sabato 23 febbraio 2013

L'attacco dei giganti


Attack of titans


Il mondo è invaso dai giganti, creature semi immortali e antropofaghe. Gli uomini per sopravvivere hanno eretto alte mura intorno alle città, evitano di uscire all'esterno e stanno tutto il giorno a chiappe strette sperando che i mostri non arrivino. Entrare nell'esercito è quindi l'unica occasione per vedere quello che c'è al di là delle mura: il mondo intero. Ma arruolarsi significa avere a che fare con i giganti e nella maggior parte dei casi morire in modo orrendo. Chiusi come animali in gabbia, gli uomini sono riusciti a innalzare anche una barriera psicologica tra loro e i giganti, con molte difficoltà e dopo molto tempo si inizia a pensare di essere al sicuro, che i militari siano solo dei pazzi che vogliono morire. Poi arriva un gigante. Un gigante grande come una montagna. Abbatte l'alto muro che protegge il villaggio del protagonista, Eren. La sua vita è finita, le persone che conosceva sono smembrate e divorate dai giganti. Eren diventa un soldato e giura vendetta. Ma nella sua prima grande missione finirà tra le fauci di un mostro. Ma non morirà. Uscirà invece dal ventre della creatura. Rinascerà come un gigante..
Primordiale. Questo è l'aggettivo che più si appropria a questo manga. L'autore crea un universo narrativo con solide basi, semplici e terrorizzanti, illustrato con un tratto grezzo, brutale e primitivo, ottimo per disegnare la paura in un modo vivido tale da non far chiudere occhio ai lettori. I giganti fanno letteralmente paura, sono inquietanti quanto non mai. Gli umani che li affrontano sono spesso prede, corpi brutalizzati e divelti, ma mai così vividi, reali. É facile empatizzare con loro, calarsi nel loro mondo disperato. Più si legge, più si nota come il disegno si affini, migliori ma grazie al cielo non perda mai quell'impronta tragica ed estrema, che tanto ricorda per impatto l'Urlo di Munch.
Il modo in cui avviene il combattimento tra umani e giganti è pazzesco e vale il prezzo del biglietto da solo. Sulle alte mura si procede al cannoneggiamento da postazioni fisse, ma in città i soldati volano letteralmente tra un edificio e un altro sparando con pistole a gas dei ganci allacciati con delle funi . É più chiaro a vedersi che a spiegarlo: diciamo solo che ricorda, in bene, il modo in cui usa le ragnatele Spiderman. Giunti in prossimità del gigante, i soldati lo affrontano con delle spade-taglierini giganti puntando al collo, unico punto delle creature che una volta colpito non si rigeneri. Inutile dire che tale strategia finisca quasi sempre male, con soldatini afferrati dalle mani del mostro per poi essere spremuti come un tubetto di Ketchup. Ma la rappresentazione scenica di tale scontro è semplicemente favolosa, puro titanismo visivo.
Al di là del pregiato-peculiare aspetto visivo, una volta calati nel mondo narrativo se ne vuole ancora e ancora, non è possibile distaccarsi, grazie a espedienti narrativi davvero d'impatto, frutto di una spiccata originalità, merce sempre più rara nel panorama odierno. I personaggi sono autentici e sfaccettati e così bene gestiti che è possibile affezionarsi a loro. Quello che ho più apprezzato è però lo studio di una società che, seppur semplificata, appare piuttosto credibile dal punto di vista gerarchico e funzionale, segno di uno studio non banale di natura para-antropologica. Davvero una chicca.
Peccato per una edizione italiana che sceglie una impaginatura tanto scomoda, con pagine troppo incollate e che si deformano al semplice atto di girarle. Spero ardentemente che siano difetti superati ad una seconda edizione, anche perché allo stato attuale tale impaginazione non riesco davvero a comprenderla, laddove la stessa casa editrice ha fatto molto di meglio proponendolo allo stesso prezzo di copertina. Un autentico mistero.
L'attacco dei Giganti non è quindi un caso che sia diventato uno dei fumetti più popolari in giappone, al punto che è oggi in produzione dalla Production I.G. una bella serie animata

Ecco qualcosa che mi piacerebbe davvero vedere in italiano... magari sotto etichetta Dynit o Yamato...
Non solo, è in produzione anche un film con attori dal vivo! Chissà che non ne esca anche un remake a stelle e strisce... (sì, lo so che c'è già il Cacciatore di Giganti, ma volete mettere guardare sul grande schermo un esercito che cerca di abbattere un gigante con l'attacco tridimensionale “alla Spideman?”... goduria...)
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento