sabato 14 maggio 2016

Inferno di Dan Brown - il primo teaser trailer!


Finalmente a ottobre potremo tornare al cinema per le nuove rocambolesche avventure di Robert Langdon (sempre interpretato misteriosamente da Tom Hanks, anche se nei libri assomiglia decisamente a Liam Neeson). Dopo Il codice Da Vinci e il "prequel-sequel" Angeli e Demoni ci siamo saltati in sala Il simbolo perduto, ambientato a Washington e a base di complotti "para-massonici" a favore del quarto e finora ultimo libro di Dan Brown sul suo "detective dell'antichità". Del libro mi pare che ne abbiamo già parlato su questo blog ai tempi dell'uscita (Clicca Qui). Diciamo che io e il mio socio la vediamo parzialmente in modo diverso, ma lascio a voi recuperare quanto abbiamo già argomentato. Ora è il turno di Ron Howard, sempre solidale con Brown nelle trasposizioni, di farci perdere, anche sul grande schermo, tra le vie di Firenze e Venezia (e forse anche qualche altra parte) per risolvere dotti e complicati enigmi di matrice dantesca partoriti da una folle mente criminale. E forse ci sarà anche un po' di paranormale. Forse. Dietro rebus da settimana enigmistica e visioni del nostro paese che può avere solo qualcuno che ci viene in vacanza in resort da dieci stelle per vedere musei, l'enigma da risolvere ha comunque implicazioni non banali su un grave e attualissimo problema dell'umanità (forse il più grave di tutti). Come andranno a finire le cose? Io lo so, ma magari al cinema sarà diverso (un po' lo spero).
 

Passano gli anni ma Tom Hanks con quel gatto morto in testa che gli fa da parrucchino continua a non potersi vedere. Speriamo abbia un po' di verve in più del solito. Qui è accompagnato dalla bella Felicity Jones, che presto vedremo sullo schermo anche il Rogue One. Aspettiamoci, come per Angeli e Demoni, qualche attore italiano. Visto l'argomento mi sa che Benigni una capatina la potrebbe pure fare. Pieraccioni però no, vi prego. Se c'è, tagliatelo. I nostri tesori nazionali culturali (le chiese e le città, non Pieraccioni) invece sembrano in forma anche in questo trailer e per me sono la vera ragione che mi spingerà a prendere il biglietto, sopportando i ragionamenti spesso strampalati di Brown ma di contro apprezzando molto il suo senso del ritmo narrativo e dello spettacolo. Se alla fine questi film spingono qualcuno a entrare in un museo o a farsi una vacanza in una città d'arte, non possono essere da subito bollati come una brutta cosa.  Chissà se lo prenderà anche il mio socio il biglietto. E già mi immagino da domani code di persone alla ricerca della Maschera di Dante...
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