giovedì 3 ottobre 2013

Hercules: the Thracian wars

Un primo sguardo alla prossima fatica di The Rock


La miniserie, del 2008 a marchio Radical Comics, Hercules: the Thracian wars, scritta da Steve Moore con le copertine del mitico Jim Steranko e il suo seguito del 2009, Hercules: the Knives of Kush, si sono distinti nel pullulante mercato dei comics grazie alla grande cura con cui l'autore è riuscito a reinterpretare in chiave moderna uno dei più noti e amati character dalla antica Grecia al giorno d'oggi. Un rimodellamento cupo, che a molti amanti dei comics ha ricordato il sapore di opere come 300. L' Ercole di Moore è un eroe tormentato, sconfitto, involucro vuoto di ciò che era in passato, reduce dalle sue proverbiali fatiche. Il sangue ha colorato tutta la sua vita, annegato i suoi affetti e il suo animo. Non trova ora alcun senso per sopravvivere alla sua immortalità che non differisca dalla pulsione di gettarsi a capofitto in battaglia, annichilire di terrore il nemico con il possente urlo di guerra, roteare la sua enorme mazza (usa infatti una mazza come arma preferita, non una spada... ma che avevate capito?) e falciare vite. Vite senza volto, solo ostacoli da superare per vincere, per autodeterminarsi come il migliore. 
Secoli di lotta non lo hanno ancora appagato, continua una partita a dadi impari contro la morte, forse segretamente agognandola. Ma lungo il cammino il destino non lo ha lasciato solo. Il semidio è riuscito in qualche modo a farsi un branco, radunando presso di sé uno sparuto gruppo di sei anime perdute anch'esse sospinte dalla sola voglia di combattere. Il vecchio amico Iolao, Meneo, Autolico figlio di Hermes, Tideo di Caledonia, Amphiarao e Atlanta. Siccome combattere è tutto, non importa la causa, non importa il pericolo, Hercules e i suoi diventano mercenari per il miglior offerente, anche se abbietto. Poi giunge un nuovo incarico, direttamente dal re di Tracia. Il monarca non vuole solo i muscoli del branco, vuole delle guide per le sue truppe. Hercules riscopre l'umanità mentre Moore ci fa familiarizzare con i deboli Traci, facendoci partecipi dei loro dubbi e speranze. È allora che l'opera muta e “mutua” dal meglio della storia del cinema. Ci troviamo sezioni di addestramento degne di Full Metal Jacket, scopriamo l'umanità dietro all'invincibile branco di Hercules come nei Sette Samurai. Ma soprattutto ci prepariamo agli sbudellamenti. Come la panna montata sul cono da 2.50 la storia è ricoperta da una montagna di sangue e carica di suggestioni dark fantasy alla Conan, con budella e tette ovunque. Un ottimo comic, di quelli sporchi e cattivi, non c'è che dire. Amato dai fan hard core e benedetto da un numero appagante ma sufficiente di pagine. La critica americana apprezza, Ain't it Cool lo incorona.

Un'opera del genere non poteva scappare a Hollywood e così il produttore Peter Berg (sfortunato regista di Battleship) l'ha opzionato e insieme ad altri pezzi grossi tra cui Barry Levine e Brett Ratner (quest'ultimo alla regia) ha messo in cantiere per Spyglass Entertainment un allestimento faraonico dal cast stellare. Protagonista assoluto il nuovo volto del cinema action da Schwarzenegger a oggi Dwayne – The Rock – Johnson, che immaginiamo vestirà oltre al classico rocciosissimo corredo di muscoli anche l'iconico copricapo che Hercules indossa nel fumetto, la testa del leone di Nemea (souvenir di una delle sue fatiche). Ormai The Rock è un autentico Re Mida, qualsiasi film faccia è un successo, anche se parla della fata dei denti (oddio, quel film non è che fosse poi sto capolavoro...). Nel cast anche John Hunt, Rufuss Sewell, Joseph Finnes, Ian McShane e tanti altri. Da lettore dell'opera originale apprezzo particolarmente la scelta di The Rock e sono generalmente soddisfatto di come sta prendendo forma il progetto. Alla sceneggiatura c'è anche Evan Spiliotopoulos, lo straordinario scrittore dietro… Trilli e il tesoro perduto? Tarzan 2?? Winnie Pooh e gli Efelanti??? Credo che le parti del fumetto relative alla promiscuità bisessuale di Hercules e all'attitudine di Tideo di mangiare cervelli subiranno dei tagli significativi... va bene, aspetto a giudicare. La produzione prosegue a gonfie vele, pensiamo di riuscire a proporvi un trailer quanto prima. Sarà la versione spinta di 300 o lo sceneggitore degli elefanti ne farà qualcosa di abominevole? Vi faremo sapere.Nel frattempo una edizione italiana del fumetto non è che farebbe proprio schifo...
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