martedì 1 gennaio 2019

Ralph spacca internet : la nostra recensione



- La trama in breve: c'era una volta, nel piccolo mondo virtuale di un cabinato da sala giochi (mooolto "primi anni 90"), il cattivo di un videogame "alla Donkey Kong" (Felix l'aggiustatutto): Ralph (in originale doppiato dall'attore John C.Reilly). Ralph dalla cima di un palazzo cercava di abbattere lo stesso a pugni, inimicandosi i condomini virtuali di "Belposto" e aspettando di essere ogni volta sconfitto dall'eroe del gioco. Ralph non era contento della sua vita "da cattivo", non si sentiva supportato dai gruppi di "auto-mutuo-aiuto per cattivi dei videogame", in genere vedeva tutto nero e non capiva. Non capiva perché doveva essere lui il cattivo della storia, non capiva perché per una volta non potesse essere anche lui un eroe. Poi è arrivata la grande occasione di riscatto e la prospettiva è cambiata. Il nuovo manthra di Ralph è diventato: "il lavoro di cattivo non è tutta la vita ma solo un lavoro", ha scoperto che "si può essere eroi anche solo di chi ci vuole davvero bene" e questo può bastare. Da allora le cose sembrano ingranare per Ralph, nella sua piccola sala giochi di provincia. Ha trovato davvero il suo posto nel mondo, ha soprattutto incontrato un'amica del cuore, Vanellope (doppiata in originale da Sarah Silverman), a cui è legatissimo e con cui ogni giorno è una meravigliosa routine fatta di impegno/cazzeggio/divertimento. 
Prima di incontrare Ralph, Vanellope era la principessa digitale del game di corse stile "Super Mario kart" chiamato "Candy Rush", relegata da un malvagio cattivo digitale nel ruolo di eterna perdente, la più scarsa dei corridori selezionabili del gioco. L'incontro con Ralph le ha cambiato la vita, ora è realizzata, è sua amica ed è felice, senonché, magari, non è contenta che la sua vita si ripeta tutti i giorni, vuole intraprendere nuove avventure, esplorare nuove strade, la routine la ammazza. L'animo avventuroso da "pilota da rally" le fa ribollire il sangue. 
Un giorno, complice l'arrivo del wi-fi nella sala giochi e una particolare circostanza nefasta, Ralph e Vanellope si trovano ad abbandonare i cabinati dei rispettivi giochi e a girovagare su internet, in missione. Mentre Ralph si ingegna per risolvere la situazione, Vanellope trova un posto in rete che le piace, un Game-racing-open-world alla "Grand Theft Auto/carmageddon/need for speed" in salsa ultra - esagerata / tamarra in cui incontra anche un'amica (che in originale è doppiata dalla mitica Gal Gadot) e in cui si sente davvero realizzata. Vorrà tornare a casa Vanellope?


- Non tutte le principesse risolvono tutti i loro problemi quando entra nella loro vita un uomo: nei trailer si presentava per lo più come una pellicola leggera, vicina per temi allo sfortunato Emonji, con qualche strizzata d'occhio ai "brand" più popolari della rete e tanti simpatici cameo legati all'industria di Topolino, Star Wars incluso. Sotto questa patina, Ralph Spacca Internet è invece interessante, molto stratificato, per nulla banale e accomodante. Prende temi e personaggi del primo bellissimo film ed effettivamente continua ad arricchirli in modo tridimensionale e non banale, allestendo una intelligente allegoria del mondo virtuale che gioca e si fonde bene con la favola classica Disney (molto originale l'effettivo approfondimento del ruolo della "principessa Disney"). Ed è bello veder crescere i personaggi e il loro mondo in un modo così convincente quanto umano, realistico. Lo studio Disney Animation negli anni, oltre che una sempre maggiore abilità tecnica, conferma la stessa modernità  e capacità nell'approfondimento emotivo dei personaggi quanto nella creazione di mondi complessi che ha reso grande la Pixar Animation (anche se le due case parlano ancora un "linguaggio diverso", come viene autoironicamente evidenziato in una gag fulminante quanto spassosa della pellicola). Così il film Pixar che accosterei con maggiore disinvoltura a questo Ralph Spacca Internet è quel piccolo gioiello per la regia di Pete Docter di nome Inside Out, ma di fatto questo secondo film di Ralph prosegue anche il discorso sulla "emancipazione femminile Disney" iniziato con Frozen e tra le strade digitali di Ralph si può godere della complessità multiculturale di Zootropolis. Per i più piccoli Ralph 2 è utile anche dal punto di vista educativo, spiegando il mondo di internet con una chiarezza cristallina e per nulla didascalica, funzionale effettivamente alla trama. In parallelo osa rappresentare, con medesima competenza, meccanismi di relazione tra i personaggi che stanno davvero diventando adulti. Non vado oltre per non svelare troppo, ma Ralph 2 non gioca facile proponendo una storiella buffa e preconfezionata ad arte (cosa che gli sarebbe stata facilissima), ma vuole "colpire basso" sul piano emotivo. Si va al di là della semplice e consolatoria morale del "e vissero felici e contenti", si parla di " inseguire i propri i desideri", "cambiare casa", "comprendere le scelte di vita degli altri". I nostri personaggi crescono e crescono anche i personaggi secondari, il cuore del film diventano le relazioni, le "relazioni ai tempi dei social" diremmo e il modo che ha internet per assecondarle oppure ostacolarle. Molto più sofisticato della missione da superare o del cattivo da sconfiggere nel classico percorso dell'eroe. È come se il mondo virtuale di Ralph si spostasse effettivamente dal "momento del gioco" alla "vita virtuale". Ed è prodigioso come tutto scorra tranquillo e con leggerezza, coprendo leggermente di malinconia la storia. 


- In sintesi: Ralph spacca internet ci è piaciuto. Ci ha commosso, ci ha fatto divertire, ci ha mosso dentro sentimenti non banali. Merito dell'ottimo cast vocale, Reilly e Silverman su tutti (ma anche merito di una grintosa e sensuale Gal Gadot), merito di registi come Phil Johnson e Rich Moore che hanno saputo coniugare un grande senso dello spettacolo e dell'azione con una gestione non banale dei personaggi. Preparatevi a inseguimenti a rotta di collo, infinite trovate visive condite da esplosioni di colori e all'effetto speciale migliore di tutti, incontrare personaggi virtuali a cui affezionarsi come vecchi amici. 
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento