Considerazioni dopo quattro uscite italiane
PER NON FARMI
SCRIVE TUTTO IN GIALLO, L'ARTICOLO RIVELA SPOILER SULLA SITUAZIONE
CHE FA DA PREMESSA A SUPERIOR SPIDER-MAN. ROBA CHE MEZZA RETE VI
AVRA' ORMAI URLATO NELLE ORECCHIE ANCHE MENTRE STAVATE NAVIGANDO SU
SITI DI GIARDINAGGIO. CERTO SE VOLETE LEGGERE ADESSO SPIDERMAN SU
QUESTI FATTI CI SBATTERETE IMMEDIATAMENTE IL GRUGNO, QUINDI ORMAI E' TIPO UN SEGRETO DI PULCINELLA. MA QUANTO E' DA CAFONI SCRIVERE TUTTO
IN MAIUSCOLO?
L'età porta guai
e acciacchi anche ai supercriminali e prendere costantemente botte in
testa da tizi come Hulk incrementa esponenzialmente la possibilità
di incorrere in traumi cerebrali più o meno gravi. Così Otto
Octavius, il buon Doc Ock, a un certo punto della sua anziana e
acciaccata vita ha dovuto confrontarsi con i limiti della sua natura
terrena. Gli anni che avanzano e uno stato di salute sempre più
precario lo hanno progressivamente costretto all'immobilità fino a
che Otto si è trovato con le forze esaurite del tutto, sciolte in
malanni irreversibili e che nel giro di poco tempo ne avrebbero
decretato irrimediabilmente la morte. Con un'innata voglia di vivere
e di lasciare un'indelebile traccia di sé nelle generazioni future
Doc si è però creato un'armatura-sarcofago interamente gestita dai
fidi-amati tentacoli e ha rimesso insieme il suo supergruppo, i
sinistri sei, per compiere le ultime e più grandi imprese. Ma
Spider-man ha sempre mandato tutto a rotoli e gli ultimi giorni di
vita Otto li vede attraverso le sbarre del solito carcere di massima
sicurezza, in agonia a chiedere ai secondini come ultimo desiderio la
visita del suo nemico numero uno. Perché nell'agonia, nonostante il
vecchio dottore non riesca più a formulare frasi compiute, qualcosa
riesce comunque a comunicare, un nome, Peter Parker.
Il supereroe
accorre e per tutto il fandom dell'arrampicamuri parte uno degli
shock più clamorosi degli ultimi anni. Perché ad analizzare più
correttamente i fatti, non è in realtà Ock a chiedere di incontrare
Parker. La voce che proviene dal corpo morente di Ock afferma invece
di essere in realtà lo stesso Peter Parker. Nel corpo di
Spider-man, scopriamo invece in poche drammatiche pagine, pare
esserci inequivocabilmente Doc Ock. Come e quando è avvenuto questo
scambio? L'arrampicamuri impostore sorride beffardo e vedendo
sbigottito l'antagonista di sempre contorcersi in un involucro
asfittico, rivela che un buon prestigiatore non svela mai i suoi
trucchi e lo abbandona lì, sul letto di morte. Parker cerca allora
di reagire. Il tempo strige ma provvidenziali arrivano i sinistri sei
che, non sapendo nulla delle circostanze, cercano di liberare l'Ock
morente. Ultimi momenti di speranza, parte una lotta disperata quanto
impari. Ma tutto va a scatafascio e l'Ock che asseriva di essere
Peter Parker muore, non prima di aver comunicato la sua identità
all'agente Carlie Cooper, l'amica di sempre recentemente sedotta e
abbandonata. Ora Ock sembra libero di diventare il nuovo uomo ragno,
un uomo ragno superiore. Dopo una carriere dedicata al crimine,
frutto di una infanzia difficile di dolori e stenti, Ock vuole
davvero essere una persona migliore. Il fatto che un criminale
voglia, incredibilmente, diventare il migliore dei supereroi è
circostanza che non stupisce il classico lettore Marvel e spesso è
una situazione ricercata-sperata-amatissima. Certo, Ock vuole
diventare un supereroe a modo suo, ma l'impegno fin da subito non
manca. Ma qualcosa non torna, dentro di lui c'è ancora, in qualche
modo, lo spirito di Peter Parker, sempre presente e pronto a
rivestire il ruolo di grillo parlante. Qualcosa nel passaggio di
memoria non ha funzionato del tutto.
E' con queste premesse che parte
il nuovo, fortunatissimo, corso di Superior Spider-man che da qualche
mesi attira e affascina molti lettori anche nella nostra penisola.
Scambi di corpi e relativi equivoci. Un genere florido, interessante
ma a volte pure stucchevole. Mi vengono in mente film come Viceversa
e tutti i suoi miliardi di cloni (film quasi tutti orridi-orribili) e
sempre restando in ambito ragnesco sono ancora recenti le millemila
volte in cui Parker non è stato Parker ma il Camaleonte che ne ha
rivestito i panni, in storie che hanno mirato a movimentare un po' la
vita del personaggio con esiti anche piuttosto importanti. Ma se
finora parliamo di situazioni straviste o di routine, in Superior
Spiderman c'è effettivamente una marcia in più e le implicazioni di
questo sviluppo non si limitano alla classica sciocchezzuola di padri
che si cambiano con figli, sorelle con fratelli e via
discorrendo. Nell'attuale situazione Marvel inoltre un nuovo Spiderman
è anche in grado di pesare diversamente su più testate,
considerando che l'arrampicamuri fa parte di vari supergruppi (e
testate correlate). Vedere come mutino la meccanica dei rapporti e il
modus operandi del tessiragnatele è interessante anche nella misura
in cui Doc Ock non è semplicemente un tizio che si mette la faccia
di un altro, é invece una delle migliori nemesi di Spider-man, pur se
negli ultimi tempi è stato trattato alla stregua di un nemico
bollito di serie b tipo Boomerang.
Un cattivo con un suo modus
operandi tipico, un background interessante, spesso leader di gruppi
di supercriminali come i sinistri 6. Ock meritava un'occasione
editoriale che lo rimettesse al centro dei riflettori. Doc è uno
scienziato come Peter e può agilmente sostituirlo nel suo attuale
lavoro di ricercatore alla Orizon Labs, fornendo nuovi spunti e
conoscenze. Doc conosce tutti i supercriminali per averci lavorato
spesso insieme e potrebbe tanto sconfiggerli che allearsi di nascosto
con loro. Doc ha “dentro la testa” Peter, ed è una cosa
esilarante. Doc potrebbe guidare le azioni dei vendicatori! Ma
soprattutto Doc potrebbe mettere ordine nella vita di Parker,
utilizzare più efficacente le sue armi contro il crimine, rendere il
ragno più gradito alle forze dell'ordine, aumentare il numero dei
salvataggi a New York e, cosa pazzesca, riuscirebbe perfino a far
ottenere a Parker un dottorato che per nerdosità manifesta lui non
ha mai cercato di ultimare.
Dan Slott scrive decisamente bene e si
nota come l'intreccio fosse una storia che cullava da anni, da quando
era un semplice fan del personaggio. I dialoghi sono frizzanti e
vengono gestiti con tranquillità una miriade di personaggi e
rapporti. Furbamente Slott dipana una amabile e gustosa critica alla
gestione editoriale del fumetto-personaggio-icona-ragno, da sempre
volta a farne un perenne inconcludente a vita per motivi di
marketing, perché negli anni c'è sempre stato un direttore
editoriale che ha detto al disegnatore della testata: “Fai che Parker torni squattrinato a fare foto per J.J.". Così Parker
faceva carriera ma poi doveva fallire. Diventava insegnante ma poi
doveva fallire. Cresceva e si sposava ma poi doveva fallire perché altrimenti diventava “adulto” e troppo adulto è male perché il
fumetto è diretto ai pischelli che non si immedesimerebbero più.
Strategie che hanno portato a cose assurde come One More Day, e so che
solo ad aver citato questa cosa un'attacco di colite è partito a
qualcuno dei nostri lettori. Slott agisce con astuzia e profonda
critica al personaggio anteponendogli “in corpo” un carattere più
risoluto, decisionista e spietato, in grado di mettere in scena già
un paio di numeri davvero memorabili, cose talmente estreme da farvi
tracollare. I disegni di Stegman (sul numero 1) sono decisamente
buoni, dinamici e spettacolari nelle scene d'azione, ironici e
splendidamente “sopra le righe” quando descrivono Spider-ock
intento a gestire, goffamente, le situazioni di tutti i giorni.
Sulla
scorta dell'entusiasmo dei primi quattro numeri vedo questo albo
dalle parti delle migliori uscite Marvel, a fianco di Wolverine e gli
X-men e i nuovissimi X-Men (le serie vendicative, complice la pallosa
era di Ultron e l'orrenda run disegnata da Land su Iron Man, le ho un
po' in calo, anche se apprezzo il nuovo Cap disegnato da Romita Jr e
leggo sempre con piacere Thor). Questo status quo ragnesco pare essere
stato accolto molto bene a livello di vendite e di fatto non sembra
ancora vicina la fine, che prima o poi sarà comunque inevitabili.
Come sempre i fan duri e puri si sono divisi tra chi si è stracciato
le vesti e chi ha ironicamente deciso di “vedere dove va a finire”.
Anche perché se la premessa è una “sciocchezzuola” c'è anche
da dipanare il mistero su come Ock sia riuscito a sostituirsi a Peter
e come la situazione potrà infine ricomporsi. In questa ottica la
quarta uscita, da poco in edicola, getta oltremodo dubbi sulla
possibilità di Parker di riapprorpiarsi del proprio corpo e
speriamo che in questo caso non sia il solito diavolo a metterci lo
zampino (chi ha orecchie da fan per intendere intenda). Ovviamente
anch'io vi consiglio la lettura di questo fumetto; è anche un buon
punto di partenza per molti lettori, magari anche solo per avere una
copia dell'albo che, chissà, un domani (come molte ripartenze di
Spider-man) potrebbe valere qualcosa su E-bay... e se il personaggio vi
piace potete anche seguire le sue gesta dal numero 16 di Spiderman
il vendicatore (Spiderman universe 21), iniziare a comprare le
riviste dei vendicatori, il crossover di Ultron (no quello no... più
va avanti e peggio è...) ecc.ecc. Roba da uccidere il portafoglio.
Pertanto limitatevi a Superior Spiderman per ora. Consiglio
spassionato...
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