sabato 5 dicembre 2015

Batman v Superman : dawn of justice il nuovo attesissimo trailer lungo



Il filmone grosso e cattivo della DC comics sta arrivando, con tutta la convinzione di buttare all'aria l'impero dei cine - comics di Marvel Disney. 
Super tute corazzate con faretti antinebbia per occhi, batmobili che levati ma voglio vedervi parcheggiare in centro in zona disco, gente invasata che urla senza che ci siano delle spogliarelliste,  Superman che tiene in mano un razzo che fa molto anni ottanta e molto ambiguo con la faccia di uno che sta godendo forte, voci basse e inquietanti che se no fa brutto, raggi laser dagli occhi alla Mazinga e che per "dimensione" paiono proprio usciti da Mazinga, Gal Gadot semi nuda (che non possono non metterla), Mamoa come il baffo del tonno insuperabile (forse, per ora si è visto solo in locandina), Lex Luthor che compare e muore subito lasciandoci per una volta il piacere di vedere un villain diverso (magari, temo non accadrà ). Cosa succederà in questo atteso trailer trasmesso durante il mid season finale di Gotham (serie che mi arrapa di cui riparleremo)? 
Sono sempre uomini in mutandoni che si picchiano, intendiamoci. Solo che hanno una luce diversa negli occhi. Quelli Marvel fanno i giocherelloni, gli autoironici, ci credono e non ci credono in quello che fanno. Strizzano l'occhio e sono in fondo consapevoli di essere fumetti di carta che vanno al 90% in mano a dei ragazzini. E mentre gli Avengers attaccano una base Hydra, Captain America se la prende con Iron Man perché dice le parolacce. E va bene. I supereroi della Distinta Concorrenza, quelli DC, invece non vedono troppo convinti il pg13 e scommettono che sono autentici, ci si giocano la madre che possono volare sul vialetto di casa, salvare il mondo è una cosa fottutamente seria e quelli che scrivono le loro storie puntano dritti all'epica e alla tragedia , anche se per lo più declinate al cinema-post-sandalone che fece fortune anche italiche con  Ursus e Maciste. 
INIZIO Digressione un po' noiosa. 
In Warner per fare questa cosa bene hanno fatto le prove, hanno riesumato prima  l'epica classica, per provare a condirla in salsa moderna,  con i due film dei Titani e con un 300 fumettistici. Il botteghino gli ha dato ragione, gli spettatori volevano ancora quella salsa. Gli è piaciuta in particolar modo più che la trama, i fisici scolpiti e le poppe di Lena Headey (unica cosa "vera" di tutto il film) la resa visiva, mutuata da Miller, della pellicola di Snyder, i suoi colori caravaggeschi che trasformavano le tavole disegnate in dipinti. Quindi hanno provato a fare il balzo, con il tanto amato-odiato Watchmen, in fondo una variante autorale (e per adulti ) by Alan Moore della Justice League DC. Ed era forse la chiave giusta, nonostante il botteghino un po' traballante. Non funzionava troppo come scrittura (troppo lungo e troppo lento) ma esteticamente c'eravamo. Si poteva vendere tutto il pacchetto dei fumetti Justice League rimasti in soffitta dai tempi dei Superamici con questo tipo di immagine e di epica, senza stare a tirare la moneta dell'ironia con uomini formica ed epigoni minori di flash Gordon. In fondo la commedia è più difficile da scrivere, ma mica te lo prescrive il dottore di usarla.
Non serviva comunque "vendere" Batman, anche perché già epico- tragico di suo.  Perché era l'unico che si vendeva da sé, grazie a Burton, grazie a Nolan, grazie ai pazzerelli che nostalgicamente amavano la serie tv con Adam West e sono stati felici pure con Shumacher. Batman aveva e ha un mondo, Gotham, tutto suo che genera introiti a manetta. Pure senza Batman stesso! Come dimostra la recente serie tv che "ospita" questo trailer (in cui Batman c'è ma pare quasi più Detective Conan... Ne riparleremo...) Bisognava provare invece a ri-vedere e reinventare Superman, epicizzarlo (e il correttore automatico mi ha appena cambiato "epicizzarlo" in "epico zarro") staccandogli quella appiccicosa patina sentimentale dei film di Richard Donner, di Singer e delle serie come Lois e Clark, battendo magari con più convinzione la strada degli X-Files, del Superman alieno che pesta altri alieni (insomma senza stare sempre e solo sotto la gonna di Lois Lane) già intrapresa ,e poi miseramente perduta nella soap, dalla serie Smallville. In Man of steel Snyder applicava i colori e suggestioni di Watchmen e pescava dall'epica di 300 per una storia una volta nuova, non uscita prima da un albo a fumetti ma anzi dalla penna di Nolan e David Ayer. Se il Batman riletto da Nolan e socio diventava più fallace e umano, nella stessa ottica Superman diventava l'espressione del non umano, quasi un dio, capriccioso e immaturo, perennemente in lotta con altri dei, che affrontava anche radendo al suolo delle città. Un dio turbolento e non politically correct che strozzando gente ha un po' indignato i fan. 

FINE digressione pallosa.


Ma questa è l'epica e pretende sangue! Il fumetto andrà sempre nelle mani di bambini, ma chissenefrega. E oltre al sangue l'epica pretende un ulteriore passaggio, che l'uomo si scontri o allei con gli dei. Miller lo ha sempre saputo e applicato nei suoi fumetti (per adulti, postilla doverosa). Miller credeva inevitabile uno scontro tra Batman e Superman, lo allestì alla perfezione dandogli valenze tanto politiche quanto religiose. E fece un capolavoro: Il Ritorno del Cavaliere Oscuro (parte finale). Per parlare di questa graphic novel occorrerebbe un post enorme a parte, magari in concomitanza con l'uscita del film ne riparleremo. Per la Warner portare questa opera di Miller al cinema permetteva di continuare l'epica iniziata con Man of Steel e massimizzare gli incassi contando sulla presenza di Batman (di un Batman "vecchio" ancora al cinema inedito ma da sempre amatissimo) e del suo sterminato fandom. Cogliendo anche l'occasione per estendere la storia, dicevamo, allargare il pantheon, parlare di altri supereroi come altri dei. E se è andata bene con Man of Steel come con Liam Neeson nei panni di Zeus nei Titani, se è andato benone  un australiano a interpretare un generale spartano che affrontava un semidio (il parallelo con 300 rimane forte e inevitabile) si poteva fare tutto. 
E l'attesa sale. 
Leggere il cast è una goduria come dà la sensazione che per sviluppare tutto quello che si immagina serviranno tre ore e mezza di pellicola.
Henry Cavill vs Ben Affleck. Uno sempre più affascinante e metroSexual dopo Immortals e Operazione UNCLEE, l'altro pompo come Bruce Willis dei tempi d'oro, caricatissimo nel dimostrare, dopo Argo, che può spazzare via tutto il suo passato da attoraccio di film melensi e diventare un action hero. Il resto del cast annovera Jeremy Irons come il nuovo maggiordomo Alfred, ultimo di una stirpe di attori straordinari che si sono avvicendati nella parte più Shakespeariana e ricercata, l'uomo che compra il fondotinta nero a Bruce Wayne, quello che gli aggiusta i calzini e fa la coda alle poste per pagargli il bollo della batmobile. Jesse Eisenberg, sempre più sulla cresta dell'onda anche se non sappiamo il perché (gli è riuscito male pure American Ultra...) sarà Lex Luthor dopo che il mondo intero per un attimo aveva capito e forse sperato che a vestire la "pelata" del genio del male non fosse il ragazzino antipatico di Social Network ma "l'altro" Eisenberg, quello col nome che inizia con la "h", interpretato da Bryan Cranston in Breaking Bad. Per farci dimenticare gli occhi azzurri penetranti di Lynda Carter la nuova Wonder Woman sarà Gal Gadot, che in Fast'n'furious dimostrava di avere le chiappe così di marmo levigato da poterci scorgere in superficie le impronte digitali di chi le ha impunemente toccate (storia vera). Per farci dimenticare che "Aquaman fa schifo", come ricordato nella nuova bibbia nerd Big Bang Theory, via il ciuffo biondo e la magliettina arancione ed ecco il gigante incazzato e tutto unto e borchiato Khal Drogo, Jason Mamoa, che da quando ha avuto la parte si è così inorgoglito da diventare il più fan sulla terra del personaggio, uno che compare come un angelo vendicatore su ogni forum, Twitter e fumetteria a redarguire chiunque parli male dell'eroe che parla con i pesci. Avremo un nuovo Flash bambino, Ezra Miller, che dovrà soppiantare nei nostri cuori di vecchi fan il padre di Dawson Creek e nei cuori delle adolescenti il ragazzetto infinitamente antipatico a capo di un cast di ragazzetti infinitamente antipatici (su tutti l'indianino) della nuova serie tv. Poi conosceremo Cyborg, interpretato da Ray Fisher, personaggio dai non addetti ai lavori ancora sconosciuto e che io ricordo per un costume afro - nude look - corazzato imbarazzante. Insomma c'è mezza Justice League e questo film è cruciale per i piani futuri della DC comics. E poi tornano da Man Of Steel la dolce Amy Adams, la straordinaria Diane Keaton, il granitico Laurence Fishbourne, Harry Lennix. Torna Michael Shannon, anche se non ci è ancora chiaro "in che forma". E poi si rilancia con grossi calibri come Holly Hunter, Diane Lane, Jeffery Dean Morgan. E scrollando Imdb si scovano centinaia di altre persone, solo questo cast renderebbe costosissimo un film privo di effetti speciali. Warner DC scommette pesante, vuole che tutto il pianeta vada nelle sale a inizio primavera e che ci torni tutti i giorni fino a settembre, quando gli ultimi esercenti a malincuore lo leveranno dai cartelloni. E a giudicare dal trailer di Captain America: Civil War la Marvel glielo fa fare, stringendo a non finire il budget e le aspettative a dispetto di quel "Civil War" del titolo, con la sicurezza di chi sa di avere già un fandom consolidato e di poter raccogliere tanto senza più spendere i fantastilioni di dollari, magari da conservare da parte in vista dei futuri film degli Avengers. Ma noi non siamo qui a dire se sia meglio fare i cine - comics epici o ironici, non siamo partigiani dell'una o dell'altra etichetta, amiamo solo andare a divertirci al cinema e se escono nello stesso periodo due film di supereroi insieme, oppure tre (c'è pure la Fox con il nuovo X-men e con Deadpool) siamo solo felicissimi di rinnovare il nostro tesserino per l'ingresso scontato a cinque euro nel multisala. 
E ora dopo questa introduzione extra lunga, il trailer lungo





Ok, wow!! E lo dico a sei secondi dalla visione, di cuore. Sono contento che siano arrivate un po' di battute a stemperare il grigiore dei cupi film DC. Meno letture cristologiche e più divertimento, una boccata di aria fresca. In fondo l'ironia di respira benissimo anche nella Gotham televisiva, devono averne tenuto conto. 
(0,00 min) Dopo l'ennesima macchina da sogno di Batman, dimostrazione che il ragazzo c'ha il grano, diamo il benvenuto a Clark Kent e ai suoi occhialetti nerd intravisto nel finale di Man of Steel. E vai di interpretazione alla Kill Bill che ci piace tanto. 
(1.00min) E devo dire che Eisenberg senza la "h" qui mi sta più simpatico del solito, quasi come ai tempi di Zombieland. No, sto scherzando, lo trovo sempre intollerabile. 
( 0.52 min) Invece mi piace la bat-tutina che strizza l'occhio alla figura del Joker. Sembra di assistere al primo vero incontro di Batman e Superman, quello su una nave al largo della costa. 
(1.15 min) Si susseguono poi scene tipiche da "palla americana, di genere catastrofico" con aule di tribunale, gente con i cartelloni davanti alla Casa Bianca, pazzi incappucciati, il "pacchetto completo" da Indipendece Day a Olympus has fallen, che speravo di non vedere ma che sapevo mi avrebbero comunque fatto sorbire, perché è sempre epica, a livello grammaticale di rappresentazione. E vabbeh. 
(1.30 min ) Ma poi arrivano le botte. Botte dal cielo, botte in contro sterzo, botte da pugnoni di armatura medioevale in faccia. Lo scontro si fa ultra-spettacolare. Vedere Wayne che tiene testa al dio del Kansas provoca orgasmo come la prima volta che lo abbiamo letto nel fumetto cult di Miller. 
(1.58 min) C'è lo smascheramento di Batman già visto nel teaser del trailer due giorni fa, quello così violento che riesce a togliere in un gesto pure il mascara nero intorno agli occhi di Batman, comprato alla ipercoop da Alfred. 
(1.22 min) C'è forse pure un po' di criptonite rossa nell'aria, direbbe qualche super -nerd, a giustificare un Superman che in qualche scena sembra "avere le sue cose". 
(1.54 min) Ma che sono quei tizi insettoide volanti come  Buzz-Off dei Master? Ci faranno sapere.
(2.03min) E poi eccotelo Il generale Zod in versione Doomsday, il momento spoilerato inconsapevolmente da Michael Shannon un paio di mesi fa, quando dichiarò un secondo prima ridendo che gli avevano fatto fare un assurdo motion capture con manone posticce tipi pinna di tricheco e già un secondo dopo temeva un licenziamento in tronco con la paura stampata in volto per essere incorso in qualche multa scritta su qualche scartoffia sulla non divulgazione. (2.16min) Senza "barba di roccia" Doomsday ha quasi un aspetto più giovanile, da calciatore, dovrebbe girare lo spot di un rasoio da barba.  Chissà se Doomsday strizzerà un uccellino con la manona come nella Morte di Superman?
(2.27 min)  E infine c'è lei, Gal Godot con le chiappe di marmo traslucido e l'ugualmente scintillante armatura da amazzone di Wonder Woman. Che buttata così in scena pare sia arrivata a unirsi al "party contro Doomsday" attirata dal casino di uno stereo troppo alto (è per questo che è armata?) per vedere se c'erano i salatini e le piaceva il deejay. Probabilmente questo party includerà pure Aquaman, Flash e tutti gli altri supers nei paraggi diventano la prima vera scazzottata della Justice League. E mi va benissimo così, applaudo a questo risvolto, perché è impensabile che quando c'è una minaccia grossa in un mondo popolato da più supereroi l'unico o gli unici che devono contrastarla siano i protagonisti nominali della pellicola, con gli altri che vivono a sei metri che si fanno i cacchi loro. Mi ha fatto incazzare in Captain America: Winter Soldier che quando cadevano dal cielo elivelivoli come birilli non fossero intervenuti Ironman o Thor o Hulk. Bastava che arrivassero le controfigure digitali a fare presenza e invece nulla. Tristezza. E quindi va bene così, preferisco il DC style e io mi sento bello esaltato. Che poi nella versione in italiano del trailer Batman se ne esce con un misunderstanding pazzesco, pare chiamare Doomsday "Hulk"! Penso sia sempre per via dell'assenza della barda di roccia. Non si è visto Mamoa. Sarà già su Twitter a difendere a spada tratta l'importanza del suo personaggio.
Insomma, hype a mille stavolta. Si vede che Warner ci crede un sacco e io sto già prenotando la sala con lo schermo più gigantesco del mondo per vedere al meglio questo epico scontro. E voi cosa ne pensate ? 

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