sabato 30 luglio 2016

Ghostbusters - versione "quote rosa" - la nostra recensione



Sinossi fatta male: ragazzi statemi vicino con pensieri positivi che questa volta è davvero dura. Ho bisogno di tutta la vostra energia, scrivere questo pezzo è una specie di martirio auto-imposto. Procederò a tentoni e a casaccio quindi. Allora, c'è Erin (Kristen Wiig) che è tipo una docente universitaria di quelle materie scientifiche complicate, credo fisica. Lotta da anni per avere la cattedra alla Columbia, ci è arrivata a tanto così, questione di giorni, ma ecco l'imprevisto, il passato che bussa alla porta. In gioventù ha scritto un libro sui fantasmi insieme alla amica Abby (Melissa McCarthy), qualcosa di molto "a-tecnico" e ingenuo ma in grado di minare la sua credibilità nell'ambiente scientifico. Un libro che pensava scomparso e distrutto, con le ultime copie bruciate personalmente da lei, sino a quando se ne trova davanti una, in mano a un tizio che le chiede di indagare su una magione infestata. Lei declina e scopre che il libro è vivo e vegeto, ordinabile on-line, anche in formato e-book, perché la sua amica Abby, che lavora anche lei come docente ma in una facoltà sfigata, è finita in bolletta e con quello ci paga le spese di casa. Mamma la noia e il fastidio che ho anche solo nel raccontarvi la trama. Allora Erin va da Abby, che è ancora fissata con i fantasmi e divide lo studio con Jillian (Kate McKinnon), una biondina fuori di testa stile scienziato pazzo sotto crak. Un cartone animato vivente tutto faccette stroze ee stupidità che vorrete dopo due scene prendere a calci nel culo, ma non divaghimo.  Erin chiede ad Abby di ritirare il libro prima che venga scoperto dalla università, che poi non le danno più la cattedra, le accenna inoltre al tizio che ha la casa infestata e si è rivolto a lei. Come conseguenza tutte si gasano, fanno un balletto irritante (finto fino al vomito) e corrono a controllare se i fantasmi esistono. E i fantasmi esistono davvero, lasciano moccio verde ovunque, fluttuano, sono bluastri e quando scappano se ne scoreggiano via in scie blu. Le ragazze li riprendono e mettono il video su youtube, non prima di aver fatto un altro balletto di merda. Il video diventa vitale e ovviamente il preside della Columbia (Charles Dance... Poraccio, Ma che ci fa Taiwin Lannister qui dentro? Per buttarlo via in due scene ? Mistero.,.) lo vede per poi buttare fuori dalla facoltà Erin per manifesta "eccentricità". Ma i fantasmi ora sono reali, loro li hanno visti e si può far partire il business di acchiapparli, o meglio di "ufficio mediazione paranormale". I fantasmi pare si possano combattere e contenere ( ma non viene mai spiegato come o perchè) sulla base delle ricerche riportate dal testo sacro scritto dalle due scienziate da ragazze e grazie ai congegni pazzerelli che la biondina e fusa Jillian inventa a ripetizione mentre dà fuoco cantando al suo tavolo da lavoro. Jillian è sempre irritante. Sempre.  In poco tempo pure il preside della università sfigata di Abby la caccia via e il gruppo dovrà trovare una nuova sede per mettersi in proprio e soprattutto un segretario sexy (il "Thor Marvel" Chris Hemsworth). Incredibilmente il video girato nella magione infestata attira i primi clienti. E così arriva Wiston... cioè Patty, che porta il gruppo nella metropolitana in cui lavora per farle vedere un fantasma elettrico che loro affrontano con il primo prototipo di zaino protonico. Scena che fa cagare e in risposta alla quale il fantasma se ne scoreggia via in un raggio blu. E loro si mettono a rifare dei balletti di vittoria fintissimi dimmerda. Se questo è l'ultimo grido della comicità femminile, continui balletti di merda ed espressioni facciali cretine di chi non crede minimamente in quello che sta facendo o vivendo il suo personaggio, sarebbe da vietare alle donne la professione di comiche. Che fine hanno fatto Sarah Jessica Parker, Tina Fey, Diane Keaton, Whoopi Goldberg, Meg Ryan, Rebel Wilson? Ci sono in giro delle attrici comiche pazzesche!!! Perchè ridurre la comicità femmilie a questo streco maleodorante? Ma sono così scarse queste comiche ( soprattutto due, come in seguito analizzeremo)? Vorrei dare la colpa a Feig e basta, ma un'attrice dovrebbe ribellarsi quando interpreta scene tanto idiote. Ma andiamo avanti con il film. Anzi tagliamo, che non ne posso già più.  Di colpo la città sembra vittima di una escalation di attacchi operati da fantasmi come nel primo e seconda film. Chi ci sarà dietro? Un dio sumero che esce da un frigorifero non di marca? Un tiranno dei Carpazi dall'aria imbronciata perché quando lo hanno ritratto su un quadro maledetto aveva perso il suo orsacchiotto? No, solo un deprimente fesso al contempo stupido quanto geniale. No solo stupido ma con la parte  scritta malissimo.

Dai cacchio, ma è Ghostbusters?: Mi sono sempre piaciuti i film horror, fin da pupattolo. Amavo cacarmi sotto vedendo in tv le rassegne dello Zio Tibia per poi dormire con la luce accesa. Mi piaceva più di tutto quando l'eroe o l'eroina riuscivano a confrontarsi con mostro. Nonostante fossi terrorizzato amavo vedere questi film perché  gli eroi magari perdevano o arrivavano troppo tardi, ma riuscivano in qualche modo a prendere a calci il Babau che sta nell'armadio di ogni bambino (e che non era buono come gli spaventatori di Monsters & Co  che la Pixar avrebbe sfornato secoli dopo). I miei horror preferiti all'epoca erano senza dubbio Nightmare 3: i guerrieri del sogno, La cosa, ma anche il film a episodi L'occhio del gatto. In questi film c'erano gli eroi più fighi. Mi sono sempre piaciuti anche i film comici americani, la National Lampoones, i buddy movie con Eddie Murphy, tutto ciò che hanno creato Landis, Oz, Brooks, Reitman, gli Zucker. Mi piace tutto, da Stiller, Ferrell, Black, passando ai Farrelly, ai Cohen, a Peter Lord, Seth Rogen, a Todd Phillips. Tutto tranne ciò che riguarda quell'attore ignobile di Aston Kutcher (che il suo volto da ragazzo carino, a fronte di capacità espressive sub-umane, gli permetta di essere su pellicola è il più grande mistero della storia dell'umanità)  e Adam Sandler, che per me, Zohan a parte, confeziona solo lammerda in terra. I mix horror-commedia, cioè film che riescono ad abbracciare entrambi i generi,  mi gasano da paura ed erano pochi quando ero pupattolo. Film che stavano in un equilibrio difficilissimo da ottenere ma guarda caso, ancora oggi, i film che ho più cari. Film che quando dovevano spaventare erano degli horror a tutti gli effetti, prendevano la cosa sul serio, ti facevano tremare, i personaggi morivano in scena e c'era sangue dappertutto. Film che quando facevano ridere ritagliavano dei momenti ad hoc che non minavano la credibilità generale della cornice, non diventava un film comici, erano film con persone che sapevano "essere divertenti nonostante tutto". Ne avevo almeno tre di film preferiti di questo tipo: Gremlins, Un lupo mannaro americano a Londra, Chi è sepolto in quella casa (Raimi lo avrei scoperto in seguito) e appunto, e più di tutti, Ghostbusters (oggi aggiungerei anche in questa particolare categoria I recenti Krampus e L'alba dei morti dementi). Ora non vi racconterò (perché cacchio sto parlando a caso già da un casino di tempo) dei pupazzetti dei Ghostbusters che avevo in casa (con i fantasmini che si trovavano nel Nesquik... ma uno special sul fantasma con faccia da deretano del giocatore di football dovreste trovarlo indietro nel blog). Non vi parlerò dei lacrimevoli ricordi di infanzia legati all'unica volta che mio padre mi abbia mai portato solo con lui al cinema e di un'intera settimana passata con alle spalle un fustino di detersivo, collegato con tubo di mini-aspirapolvere, legato con corda e graffette alle spalle a mo' di zaino protonico. Non vi parlerò di Bill Murray, che da allora è diventato il mio attore preferito in assoluto, non vi parlerò del videogioco per c64 che mi aveva ipnotizzato ma non potevo avere (quello per Megadrive uscito anni dopo era magnifico) non vi parlerò della gioia folle che provavo a guardare i cartoni animati (quelli fatti bene, non la serie low budget incentrata su Slimer che era anche lei, senza alcun appello, come i film di Sandler,  lammerda). Non vi romperò le scatole con tutte queste menate, perché quel film era quel film, in quell'epoca, con quegli attori straordinari, con quel mondo straordinario. Sta di fatto che Gozer faceva una paura dannata, i suoi mastini facevano una paura dannata, la città invasa dai fantasmi faceva una paura dannata. Anche Slimer, quando ti correva addosso incazzatissimo, faceva paura. Dannata. E Murray e soci facevano i fessi con i test sui poteri mentali, si sognavano rapporti sessuali con donne volanti, collezionavano spore, muffe e funghi e dicevano "splendido, conservamene un campione!" se qualcuno del gruppo veniva smerdato da moccio ectoplasmico. Ma quando c'era da fare gli eroi non ce ne era per nessuno, si incrociavano i flussi, si salvava il mondo e ,come in quello storico e bellissimo episodio della serie animata, prevedevano a calci nel culo il Babau che si nascondeva nell'armadio. E a me il Babau faceva una paura dannata.




Con il nuovo film di Paul Feig era troppo attendersi che almeno questo, il connubio tra horror e commedia, venisse rispettato? Mi aspettavo, perché sono mesi che se ne parla, che fosse un film diverso, con dinamiche di gruppo diverse, con un umorismo diverso portato dall'esperienza di attrici comiche diverse. Sapevo quello a cui andavo incontro, l'ho accettato e ho pagato il biglietto. Ma quell'obiettivo minimo, alla base della credibilità di un film come questo, doveva essere rispettato, almeno lui. Spaventi e risate insieme in equilibrio sul filo del rasoio. E qui il film invece fallisce. Come sbaglia clamorosamente non sfruttando delle idee davvero valide. Fa rabbia vedere quanto in fondo, se gestito in modo meno miope e più coraggioso, poteva essere qualcosa di bello. Proseguo per punti, come fanno i bambini. 
Le tante buone idee: Kristen Wiig è bellissima e bravissima, la sua Erin si vorrebbe abbracciarla tutto il tempo. Ne sono innamorato pazzo. Sa essere timida ma decisa, ironica quanto sensibile, adulta ma con animo ancora ingenuo. E' il personaggio più credibile, autentico e "funziona". E' bello vederla flirtare come una ragazzina con l'idiotissimo toy boy interpretato (bene) da Chris Hensworth, è toccante quando parla del passato del suo personaggio. Ugualmente convincente è l'attrice comica Leslie Jones nella parte della gigantesca Patty, piantata con i piedi per terra, concreta, di cuore. Il suo carattere fiero, generoso e solare viene definito fin dalle prime scene, quelle in cui lavora come addetta alla metropolitana, e non muta di una virgola durante il film, rafforzandosi. Alcuni si sono scagliati su di lei dicendo che rappresenta uno stereotipo retrò delle donne di colore di bassa estrazione culturale e dal mio punto di vista ci hanno visto davvero male. Non hanno colto né la cultura né la forte autoironia e altruismo del personaggio e in genere non hanno forse mai visto in vita loro una donna che a New York lavora in un ambiente come il settore dei trasporto pubblici, così duro, sfiancante e deprimente che per sopravviverci occorrono tre quarti di santità. Vediamo Patty trattare con gentilezza i pazzi, fare da assistente sociale a un writer, conoscere la Storia che si cela ad ogni vicolo di New York. E' la più razionale, ha due palle grandi così nell'affrontare le situazioni più spinose ed in fondo è l'unica autorizzata a dire, come in un passaggio del film, se è vittima di discriminazioni razziste o sessiste. Molto buoni anche i ruoli di Andy Garcia e Cecily Strong, rispettivamente sindaco di New York e sua assistente. I due credono a quello che sta accadendo di soprannaturale in città, anche perché lo vedono, ma hanno tutta una strategia di basso profilo per non spaventare troppo la popolazione. Questa prevede una "consensuale" macchina del fango indirizzata alle Ghostbusters che in pratica le permette di agire, anche finanziate dalla città, ma solo se considerate pubblicamente delle ciarlatane. Ed è davvero una trovata carina, che diventa esilarante quando i due cercano di convincere tutti, con sempre più insistenza, che le persone che hanno assistito a fenomeni paranormali sono in realtà state vittime di gas chimici o allucinazioni collettive dovute all'innalzamento della temperatura  e che le Ghostbusters sono di fatto delle mitomani donne di mezza età fallite e depresse che fanno uso di effetti speciali per influenzare la gente. Il personaggio della Strong è divertente nel modo in cui in privato eccede in gentilezze nei confronti delle eroine per poi nel pubblico coprirle di melma. Garcia invece, da vero politico, ha il potere di far credere anche a chi ha appena visto con i propri occhi qualcosa di clamoroso di essersi completamente sbagliato. Il loro non è un ruolo molto ampio nella pellicola, ma è fantastico. La Jones e la Wiig insieme a Garcia e alla Strong sono i pilastri su cui si fonda la credibilità del film, gli attori le cui interpretazioni danno l'impressione per un momento che Feig abbia centrato il tono giusto. 
New York poi è quella che ci ricordavamo e in fondo tutto il settore "costumi e marchingegni" funziona. A livello visivo, concedendo delle licenze poetiche, inizia il secondo tempo e ci troviamo esattamente nel film dei Ghostbusters che volevamo vedere. Dura tipo tre minuti, non sappiamo bene come ci siamo arrivati o vogliamo semplicemente "dimenticarcene", ma sono i tre minuti giusti. 


Le grosse potenzialità non sfruttate ed erroracci concettuali alla base del film: questa è decisamente area spoiler, da leggersi dopo la visione o se proprio non vorrete andare in sala.

Quindi SPOILER 

Tra le pieghe della trama si accenna a Erin, che da piccola è stata tormentata per ben un anno dal fantasma della vicina di casa senza che nessuno le credesse. Si accenna agli anni solitari del liceo in cui ha trovato Abby come unica amica e al momento in cui insieme hanno scritto il famoso libro. Un libro fantomatico e mai spiegato nel contenuto durante la pellicola, ma che si evince, dal personaggio del villain, contenga informazioni importanti sull'essenza dei fantasmi e su come imbrigliare la loro energia. Si poteva scrivere un film intero, e nelle mani di un James Wan sarebbe stato un film fantastico, sull'infanzia e adolescenza di Erin, sulle teorie e magari i primi rudimentali strumenti creati da lei e da Abby per la caccia ai fantasmi. Dai film classici intuivamo che gli zaini protonici servivano per bloccare i fantasmi e avvicinarli alla trappola per poi imbrigliarli e portarli "in prigione" nell'ecto-contenitore, una specie di realtà parallela (nel cartone animato) addirittura esplorabile. Sarebbe stato Figo capire "come ci erano arrivate" Erin ed Abby a questa tecnologia, come avesse influenzato i loro studi e la loro vita. Parliamo di una specie di aldilà!!! Si potrebbe scriverci film e film sull'argomento!! Ora viene spontanea la domanda: "quindi basterebbe fare un prequel per aggiustare il tiro?". Forse sì, di certo aiuterebbe molto. Rimane però il fatto che tutto l'ambito para-scientifico della pellicola sia stato "trattato accazzo" e cercando di innovare a tutti i costi si siano confuse troppo le carte. Non si capisce, per esempio, la stessa idea di "fantasmi" che Feig ha in mente. Perché dovrebbero essere malvagi, se non di fatto influenzati da nessuna forza malvagia ancestrale? Si possono poi davvero, se non sul piano metafisico anche solo a livello morale,  "tritare e fare esplodere i fantasmi"? In assenza di ecto-contenitori (in pratica la base di tutta la caccia ai fantasmi secondo il film classico) e a monte dell'utilizzo della trappola una sola volta, si può realmente "ucciderli", come suggeriscono le armi create da Jillian (un po' dal niente e senza un perché... Presentare come fosse l'arsenale di Man in Black... Citazione? Mistero) , o l'uso delle stesse comporta solo un ritorno del loro spirito ad uno stadio più inoffensivo? Un altro dubbio viene dagli zaini protonici. Sono resi "inoffensivi alle persone e all'ambiente circostante non fantasmatico" e quindi capaci come unica conseguenza sul piano reale, se puntati verso terra, di far saltellare in aria chi li usa per uno strano "effetto di rinculo". Però a volte rompono statue e incendiano tende, "perché era bello e divertente farlo, perché c'era la battuta del tizio che strillava strano vedendo il locale a pezzi", mentre quando vengono usati contro una metropolitana in corsa, immaginiamo piena di passeggeri, non pare esserci alcuna conseguenza. Sul piano astrale invece consentono di legare i fantasmi e sbatacchiarli contro i muri, che di colpo loro avvertono come confini fisici delimitanti, ma possono addirittura arrivare a tagliare in due i fantasmi stessi con varianti più potenti dei raggi stessi. Chiaro l'intento di rendere meno pericolose queste armi rispetto ai film classici, dove il loro utilizzo distruggeva interi locali. Chiara l'idea di distaccarsi in parte dal concetto di trattieni-depotenzia-cattura del passato, alla base della caccia al fantasma "tradizionale" e forse avvertito come qualcosa di già visto. Però che confusione realizzativa! Ma davvero, e qui spero sia solo un mio abbaglio, "uccidere i fantasmi?". Ripeto, la cosa non è specificata, così come non è specificato il modo in cui il villain crea dei congegni per potenziare i luoghi infestati fino a rendere visibili i fantasmi stessi, utilizzando come unico riferimento il libro di Abby e Erin. Ve la giro da un'altra prospettiva più paradossale: Abby e Erin hanno smesso in passato di cercare fantasmi perché non ne trovavano quando loro stesse, sulla base del contenuto del fantomatico libro, erano in grado di creare un congegno per renderli visibili? Oppure, e peggio, è possibile che siano tutte euforiche e facciano i balletti di gioia quando vedono per la prima volta il fantasma nella magione infestata di inizio film, dicendole addirittura "sei bellissima" quando di fatto Erin (come viene spiegato solo più tardi nel film) dovrebbe invece essere stata perseguitata da uno di loro per un anno intero nella sua infanzia ? Almeno lei, non dovrebbe averne una paura fottuta? E qui torniamo al discorso che facevo prima, la paura che questo film dovrebbe suscitare e dalla quale fugge in continuazione. I fantasmi sono ridotti a cose colorate senza anima da disintegrare. Le armi sono giocattoli inoffensivi per il mondo reale, ma pericolose "a uso ridere". In fondo non c'è nemmeno mai "qualcuno da salvare", non si avverte alcun senso del pericolo. Il potenziale horror e la credibilità della trama sono presi e gettati via. Ed è un peccato perché bastava un po' di attenzione in più. Bastava tenere la caccia sui binari classici, bastava introdurre il villain non come uno che leggeva a caso un libro e creava dal nulla cose geniali, ma come uno che conosceva già Erin ed Abby, magari un assistente sfigato di cui entrambe non si ricordavano (e ci stava, considerando il carattere di Erin di dare attenzione solo ad uomini bellissimi). 

FINE SPOILER

Gli errori/ orrori più inaccettabili legati alla pellicola "in sé ": Melissa McCarthy e Kate McKinnon (che sarebbe pure molto carina) fanno cagare, perché i loro personaggi non sono mai credibili, totalmente sopra le righe, forzati, finti. Potrebbero funzionare (ma non farebbero comunque ridere)  recitando così in un film comico senza pretese che va avanti con battute a braccio di pura improvvisazione, perfette in ottica demenziale. Ma questo non è ( "non dovrebbe essere", per lo meno ) un film comico al 100% e sembra che le parti di trama importanti se le dimentichino per privilegiare battutine improvvisate su balletti, vocine stridule, scoregge. Stonano e quando fanno uso di gag basate per lo più su un tipo di comicità corporale risultano forzate, insulse, fastidiose, urtanti. Mancano solo le risate registrare delle sit-com più becere a corredo dei loro siparietti più laidi. Non si evince mai che siano davvero le scienziate che dovrebbero essere, sono la triste parodia di loro stesse. La scena delle "pringles" (che compare a culo di cane come se di colpo ci trovassimo in Scary Movie 8) è emblematica in questo atteggiamento e uccide letteralmente un momento che poteva avere un bell'impatto  nell'economia del film. La McCarthy e la McKinnon, davvero  mal dirette, danno l'impressione di non sapere che cazzo stiano facendo per tutta la durata della pellicola, confondono il film con la sua parodia da Saturnday Night Live. Di conseguenza non ci credono tipo "mai" nei loro ruoli e sminchiano il tono generale del film. Bastava che si spaventassero almeno una volta alla vista di un fantasma, "stringi stringi",  ma questa gioia non ce la offrono mai. Mai. E' come vedere un film alla Bourne Identity con un agente dormiente collega del protagonista interpretato in tutto e per tutto da Mr Bean che si esprime unicamente con gag alla Mr Bean. In più in questo caso "due Mr Bean" con un'idea di comicità inesistente, sul livello più triste delle comiche Zelig tipo "Sconsolata": non il massimo. 

Orribili anche i fantasmi, tutti i fantasmi. Viene abbandonata la rappresentazione semi-caricaturale (alla Slimer o stile i due condannati alla sedia elettrica del secondo film) o ultra-horror (i mastini infernali, Gozer e Vigo) a vantaggio di "tizi blu fluttuanti" stile cattivi televisivi di Scooby Doo che volano in cielo come scoregge azzurrine e lasciano come traccia di passaggio spiritico solo moccio verde (per lo meno c'erano mocci di più colore e consistenza una volta.., ma non voglio infierire). Sono figurine banali inconsistenti, le vedi due secondi e poi se ne scoreggiano via in una scia azzurrina. Salvo giusto il pupazzone finale e i mostri-citazione, il resto davvero è troppo inconsistente. 
Fa schifo anche la trama, che presenta voragini di sceneggiatura di vario tipo. Le più tollerabili riguardano personaggi che si incontrano a caso in un punto preciso della città nonostante prima si trovino a chilometri di distanza e non posseggano mezzi di trasporto, ma vabbeh. La voragine di trama più fastidiosa di tutte si palesa però quando le Ghostbusters hanno il primo incontro con il sindaco della città interpretato da Andy Garcia. Riferiscono di una indagine paranormale su vasta scala volta a giustificare l'intensità degli attacchi dei fantasmi. Il problema è che è un argomento di cui noi spettatori non sappiamo che poco nulla. Solo ciò che ci viene fatto intuire attraverso un fugace dialogo nella scena della metro di un sacco di minuti prima e la visione di certi dettagli nelle scenografie. Mancano diverse scene di raccordo, magari soppiantare in corso d'opera da cose tipo "le critiche dei fan al nuovo Ghostbusters". Una cosa un po' patetica che vi liquido in due righe. Dopo il primo trailer diffuso in rete sono piovute milioni di critiche e alcune di queste Feig le ha "appiccicate" al video virale di youtube che in questo film rappresenta il primo incontro del gruppo con un fantasma. Così i fan scrivevano "acchiappare fantasmi non è un lavoro da donne" oppure "i fantasmi nel video si vede che sono fatti male al computer" e le protagoniste "dal film" rispondevano a queste critiche, non mancando di denigrare i programmi tv di cacciatori di fantasmi e gli EVP. Decisamente la reazione di un isterico. Che brutte poi le scene di possessione... Ne avrete già avuto un assaggio dal trailer ma non potete davvero immaginare la portata dello schifo a cui arrivano. E poi c'è il tremendo remix pseudo rap a uso stupro del tema classico dell'86 di  Ghostbusters e il fastidioso e insostenibile maxi balletto finale dei titoli di coda che dura tipo 49 minuti (almeno quelli percepiti).
E poi il cattivo. In cattivo è inesistente e il livello di tensione che dovrebbe procurare nullo. Vorrei riempire dieci cartelle di world di insulti per una mancanza del genere. Ma Feig lo ha almeno visto l'originale, anche una sola volta?  Lo ha "capito"? O i fantasmi sono per lui solo brutti pokemon da catturare in giro per New York? Ha mai parlato con un fan della serie? Lo sa che molti bambini hanno vinto la paura del buio proprio grazie ai Ghostbusters e che i "comici protagonisti" di quel film dei primi anni 80 sono adorati quasi più dei supereroi? Crede davvero che chi critica male questo film lo fa solo perchè è sessista e razzista? Gli auguro di trovare un dio sumero nel frigo di casa.


Tiriamo male le somme:  Il dato incontrovertibile (da leggersi però come "mia schifata e soggettiva impressione del momento"... qui non vendiamo mai giudizi universalmente validi... E diamo del fesso a chiunque si esprima con termini tipo "oggettivamente brutto"...) è che Paul Feig, nonostante la lettera con cui si è raccomandato alla Sony per dirigere la pellicola scalzando gente più brava di lui, incredibilmente e sideralmente più brava di lui, non ami Ghostbusters e non gli sia mai importato di fare un buon film su quel modello. Zero interesse per la materia. Zero interesse per lo sviluppo della sceneggiatura nella parte horror, zero interesse anche solo per gli effetti speciali. Possiede buone se non ottime capacità nel dirigere le sue attrici, come ha dimostrato in altri film e come forse voleva fare qui, prediligendo una linea puramente comica. Ma qui non trova il tono giusto e ritaglia, soprattutto per la McCarthy e la McKinnon, delle parti che non c'entrano molto con il resto del cast. E'criminale poi come avesse garantito per mesi che il film sarebbe stato "terrorizzante", fottendosene sul nascere di questo aspetto-chiave.  E' lui l'anello debole di tutta l'operazione e gli hanno dato totale carta bianca sul lato creativo, le scuse stanno a zero. Ma come avete letto, o leggerete in seguito, nella parte sotto spoiler, le potenzialità per fare bene le aveva tutte, anche secondo le regole che lui aveva imposto. Alla fine ci troviamo davanti a un film che sa essere pure divertente a tratti ma in cui regna una assoluta e deprimente inconsistenza che si trascina fino alla fine. Non bastano le gag stupidine e dei balletti scemi per costruire un film, soprattutto quando fanno cagare. E alla fine non ci frega della trama. Non ci frega del "cattivo". Non ci frega dei fantasmi né degli un tempo amati zaini protonici. Non ci frega di tutta la menata del "girl power" da cui è partita, in modo vigliacco e ipocrita, tutta l'operazione. Non ci frega dei vertici Sony contenti per la pubblicità virale fatta solo di pernacchie nei loro confronti. Questo Ghostbusters 2016 fa sembrare Pixels il nuovo Men in Black. E rivedere un po' tutto il cast originale fare delle comparsate di pochi secondi, in cui irradia ancora il carisma di un tempo, non fa che accrescere il magone. 
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2 commenti:

  1. Risposte
    1. hai assolutaamente ragione...ma io per anni ci ho sperato un sacco. Avesse avuto dietro J.J.Abrams magari....Mestizia...

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