giovedì 20 ottobre 2016

18 ottobre 2016 Attori per un giorno per Bosch


Da speaker radiofonico di una radio locale a "micro- giornalista" a blogger che si occupa anche di cinema ho sempre sognato un giorno di "saltare la barricata", diventare attore anche solo per tre secondi, come Francesco Scianna in Ben-Hur (ok, questa era cattiva). Deve essere un'emozione fortissima vedere il proprio faccione in televisione, o al cinema prima di Star Wars, in 4k, soprattutto quando credi fortemente in un progetto che ti rappresenta ed è parte della tua vita. La storia che voglio raccontarvi oggi inizia così.
Un giorno la sezione italiana dell'austera, tedesca Bosch, quella "dei trapani", decide, con la collaborazione di Movi&Co, di realizzare uno spot che non punti lo sguardo sulla affidabilità dei suoi prodotti, ma si soffermi invece sulle persone che lavorano nei suoi stabilimenti (in gergo video Corporate). Questa idea parte dal progetto We are Bosch, we are colourful! nato per "coinvolgere i collaboratori, promuovere i valori di innovazione e condivisione oltre al sostegno degli young talent e della loro creatività". Un modo schietto per dire che i colori aziendali vanno oltre il "grigio trapano". Si punta così a un minuto di commercial in grado di mettere a nudo il cuore italiano dell'azienda, scelto e approvato non da un ufficio marketing ma direttamente dai lavoratori. Vengono invitati a partecipare al progetto, quattro mesi fa,  dieci giovani  registi, i cui progetti di spot vengono scelti e votati dai dipendenti delle 19 sedi italiane di Bosch. Viene scelto Greg Ferro, un talentuoso regista legato ai commercials di grandi marche e che presto imboccherà anche le vie del cinema (con Family Girl, e noi non vediamo l'ora). Ferro in conferenza ha confessato che è la prima volta che confeziona un progetto non indirizzato originariamente alle alte sfere aziendali e di aver trovato questa nuova prospettiva molto stimolante. Ma non era ancora abbastanza, i migliori attori possibili per dare forma a questo cuore aziendale potevano e dovevano essere solo i dipendenti stessi. Così, con una formula che sarebbe piaciuta a De Sica, la Bosch crea un maxi - concorso interno aperto a tutti i dipendenti degli stabilimenti. Arrivano più di duecento video-selfie di candidature spontanee, che vengono tutti esaminati dal regista. Pochi giorni fa viene comunicato ai vincitori il risultato. Sono quattordici, sette uomini e sette donne, scelti per rappresentare virtualmente tutte le tipologie di persone che lavorano in Bosch, dalle più giovani alle più anziane, operai, impiegati e dirigenti. E oggi finalmente i sette uomini e sette donne che sono stati scelti hanno incontrato il regista per il primo ciak di una produzione che già da subito si presenta molto ricca, dal sapore cinematografico. 


Per un gioco del destino sono qui ad assistere a questo momento e sono contento nel constatare tanta gioia ed emozione, con magari una punta di paura, negli occhi di questi attori per un giorno. Il regista sembra essere avvertito da loro come una entità benigna. E' giovane, barbuto e sorridente, non pare avere ancora mangiato nessuno (ma ogni tanto si assenta dal set.. Chissà mai...) e sembra in grado di mettere tutti subito a proprio agio. Mi viene presentata Maria, una simpatica signora dai capelli bicolore. Mi dice che ha due figli grandi che forse potrebbero conoscere il nostro blog e questo potrebbe avermi un po' commosso. La sua partecipazione al concorso è avvenuta per caso, l'hanno spinta le amiche, ma è stata molto contenta di essere stata selezionata. Da giovane ha frequentato un gruppo amatoriale teatrale e mi confessa che una volta era arrivata quasi ad apparire in un film come comparsa, nei panni di una mondina, ma che la sua parte alla fine era stata tagliata. Cara Maria, incrocio le dita per te fin da ora e spero di vederti nello spot. Oggi è felice di essere qui anche per rappresentate un ambiente di lavoro a cui è molto legata. Quando la incontro ha da poco terminato la sua parte. Mi ha descritto con un po' di timore il blu-screen, lo sfondo davanti al quale la hanno portata sotto le telecamere. Era sola, con il regista che la fissava e quel fondale uniforme e vuoto da riempire. Mi ha detto che per prepararsi si era immaginata una piccola storia, ma quando si è trovata davanti alla telecamera accesa si è accorta che quella era la "sua storia" e ha iniziato a rilassarsi. E' entrata in sintonia con il regista e attraverso una sequenza di gesti e movimenti si è trovata perfettamente a suo agio, contenta del risultato ottenuto. 


Saluto Maria e incontro Alessandro. Lui deve ancora girare e spera di divertirsi come quando in estate lo coinvolgono delle recite del villaggio vacanze. E' un ragazzo solare che viene da Bari ed è stato spinto a furor di popolo dai suoi colleghi a partecipare. Alessandro è una piccola istituzione, ha sempre lavorato in Bosch, è partito come operaio ed è diventato impiegato grazie allo zio Robert (il modo affettuoso con cui i dipendenti chiamano il gruppo Bosch, in memoria del suo fondatore). Mi parla con entusiasmo del Volontary Team, nato su iniziativa della dirigenza di Bari e di cui lui fa parte. Attraverso questa iniziativa i dipendenti Bosch partecipino alla pulizia delle spiagge, ai lavori della comunità e alla promozione di iniziative benefiche. Ci tiene a dirmi di come la fondazione oltre a reinvestire gli utili in ricerca e sviluppo si occupi di supportare strutture sanitarie e impegni culturali. Non solo trapani, dicevamo. E' felice anche lui di essere qui oggi a rappresentare anche e soprattutto i suoi colleghi e amici. Maria e Alessandro sono solo due degli attori non professionisti che oggi ho incontrato, ma il loro entusiasmo e la voglia di descrivere il loro ambiente di lavoro in toni così familiari e carichi di orgoglio mi ha fatto sentire bene. Mi piace sperare che anche tutti gli altri dipendenti della multinazionale abbiamo pari entusiasmo e si trovino bene sul posto di lavoro. Così come sono felice di assistere a un dialogo così proficuo e relazionale tra dipendenti e azienda, con la speranza che si estenda anche al di fuori di questo commercial. Quando vedrò al brico-center  un "trapano" Bosch so che mi ricorderò anche di Maria e Alessandro. Non vedo l'ora di guardare il loro spot. 
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Per seguire l'iniziativa vi consiglio questo Link

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