domenica 12 febbraio 2017

Pacific Rim Uprising - buone nuove dal set

Eravamo tornati bambini. Io e il mio collega Gianluca uscivamo dalla proiezione del primo Pacific Rim presso il cinema Odeon di Milano gasati come marmocchi nutellosi. I robottoni giapponesi della nostra infanzia avevano preso vita nel buio della sala e... come potrei descriverlo a parole ?



Roba forte, che sa di giovinezza andata e tanti ricordi, roba che di recente abbiamo provato anche grazie a un'altra grande pellicola, questa volta italiana



Se esiste "la gioia", non può che avere la firma di un robot di svariati metri che combatte i vegani. 
Ma i sogni dei vecchi ragazzini dei settanta "sono destinati a finire presto", temevamo. 
Ci eravamo un po' rassegnati all'idea di non vedere più in sala i colossi meccanizzati Jeager prendere a botte i "mostroidi"Kaiju. Il pubblico americano e una campagna promozionale sfigata (a opera di una poco chiara situazione tra Legendary, Universal e Warner Bros) avevano decretato il loro "no" al proseguo del franchise e tutte le idee su trilogie, spin off con King Kong e Godzilla (io mi ero fatto un trip sul fatto che l'alieno Mechagodzilla sarebbe diventato il prototipo su cui sviluppare gli Jeager...), serie TV e gli anime che il brand avrebbe prodotto sono andati a farsi friggere. Di nostro, in Italia, Pacific Rim è stato in sala due settimane, in sordina e con zero pubblicità. La possibilità che almeno il fumetto avesse una qualche distribuzione è stata fugata da una micro-etichetta che si è assicurata i diritti in esclusiva e ne ha distribuito sul territorio qualcosa come sei copie per regione. Guillermo del Toro ci ha sempre comunque creduto, al punto che era andato personalmente in Giappone a promuoverlo, inginocchiandosi e chiedendo la benedizione alla statua Gundam Rx-78 di Odaiba. Negli anni Del Toro assicurava tutti sulla salute del progetto, che stava lavorando con Beachman al numero 2 e forse al 3, che aveva ancora grandi idee. Ma intanto partiva per Crimson Peak e oggi torna a parlare di Hellboy 3. Questa era la tragica situazione, ma qualcosa si muoveva nelle profondità dello show business. I cinesi, milioni e milioni di cinesi erano accorsi in sala a vedere Rim, festanti ed entusiasti, più volte. Successe quindi il miracolo: pensa che ti ripensa, constatando l'ineluttabile dato che gli americani come pubblico non capiscono nulla di cinema, il cinese Wanda Group arrivò nel gennaio 2016 ad acquistare la Legendary, decidendo di mettere in cantiere questo benedetto sequel. Le notizie da allora arrivano a casaccio, sembrano rumor indistinti, ma il progetto cresce. Nel tempo da Pacific Rim: Maelstron diventa Pacific Rim: Uprising. Charlie Hunnam e Rinko Kikuchi non si sa se torneranno a pilotare un robottone gigante (anche se la seconda sembra già sicura), ma al cast si aggiungono John Boyega, Scott Eastwood, Jing Tian e il mitico Jin Zhang. Alla regia approda uno bravo come Steven S. DeKnight, che dopo essersi fatto le ossa scrivendo lo Spartacus di Raimi è approdato alla regia dell'ottimo Daredevil di Netfix. Del Toro rimane in barca come produttore e tuttofare. Riprese previste il Australia e Cina e uscita per il febbraio 2018. E ci sale l'hype...




Come sempre, "se sono rose fioriranno". Di sicuro tra Shin Godzilla, King Kong Skull Island, Godzilla 2, il nuovo Cloverfield, il nuovo Rampage, il nuovo Power Rangers e l'imminente, minimal e originale Colossal con Anne Hathaway... insomma, ne avremo a pacchi nel prossimo futuro  di mostri giganti che radono al suolo città. Credo ci sarà da divertirsi. 
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