sabato 27 ottobre 2012

Resident Evil 6

Commento di pancia collettivo: Io a Resident Evil 6 non ho ancora giocato integralmente, quindi mi sento decisamente idiota a giudicare questo videogioco ora. Differentemente non sembrano sentirsi idioti tutti coloro che sono accorsi a frotte su Metacritic un giorno prima che il videogioco uscisse nei negozi affibiandogli, sulla fiducia, voti come 0 cioè “zero”su 10. Persone che, a guardare il profilo, nella quasi totalità dei casi si è iscritta a Metacritic unicamente per regalare al gioco un bello 0 senza commentare più alcunchè. Ora non so come si stia evolvendo il voto degli users, ma quando ho visto una media voto di 0,7 su 100, frutto dello sforzo congiunto di più di 800 persone, ci sono un po' rimasto.
Amo i commenti di pancia, sono i più franchi e onesti. Non ritengo che sia necessario passare mille ore con un gioco per decidere se piace o meno, il primo impatto capitalizza subito quanto tempo ulteriore ci dedicheremo. È una regola di vita che vale anche in ambito lavorativo quando si affronta un colloquio: il candidato prima si “vede” e poi si “sente parlare”. Comprendo l'intento rivoluzionario e un po' romantico di mettere alla berlina una società come la Capcom, colpendola nel momento delicato e ultra dispendioso della promozione del suo titolo di punta, per farle “pagare” una serie di sgarbi che in questa generazione “videoludica” ha inflitto ai portafogli degli acquirenti con i famigerati dlc (sui dlc post a breve). Ma lagnarsi di qualcosa che ancora non si è provato, se non in una demo incompleta (chi lo ha fatto), è assurdo, soprattutto se le argomentazioni che vengono usate sono di questo tono: “il gioco è orribile, i comandi fanno pena, era molto meglio nei primi capitoli [...e dopo un paio di post lo stesso continua..] sì, ho dieci anni, non ho mai giocato ad un resident evil e aspetto che esca per pc...quando uscirà lo lascerò sullo scaffale fino a che non costerà 10 euro, poi comunque lo comprerò per collezione...sto schifo di gioco”. E ce ne sono a milioni di commenti così in tutti i forum e in tutte le lingue!!!
È vero, i grandi fenomeni fanno discutere, le aspettative verso i nuovi capitoli sono sempre altissime, nascono i fan e come sempre si dividono in razionali, convinti, devoti, pazzi, terroristi.
La scienza per ora non fornisce risposte, essere fan è un processo del tutto irrazionale. L'affezione che si ha verso un “oggetto di adorazione” è la combinazione random di stati d'animo anche contrastanti. Nel mio caso, ma penso che valga per molti, amo alla follia un videogioco, un film o una canzone a prescindere dalle loro intrinseche qualità, (che comunque in minima parte devono avere) anche in relazione al periodo in cui ci ho giocato la prima volta: dove mi trovavo, gli amici che avevo, il lavoro che facevo, la situazione familiare che vivevo. Mi ricordo un amico commentare con passione la visione del film “Ivo il tardivo” definendolo come il più geniale meccanismo cinematografico mai concepito. Al di là dell'indubbio talento del protagonista - regista ex mattatore del trio dei Giancattivi, il film era stato anche il suo primo appuntamento con una ragazza fantastica, con cui sarebbe uscito molto in seguito. Insomma vale il detto “sei felice quando il mondo ti sorride”. Poi arrivano i tempi bui e i ricordi bussano alla porta a ricordarci l'arcadia lontana. È lì che i fan caricano di valore l'oggetto del loro, termine terribile, “fanatismo”. Ovviamente i fan della categoria più pericolosa esercitano il classico fascino del bello e dannato che tanto fa bagnare le mutande dei soggetti più miti e plagiabili, pronti a diventare loro accoliti e zerbini e ripetere a pappagallo, per non essere da meno del “mito”, lo stesso irrazionale pensiero, lo stesso ritornello “il presente è merda, il passato è oro...i giochi di quindici anni fa sono più belli di quelli di oggi”.
In ambito videoludico il fenomeno supera pericolosamente il livello di guardia; si è ciechi e sordi e autentiche puttanate vengono argomentate con una sicurezza disarmante: “la grafica di daggerfall è a tutt'oggi sbalorditiva”; “il primo Granturismo spacca tutt'ora ed è molto più dettagliato del 5”; “Mass Effect non può essere convertito su ps3 perchè nasce su xbox, dove io l'ho amato”; “gioco ancora abitiualmente due ore al giorno con il mio ZX Spectrum ecc. Frasi spinte dall'amore forse più che dalla ragione.
Ecco quindi riferiti, prima ancora di provarlo, a Resident Evil 6 “la saga di Resident Evil è diventata troppo action! Vogliamo continuare a essere inseguiti, senza colpi nella pistola, da nemici cattivi. Vogliamo dover sclerare e nasconderci per evitare scontri impari, vogliamo farcela nei pantaloni ogni due minuti, aridatece i puzzle con i vasi!!!. Da Resident Evil 4 la serie è diventata un action e tutto è perduto...cattiva Capcom!”.
Ma alla fine “tutto scorre”....diceva qualcuno...e, forse, la passione ritorna a stabilizzarsi nella sua irrazionalità a pochi mesi di distanza.
Risultato: quando è uscito Resident Evil 5 tutti l'hanno ricoperto di palta. Oggi riconoscono quasi tutti che ha una grafica da paura e, i più arditi, affermano che è anche bello....Aspettiamo resident evil 7 e vedremo se si ripeterà il copione.
Ma quando sono usciti i primi capitoli di Resident Evil come la pensavano i giocatori “razionalmente”? Ecco che il discorso si fa più analitico e meno sentimentale e si capisce come le scelte di una software house non siano poi state così campate per aria. Capcom in realtà ci ha provato a venire incontro ai gusti dei fan (questo Resident Evil 6 sembra creato per soddisfare un po' tutti poi...mannaggia che bastardi sti giappponesi...) e pure più volte .
Torniamo al ritornello di cui sopra: la saga di Resident Evil è diventata troppo action! Vogliamo continuare ad essere inseguiti, senza colpi nella pistola, da nemici cattivi. Vogliamo dover sclerare e nasconderci per evitare scontri impari, vogliamo farcela nei pantaloni ogni due minuti, aridatece i puzzle con i vasi!!!. Da Resident Evil 4 la serie è diventata un action e tutto è perduto...cattiva Capcom!”. Lasciatemelo dire fuori dai denti...giochi che possono essere considerati seguiti spirituali dei “valori” tanto sventolati da questi fan sono usciti....e non se li è cagati nessuno!!! Vedi Haunting Ground/Demento e Clock Tower 3, sempre da capcom, per giunta! Dove stava il popolo di mattacchioni che hanno oggi dato zero su Metacritic a Resident Evil 6? tutti a “comprare pirata” all'epoca? Non ditemi che non erano ancora nati....(continua) 
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