Passato. Prosegue
l'addestramento degli Orfani presso il campo Dorsoduro. Molti non ce
l'hanno fatta nella recente missione di sopravvivenza all'aria
aperto. Juno piange la perdita del fratetto Hector, che ha
sacrificato la sua vita anteponendosi tra loro e un orso. La ragazza
nutre profondo rancore e si allena con il massimo dell'impegno per
riuscire un giorno a essere abbastanza forte per uccidere il
comandante Nakamura, da lei ritenuto responsabile dell'accaduto. Il
comandante cerca di alimentare questo odio, comprendendo il
potenziale della ragazza; vuole che attraverso l'odio forgi il suo
carattere per diventare un'arma perfetta.
Presente. Continua
l'attacco al pianeta alieno. Iniziano a moltiplicarsi i dubbi sul
nemico e sulla loro misteriosa struttura cristallina. L'orfano Scout,
che si scopre essere Jonas, chiede al comandante di procedere per una
missione di pattugliamento accompagnato da Angelo, che si scopre
essere prorpio Juno. I due arriveranno molto vicino a un'inquietante realtà, in inferiorità numerica ed esposti al nemico. I
due ragazzi pertanto decidono che, qualora riuscissero a scampare,
daranno una svolta alla loro vita.
Secondo
appuntamento con il fumetto block-buster di Recchioni, con ai disegni
Bignamini e ai colori di Leoni. Si rinnova il piano temporale
sfalsato tra passato e presente e si approfondiscono ulteriormente i
rapporti tra i personaggi. L'atmosfera generale omaggia qui
grandemente la riduzione filmica di Starship Troopers, tanto sul
piano dell'addestramento che riguardo alla vita sugli incrociatori
spaziali del tempo presente. Ci sono riferimenti che arrivano fin nei
dettagli delle uniformi militari e i fan della serie ne saranno di
certo estasiati. Finalmente ci viene data la possibilità di
indugiare, fugacemente, sotto le corazze dei nostri protagonisti ed è
una svolta interessante che non riduce di una pagina l'azione
continua per la quale si contraddistingue questa testata. I segreti
sul mondo alieno si infittiscono e danno luogo anche a un paio di
tavole spettacolari. C'è un colpo di scena che potrebbe avere
interessanti conseguenze sull'economia del racconto e mutarne la
forma, ma ci riserviamo di appurarne l'effettiva portata di lungo
corso. I disegni sono sempre molto belli, anche se iniziano a venire
al vostro recensore alcuni dubbi. Le strutture extraterrestri come la
caratterizzazione attuale degli alieni sono peculiari, originali ma
poco accattivanti, languono un po' di fascino e ad essere proprio
bastardi si ha per ora l'impressione che la razza umana stia
combattendo contro una razza di orsetti gommosi.
Siamo gli alieni gommosi!! |
Anche le suit
ultra-dettagliate degli orfani quando si accompagnano ai quod fanno un
po' l'effetto di giocattoli a causa di una errata rappresentazione
scenica. A queste perplessità grafiche si insinua stronzamente pure
qualche effettivo dubbio sulla bontà della caratterizzazione di
alcuni personaggi, che pericolosamente stanno in bilico tra il
drammatico e il ridicolo; è una sensazione ancora subcutanea, grazie
al cielo, speriamo che chi di dovere ci stia attento. Secondo numero
con più ombre che luci e dove la narrazione frenetica davvero fa
rimpiangere rimi narrativi più compassati.
Talk0
Nessun commento:
Posta un commento