C'è stato un
tempo in cui regnavano i picchiaduro a scorrimento. Una variante più
“umana” dei picchiaduro uno contro uno, che permetteva di giocare
sereni senza l'assillo di una morte immediata e spesso ingiustificata
(mr. Bison-Vega ti odio!!!). II giocatore veniva messo nei panni di un
nerboruto tizio o di una mega gnocca o di un essere ambiguo (nani,
bambini alla guida di mech, robot, paperi), ognuno in grado di
picchiare centinaia di persone su schermo pur di portare a termine
una certa missione per salvare il mondo. Abbattuto un determinato
ammasso di cattivi, l'inquadratura scrollava su una nuova zona,
all'inizio sgombra ma presto più popolosa della fermata Duomo della
metro durante il derby. Per prendere sollievo dai colpi inferti era
possibile raccogliere degli enormi polli arrosto, in grado di ridare
tutta l'energia persa e per picchiare più duro spesso venivano
fornite cavalcature corazzate per lo più dall'aria idiota (Golden
Axe docet), armi bonus fin troppo esagerate (Captain Commando docet),
power up vari dagli esiti anche strani (in Knight of the Round, Perceval con upgrade diventava da biondino a tizio pelato con la
barba). Con l'avvento del 3d, intorno al 1997, il genere dei
picchiaduro a scorrimento veniva messo in cassa integrazione. Le
storie narrate trovavano una più consola collocazione all'interno
dei videogiochi domestici dove i “save game” permettevano
esperienze che garantivano oltre i 30 minuti massimi da sala giochi.
Un piccolo mondo scompariva. Ma il genere dei picchiaduro a
scorrimento rimase nei circuiti casalinghi, pur in nuove vesti come
la saga dei Dynasty Warriors e spin off vari (con ambientazioni
tratte da Hokuto no Ken, Gundam e di recente One
Piece...bellissimo...) e i consensi dei giocatori sono tuttora
solidissimi.
Mystara era uno
dei mondi classici di D&D, alzi la mano chi mi sa dire le
peculiarità (io non me le ricordo più )! Anche D & D è un
gioco da tavola che ha perso molti fans in ragione delle avventure
gdr sui computer. Fa specie oggi guardare al passato e vedere come
affrontare a spadate elfi e draghi significava passare una serata tra
amici a tirare i dadi e immaginarsi le scene raccontate dal
master-cantastorie (aiutato da un volume di illustrazioni), creatura
mitica che letteralmente plasmava la strada a seconda di ogni
giocatore e sapeva in un attimo trasportare in dimensioni parallele e
mondi sommersi. Oggi affrontare a spadate elfi e draghi significa
vagare da soli per le lande di Skyrim e la maggior parte delle
esperienza gdr online sono basate sull'accumulo-vendita di armi. Si è
persa la fantasia, forse. Nel 1993 Mystaria divenne teatro anche di
uno dei più bei picchiaduro a scorrimento da sala: Dungeons &
Dragons: tower of Doom. L'avventura ci faceva scegliere tra un
chierico, un guerriero, un elfo, un nano e ci permetteva di
intraprendere una mitica avventura tra draghi e beholder, deserti e
catacombe, volta a far crollare il regno di terrore di Deimos un re
Lich dei morti.
La difficoltà elevata rendeva necessario imparare
bene i comandi e assimilare le tecniche nemiche, così come dosare
gli incantesimi, ma l'esperienza di gioco era grandiosa e appagante.
Si poteva giocare fino a quattro giocatori contemporaneamente, grafica
fantastica, il cabinato era un vero spettacolo, tra gli amanti di D&D suscitava un così grande scalpore da essere scelto come attività
pre-partita, dove la partita vera è propria era quella a D&D,
subito dopo la sala giochi e intervallata dall'arrivo delle pizze
fino a tardo venerdì sera o facendo l'afterhours giungendo alla
mattina dopo. Ma dalle parti di Saronno, che negli anni d'oro aveva
tante sale giochi quante panchine, lontano dall'opulenta Milano e
dalle sue sale in San Babila, nel ricchissimo catalogo dei
picchiaduro a scorrimento pur presente, Tower of Doom era un
po' misconosciuto. Venivano preferiti per affinità di genere i sempre
ottimi The King of Dragons o Knights of the Round, mentre regge una
forte nicchia di Captain Commando a contrastare Captain America and
the avengers (si moriva ogni 10 secondi, un salasso), si faceva valere
Alien vs Predator, Alien Breed aveva la sua cerchia di fan fedeli, ma
a dominare incontrastati agli incassi e alle file erano sempre e solo
Golden Axe, le tartarughe ninja (l'acchiappa clienti al bar Madonna)
e Final Fight. C'era anche Double Dragons, ma era in un bar con a
fianco Gal's Panic e quindi non se lo cagava nessuno, però lì
venivano offerti certi panini... Il mito di Tower of Doom comunque
c'era e il gioco era tappa fissa nelle trasferte. Successo a cannone,
Capcom replicava con dose extra, Dungeons & Dragons: shadows of
Mystaria nell'anno di grazia 1996. Deimos era sconfitto dai nostri ma
Synn, una entità dragonesca incazzosa e lasciva, sembrava essere il
vero burattinaio del terrore in quel di Mystara, urgeva nuova
campagna. Al guerriero, al chierico, all'elfo e al nano venivano
affiancati anche un mago e un ladro. Stessa elevata difficoltà,
stessa necessità di imparare a utilizzare al meglio comandi e
arsenale, stessa goduria da giocare. Usare il mago e il chierico
apriva un'ampia rosa di possibilità circa incantesimi e pozioni
varie.
Su Saturn usciva
nel 1997 una collector's edition che racchiudeva entrambi i titoli.
Beati loro, gli invidio ancora Power Stone...Oggi esce su psn e
xboxlive questo collection, nei primi giorni di giugno. Sarà
possibile giocare ovviamente on-line, con ingressi a partita già
iniziata. Potremo quindi avere sempre con noi 3 amici con cui
immergerci nel mondo di Mystara. Probabilmente un'uscita più
indirizzata ai babbioni come me, ai nostalgici piagnoni come me per
specifica. Di sicuro un acquisto indispensabile. Come Black Tiger.
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