venerdì 16 agosto 2013

Marvel Zombies

Quinta e ultima parte!

Marvel Zombies. Supremi (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). Era inevitabile e pertanto è successo. Era troppa la voglia di “Vedere l'effetto che fa”. Lo squadrone supremo, il supergruppo “ispirato” alla Justice League presente nell'universo Marvel, ha subito la cura zombificante. È già successo di diventare zombies, da poco (2009-2010), anche per i titolari campioni “effettivi” della D.C. in Blackest Night... che di fatto si sono ispirati a Marvel Zombies che macina consensi dal 2005, è quindi anche una questione di “ridare” a Cesare; quando le idee sono buone... In questo caso l'artefice delle malefatte è uno scienziato pazzo che, approfittando di una visita dello squadrone al centro di ricerche di P.E.G.A.S.U.S. (in Marvel, ormai lo sapete, si amano gli acronimi, questo sta per Potential Energy Group Alternate Sources) nello Stato di New York, luogo di ricerca per le energie alternative, si è fatto dare al Dr.Spectrum (l'equivalente di Lanterna Verde) il codice genetico del gruppo, dicendogli che sarebbe stato vitale per la ricerca medica. Lo scienziato ottiene facilmente i dati e in seguito elabora il super-dna, fondendolo con i misteriosi raggi zeta (indovinate da che mondo provenienti?) ricavati da dei pulviscoli raccolti da P.E.G.A.S.U.S. 

Attraverso i suoi collettori satellitari. Dna e raggi sono stati così impiantati, poiché lo scienziato è folle, in dei cadaveri, che sono mutati fino a ricreare uno squadrone supremo nuovo fiammante. Solo che zombificato. Panico alla base, il personaggio secondario-sorpresa-kinder, guarda caso addetto alla sicurezza dell'impianto è Battlestar, conosciuto anche come il “quinto Bucky” (i suoi 3 fan sulla terra esultano... sì, lo so che siete di più in realtà, fondiamo un serio fans club!!). Chi riuscirà a sistemare le cose? Anche in questo caso sarà un eroe amatissimo, il cui ritorno era da lungo tempo atteso, a rimettere le cose a posto. Non lo vedevamo da Vendicatori Divisi, in cui appariva risorto nientemeno che in forma zombie dai poteri della strega Wanda “Scarlet” Maximov. Il vendicatore in questione era defunto disperdendosi nello spazio in pura energia e lo scienziato pazzo di cui sopra nella raccolta di raggi Z è incappato anche i questa energia cosmica, che ha deciso di conservare per i suoi straordinari poteri. Con la base P.E.G.A.S.U.S. invasa, i pochi soccorritori, con un grosso colpo di fortuna riescono così a richiamare dal limbo un potentissimo alleato: Jack di Cuori. E il pubblico è in delirio (Jack conta di fatto anche più di 15 fan accaniti, presumo). Da allora l'idea di contenere lo squadrone sarà tutta discesa. La formula non cambia: grandi dosi splatter, molto divertimento, eroi delle seconde file che diventano protagonisti. Di fatto l'intero squadrone supremo è molto amato e la sua versione ultimizzata, Supreme Powers (che ha pure goduto di un crossover con gli ulitmates) è una delle pagine più belle del fumetto moderno. Marvel “rilegge la DC”, reinterpreta il lavoro di altri, ma non per questo svilisce i personaggi o ne fa scialba parodia... in Supreme Powers intendo... qui sui Marvel Zombies ci si sbellica invece! Del resto come si può resistere alla tentazione di replicare l'arrivo sulla Terra a casa Kant di una versione zombificata di Superman? Non si può. Anche se quelli qui proposti sono eroi nuovi di pacca (virtualmente) nelle poche pagine a loro dedicate (5 episodi) i supremi riescono a essere convincenti e ben caratterizzati. Su tutti un plauso allo struggente e inarrestabile Hyperion (da antologia il capitolo 2 in proposito, con la presenza del super-gruppo del Kansas conosciuto come “I Mietitori” - Harvesters e con la radicale scelta culinaria di Hyperion per redimersi), ma merita menzione anche lo schivo Nuke, lo schifoso Shape (da solista sul finale). Avrei voluto vedere più presente Night Hawk, che in fondo è l'equivalente di Batman, ma non si può avere tutto. Appena entra in scena Jack però, tutta la nostra attenzione è focalizzata su di lui. La sua caratterizzazione dai risvolti drammatici colpisce anche grazie i classicheggianti flashback stile disegno retrò sulla sua vita. Ammazza quanta sfiga in un solo personaggio. A sorpresa in questo volume molto spazio viene lasciato ai personaggi umani, a differenza delle altre storie della collana, ma di sicuro non è un male. Buona la sceneggiatura di Marraffino, ottimi i disegni di Blanco. Sul livello del vol.3 questa saga, senza dubbio.
Canto di natale zombie. (contenuto nell'omonimo volume cartonato Marvel). Versione zombesca del classico di Dickens. Peccato manchino i superzombie. Molto carino ma qui fuori tema.
Marvel Zombies Destroy! (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). Luglio 2012. Marraffino dopo l'ottimo lavoro svolto con lo Squadrone Supremo Zombie viene riconfermato per questo nuovo arco narrativo, ma viene coaudiuvato dall'immenso Peter David (non ditemi che non sapete chi è il più grande scrittore di Hulk e il main da “n” anni sul dissacrante fumetto mutante con protagonista il mitico Uomo Multiplo). Ai disegni Pierfederici (passato alla Marvel dopo un passato sul “nostro” Jonathan Steele) e Barrionuevo (talento argentino noto per lo più alla Distinta Concorrenza). Copertine con ricercati effetti tridimensionali by Michael Del Mundo.
Di nuovo in scena A.R.M.O.R., questa volta comandata da Howard il papero in persona, accompagnato per l'occasione da un altro grandissimo “eroe di seconda fila”, il mitico Dum Dum Dugan. Questa volta bisogna vedersela con i nazisti, nello specifico con una loro versione zombificata. Ed ecco che la brigata papera (composta tutta da “seconde file” ovviamente) si imbarca in un'impresa epica in una dimensione che storicamente vede i nazisti aver vinto la guerra. Come hanno fatto? Le ricerche mistiche del Reich hanno portato alla mitologia nordica e alla zombificazione dei soldati dell'asse. Gli zombie-nazisti sono tanti e cattivi e stanno ora progettando di invadere altre dimensioni per placare la fame. Ovviamente non ci sono solo zombie nazisti, ma anche superzombie nazisti. Così il manipolo di eroi sotto la guida di Dum Dum irrompe nel zombieverso nazi, lanciata a rotta di collo e armata fino ai denti. Ma non saranno i soli ad anteporsi al Reich. Troveranno ad aiutarli le “suffragette” capitanate da Miss America (e qui andiamo oltre il nerdismo concepibile, trovatemi 1 singolo fan delle suffragette). Sarà un massacro. Pochi sopravvivranno. Divertentissimo action-splatter, splendidamente disegnato e dal ritmo forsennato, l'ennesima conferma dell'indubbio talento di Marvel nel saper gestire al meglio il suo brand. Alle “seconde file” si alternano qui comprimari di extra-lusso e la trama non sgarra mai di un secondo nello scandire con il giusto ritmo proiettili e sangue. Diventa sempre più difficile stillare una classifica del volume migliore, per me è l'ennesimo parimerito con Marvel Zombies 3.
Marvel Zombies Halloween (contenuto in appendice al volume 100% Marvel Marvel Zombies Destroy!). Torna Van Lente, ai disegni invece c'è Vitti. È un one shot molto tenero su una mamma e un bambino che cercano di passare Halloween in un mondo popolato dai super zombie, per l'occasione super adolescenti e bambini. Viene in qualche modo racchiuso tutto il senso dell'opera iniziata nel 2005, si indaga su cosa veramente ci colpisce nei racconti di zombie. C'è sempre un forte elemento ludico, la gioia un po' perversa di vedere rappresentata una sorta di variante del nascondino dove chi viene morso prima o poi finisce in pezzi come un palloncino di sangue. Ma quello che caratterizza da sempre le storie sugli zombie, tutte le storie migliori sugli zombie, sono le meccaniche di interazione tra i “vivi”, persone qualunque che assurgono in una società di colpo ritrovatasi più piccola al ruolo di eroi. 
Eroi che si caratterizzano anche per un singolo gesto, eroi che non arriveranno alla fine del racconto o del film, ma rimarranno impressi negli spettatori-lettori come chi, anche per poco, ha saputo ritagliarsi un posto tra la massa (di non morti), perché ha fatto la differenza. Eroi “minori” nel palcoscenico della vita, ma che sanno fare la differenza, come i tanti “eroi di seconda fila” dello sterminato pantheon Marvel, che vengono dai fan ricordati per quel qualcosa di speciale che li fa emergere dalla massa anche quando il primo piano è per il pezzo grosso, l'eroe della testata che vende. Il gioco degli Zombies potrebbe continuare all'infinito ma questo episodio di Halloween, ultima pubblicazione ad ora della collana Marvel Zombies, è perfetto per sintesi e messaggio, che l'autore affida alle parole di una madre (che i fan ben conoscono) per rabbonire il suo bambino, per spiegargli che avere paura non serve. Gli zombies sono belli e divertenti, ma sono i vivi quelli che spaccano, benché abbiano i minuti contati. E così se la notte di Halloween è apparentemente un gioco in cui appaiono mostri e streghe, il suo significato più profondo è ricordare le persone care, quelle che non ci sono più. Tenersele vicino a sé nella mente per le piccole, grandi cose che hanno fatto nella loro vita, per l'ispirazione che ci hanno dato nel vivere al meglio. Vivi 1 - Morti 0.

E per il futuro? Non ci sono grossi aggiornamenti in merito. C'è sì in ballo in casa Marvel un grosso progetto riguardante gli Zombies cui starebbe partecipando Romero ma non pare riguardi, almeno direttamente, i supereroi zombi. I fan hanno chiesto a gran voce un film cinematografico sui Marvel Zombies ma gli studios, che ricordiamo essere proprietà Disney, vorrebbero per ora (e presumo per sempre) evitare di associare pupazzetti colorati con macabri ammassi di carne macellata, decisamente inadatti al Disney Store di Milano. Nella speranza che ci siano nell'immediato buone nuove, non ci resta che incrociare le dita e attendere che Jack, Howard e Aaron tornino tutti insieme a dare la caccia ai super-non-morti. 
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