giovedì 14 agosto 2014

Orfani vol. 10


Il gruppo si è diviso ed è nata tra loro una autentica guerra fratricida. In gioco è la divulgazione di una verità scomoda o il perpetrarsi di una comoda bugia. Troppi sono i morti, troppi sono i segreti sepolti e che dovrebbero rimanere tali. Ma il gruppo ormai sragiona. I ragazzi sono armi inarrestabili capaci di calpestare ogni sentimento umano pur di far prevalere o meno gli ideali di una guerra che li ha visti di fatto degradare a burattini. Ringo e la Mocciosa si affrontano così in un epocale duello, tanto violento quanto in un certo senso erotico. L'attrazione, l'amore fra i due, gioca ancora un ruolo importante nonostante gli ultimi tragici avvenimenti. Ugualmente Boyscout affronta il suo Angelo, la donna da lui appena sposata, con la consapevolezza, per la prima volta, che svolgere il proprio dovere senza fiatare potrebbe non essere la scelta giusta. Tra tanto sangue e dramma, il volume si prende una piccola pausa, raccontando di un'estate di tanti anni fa. Dopo la solita truculenta carneficina socio-politica gli Orfani ancora giovani ridevano insieme in una giornata al mare, quando ancora un barlume di innocenza forse c'era ancora.

orsacchiotti estivi balneari e sentimentali, pare di sentire in sottofondo Yesterday..
  
Recchioni ha del tutto tolto il limitatore e questo numero 10 degli Orfani descrive il massimo punto del sanguinoso dramma umano dei personaggi. L'azione si sussegue concitata e i combattimenti impegnano la maggior parte delle tavole. I disegni di Matteo Cremona, vividi e aggressivi nel tratto, sono straordinari nel sottolineare il coinvolgimento fisico ed emotivo dei nostri eroi. La lotta tra Ringo e la Mocciosa assume quasi per eleganza le movenze di un balletto erotico per poi accelerare verso la più estrema e cinica brutalità.  Una violenza totalizzante che punta i riflettori sui personaggi adombrando fondali che poi tornano a essere dettagliati e curati durante le scene di "calma". Belli i colori di Annalisa Leoni, che sottolineano con tonalità forti la cruenta azione in scena. I colpi si "sentono", bucano la quarta parete come nel classico dc La morte di Superman. Un lavoro encomiabile per una serie che è lanciatissima verso un finale davvero adrenalinico e drammatico.
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