sabato 8 ottobre 2016

Power Rangers, Il primo trailer



Il New York Comicon sta tirando fuori le unghie e vuole contendere a quello di San Diego la palma delle anteprime più succulente. Così oggi ci troviamo per la prima volta a vedere in movimento la nuova e attesa pellicola di Saban - Lionsgate dedicata ad alcuni dei... i cosi... quelli lì.... "i cosi colorati americanizzati" dei live action orientali (stile Kamen Rider) a inizio anni '90. I Wind Spector? Garo? Il ritorno di Megaloman? Ma no, leggete il titolo, i Power Rangers!!! Quei tizi, per intenderci, interpretati da attori bellocci americani che quando non erano a scuola andavano in giro a salvare il mondo vestiti in modo bizzarro (con tutine mono-colorate con abbinata una maschera con "bocca scolpita"... Diabolico espediente per sostituirli i bellocci con controfigure asiatiche) combattendo con armi incredibili o a mani nude contro un "male" costituito da un esercito di alieni/mostri/rappresentanti della Folletto, anche loro avvezzi al kung fu, rappresentati da mimi con mascheroni buffi e calzamaglia di ordinanza nera (sempre gli stessi a ogni puntata). Rangers e mostri a darsi battaglia per le vie di una città che sembrava sempre un po' troppo... Gardaland. Ma andava bene lo stesso così. Il bello, tra capriole, Prezzemolo e arti marziali varie, era che a fine puntata appariva sempre un "super cattivo definitivo". In genere un mostro (o meglio "un vestito da carnevale da mostro") di cartapesta realizzato probabilmente sotto effetto di acidi che abbatteva i palazzi di un plastico cittadino stile diorama del trenino Lima. Un mostro "interpretato" da attore/povero cristo incastrato nei movimenti e umiliato nell'ego da un terribile costume, che poteva a volte giusto alzare le braccia, muovere gli occhi e poco altro. Il gruppo dei Rangers allora "si univa" evocando dei mezzi giocattolo combinabili (roba gigantesca che arrivavano da non so dove in un attimo, senza che nessuno si ponesse il problema) che andavano a formare un robot (un Voltron brutto fatto di cartone, che il gruppo pilota in piedi, da una stanza che sembra il set di un quiz tv anni '80 come Bis di Mike Bongiorno, facendo coreografie con le mani) interpretato da un altro attore/povero cristo, con mobilità se possibile anche più precaria del collega per via di un costume squadrato ancora più ingestibile. Cacchio quanto ricordi! Certo rivedere una puntata oggi mi fa strano quanto spararmi cinque episodi di fila di Masha e Orso, ma all'epoca ero meno schizzinoso, li trovano divertenti! Ma se uscisse un film senza tutine brutte e la classica trama infantile, non sarebbe meglio? E qui forse, all'alba del 2017, questo miracolo potrebbe accadere, perché la produzione non appare quella di un Power Rangers Turbo qualsiasi. Alla sceneggiatura ci hanno messo la coppia di X-Men: L'inizio (First Class) e alla produzione "l'uomo di J.J" Roberto Orci. Il regista è invece Dean Israelite, il cui Project Almanac realizzato per MTV non era poi così malvagio... ma non ne avevamo già parlato qui? Mi sa che è uno dei tanti film di cui ho solo sognato di scrivere... Comunque una roba sul genere "viaggi nel tempo + problemi adolescenziali + found footage traballante" con uno zainetto al posto della DeLorean. Niente di memorabile forse, ma con qualche idea divertente. Tornando a noi, in Project Almanac Israelite dimostrava di saper lavorare bene con un team di attori giovani e quindi è sulla carta abbastanza adatto a dirigere questo Power Rangers. E tra gli attori adulti troviamo pure Bryan Craston, nel misterioso capo dei buoni Zordon, e Elizabeth Banks, che sarà invece l'amarissima e teatralissima cattiva Rita Repulsa. 

Ci hanno per mesi fatto vedere i costumini, da poco pure dei dettagli dei loro mezzi - giocattolo e ora finalmente il primo piatto forte, quello in cui "si muovono"...




E devo dire che è ok! Cioè io avrei abbassato il "livello Twilight" e la conseguente fotografia dai colori spenti del 65% , ma ci può stare. Oggi se non metti un ragazzino con l'aria triste che guarda giù dalla cima di un palazzo, poche palle: non sei cool. Sembra però virtualmente imparata (e un po' fotocopiata) la lezione di Chronicle di Josh Trank (la stessa lezione di cui Trank si è scordato in Fantastic 4), sul modo in cui dovrebbero essere scritti i film di intrattenimento per ragazzi. Il focus dovrebbe partire da dei ragazzi, che non devono essere stereotipati (speriamo quindi che il film non ecceda in questo senso, fin qui avrei già delle riserve, ma voglio pensare di aver visto male) e vivere in modo complicato (ma realistico)  la loro adolescenza,  per solo dopo spostarsi sulla prova iniziatica di accesso alla vita adulta, sul magico, sui grandi poteri da cui derivano grandi responsabilità, nel caso in specie acquisiti grazie a un incontro extraterrestre. Le scene scolastiche nel trailer brevemente "scarrellate via" hanno il sapore del primo Spiderman di Raimi ma, ripeto per me è Chronicle la spezia più pregiata che qui sembra vogliano (e per me dovrebbero) usare. Mi piacerebbe vedere i rangers che patiscono tutti i problemi di scuola, coetanei acidi, bulletti e famiglia, mentre poi vanno a stendere mostri interspaziali per salvare l'umanità dentro un robot gigante.



A questo punto speriamo almeno che la trama ci consenta di vedere un Megazord prima dei titoli di coda ma, ripeto, l'impostazione mi piace come mi piace il motivetto classico della serie reinterpretato a inizio e fine trailer. Non ho visto l'esercito di mimi, ma mi do pace. Insomma, non vediamo l'ora di vederne di più. Capire quanto sarà una pellicola giocattolo e quanto invece avrà qualcosa di interessante da dire. 
Ma io voglio più di tutto i robottoni che qui non ho visto. Spero non vogliano seguire la nippo-follia di usare attori in costume e che per una volta ci beino con colossi d'acciaio degni almeno... di un Vultus 5 o di Godam (ok, si capisce che ho aspettative davvero bassissime). Vedremo. Cioè, vogliamo davvero "vederli presto".
Dateci i robottoni almeno nel prossimo trailer, cavolo! Almeno per il trailer prima di Natale!!! Faremo i bravi. Forse. E poi dal 2017 tutti in sala, con la speranza di vedere per lo meno qualcosa di carino. Teniamo quindi le aspettative "vigili" ma bassine, almeno per ora. 

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