domenica 7 luglio 2019

Vigilante - My Hero Academia Illegals: puro amore



Nel mondo di My Hero Academia, dove la maggior parte degli esseri umani dispone di superpoteri, ci sono anche degli eroi "non così super", i vigilanti. Sfruttano le ombre della città, le tecniche di combattimento e la tattica per impedire il crimine a modo loro, senza essere riconosciti, lavorando dove nessuno vuole lavorare. Tra questi eroi non così super si annidano persone più adulte dei classici personaggi di MHA, sconfitte dalla vita, insicure, autoironiche. Eroi consci di poter fare la loro parte per le capacità che sanno di possedere e per i limiti che hanno già scoperto di avere. Ma eroi che non per questo combattono a testa bassa. 
Amo lo spinoff di My hero Academia, probabilmente più di My Hero Academia stesso. Perché se My Hero Academia è simile per molti versi ai fumetti degli X-Men e One Punch Man in qualche modo richiama il complesso di Superman, Vigilante è Batman, è Daredevil e Iron Fist (quelli belli su carta non gli svarioni di Netfix). E Batman non si batte. Hideyuki Furuhashi e Betten Court hanno centrato esattamente quello che mancava nel comunque ottimo My Hero Academia facendo l'equazione forse più semplice. Meno banchi scolastici, più detective stories, più ronde, più vite adulte e meno pippe mentali del protagonista (Deku di MHA coi sui piagnistei è insostenibile e il resto del cast cerca disperatamente di farci dimenticare di lui senza riuscirci). Più disillusione, quotidianità, botte senza fronzoli. Amo il ruvido ma elegante Knuckle Duster (che è un Batman/punitore, laddove Allmighty è ovviamente una interpretazione di Superman/Cap America), amo la dolce e complessata Pop Step (che è un equivalente idol di Colleen Wing), amo lo sfigato e amabile protagonista, che è sfigato per contratto come tutti i protagonisti dei manga, ma meno sfogato di Deku. Questi eroi sono dei looser in un mondo di super-tizi tanto buoni quanto cattivi, ma fanno la loro parte, coprendosi di cicatrici e sudore, per tener loro testa. E la sensazione è davvero quella di Batman che affronta Superman, quello sguardo dal basso, umano, che decide con più palle che testa di sfidare gli Dei sul loro campo di gioco. Quando compare qualche personaggio di MHA, cosa inevitabile data la natura da crossover dell'opera, mi viene nettamente da schierarmi con i vigilanti, anche se non trovo in genere per niente antipatici, Deku a parte, gli Eroi di MHA. Insomma, trame meno arzigogolate e soprattutto "pippose", una azione assolutamente ben rappresentata e che per chiarezza a volte è per me pure superiore a MHA, personaggi più adulti con cui empatizzare (per me). Mi sta divertendo un botto e aspetto di vedere un adattamento animato. 
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