scompisciare. Lucius ha un problema, via nel viaggio spazio-temporale, apprendimento-o-quasi della soluzione, ritorno con applicazione più o meno logica. E si ride in ogni fase, si pregusta, si ipotizza e poi si rimane spiazzati da cotanta incontrollata demenza narrativa. Lucius poi fa sempre la parte del fierissimo romano che, sempre pressocchè nudo, si aggira come un alieno nel mondo moderno, sempre a cavallo tra stima e timore per lo strano popolo dalla faccia piatta. E la cosa è ancora più strana visto che certe usanze giapponesi moderne ci sono estranee anche a noi! Una specie di cortocircuito. Oltre alla strabordante comicità poi ecco arrivare i paesaggi di Roma ricostruiti a Cinecittà e le terme giapponesi. Luoghi magici, vivi, che davvero verrebbe la voglia di visitare. Almeno i secondi, per i primi è un po'duro a meno che abbiate anche voi una vasca spazio-temporale. Il cast fa un lavoro splendido e si riesce a parlare qua e la'anche di Storia, di quella vera, e di tecniche per costruire strutture termali, pur rimanendo chilometri lontani dal Focus channel. A tutto questo si aggiunge una velata love story impossibile davvero tenera e la musica classica che riempie e inebria la scena, donandole colori caldi. Quella della musica in Thermae Romae è una "storia nella storia". Ad ogni time-warp a sottolineare il viaggio ecco che siamo trasportati su una montagna dove un tenore, interpretato da Walter Roberts (caratterista che avrete visto ovunque)canterà un pezzo classico a sottolineare l'epicità del momento. Solo che non sempre il tenore "è pronto" e questo crea siparietti demenziali degni di Yattaman. Geniale. Incredibilmente il tutto non annoia neanche un po' (forse un pelo sul finale) e lascia estasiati e felici, pronti a spendere uno di quei box da cinquanta euro in servizi termali.
L'autrice del manga insieme al suo alter-ego e al prode Lucius
 
A giugno nelle sale. Finalmente, grazie all'impegno della Tucker film e ai molti consensi ottenuti a Toronto ed al Far East Film Festival di Udine, ecco arrivare nelle sale italiane, insperatamente e quindi con estrema gioia, uno dei film comici più divertenti e allucinati di sempre. Un "Kolossal" comico, abbiamo detto, girato a Cinecittà con mega scenografie e mega cast, effetti speciali(sia fighi che volutamente farlocchi e spisciosissimi), colonna sonora da urlo che riprende brani di musica classica ben noti, un sacco di tizi a fare da comparse. Un film-sandalone che non si sarebbe fatto se non ci fosse stato alla base una gemma preziosa quanto poco conosciuta. Un piccolo e riuscitissimo manga umoristico di Mari Yamazaki (purtroppo con trasposizione anime...bruttina a dir poco, che avrà influito sicuramente..) , che magari avrete visto in fumetteria e lasciato lì, senza nemmeno aprirlo, pensando fosse una di quelle ricostruzioni storiche noiose e che domani correrete a cercare (scoprendo che è interrotto da una vita perchè non guadagnava nulla..ma chissà mai ora, mi piacerebbe che il film lo "ri-promuovesse"..). 

Vedete che ha l'asciugamano?è per far ridere! o pensavate davvero che era un manga storico?
E per il futuro? I meno distratti e coloro che ora non stanno dormendo righe fa lo hanno già capito.
 
Questa volta il prode Lucius dovrà tra i vari compiti riuscire a costruire delle terme per i gladiatori romani, persone che la fatica rovina in pochissimo tempo. Chissà da quali moderni guerrieri giapponesi andrà per farsi consigliare?

Anche il secondo film è spettacolo puro, e non prde nessun colpo rispetto alla prima parte, tante trovate narrative e visive, massimo divertimento, la totalità del cast del primo episodio confermato e una locandina che è già leggenda, a cavallo tra Star Wars e I Dieci Comandamenti e che se non fosse che costava un botto mi sarei fieramente appeso in ufficio.

Io a giugno un giro al cinema lo farei. Talk0

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