mercoledì 14 settembre 2016

Suicide squad - la nostra ultra-ritardataria recensione! (e già che ci siamo anche Paradise beach)


-sinossi fatta male: Terzo film del nuovo universo condiviso DC comics. Si parte direttamente dall'epiligo di Batman v Superman. Dopo l'arrivo del generale Zod a bordo di una astronave aliena in piena Metropolis l'asticella di "pericolo" rappresentata dai cosiddetti Meta-umani si è alzata. Cosa fare, dopo la faccenda Doomsday, se a una semi-divinità, che pur il giorno prima aiuta gattini a scendere dagli alberi, gira la mosca al naso? Il buon Luthor aveva le idee chiare: che fossero proiettili alla Kryptonite o giochini mentali collaudati, l'uomo doveva inventarsi un sistema per contrastare/controllare i meta-umani qualora se ne fosse trovata l'occasione. Dello stesso parere è anche la misteriosa eminenza governativa di nome Amanda Waller (Viola Davis, carismatica e luciferina) e i suoi metodi per ottenere la sicurezza del paese non sono meno radicali. Vuole prendere i meta-umani di cui lo stato dispone in quanto sotto la sua custodia, ossia i per la maggior parte supercriminali portati in galera da Batman e compagni e allettarli a lavorare per lo zio Sam con qualche diminuzione di pena. Vuole iniettare loro, come a Jena Plissken, qualcosa di brutto a livello sottocutaneo per obbligarli a eseguire i suoi ordini sul campo, magari qualcosa che li faccia esplodere se non eseguono gli ordini o tentassero di scappare. Vuole intrupparli nella "squadra x", un manipolo di black Ops capitanato dal roccioso soldato Rick Flag (Joel Kinnaman - che ha sempre la faccia da cretino e la recitazione da cernia che sfoggiava in Robocop), specializzati in complotti e storiacce politiche che "non sono mai accadute". Vuole mandarli a combattere contro roba tipo il Gozer del primo Ghostbusters e in genere entità ultraterrene "evocate per sbaglio" dall'esercito stesso, in missioni in cui il numero delle vittime va dall'assurdo all'incalcolabile. Il succo è: "Ehi, a questi tizi piace uccidere la gente! Se li facciamo scontrare contro un esercito di mostri loro allo stesso tempo si sfogano e svolgono pure una specie di servizio sociale. Cosa può andare male?". Può andare male il fatto che se qualcuno non vuole fare quello che vuoi tu, ti tocca costringerlo. E Amanda Waller non perde troppo tempo a far irritare "l'incantatrice" (Cara Delevingne), una entità paranormale di migliaia di anni per il cui contenimento utilizza una specie di bambolina voodoo. Lei ne avrà a male e terrorizzerà una città intera. Per affrontarla sarà mandata la prima squadra di galeotti meta-umani disponibili e sacrificabili. Un cecchino velocissimo e infallibile di nome Deadshot (Will Smith, che funziona sempre bene e qui è un po' il protagonista), una super combattente svitata come Harley Queen (Margot Robbie, magnifica e bravissima a rubare la scena a tutti), un pyrocineta conosciuto come El Diablo (Jay Hernandez, che poi è il ragazzo del primo Hostel, non il fesso tatuato a vita che si vede in 47 Ronin), un grosso e cattivo mutante squamoso come Killer Croc (Adewale Akinnouye-Agbaye che lo rende meno peggio di come mi ero immaginato) una ninja armata di Katana che si chiama... ehm... Katana (Karen Fukuhara) e un australiano hooligan che usa dei boomerang e va in giro con il pelouche di un unicorno rosa  (Jay Courtney... Che è divertente ma ha un personaggio davvero senza senso). Insomma. Ce la faranno un tizio che spara bene, una tizia che mena duro, un coso grosso squamoso, la stereotipata asiatica con la spada, il depresso uomo fiammifero e il coglione con i boomerang a far fronte a una minaccia stile Gozer dei Ghostbusters che ha zombificato e armato un'intera città e minaccia di distruggere il mondo? Non è già evidente che hanno fatto una cazzata nella selezione dei nostri eroi?


- Il culo di Blake Lively ci salverà: Blake Lively è protagonista del film che viene proposto nella sala a fianco di Suicide Squad nel multisala dove mi reco di solito. Si chiama tipo The Shallows o Paradise Beach o quello che è e parla di lei che va a fare surf, finisce sul dorso di una balena morta vicino alla spiaggia, incontra uno squalo che non vuole che torni più a riva, conosce un gabbiano di nome Steven Seagal (ma è un nome d'arte, non è interpretato dal noto artista marziale vestito da volatile, anche se sarebbe stato fantastico,  ma un gabbiano vero che si chiama in realtà Stevie Seagal, come si apprende dai titoli di coda). Il film con Blake Lively sono 80 minuti in cui si vede unicamente questa dea bionda arrapante in bikini a nuotare tra i flutti facendo garini con uno squalo digitale tra una boa, uno scoglio e una tavola da surf. E naturalmente parla con Steven Seagal, che emana carisma da ogni piuma. Blake e': "Oh mio dio!!". Gambe chilometriche, gli occhi azzurri penetranti, culetto con la sabbia ancora appiccicata per effetto dell'abbronzante, l'acqua che va a valorizzare e rendere lucenti le sue forme, il bikini che nasconde un seno invitante quanto Venere, prima nascosto da una muta e poi rimesso alla luce dei giusti. Tutto su maxi-schermo. 
Ma perché vi parlo di questo?

Perché ho letto in rete tanta di quella merda su Suicide Squad che mi davo quasi del fesso ad andare a vederlo in sala. Così ho deciso di affrontarlo in "double vision" con Paradise Beach subito a seguire al film supereroistico. Almeno sarei tornato a casa con qualcosa di memorabile. Paradise Beach è un film del cazzo nella sostanza, ma nella forma vi posso già confermare che è uno sballo totale. Cioè, lei è "lo sballo totale" e regge da sola 80 minuti. E recita pure bene! Poi c'è una fotografia pazzesca, una regia convenzionale ma discreta, qualche bel momento di tensione e pure un momento alla The Blair Witch Project. Rimane una "cavolata" ma è godibilissimo. Insomma, prima di vedere Suicide Squad avevo già pronto il piano b.



- (premessa alla mia visione, lunga noiosa e contorta e che tira in ballo Batman v Superman, studios cattivi, fan miopi e bla bla bla... Saltare pure se non interessa)  torniamo nell'inferno della DC Comics e lo scopriamo meno peggio di come ce lo ricordavamo.
Il marketing sta distruggendo il cinema. Da sempre. Più il film è ricco e legato a personaggi importanti per uno sfruttamento commerciale, più c'è gente  ai piani alti che "deve dire la propria". E non tutti dicono la propria allo stesso momento. Così, ipotesi, metti che in Batman v Superman devi pubblicizzare una jeep e il produttore vuole che la fai vedere su schermo almeno tre minuti. Allora Batman deve usarla questa Jeep. Perché Superman vola e quindi "il campo si restringe". Quindi Bruce Wayne, mentre è in atto una invasione aliena con morti e feriti ovunque, deve prendere quella jeep di merda e arrivare a Metropolis per fare con lei lo slalom tra i palazzi che cadono, saggiandone la tenuta di strada, per poi arrivare davanti al palazzo della sua ditta e vederlo distruggersi. Batman poteva trovare 60 modi diversi di fare qualcosa di più utile, ma il marketing aveva vinto. Oppure mettiamo che in Batman v Superman ci fosse Aquaman. Perché, cacchio, ci poteva benissimo essere!! La Kryptonite rubata da Lex e poi arrivata a Batman viene trovata in fondo al mare e Aquaman poteva essere lì, poteva seguirla fino a Metropolis, scambiando informazioni con qualche tonno - spia (o poteva semplicemente nascondersi sul cargo con la roccia aliena). Aquaman poteva vedere dall'acqua  il combattimento tra Batman e Superman e alla fine portare lui l'arma sul campo di battaglia contro Doomsday, dopo che Lois Lane aveva gettato la lancia nell'acqua. Poi (sto immaginando) arriva un produttore DC che negli ultimi sei mesi era stato al cesso. Dice che Aquaman non può apparire in Batman v Superman e ritaglia per Mamoa la scenetta in cui il suo sirenetto esce da una grotta marina a uno del canale youtube di Lex Luthor sui meta - umani. Così per tappare la trama Lois Lane deve tuffarsi in acqua, rischiando l'annegamento, per riprendere la lancia che ha appena gettato in una delle più clamorose scene di schizofrenia che il cinema ricordi. Se penso a quante menate ha detto Jason Mamoa di Aquaman negli ultimi tempi faccio davvero fatica ad immaginare che non abbiamo almeno girato mezz'ora di Batman v Superman con lui (in luogo di quello spot stile Zoolander che al cinema sostituisce il suo intero contributo). Questa di Aquaman in Batman v Superman è una mia sega mentale, ma potrebbe avere un senso. Come, sensatamente, per permettere più spettacoli giornalieri nelle stesse sale, i produttori hanno tranciato 30 minuti di trama a Batman v Superman a pochi giorni dall'uscita, rendendo alcune scene, come quella dell'attacco alla base dei terroristi all'inizio e quella del tribunale, del tutto incomprensibili. Ora non è che Batman v Superman diventa di colpo un capolavoro se vengono corretti questi errori. Momenti "grossolani" come la famosa "Scena Martha" o il fatto che Clark Kent da giornalista non sappia nulla di nulla di Batman e Bruce Wayne, che vivono a mezz'ora da casa sua, rimangono. E mettiamo un velo pietoso sul fatto che il superudito di Superman senta l'aumento del battito cardiaco di Lois a 10.000 km ma non gli permetta di trovare sua madre rapita che strilla a manco un chilometro di distanza. Il film alla fine è pure godibile, "passa". Visivamente è da orgasmo, la musica è spaziale e le botte (l'unica cosa sulla quale alla fine si fa zapping con l'home video...) clamorose. Ma con Batman v Superman si è alzata per me un po' troppo l'ingerenza del marketing su di un film, a tutti gli effetti considerato più come un prodotto che come una storia. Il film è troppo lungo? Taglialo. Il film è troppo tenebroso? Mettici delle scenette comiche. L'attore ha litigato con la produzione? Taglia tutte le scene che lo riguardano, fanculo il pubblico e la coerenza. Pretese che i piani alti avanzano con la stessa noncuranza con cui si chiede di aggiungere il portabicchiere sul cruscotto di una Panda. Ora, a un certo punto il film deve uscire nelle sale. In un mondo perfetto tutti si accorgerebbero che "il re è nudo", come nella famosa favola. Solo che arrivano i fan 2.0 dell'era moderna. Quelli internet muniti e dalla mente aperta quanto i cacciatori di streghe. Ne ho parlato una settimana fa: i critici dicono che il film è brutto, i fan (che ancora non l'hanno visto) sollevano i forconi e vanno a dare fuoco alla redazione dove è nascosto quel vile miscredente. Cacchio quanto vorrei poter scrutare nell'animo umano!! Perché bisogna difendere con le unghie e con i denti un film che è brutto per tante ragioni? Forse Perché si ha una ancestrale paura che se si ammette che un film su Batman è orribile si teme che nessuno ne girerà più un altro? Forse perché se non si fanno film sui supereroi gli appassionati degli stessi non possono invadere i siti cinematografici con i loro straordinari commenti? E perché si fanno i paragoni con i film della "casa concorrente", come in seconda asilo, per dire "tanto quelli sono più immaturi e più brutti" quando il film che si difende è semplicemente osceno? Non è un discorso di Marvel vs DC (e ognuna ha fatto dei passi infelici). Non è un problema di preservare i film futuri a Batman, perché Batman in 30 anni è apparso già 9 volte in sala e nel futuro continuerà sempre ad esserci. Non è nemmeno un problema di "esserci in rete", perché si possono commentare anche film non sui supereroi. I fan dovrebbero mettersi contro ad un prodotto fatto male, sapendo che qualcuno in grado di fare meglio esisterà sempre. 


Suicide Squad non sgarra a questa impostazione "merceologica". La DC chiedeva inizialmente un film adulto o per lo meno "vietato ai minori", per saggiare il nuovo mercato aperto con i vari Kick Ass e confermato "valido" con Deadpool. Ayer confezionava un film di bromance e sangue sulla linea delle sue sceneggiature per Trainig Day e Sabotage, con il senso di "sporco" del suo Fury. Poi i test non sono andati bene. Sarà perché hanno pure tagliato una mezz'ora con il Joker per vederla nella edizione estesa del film in 8k. Scene aggiunte con gag per alleggerire il tono, ma non sembra bastare. Poi il trailer non è andato bene pure lui. Trailer nuovo con effetto pop e musica dei Queen. L'effetto è un po' Guardiani della Galassia, piace. Gli expendables DC della Suicide Squad vengono paragonati ai losers intergalattici Marvel, che porta bene. I dirigenti vedono di tagliare gli aspetti più cruenti del film, metterci più musici a e divertimento. Fanculo "film per adulti". Sembra incredibile ma il film già girato e montato viene affidato dalla DC alla stessa casa di produzione che si è occupata dell'ultimo trailer. Che smonta, smembra e stravolge tutto. Che decide, perché è funzionato con la saga di Rocky, di sviluppare intere sequenze, quasi l'intera prima ora del film, sulla sola base della colonna sonora di sottofondo. Compra cazzute colonne sonore di sottofondo per questo. L'idea è: "Devo presentare un personaggio manipolatorie? Ok, mettiamo che questo esce dall'auto al rallentatore mente spariamo a palla Sympathy for the devil del Rolling Stones". Un po' didascalico, ma chissenefrega. Anche un po' ridicolo in quanto spesso a una scena musicale ne seguono altre tre, ma cacchio, se la musica è il meglio del meglio, incredibilmente questo trucchetto, entro certi canoni, può pure funzionare!! E poi fa molto "anni 80", pare Brivido (Maximum Overdrive) con gli AC/DC!  

Non vi nascondo però che nonostante tutto questo "modo sbagliato di fare le cose" io in questo film sono riuscito a cogliere qualcosa di valido. E mi sono pure divertito! Rimane però davvero un curioso mostro di Frankenstein, che proverò a descrivere come posso nei capitoletti che seguono.



-( buio in sala): qual e' la differenza tra i buoni e i cattivi, se tutto è sviluppato tramite "pensierini" di seconda elementare?
Tra gli aspetti negativi del marketing supereroistico DC ho poco sopra, tra gli altri, menzionato il mio supposto "complotto Aquaman", un concetto che si può anche leggere in termini di "Avidità". I personaggi ci sono, sono anche molto fighi, ma sono volutamente solo "abbozzati". Uno spara bene, una picchia bene, uno c'ha il fuoco, uno è il cretino con il boomerang. Non sappiamo molto altro di loro, la DC non vuole che noi sappiamo altro ma non è vero che non ci serve saperlo. Perché alla fine un villain è molto più complesso di un supereroe, è il "seme sbagliato della società" che lui deve combattere. Certo fa bene nascondere sotto la coperta le cose brutte per mettere in scena l'apologia di uno stato cattivo che stupra la libertà dei più deboli e spesso li mette in catene, ma qui andiamo forse un po' in zona ipocrisia. Se non sono importanti e pericolose le motivazioni di un villain, che senso ha che un supereroe intervenga per due ore di film per fermarlo? Oppure abbiamo tutti sei anni e ci accontentiamo di vedere tizi mascherati dai valori morali intercambiabili che si picchiano per poi fare la pace, giocare insieme e fare merenda? Alla fine SS sembra inoltre il trailer dei futuri film in solitaria di questi anti-eroi, che di "anti" hanno davvero poco. Film che faranno davvero fatica a renderli cattivi dopo averceli presentati come dei tipi simpatici. Film che forse comunque tenteranno almeno di spiegarci qualcosa di loro, perché di fatto SS perde un numero folle di minuti per "presentarceli", ma solo attraverso delle scene action che riguardano la loro cattura da parte di Batman o Flash e senza fare davvero nulla per scavare nella loro psicologia. Una volta che "ci sono tutti" ed è passata quasi un'ora e non si è visto mezzo minuto in cui interagiscano uno con l'altro "sbam", secondo tempo, tutti intruppati per la missione che durerà fino a fine pellicola. Un'ora e passa dove si spara e basta. Certo fa piacere che, in un mondo dove Batman e Superman ci mettono un film intero di 3 ore a menarsi prima di lavorare in squadra, dei supercriminali fanno gruppo in tre minuti e si scambiano in contatto di whatsapp. Fa piacere avere più azione e meno menate. Ma fa ancora più specie che nessuno di loro venga davvero visto dallo spettatore come pericoloso. Deadshot si vede che spara, nel suo breve flashback, ma a dei criminali (e in questo universo pure Batman e Superman uccidono i criminali, anche se non hanno un ritorno economico). E ama tantissimo suo figlio. Harley Queen, allo stesso modo, è una squinternata ma a parte qualche furtarello la vediamo essere cattiva sempre e solo con altri criminali. Ed è una donna innamorata e solare. Gli altri sono ladruncoli da quattro soldi o dei freak che si sono "auto-incarcerati" per il senso di colpa di aver fatto del male a qualcuno per via dei loro incontrollabili poteri. Cosa hanno di cattivo, a parte ripetere di "essere cattivi"? Perché il film non ci fa mai vedere che fanno effettivamente qualcosa di percepibile come davvero cattivo, salvo un certo giustizialismo nei confronti di chi "è cattivo come loro"? Peraltro nella seconda parte del film li vediamo combattere insieme all'esercito, tutti ordinati, non contro civili, donne e bambini (di fatto la ragione perché esistono dei black ops... Fare azioni che moralmente l'esercito di facciata non può permettersi) ma contro una specie di zombie orribili. Per di più dimostrando eroismo e altruismo. Ma siamo pazzi? Questi sarebbero criminali sociopatici pericolosi? Ci può stare che nel gruppo ci sia qualcuno che si è trovato dall'altra parte della giustizia per vicissitudini sue e abbia un senso di "rivalsa", ma tutti, e ripeto TUTTI, no. Senza che li conosciamo, senza che siano un minimo sviluppati, li percepiamo tutti come positivi, volenterosi, poveri disgraziati presi di mira per i motivi sbagliati e che il governo brutto e cattivo sfrutta. E' assurdo!! Capisco che questo rientri in una visione dei cattivi che è concepita per un pubblico di ragazzini, così come che la DC voglia tenersi caro quel pubblico nonostante si dichiari ogni tre minuti "più adulta e dark" della Marvel. Capisco e appoggio la visione speranzosa che tutti possano avere una seconda possibilità e che sappiano sfruttarla. Ma a tutto c'è un limite di buon senso. Paiono quasi stronzi i supereroi ad averli catturati. Ok, faccio una piccola eresia, vi parlo dei "cattivi redenti" che conosco, i Thunderbolts della Marvel. Probabilmente accade lo stesso con la Suicide Squad cartacea. Il Barone Zemo (introdotto in Captain America Civil War al cinema) è un folle con una sua visione distorta della giustizia. Vuole fare del bene, ma ricade sempre nella sua pazzia perché, cacchio, rimane un "cattivo"! E lo stesso accade a Norman Osborne quando arriva ad essere lui a capo del gruppo, tormentato dalle visioni del Green Goblin. Si vede che entrambi "si sforzano" e hanno anche le migliori intenzioni al mondo, si tifa per loro ma si sa che sono comunque destinati a fallire (vi consiglio il ciclo dei Thunderbolts di Warren Ellis, lo trovate in volume da fumetteria). Ci sono personaggi che davvero vogliono redimersi, come Songbird, ma devono "dividere la cameretta" con gente come Bullseye, che se non viene sedato un istante dopo il termine della missione inizia a sparare su poliziotti e civili. Tutte queste tensioni emotive in questa pellicola non ci sono, se non nella speranza che prima o poi il Joker , il "budino" di Harley, arrivi a scatenare un po' di anarchica carneficina. In sostanza, vuoi per sfruttare il loro background per film futuri, vuoi per il pg 13, i "bad-boys" di questo film non sono poi così bad e sono quasi indistinguibili nello spirito dai Guardiani della Galassia (che invece hanno un film in cui sono sviluppati meglio). Rimangono colorati e divertenti da vedere, ma in sostanza un po' "vuoti". Delle figurine.


- la cosa chiamata "trama"
Un primo tempo di immagini al rallentatore mute accompagnate da brani rock da paura. Come una serie di videoclip. Finisce un pezzo, cambia il personaggio. Ogni personaggio è presentato con una specie di scheda, parte il pezzo, parte il suo "blocco". Sarà che sono cresciuto ascoltando musica e trovo carino che i pezzi si sforzino di adattarsi alla descrizione delle scene che trattano, ma alla fine questa scelta stilistica dello "studio che ha prodotto il trailer di SS" non è così male. Alla fine del primo tempo parte qualcosa di confuso che ci porta dritti alla seconda parte.
Un secondo tempo di elicotteri che cadono, città prese d'assalto da zombie che sembrano fatti di sacchi della spazzatura, tutto al buio, tutto di notte, tutto sotto la pioggia. C'è pure un momento che ricorda la poetica di Ayer, la scena del bar in cui il gruppo si confronta. Forse uno dei momenti più riusciti del tutto. Ma dura troppo poco perché la pellicola subito ci conduce verso un'azione forsennata verso un nemico vago che vuole fare cose vaghe e che non troveranno mai un perché. Per di più un nemico contro il quale sfugge completamente il senso per cui è stata mandata la SS. Sono tipi cazzuti ma non vanno troppo oltre il militare superaddestrato e anche se dispongono di super forza non potrebbero mai logicamente contrastare una divinità. Alla fine il modo in cui si risolvono le cose in qualche modo funziona, ma appare davvero forzato. Così come appare forzato che diventino tutti amicissimi in due minuti.



- però è divertente da guardare!
Pur nelle assurdità della caratterizzazione dei personaggi, pur nella insensata costruzione della sceneggiatura che comprime lo sviluppo e storia principale a una striminzita seconda ora, pur in ragione di alcuni non -sense (tipo un cattivo semi-divino che da una scena all'altra diventa una pippa assoluta, tipo "dove sono finiti i cittadini della città x"? Ecc.), io questo film lo promuovo come il migliore dell'universo condiviso DC uscito finora. 
I personaggi sono abbozzati ma resi bene dagli attori. Will Smith si diverte un sacco a fare la macchina di morte, ma cita pure "l'attacco triangolo" di Phil Jackson (uno dei masterpeace del discorso motivazionale) ed è sempre simpatico e battutaro. Margot Robbie ci crede un sacco ed è simpatica e schizzata quanto serve, nonché bellissima. Il suo rapporto con il Joker di Leto è qualcosa di nuovo, cinematograficamente, per questo personaggio. E nemmeno così stucchevole come ho letto in giro. La Amanda Waller di Viola Davis è perfetta e crudelmente determinata, davvero un gran personaggio. Joel Kinnaman è triste come era triste nel remake di Robocop, deve avere un agente più bravo di lui. L'azione è confusa, buia, sotto la pioggia. Ma ha un certo tasso di appagante frenesia, è divertente e piena di robe che esplodono e "zombie" infiniti che cadono sotto diecimila proiettili, spade maledette e boomerang esplosivi. La musica come già detto va alla grande. Ma soprattutto non c'è il disordine assoluto di scrittura di Batman v Superman. C'è al suo posto un disordine relativo che si riesce a reggere chiudendo un occhio qui e là. Per lo meno qui non ci massacrano di retorica.  E' comunque una Zarrata. Un film ultra-tamarro e grezzo e che se non siete amanti di un particolare gusto coatto del cinema potrebbe indisporvi fin da subito.  Sta un po' dalle parti di Deadpool, anche se il budget qui è più sostanzioso. Gli effetti speciali stanno in zona Gods of Egypt. Siamo lontani per tenuta e cura generale dal prodotto Marvel medio che porta nelle sale bambini e genitori (ma la cosa potrebbe pure piacere anche per questo). 

Partivo da aspettative bassine, e in genere è questo il modo giusto per apprezzare un film. Molte scene sembrano assemblate con la motosega (leggi: l'intero primo tempo) e sembra molto credibile che la pellicola sia stata maldestramente squartata e svilita rispetto alla visione del regista dell'ottimo Fury. 
Qui i voti non ne diamo in genere. Ma mi rendo conto che "salvo" la pellicola (che è piena di difetti) per la simpatia dei personaggi, per un certo gusto visivo eccessivo, per la gioia orgiastica di sentire in sala dei pezzi rock di livello e per una ben gestita azione squinternata nella seconda parte. Se vi è piaciuto il DC cinematic universe finora penso comunque che ormai lo abbiate già visto tutti. Se cercate un film divertente per una serata a mente spenta va benissimo. Se pensavate di trovare da Ayer l'equivalente supereroistico del tragico, anti-eroico e intenso Fury, troverete magari qualcosa di bello tra i ritagli, ma in genere uscirete dalla sala piuttosto depressi. Perché il marketing ha anche qui colpito e colpito duro. Ma a noi bastano le pistolettate, le battutine e il culo di Margot Robbie (unito in combo nella stessa serata con il culo di Blake Lively in azione di "rinforzo"), per essere felici. Spero però che arrivi presto il giorno in cui gli addetti del marketing si occuperanno unicamente di pubblicizzare un prodotto sulla base di una sceneggiatura approvata fin dall'inizio. Che i cineasti facciano cinema e i pubblicitari si dedichino agli spot. Sarebbe bello. 
Talk0

6 commenti:

  1. Direi che sono d'accordo su tutto, conoscevo la Suicide Squad solo per qualcosa letto in rete e sono andato al cinema con aspettative bassissime. All'uscita ero soddisfatto perché mi ero divertito e le due ore sono volate, però non bisogna guardarsi indietro perché appena ci si riflette un minimo sopra escono errori e problemi a go go. [ATTENZIONE SPOILER!]
    Il personaggio più sbagliato secondo me è Will Smith, un grande attore che evidentemente voleva ritagliarsi un suo ruolo iconico nei nuovi universi fumetto-cinematografici (come Ben Affleck), ma alla fine caratterizza un tizio che è troppo una brava persona, un padre di famiglia costantemente in ansia per la figlia, non c'è un istante in cui sembri avere un goccio di cattiveria, nemmeno per sbaglio. E il discorso vale per tutti, l'incendiario è l'unico che ha fatto cose terribili ma al momento in cui ce lo presentano si è già redento, Killer Croc e Cap Boomerang non ci dicono nemmeno cosa hanno fatto di veramente brutto (ok, uno è un rapinatore, ma del tutto incruento a quanto mostrano), Harley sembra aver fatto male più a se stessa che ad altri ed è la più fuori luogo di tutti perché davvero, non ha abilità a parte la pelle sbiancata chimicamente. Tra l'altro dato che sono cattivi che entrano subito in sintonia tra loro e teoricamente odiano la Waller, perché mai non provare a parlare con l'Incantatrice che inizialmente li accoglie amichevolmente? Non vedo perché lei non potesse essere redenta, hanno perso un bel personaggio per le future pellicole.
    Ma in realtà il problema è che la premessa per tutto è "ci serve una squadra di gente con superpoteri per affrontare un eventuale Superman cattivo": esattamente quale dei membri avrebbe potuto fermare Superman? Diablo arrabbiato avrebbe potuto resistere qualche secondo forse, nessun altro... d'altronde hanno risolto entrambi gli scontri con le divinità colpendole con bombe, roba che Superman, Doomsday ma anche WW gli faceva il solletico... acc, perché ci sto ripensando? Non va bene, devo concentrarmi solo sul culetto di Harley... ok, ora va meglio, film divertente... :D

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    1. Hai ragione, anche per me Will Smith ha un po'modificato la sua parte per rendersi più simpatico. Tutti sono troppo simpatici, avrebbero dovuto"dosare meglio la simpatia"generale, come motivare perchè un tale team sarebbe stato in grado di affrontare una minaccia meta-umana così estrema. Potevano, per esempio, "ritardare"la pazzia della incantatrice e tutto sarebbe stato più sensato. forse. Ma hai trovato pure la soluzione a tutti i buchi di sceneggiatura e di logica della pellicola, concentrarsi su Margot Robbie ;)

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  2. C'è sempre chi è ancora più in ritardo! Io guarderò Paradise Beach stasera, e Suicide Squad.... boh!

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    1. ma alla fine lo hai visto Paradise Beach ? a me ha fatto proprio l'effetto soft-porno dei film su pierino, ma la trama alla fine fila liscia :)

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  3. La penso pressapoco come te.
    Lo considero un grosso film di serie b con i soldi, che serve solo per attendere la JL. E' fine a se stesso e cazzone, ma alla fine mi ha divertito.

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    1. ma sì, nonostante tutto mi sono divertito pure io e per una serata spensierata è questo che conta :)

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