sabato 2 aprile 2016

Batman v Superman - la nostra recensione!



A) Sinossi fatta male
Dopo la distruzione di Metropolis avvenuta nell'ultimo atto di Man of Steel per via di tizi venuti dallo spazio è tempo di riparare tutto il riparabile, curare chi è ancora curabile e magari insegnare il concetto di "danni collaterali" al nuovo semi-dio apparso in città. Che non è cattivo, sia chiaro, ma che è tanto stressato e non pensava che con i suoi primi due pugni fotonici contro un alieno buttava giù sei palazzi. Gli servirebbe giusto una guida, uno che picchia cattivi psicopatici da una vita vestito da pipistrello perché... Boh, c'ha i soldi e può farlo. Ma che è anche uno che (almeno nei fumetti) ci tiene a non uccidere nessuno, nemmeno e soprattutto i cattivi, che quotidianamente cattura e consegna all'ospedale psichiatrico di Arkham. Insomma, Batman più che un supereroe è (nei fumetti) un super assistente sociale e potrebbe avere giusto in mente un programma di recupero socio-sanitario a cinque step per l'uomo di Krypton. Si è già occupato di ragazzi con l'istinto da supereroe, ha l'esperienza giusta (anche se in una celebre scena del trailer vediamo il costume di Robin cosparso di insulti del Joker e ipotizziamo che Robin o almeno "un Robin" sia defunto in qualcosa di brutto...qualcosa che magari ha coinvolto la vecchia residenza Wayne, al momento rasa al suolo, che di sicuro potrebbe diventare in seguito "la casa dei Superamici."!.. E, la butto li, magari la caduta di casa Wayne ce la fanno vedere nel prossimo film in un flashback, con ricostruzione della stessa sul finale!! potrei fare lo sceneggiatore...lo so...ma quanto è inutile tutto questo discorso tra parentesi?...andiamo avanti...). Prima però di aiutare Superman a essere un Superman migliore, i due dovranno fare a pugni perché: 1)  "è giusto e bello" vedere un uomo che picchia alla pari un dio e 2)  in tutti i crossover, dall'alba dei tempi, è necessario che gli eroi si menino tra di loro prima di a) capirsi, b) mangiare insieme al cinese, c) noleggiare American Gigolò, d) iniziare a sbaciucchiarsi per poi negarlo subito dopo con la scusa del troppo alcool e infine e) affittare una stanza e praticare la bromance definitiva. Così Bats, in una sceneggiatura tipo del fumetto, andrebbe a menare Superman direttamente a Metropolis (viaggio in effetti molto più breve del previsto, ma non facciamo qui spoiler) con il bat-aereo,le bat-cagate (soprattutto il rampino, tornato di moda col videogame di Rocksteady ) e soprattutto indossando una mega bat-armatura-gigante "milleriana" più grossa di quella di Iron Man. Tutto questo accadrebbe se Warner-Snyder-Goyer-Nolan avessero in mente i fumetti  e volessero risparmiarci due ore e dieci di pellicola. Ma qui le cose accadono in modo un po' diverso. In un impeto di celodurismo supremo, hanno voluto infilare a forza, per lo meno a livello "visivo"( nella riproduzione delle tavole a fumetti più iconiche) , tanto Miller quanto il noto ciclo di Doomsday (che ha un "altro nome" ma ci siamo capiti). Hanno voluto introdurre la Justice League a formazione completa, un po' a forza, un po' didascalicamente, un po' "perché sì". Non contenti hanno pure voluto già lanciare ponti a film futuri di vent'anni (citando il videogioco Netherrealm: Injustice: God Amog us quanto il ciclo a fumetti Crisi delle terre infinite.. ed in effetti questa è per me la parte più figa di tutto il film). Presi male dall'onnipotenza hanno pure voluto rinarrare, per la quinta volta tipo, da un nuovo punto di vista, la storia della genesi di Batman (Il nuovo Bruce Wayne bambino è bruttissimo) e hanno voluto rendere Luthor una specie di Joker coi soldi (anche se il suo progressivo "impazzimento" un senso lo ha) identificandolo "per la faccia" con "l'attore del film del tizio di facebook", un milionario eccentrico facilmente immaginabili per la gioventù del nuovo millennio (una vera cazzata, almeno per il sottoscritto, che ha sempre visto il buon Lex, il vero Lex, come una personalità forte e raziocinante quanto e forse più di Batman). Come dicevamo in un post di preview: tanta, tantissima, troppa carne al fuoco. Da che punto incominciamo? 



B) Riassunto delle puntate precedenti: setting, aspettative e roba già scritta e meglio un po' da tutte le parti.
Man of Steel del 2013, film il cui epilogo viene richiamato più o meno all'inizio di questo Batman v Superman (penso per pubblicizzare una nuova Jeep nera, parecchio brutta pure lei). Nato per ridare lustro all'uomo di Kripton dopo un film "fru fru" di Singer, Man of Steel è stato un bel successo di botteghino ma ha scontentano buona parte del fandom dei fumetti, quello che si diceva essere il "core business". Al di là dei pregi (il richiamo a Gattaca - la porta dell'universo come paradigma della società kryptoniana su tutti, i combattimenti alla Matrix, il Superman che vaga on the road come l'Hulk dell'omonimo telefilm perché si sente mostro e diverso, ma  aiutando  il prossimo) e dei difetti (ruolo paterno solo accennato, la storia della "chiavetta usb universale") della sceneggiatura, il problema maggiore era la figura di Superman, che veniva, per molti, eccessivamente "non riconosciuta". C'è un video recente della serie Honest Trailer di Screen Junkies, sempre piuttosto buffi, che dice per me la cosa più calzante del mondo: il Superman attuale riflette la società attuale e non una società degli anni '30 che è oggi solo idealizzabile. Stringi stringi l'America attuale ( ho già scritto "attuale"?..non sono sicuro..) si identifica per me maggiormente con un superuomo stile Doctor Manhattan di Moore che con il boy-scout volante anni 30.E "l'uomo d'acciaio"attuale ( questo termine mi perseguita perchè oggi non mi viene un sinonimo che sia uno..) è in fondo parecchio più "bravo ragazzo" del Doctor Mahattan, vuole bene a tutti e ha solo commesso un peccato (del peccato originale cui si è fatto un dramma nei social) perché nel mondo reale, attuale e non idealizzato anni 30,  non esiste mai una soluzione reale di ottimo ai grandi problemi, ma bisogna sempre fare i conti con due o più variabili, in fondo non sempre soddisfacenti. E tocca mediare tra l'errore meno grosso. Non parliamo delle astronavi, non poteva fare nulla per impedire alle astronavi di arrivare a Metropolis. Parliamo dello scontro finale, quello in cui il nostro eroe poteva operare una scelta, sia pure infelice. Superman uccideva, ma lo faceva per salvare delle persone, molte persone, da morte certa e imminente. Sbagliava, ma sceglieva il male minore. Diventava "adulto", la sua scelta di porre fine a un'esistenza, sia pure deprecabile, uccideva la sua fanciullezza - innocenza. Non è trasformando Batman in 007 come ha fatto Nolan che il fumetto si trasforma di colpo "in cinema" e quindi fa entrare gli spettatori - amanti dei fumetti  "nel mondo degli adulti". Mettete concretamente un eroe positivo nella condizione di non poter fare la scelta ottimale, come in Man of Steel, e avrete davvero il realismo di un mondo adulto che rilegge e forse un po' stupra la fantasia delle nuvole parlanti di un'epoca più ingenua.

Certo è un aspetto che può o meno essere accettato da chi guarda un film che è comunque di supereroi.
Io parlo abbastanza da profano, avendo letto un paio di cicli di storie (tra cui Death of Superman e il ciclo legato Crisi infinita, qualcosa di Loeb, i lavoro di Miller e Sale, Kingdome Come e non troppo altro) e avendo visto i film, Smallville e la serie tv dei "Superamici " nel 1982 (c'erano nel bar sotto casa le formine di cioccolata!!! Da allora amo Flash!!). E devo dire (ve lo devo aver già scritto ma sapete.. Sono un po' anziano)per quanto ho letto che come "modello di superman" preferisco i suoi  "cloni" Marvel. Hyperion dello Squadrone Supremo come re-inventato da Strackinsky o Sentry - Void di Jenkins. Entrambi "dei Superman" che mi hanno appassionato di più. Non so perché, forse giusto perché erano più umani, scorretti, dei pazzi con cui trovavo più semplice "empatizzare".  Magari non ho letto le storie "giuste" per appassionarmi al Superman vero, che ho invece trovato parecchio stucchevole. Hyperion "appena caduto sulla terra" veniva subito odiato e rinchiuso nell'area 51 come un alieno, con finti genitori stile Truman Show che si cagavano sotto all'idea che con i raggi laser degli occhi li friggesse se non lo coccolavano e piangeva. Hyperion voleva essere amato ma era visto fin da bambino come un mostro. Sentry era un Superman strepitoso così ossessionato all'idea di salvare tutti, schizzando da una parte all'altra del mondo per evitare incidenti e catastrofi in tempo reale, che alla fine impazziva e si "sdoppiava", creava catastrofi per poter intervenire ad aggiustarle, fino a che gli cancellarono la memoria. Figure tragiche. Insomma, la favola del  trovatello spaziale aiutato nella crescita dalla coppietta del Kansas con sani principi che sosteneva l'equazione "dio esiste ed è americano", forse perché raccontatami troppe volte, non mi attirava più. Quindi vedere un Superman diverso o comunque "non ancora così superman" in Man of Steel, fallibile perché "miseramente e realisticamente umano in un mondo reale" non mi dispiaceva. Un Sups che sbaglia, si incazza, non sa dosare la sua forza, mi stava benissimo. Ma questo valeva e vale per me. Molti lettori di Superman invece lo seguono mese dopo mese, da secoli, anche perché iconicamente è un'infallibile immagine cristologica, perfetta e ineludibile, positiva, colorata e vitale. Se questi lettori volessero un eroe tormentato avrebbero solo l'imbarazzo della scelta, oggi, su mille altre testate. Superman "dà tranquillità". E' uno dei pochi a farlo. E non importa se perde tempo dietro la gonna di Lois Lane (anzi, lo rende l'eroe più sentimentalmente appassionato, quello che romanticamente mette in pausa la sua vita pur di mettere al primo posto la sua donna) invece che salvare freneticamente tutto il mondo. Il lettore, ogni lettore, si immedesimerà in Lois Lane e tutto il mondo sarà "automaticamente salvato". Superman è prima abbracci e dopo pugni. Molti lettori hanno bisogno di questo, a livello emotivo. 



Quindi questo Batman v Superman, che sarebbe a tutti gli effetti "Man of Steel 2" e non il nuovo "Dark Knight", anche se poi protettivamente va quasi nel senso opposto, ha anche il fardello di recuperare, con una guest star di lusso, parecchi di questi lettori scontenti. Ridare a loro un Superman migliore. E lo fa ispirandosi a uno storico ciclo di Miller, puntando a mettere in scena una propria  "civil war" tra supereroi, uno scontro ideologico che indaghi sul vero significato della parola "eroe" , tra luce e ombra.  Batman di fatto ha sempre goduto di maggiore fortuna ai botteghini, in qualsiasi interpretazione, anche in quelle più scarse, anche se ha avuto pure lui fasi calanti. Ben Affleck è il primo Batman "anziano" (anche questo di matrice milleriana) e quindi una prospettiva nuova sul personaggio, una impostazione che in rete in breve tempo è piaciuta al punto che la Warner ha deciso di aumentare su schermo, in questa pellicola, la presenza dell'uomo pipistrello.
Mesi di preparazione, riprese e post produzione dopo, ecco i primi screen test. 
Un disastro. 
Cioè, più o meno dalle parti di Man of Steel. 
Troppo lungo, troppo uguale al trailer e quindi "privo di colpi di scena ulteriori", Cavill non piace, Affleck è un "ni'", wonder Woman è topa spaziale (e ci mancava che non lo fosse), Luthor inconsistente, troppa roba ammassata .
Snyder al rogo, tutti ri-vogliono Nolan, ma forse è più colpa dello sceneggiatore, Goyer. E allora Goyer al rogo. Certo che pure la musica dai, Zimmer al rogo! Gli effetti speciali al rogo! E pure la Gadot, perché non c'ha abbastanza tette, al rogo! 
Snyder che si ri-mette a litigare online, a sei anni di distanza, per via del finale di Man of Steel. Tira in ballo l'ultimo Star Wars come film più nichilista e distruttivo e così  non si fa esattamente amare. Snyder prosegue con l'autodistruzione pigiata con una nota "mossa Peter Jackson" per cui ha già rivelato che quella cinematografica è una versione tagliata di 30 minuti dalla censura e probabilmente per quello non si è capito nei test e non si capirà nelle sale un cacchio del film vero. Ma ha già pronto l'home video esteso, vietato ai minori ma più bello e completo e che aggiusterà tutto. Tutto questo accadeva prima che la pellicola arrivasse ufficialmente in sala. 
E ora? Ora che lo vedo?


C) buio in sala (NO Spolier significativi)
Tre ore belle dense di avvenimenti. Il primo tempo è decisamente "mortale". Troppo lento, troppo monocorde, troppo parlato. I due eroi flirtano a distanza nel classico gioco dei galletti per sedurre la pollastra. Il cattivo è ossessionato tra cotali omoni di essere quello col pene più piccolo e continua ossessivamente a raccontare a tutti di quanto lo abbia invece enorme. E la nuova "civil war" e relativa etica del supereroe? Superman dà a Batman del bullo di periferia, che ama sgasare con la sua Panda truccata dalle parti del molo di Gotham picchiano dei poveri balordi. Batman dà a Superman del moccioso rintronato che prima non riesce a spostare una guerra intergalattica per lo meno lontano dalla periferia in cui abita e poi per farsi scusare cerca ossessivamente di salvare dieci miliardi di gattini che non riescono a scendere dagli alberi nella più patetica operazione simpatia di sempre. E la cosa drammatica è che entrambi hanno drammaticamente ragione sull'altro!! Sembra davvero che l'ira di Batman parta perché Superman gli ha bozzato la macchina appena lucidata. Sembra davvero che Superman sia un ragazzotto poco sveglio per il modo in cui si lascia manipolare al primo giochino psicologico che gli fanno. Il film cerca disperatamente di rendere le cose meno patetiche e nel mentre ficcare qualche preview dei prossimi film Dc Comics. Lo fa parlando del conflitto uomo-dio nella metafora di Prometeo, parlando di difesa-preventiva stile guerra fredda, delle logiche di potere e relativa corruttibilità. Di bello evidenzia il ruolo chiave dei genitori nel segnare - guidare la vita futura dei figli, ribadisce il noto adagio che "nessun uomo è un'isola". Ma niente, tutto quello che accade mostra e conferma quanto uno sia poco sveglio e l'altro troppo zarro. Qualcosa di buono si trova comunque nella scrittura. C'è una timidissima, ma tenera, sensualità grazie a Amy Adams (pur in un rating che le cancella i capezzoli digitalmente quando è nuda nella vasca da bagno) che però avremmo voluto vedere anche con Gal Gadot (che è super gnocca ma troppo super coperta).  E' bello il rapporto tra Cavill e la Lane. Costner compare in una breve e bella scena che come nel primo film ha un suo perché (parla di "danni collaterali" e segue il concetto che vi ho già esposto poco sopra sull'impossibilità di salvare tutti nel mondo reale), ma che la maggior parte dei fan hanno trovato ugualmente inadeguata e cretina. Affleck senza costume e senza che faccia pesi, beh, alla fine è lo scarsone di sempre, almeno secondo me. Luthor da un lato è geniale, dall'altro sembra un totale sprovveduto (ma voglio dargli il beneficio di inventario sulla questione "sicurezza in casa Luthor"). Tutto appare per me fin troppo retorico e appiccicato male, al punto che è una vera gioia quando le parole arrivano a zero e si menano seriamente le mani, anche se accade a monte di motivazioni più o meno cretine o a buchi di trama. E Snyder nelle scene d'azione è davvero potente, come lo è sempre stato. Non saprà migliorare una sceneggiatura bruttarella, maneggiata più dagli addetti marketing che da un autore vero, non saprà dirigere gli attori con guizzi particolari, ma quando deve far menare qualcuno su schermo e ha come storyboard alcune delle più belle tavole a fumetti di sempre,  lo fa alla grande e tutti gli attori rispondono alla perfezione alle sue coreografie. E allora è un orgasmo visivo, poco da fare. Tutto è perfetto, a partire dall'allenamento estremo di Bruce Wayne in vista del grande match, con pesi giganteschi che sposta come cuscini e addominali ultra scolpiti, una versione truzzissima dell'allenamento del migliore Rocky. Dopo l'occhio della tigre vediamo l'occhio del pipistrello. E poi vediamo il Batman corazzato. Il Batman incazzato di Miller che digrigna i denti, l'unica parte umana dentro la "robocoppesca" bat-corazza dagli occhi che lanciano strani guizzi di luce blu. 

Gioiamo alla vista di Superman in versione alieno-demone spaventoso-incazzato con la voce di Lucifero, il viso deformato dalla rabbia e con gli occhi rosso scintillanti - accecanti che sembrano ustionare la pelle delle orbite e sparano raggi in grado di distruggere ogni cosa. Superman è sempre perfezione, semplicità e forza assoluta, divina. Il crociato di Gotham è invece sempre un contorto agglomerato di carne e acciaio stile Tsukamoto che si affida oltre che al suo talento, alle sue infinite armi e macchine e al suo partner (un Alfred ultra-attivo che pilota spesso i bat-mezzi da remoto), a trappole, gas e ombre per colmare un gap sempre troppo evidente. Nella bat-corazza milleriana è galattico, pesante e implacabile. Snyder lo rende possente. Corpi muscolosi e pesanti che si contrappongono alla grazia e fulminea potenza di una Wonder Woman di fatto mai vista tanto letale e sanguinaria, che combatte a testa bassa in stato di "berserk" quasi ridendo in modo malato nell'estasi del combattimento. Il mostro finale, purtoppo, e con lui tutta la serie di eventi che portano allo scontro definitivo, non convince appieno. Doomsday è un brutto, anonimo, inespressivo, inutile energumeno. Peggio si era fatto solo con il Lizzard di Amazing Spiderman. Ed è un vero mistero questa caduta di stile. Si potevano prendere le pagine di The Death of Superman e rifarle uguali, utilizzando per Doomsday anche solo il modello di Netherrealm per il videogioco Injustice, sarebbe stato diecimila molte meglio e Snyder lo avrebbe saputo fare alla perfezione perché quando "copia dalle tavole dei fumetti" non sbaglia mai. E poi invece leggi quel nome "Weta", come i responsabili degli effetti speciali, e davvero ti senti truffato perché Doomsday è davvero poco diverso dal loro Troll di Caverna del Signore degli Anelli. Un lavoro pigro o forse commissionato all'ultimo momento. Incompleto e che non gli fa onore, visti anche i loro lavori migliori, come in King Kong e Godzilla. Fortuna che nell'infuriare dello scontro a figura intera questo sgorbio che si muove pure sgraziato si vede poco. 
Il finale. Ci sta. Chiude un cerchio e riabilita completamente un personaggio ritenuto per lo meno ambiguo, apre a mille scenari futuri. Si esce soddisfatti anche perché gli ultimi 90 minuti sono stati una unica zuffa "sborona" senza fine, un vero tour de force visivo impreziosito da scenografie stupende, esplosioni e raggi laser continui. O almeno io, che ho un animo tamarro, sono uscito tutto gasato per via delle spettacolari scene action, che nella mia testa sono comunque andate a soppiantare, di prepotenza, i mille difettini e difettoni di una sceneggiatura a volte davvero schizofrenica, contraddittoria, a tratti banalissima a tratti contorta allo sfinimento. Ci sono un po' di cose che non tornano.

D) cose che non tornano (SPOILER)
1) quanto dista Gotham da Metropolis e da quanto Batman opera come vigilante? 
Ok, una volta si diceva negli archivi delle interviste della DC Comics, che Gotham e Metropolis fossero di fatto due volti di una stessa città : la  New York "solare", Metropolis, casa di Superman, e la New York "by night " tenebrosa e minacciosa, casa di Batman. Di fatto ci sono testimonianze storiche che nell'800 New York si chiamasse effettivamente Gotham, ma non usciamo dal seminato. Tuttavia con il tempo si creò nella geografia del mondo DC Comics una New York vera e propria e si rese chiaro che le New York di Batman e Superman fossero città diverse quando si ipotizzò, per la prima volta, di fare un crossover tra le due serie, che legasse i due mondi narrativi. Si arrivò a considerare Metropolis più vicina a New York e Gotham più vicina a Chicago. Bene, oggi con questo film Metropolis e Gotham tornano a essere più o meno la stessa città, divisa da un piccolo lembo d'acqua, anche se sono due stati diversi a tutti gli effetti. Di fatto se viene lanciato il Bat-Segnale, questo è visibilissimo a Metropolis, come se le due città stessero sulle coste opposte del lago di Como. Insomma con la "supervista" Superman può vedere tutti i giorni Batman in pigiama che mangia i suoi bat-cereali. Dalla sede del Daily Planet con l'elicottero si è a Gotham in sette minuti. Questo ha senso per far vedere a inizio film Bruce Wayne che arriva in elicottero alla sede di Metropolis della sua ditta in un attimo, subito dopo l'arrivo delle astronavi. Ha senso perché, quando Batman fa il bullo con il clacson e i botti al porto di Gotham, Superman lo sente e lo vede e lo va a rimbrottare come si fa con i truzzi che si piantano sotto casa tua con lo stereo a palla alle tre del mattino. Ha senso per come si svolge tutta la parte finale della pellicola, anche se alla prima visione mi ero perso un paio di passaggi e ritenevo che Lois si fosse fatta a nuoto Gotham-Metropolis in 130 secondi netti, due volte più veloce di Aquaman!! E rimanendo asciutta!! Ma non ha senso che non si parli di Gotham a questo punto per tutto Man of Steel. Come non ha senso che al Daily Planet non sappiamo nulla o quasi di Batman. Ed è per me questo il frutto di un pasticcio strutturale del nuovo universo condiviso DC. Se fosse stato un Batman a inizio carriera poteva essere ancora sconosciuto MA non potrebbe aver catturato il Joker e compagnia della Suicide Squad (il prossimo film DC) gente parecchio "vistosa" per la cronaca. Si potrebbe dire che Batman era un supereroe del passato che ha smesso l'attività per depressione da 20 anni (come riportato da altre fonti a inizio progetto) MA di nuovo non potrebbe aver catturato il Joker (che gli ha fatto esplodere casa e Robin) quando questi, vista l'età di Jared Leto, non poteva avere di più di sedici anni! Quindi alla fine hanno deciso di dire che Batman è attivo da almeno 20 anni e recentemente opera traumatizzato al punto tale che fottesega sparare a raffica sui criminali (roba che ha indignato i fans quanto in Man of Steel la storia di Superman che uccide... Anche se Batman già dai tempi di Tim Burton sparava e nessuno ci faceva caso) e marchiarli a fuoco. Quindi dopo 20 anni di onorata carriera Batman è per Metropolis solo uno zarro che fa i garini con il bat-Porsche al porto di Gotham picchiando due o tre mezze tacche. Un po' deprimente, in effetti. E pure un po' demenziale se questo è il pensiero anche dei cittadini di Gotham!!! Perché un poliziotto che vede Batman sulla scena di un crimine, dopo 20 anni dall'inizio della sua attività (che siano o meno mezze tacche)  e gli spara addosso credendo che esista-non esista (cosa che nella pellicola accade) beh, per me è un po' stronzo.
2) Il senso radar di Superman che identifica chi è in difficoltà.
Fin dai tempi del film con Reeves e poi nella serie tv Lois e Clark con la nostra casalinga disperata preferita, ma che dico, fin dai tempi dei cartoni animati degli anni '40, accade che la reporter Lois Lane venga spesso salvata in corner, all'ultimo secondo, mentre sta cadendo in un burrone o da un palazzo. Lei grida, Superman accorre, la prende al volo senza l'effetto "collo rotto" di Gwen Stacy, la deposita a terra e va a menare chi ce l'ha buttata giù. Succede anche in questo film ovviamente, in almeno 3 casi. Nel primo Lois è in una base segreta nel deserto catturata da dei terroristi. Superman avverte il pericolo, forse il battito cardiaco di Lois? Di fatto lei non deve nemmeno invocarlo, ed ecco che arriva in 20-30 secondi da Metropolis, piegando la barriera del suono. Nel secondo caso viene buttata direttamente da un palazzo da Luthor. Lei grida e Superman in 1,3 secondi la salva al volo. Nel terzo caso lei sta per affogare, è completamente sott'acqua e tira dei pugnetti contro una parete per mezzo secondo. Superman in 1,2 secondi la sente e la tira fuori prima che possa anche solo pensare di soffocare. Lui per lei c'è, subito, non perde neanche il tempo a cercare la classica cabina telefonica per cambiarsi. Il che sarebbe in effetti un problema visto che oggi ce ne saranno pure a Metropolis tre o quattro al massimo, e pure rotte. Certo Superman a Lois ci tiene, come tiene a tutte le persone disagiate del mondo. Come ad una donna che su una chiatta dispersa nell'oceano disegna il simbolo dell'eroe di Krypton, facendolo apparire come sotto evocazione in pochi istanti. Se vede in Messico, alla tv, un bambino che sta per morire in un palazzo in fiamme molla tutto, parte, trova il palazzo in 4 secondi, più veloce di google maps  e lo salva. Tuttavia Superman non ci tiene alla sua mamma. Anche se fa brutto dirlo. La premessa di tutto lo scontro tra Superman e Batman è che Martha Kent è stata rapita dagli sgherri di Luthor e Superman non se ne è accorto. E Martha piange, si dimena, l'hanno torturata e lui non l'ha sentita. A un certo punto è sicuro che gli serva l'aiuto di Batman per trovarla. E Batman in 5 minuti si toglie l'armatura, parte con il bat-jet verso una genericissima meta dove forse potrebbe esserci uno sgherro di Luthor, sgomina due dozzine di nemici e un boss finale e "Toh che culo", trova e libera la mamma di Superman. Mah... Robin della serie tv direbbe: "Per mille satanassi , questo sì che è bat-culo!!"
3) Lois e la lancia
Lois vede Batman che sta per colpire a morte Superman con una lancia di kryptonite, che non vi sto a dire come l'ha fatta che non ne sono sicuro nemmeno io. Lois interviene. Riesce a interrompere lo scontro in un modo poetico (per me nemmeno troppo patetico, ma che a molti fan è stato sul cazzo) e si ritrova in un attimo sola in quel posto, dopo la maxi zuffa, col la lancia dalla punta verde acceso. Cosa fa? Temendo che Batman ci ripensi, la prende e la butta in mare. Pochi minuti dopo appare Doomsday. Lois non sa chi sia e da dove venga ma tuttavia intuisce che potrebbe ucciderlo solo la lancia che ha buttato in mare (secondo discorsi che stavano facendo Batman e Alfred a chilometri di distanza) e si getta al ripescaggio, che finirà nel mezzo annegamento di cui sopra. Perché? Telepatia? C'entra col fatto che un Flash del futuro gli abbia fatto vedere che Lois è in realtà la chiave per salvare l'universo? O è solo una sceneggiatura scritta a cazzo? 


E)Vabbeh , andate a vederlo e divertitevi.
Ok, ci sono dei problemi e quelli evidenziati sopra sono quelli che emergono di più, ma questo film è visivamente una manna. 90 minuti di mega pizze in faccia. Ok, a monte di 90 minuti di quasi-nulla, ma che con il blu ray skipperemo senza problemi sereni. I combattimenti sono tostissimi e si respira davvero un'atmosfera epica, tenebrosa e mistica. Poi chi lo sa, la versione estesa potrebbe chiarire dei punti oggi oscuri (in genere non capita, ma chi lo sa...). I costumi sono plastici, aggressivi, belli cattivi e la nuova Bat-Caverna è tosta, un posto tra il cottage del miliardario Figo e barbuto del film Ex Machina e la Fortezza della Scienza di Mazinga. Mi ha fatto un po' cagare la nuova bat-mobile, poco usata e usata male (cerca imbarazzata di fare cose che Toretto più virilmente faceva in Fast 5), non ha minimamente il fascino dei modelli bartoniani ne la potenza e possanza del Tumbler di Nolaniana memoria, sembra la versione barbona della tostissima (quella sì) bat-mobile del videogame Arkham Knight. Triste. Molto, ma molto buono l'ingresso in scena di Batman, in stile film horror. Bella la visione "onirica" del futuro (roba che spero sviluppino da qui ai prossimi film, per trasformarlo in un futuro vero, buttando ogni tanto delle visioni apocalittiche come queste). Gal Gadot troppo coperta ma bona come er' pane. Tutto sommato in questo film di scontri c'è anche una interessante riflessione, che parte direttamente da Man of Steel, sul ruolo e rapporto tra genitori e figli che alla fine mi è piaciuto. Ok, dopo questo sproloquio la chiudiamo qui.
Riuscirà la DC comics quest'anno a vincere la sua guerra personale con la Marvel, grazie a questo film e a Suicide Squad? Vi faremo sapere. Per ora diciamo che ci siamo divertiti un bel po', nonostante un paio di piccole fesserie. L'home video è da prenotare, in doppia copia, su amazon, con le statue giganti dei due eroi. E poi da ri-comprare in edizione estesa ovviamente. Io lo dico e voi ridete, ma alla fine lo so che tutto questo pupazzume e cotillons invaderà anche le  vostre case...




Talk0

Nessun commento:

Posta un commento