venerdì 9 maggio 2014

Assassination Classroom: micro recensione dopo la lettura del numero 1

Riuscirà il Mondo a far fronte ad una terribile minaccia spaziale?
Un mostro tentacolare proveniente dallo spazio pare abbia distrutto la Luna e minacci di fare altrettanto con la Terra entro il mese di marzo. Nessuno è al sicuro e l'esercito è del tutto inerme. Anche se è stata trovata la tecnologia idonea per distruggerlo, peraltro del tutto innocua per gli umani (una specie di gomma parrebbe, con la quale creare proiettili ad aria compressa o armi da "taglio"), riuscire ad abbattere la creatura sembra impossibile, data la sua abilità di spostarsi a velocità Mac 20. Si scatenerebbe il caos mondiale, non fosse che la faccenda viene trattata in gran segreto e poche persone al mondo ne sono a conoscenza. Tuttavia questo polipo spaziale pare avere un punto debole. Ha fatto a qualcuno una promessa. Diventare prima insegnante della classe 3-E della scuola media Kunugigaoka e prendersi cura dei suoi alunni. E i mostri spaziali tentacolari mantengono sempre le promesse.
La classe 3-E viene considearta la discarica della prestigiosa scuola, il buco dove abbandonare i falliti e dimenticarceli. Gli alunni della 3-E hanno aule in una sezione distaccata fatiscente e scomoda, non hanno servizio mensa, non possono accedere ai club sportivi e se non miglioreranni nei voti, condizione che gli permetterebbe di tornare nelle classi dalla A alla D, non potranno nemmeno accedere alla scuola superiore del Kunugigaoka. Una condizione che non fa che alimentare la depressione degli studenti, con conseguente calo di voti in un vortice senza fine. Servirebbero buoni insegnati e, chi può dirlo, magari un mostro tentacolare spaziale potrebbe essere la risposta. Il mostro ad ogni modo pare motivato nell'essere qull'insegnate. Per poi a Marzo congedarsi ed andare a distruggere il mondo. Ma c'è di più. Il mostro permetterà nel frattempo agli alunni di ucciderlo, se saranno tanto bravi da riuscirci, non opponendosi e garantendo la loro piena incolumità. Gli alunni potranno tentare di ucciderlo quando vogliono, armati con la tecnologia adatta, purchè continuino a frequentare la classe e ad impegnarsi nell'apprendimento. Il governo di suo garantisce agli studenti per l'eliminazione del mostro la ragguardevole somma di dieci miliardi di Yen. 
Nella totale assurdità della situazione, gli alunni con il tempo impareranno ad apprezzare questo strano ma molto motivato insegnante, al punto da dare alla creatura un nome. Kurosensei, l'insegnate che non si può uccidere. Anche perchè è un validissimo insegnante, un motivatore a livello di Robin Williams. Ma il nostro polipone non ha ancora avuto a che fare con i soggetti davvero cattivi...
Ho un debole per le storie di ambientazione scolastica e il Giappone ne fornisce in genere quantità industriali. Il sottogenere "rapporti tra insegnati e alunni"ha prodotto nello specifico opere molto valide, tanto in ambito anime-manga, (tra cui annovero tra tutti l'esemplare GTO - Great Teacher Onizuka), tanto in ambito letterario-cinematografico (come non citare Confessions). Opere in cui l'apprendimento nel rapporto ragazzo-adulto, la crescita interiore e le speranze nella riuscita di una pur difficile vita futura rappresentano il fulcro narrativo, anche più che in quei manga ossessivo-compulsivi di genere sportivo, popolati da soggetti monomaniacali per cui l'adolescenza al di là dello sport non esiste (sì, è un metaforone classico che dopo il liceo tutti diventano grigi salaryman e se non diventano campioncini di qualcosa la loro vita futura non ha senso, l'ultima lotta, il Koshen...però cheppalle...per poi trovarsi con un corpo gigante deforme cui poggia una testa piccolissima come in Captain Tsubasa...). Certo, nel genere alunni-insegnanti c'è sempre il ragazzo timido che si sente un fallito, l'atleta mancato per un incidente di percorso, il bulletto che nasconde un trauma infantile, il lecchino che è probabilmente un futoro serial killer, la ragazzina odiosa perchè in realtà timida. Ma questi lavori funzionano, sempre se dosati con la giusta dose di humor o thriller, sanno spesso tirare le giuste corde, coinvolgere anche emotivamente. Mi sono incuriosito circa Assassination Classroom per via dell'enorme pubblicità e successo che la serie ha ottenuto sulla storica rivista Shonen Jump, da anni contenitore di capolavori tra cui Ken il Guerriero, Saint Seiya, Dragon Ball, Beelzebub, Naruto, Bleach, One Piece e tanti altri. Il personaggio è piaciuto tanto che lo hanno messo pure nel videogioco celebrativo di Jump, accanto a Pegasus, Luffy e Raoh! Poi ho visto in edicola la versione italiana a cura di Planet Manga- Panini e ho voluto provare. Yusei Matsui, l'autore di Assassination Classroom, sembra davvero un tizio fuori di testa e devo dire che le premesse per un manga demenziale ci sono tutte. Poi la lettura ti prende, sotto una patina che sembra piuttosto grossolana e "stupidina"si nasconde una sceneggiatura che, pur nella canonica ritualità del genere, riesce davvero a coinvolgere e in qualche caso a stupire. Tanto far ridere quanto inquietare.E l'autore è davvero bravo nel nascondere il meglio proprio in scene veloci e nelle didascalie, così che ad una lettura distratta certi dettagli sfuggano. Un lavoro accattivante e per nulla banale. Da provare andando al di là delle apparenze.
L'aspetto grafico vive della stessa dicotomia. Appaentemente semplice all'impatto, pur gradevolissimo, si scopre carico di sfumature e dettagli grazie all'uso di un tratto semplice ma preciso, che non dimentica di disegnare anche ottimi sfondi. L'azione è precisa, il tratto curato, non c'è una sola tavola in cui si abbiano dei dubbi circa l'interpretazione della scena.  Kurosensei è poi qualcosa di fuori scala, un personaggio che non risponde a nessuna regala fisica ma che sa essere credibile, simpatico quanto a volte sinceramente inquietante. Un personaggio che parrebbe uscito tanto da Tim Burton quanto dal geniale autore di Doraemon dopo una notte con postumi di una peperonata. La caccia al pupazzo, magari in forma di peluche, è aperta. Gli alunni della classe 3-E così come i comprimari sembrano abbastanza interessanti e graficamente convincenti (seppur pucciosi). Al momento trovo prematuro dare un giudizio ma da quel poco che ho letto il fumetto sembra piuttosto promettente. Ne riparleremo tra qualche numero.


Nei manga c'è sempre bisogno di un buon insegnante
Ovviamentee la serie si è già candidata a ricevere nell'immediato futuro un adattamento animato. Ottima la versione italiana, con una carta particolarmente valida e buone traduzioni. Credo che sentiremo ancora parlare di questo poliposo mostro giallo...Talk0



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