venerdì 5 aprile 2013

Dungeons & Dragons: Chronicles of Mystara



C'è stato un tempo in cui regnavano i picchiaduro a scorrimento. Una variante più “umana” dei picchiaduro uno contro uno, che permetteva di giocare sereni senza l'assillo di una morte immediata e spesso ingiustificata (mr. Bison-Vega ti odio!!!). II giocatore veniva messo nei panni di un nerboruto tizio o di una mega gnocca o di un essere ambiguo (nani, bambini alla guida di mech, robot, paperi), ognuno in grado di picchiare centinaia di persone su schermo pur di portare a termine una certa missione per salvare il mondo. Abbattuto un determinato ammasso di cattivi, l'inquadratura scrollava su una nuova zona, all'inizio sgombra ma presto più popolosa della fermata Duomo della metro durante il derby. Per prendere sollievo dai colpi inferti era possibile raccogliere degli enormi polli arrosto, in grado di ridare tutta l'energia persa e per picchiare più duro spesso venivano fornite cavalcature corazzate per lo più dall'aria idiota (Golden Axe docet), armi bonus fin troppo esagerate (Captain Commando docet), power up vari dagli esiti anche strani (in Knight of the Round, Perceval con upgrade diventava da biondino a tizio pelato con la barba). Con l'avvento del 3d, intorno al 1997, il genere dei picchiaduro a scorrimento veniva messo in cassa integrazione. Le storie narrate trovavano una più consola collocazione all'interno dei videogiochi domestici dove i “save game” permettevano esperienze che garantivano oltre i 30 minuti massimi da sala giochi. Un piccolo mondo scompariva. Ma il genere dei picchiaduro a scorrimento rimase nei circuiti casalinghi, pur in nuove vesti come la saga dei Dynasty Warriors e spin off vari (con ambientazioni tratte da Hokuto no Ken, Gundam e di recente One Piece...bellissimo...) e i consensi dei giocatori sono tuttora solidissimi.
Mystara era uno dei mondi classici di D&D, alzi la mano chi mi sa dire le peculiarità (io non me le ricordo più )! Anche D & D è un gioco da tavola che ha perso molti fans in ragione delle avventure gdr sui computer. Fa specie oggi guardare al passato e vedere come affrontare a spadate elfi e draghi significava passare una serata tra amici a tirare i dadi e immaginarsi le scene raccontate dal master-cantastorie (aiutato da un volume di illustrazioni), creatura mitica che letteralmente plasmava la strada a seconda di ogni giocatore e sapeva in un attimo trasportare in dimensioni parallele e mondi sommersi. Oggi affrontare a spadate elfi e draghi significa vagare da soli per le lande di Skyrim e la maggior parte delle esperienza gdr online sono basate sull'accumulo-vendita di armi. Si è persa la fantasia, forse. Nel 1993 Mystaria divenne teatro anche di uno dei più bei picchiaduro a scorrimento da sala: Dungeons & Dragons: tower of Doom. L'avventura ci faceva scegliere tra un chierico, un guerriero, un elfo, un nano e ci permetteva di intraprendere una mitica avventura tra draghi e beholder, deserti e catacombe, volta a far crollare il regno di terrore di Deimos un re Lich dei morti. 

La difficoltà elevata rendeva necessario imparare bene i comandi e assimilare le tecniche nemiche, così come dosare gli incantesimi, ma l'esperienza di gioco era grandiosa e appagante. Si poteva giocare fino a quattro giocatori contemporaneamente, grafica fantastica, il cabinato era un vero spettacolo, tra gli amanti di D&D suscitava un così grande scalpore da essere scelto come attività pre-partita, dove la partita vera è propria era quella a D&D, subito dopo la sala giochi e intervallata dall'arrivo delle pizze fino a tardo venerdì sera o facendo l'afterhours giungendo alla mattina dopo. Ma dalle parti di Saronno, che negli anni d'oro aveva tante sale giochi quante panchine, lontano dall'opulenta Milano e dalle sue sale in San Babila, nel ricchissimo catalogo dei picchiaduro a scorrimento pur presente, Tower of Doom era un po' misconosciuto. Venivano preferiti per affinità di genere i sempre ottimi The King of Dragons o Knights of the Round, mentre regge una forte nicchia di Captain Commando a contrastare Captain America and the avengers (si moriva ogni 10 secondi, un salasso), si faceva valere Alien vs Predator, Alien Breed aveva la sua cerchia di fan fedeli, ma a dominare incontrastati agli incassi e alle file erano sempre e solo Golden Axe, le tartarughe ninja (l'acchiappa clienti al bar Madonna) e Final Fight. C'era anche Double Dragons, ma era in un bar con a fianco Gal's Panic e quindi non se lo cagava nessuno, però lì venivano offerti certi panini... Il mito di Tower of Doom comunque c'era e il gioco era tappa fissa nelle trasferte. Successo a cannone, Capcom replicava con dose extra, Dungeons & Dragons: shadows of Mystaria nell'anno di grazia 1996. Deimos era sconfitto dai nostri ma Synn, una entità dragonesca incazzosa e lasciva, sembrava essere il vero burattinaio del terrore in quel di Mystara, urgeva nuova campagna. Al guerriero, al chierico, all'elfo e al nano venivano affiancati anche un mago e un ladro. Stessa elevata difficoltà, stessa necessità di imparare a utilizzare al meglio comandi e arsenale, stessa goduria da giocare. Usare il mago e il chierico apriva un'ampia rosa di possibilità circa incantesimi e pozioni varie.

Su Saturn usciva nel 1997 una collector's edition che racchiudeva entrambi i titoli. Beati loro, gli invidio ancora Power Stone...Oggi esce su psn e xboxlive questo collection, nei primi giorni di giugno. Sarà possibile giocare ovviamente on-line, con ingressi a partita già iniziata. Potremo quindi avere sempre con noi 3 amici con cui immergerci nel mondo di Mystara. Probabilmente un'uscita più indirizzata ai babbioni come me, ai nostalgici piagnoni come me per specifica. Di sicuro un acquisto indispensabile. Come Black Tiger. 
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