lunedì 20 luglio 2020

Talk0 Time

Per un giorno all'anno volevo un po' parlarvi dei miei film preferiti, come del resto faccio in tutti gli altri giorni dell'anno parlando d'altro. Questa è una mini-classifica dei film a cui sono "più legato", non necessariamente i film più belli mai girati né la mia stessa top 10 razionale. Sono i film che "amo rivedere di più". 
Non c'è un ordine, stanno un po' tutti al primo posto quindi, sono pellicole che " a seconda del mio umore" metto nel lettore quando più ho bisogno di rilassarmi, scaricare la tensione, voglia di coccole ecc. ecc. Quelle che seguono non sono recensioni ma vanno lette come "prescrizioni d'uso". 


- Ghostbusters, di Ivan Reitman: Ghostbusters è uno dei miei film preferiti e lo ama anche il mio socio Gianluca. È divertente, terrorizzante, fantascientifico e fantasy, ma per me ha un valore aggiunto.
È il primo e unico film che ho visto al cinema con mio padre, solo io e lui. Tornai a casa e il giorno dopo giravo con un fustino di detersivo Dash, due cinghie e un pezzo di aspirapolvere: mi aveva creato un perfetto zaino protonico. Gli piaceva realizzare queste cose, quando ero ancora più piccolo, usando un fustino Dixan, mi aveva creato il cornuto elmo di Goldrake. Oggi me lo immagino da qualche parte in cielo, con in mano qualche oggetto in cartone, a realizzare armature di Iron Man. Guardare Ghostbusters è un po' passare un'ora con lui, sognare di fare da grande l'università come lui, ricordare il suo coraggio e il suo senso dell'umorismo. Per proprietà transitiva, amo ogni film con Bill Murray, perché insieme a tutta la famiglia non ce ne perdevamo uno, da SOS fantasmi a Ricomincio da capo. Difficilmente trovo qualcuno che non ha visto Ghostbusters, ma in quel caso è un modo soft per introdurre le persone ai film Horror, insieme a Un lupo mannaro americano a Londra o Get Out.


- Grindhouse - A prova di morte, di Quentin Tarantino: non il miglior Tarantino, ma l'esatta celebrazione di una sera o due al bar insieme a delle bellissime ragazze coetanee, quando si ha più o meno vent'anni. Si è tutti giovani e sudati in un'estate infinita, a sparare fesserie, sfogliare riviste d'auto e pensare a qualche fesseria fatta insieme. il baretto è lontano dal mondo ma profuma del muschio sotto casa, è il "tuo posto", con Tarantino che fa lui stesso da Barman. È una serata sfigata come il 79% di quelle serate, dove qualche sogno d'amore si infrange e il finale è tragico. C'è nell'aria della grande musica che riempie l'aria più di mille parole spesso banali, la pioggia è sincronizzata alla batteria di una canzone alla radio e alla malinconia, i cocktail analcolici (io amo la pinacolada) risolvono tutto. Cambia scenario e c'è un nuovo bar, come quello in cui andavo prima della scuola. Visto che è un film di Tarantino, un po' di action/splatter arriva ed è travolgente. Amo molto l'inseguimento in auto sullo sterrato, mi ricorda le stradine di campagna in cui da bambino mi lanciavo a testa bassa in bici. Il momento ideale per vedere A prova di morte è il post "due di picche", per riconciliarsi con il mondo guardando tante belle ragazze o per vendicarsi virtualmente di quella che ti ha dato il due di picche. Funziona in ambo le direzioni. 


- Labyrinth, di Jim Henson: il film che mi ha fatto amare il genere fantasy, grazie al genio dei Muppets Jim Henson e a George Lucas, al punto da farmi realizzare i primi scarabocchi a matita di goblin e cavalieri corazzati. Il film che mi ha fatto conoscere David Bowie e la sua musica, anche questo un film visto insieme alla mia famiglia, dopo il traumatico "ritorno ad Oz". Tranne quegli strani esseri rosa che si smembrano e prendono fuoco, ogni creatura di Labyrinth è bellissima, unica. Il mondo fantasy è pazzesco e mi ha spinto (con la complicità dei cartoni animati dei Masters e i "2" Ghostbusters ) verso Excalibur, Taron e la pentola magica, Legend, Willow, i Barbarians Brothers, Conan. Solo che a differenza di tutte queste altre opere Labyrinth è "più leggero", carico di più trovate visive, più "breve" (nel senso di percezione del tempo che passa, non della durata effettiva). È il perfetto film per un giorno di pioggia autunnale. La storia infinita? Mi è sempre stata sul cazzo, dal fesso col cavallo al bambino frignetta. 
Labyrinth è un film ideale da guardare con nipoti e cuginetti più piccoli, esattamente come L'armata delle tenebre, prima di giocare al gioco in scatola Labirinto Magico. Divertimento assicurato, soprattutto se si dispone di motoseghe. 


- I Goonies, di Richard Donner: altro film indelebile della mia infanzia, anche per via del (difficilissimo) videogame per MSX che riproduceva all'infinito la bellissima theme song di Cindy Lauper. Gli scivoli stile acquapark, le corse in bici con gli amici, l'ambientazione di provincia/periferia, i pirati, le esplosioni di cessi, i" tracobetti", il galeone, Slot, Mikey, Chunk, Data, la banda fratelli. I ragazzini di ET, Navigator, Daryl, War games erano dei petulanti frignoni insostenibili, dimostravano molti meno anni di quelli che avevano. I Goonies erano dei fighi, combattevano ad armi pari con i criminali e anche se potevano essere "infantili" era solo una "fase", sapevano riscattarsi. Da piccolo avevo una bici "saltafossi" con sellino gigante e molle elastiche ovunque, come i Goonies. È un film "estivo", lo guardavo nel pomeriggio dell' ultimo giorno di scuola, insieme a Barbarians Brothers. L'ho rivisto in sala per l'anniversario e non è invecchiato di un solo giorno, con i tempi comici che oggi risultano pure migliori. Goonies è quindi un micidiale Amarcord, meglio pure di Stand by me o It, da degustare con amici vintage. Piace moltissimo anche ai più giovani comunque, in sala non guardano lo smartphone per quasi 16 secondi. 


- Star Wars Episodio I, di George Lucas: Non amo particolarmente Star Wars, ma quasi ogni volta che all'università avevo un'esame il giorno dopo, avevo la testa in pappa ma non riuscivo a dormire, guardavo le gesta di Qui-Gon Jinn, Jar Jar e il piccolo odioso Darth Vader. Perché lo facevo e ancora oggi spesso lo faccio, per buttare giù lo stress? Forse perché è una fiaba, mi piacciono le ambientazioni sottomarine e da risaia della lodigiana, amo Sebulba e il tutto sembra uno spot della Coca-Cola dei primi anni 2000. Anche se potrebbe funzionare così bene sulla mia psiche per un misterioso effetto psicotropo, Episodio I ha comunque uno stranissimo effetto calmante su di me, in opposizione a pellicole che mi piacciono ma mi recano un po' di mal di testa tipo Natural Born Killer. Una volta finita la pellicola in genere guardo il making off, che dura forse più del film e per me è quasi più bello. Insomma, è la mia pellicola "Hangover"





- Il fantasma del palcoscenico di Brian De Palma e La piccola bottega degli orrori di Frank Oz: sono musical, sono a sfondo horror, sono irresistibili e per qualche motivo superano il mio "replay value" rispetto alla mia trinità personale Rocky Horror Pictures Show, Hair e Tommy. Forse perché sono dark commedy, molto camp e fuori di testa, sta di fatto che non dico mai di no a una visione extra. Il Fantasma del palcoscenico è di fatto la pellicola che rivedo di più in assoluto, credo che la sua colonna sonora sia qualcosa di fantastico e personaggi come Winslow, Phoeinx, Swan, Biff e i Juice Fruita siano impagabili, irresistibili ed eterni. Questo non mi astiene dall'amare allo stesso modo il dentista Crivetti, Seymour, Audrey e Audrey 2 (Twedy per gli amici), se giusto la prima pellicola non è subito a portata di mano. Sia la piccola bottega degli orrori che Il fantasma del palcoscenico sono film "per tutte le stagioni", ma che trovò incredibilmente utili da vedere dopo una giornata stressante: un vero toccasana. 


- Aliens di James Cameron: si potrebbero dire mille cose su questo capolavoro assoluto di Cameron, da quel "S" alle mitragliatrici tagliate dalla Final cut (e non è detto che un mega pezzo su Aliens presto lo facciamo, qui sul blog) ma in questo articolo parliamo dei "miei film"più visti, o almeno alcuni, e Aliens, per qualche misterioso motivo, è il mio film preferito quando sono a casa ammalato. Lui, Grosso Guaio a China Town, Essi Vivono e Blade Runner. Al liceo mi ha sorpreso che fossero gli stessi "film da ammalato" di un mio amico, ma si vede che questa associazione strana tra umore e film abbia delle coincidenze anche al di fuori del mio cervello. Le mie sinapsi vengono subito accolte con gioia dalla colonna sonora di James Horner, prima ancora che Rob Bottin arrivi con i mostri, prima ancora che Bill Paxton inizi a dire fesserie. La musica che accompagna i titoli di testa di Aliens mi prende come una ninna nanna e gli space Marines in qualche modo devono stimolare i miei soldati-globuli Bianchi (sì, la similitudine con il cartoon educational  "esplorando il corpo umano" è voluta) nel combattere il raffreddore e il suo moccio acido. In Blade Runner ho sempre tifato per Roy Batty, ma ve lo racconterò un'altra volta. 

Ci sono ancora altri film che guardo spesso, questo è solo un assaggio. Se la formula di questo articolo vi piace, ve ne proporrò altri. Così come vi invito nei commenti a parlarmi dei film che "vedete più spesso". Questo era per raccontarvi un po' qualcosa di me, più che dei singoli film. Spero che l'idea vi sia piaciuta. 
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