Marvel
Zombies. Supremi (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). Era
inevitabile e pertanto è successo. Era troppa la voglia di “Vedere
l'effetto che fa”. Lo squadrone supremo, il supergruppo
“ispirato” alla Justice League presente nell'universo Marvel, ha
subito la cura zombificante. È già successo di diventare zombies,
da poco (2009-2010), anche per i titolari campioni “effettivi” della
D.C. in Blackest Night... che di fatto si sono ispirati a Marvel
Zombies che macina consensi dal 2005, è quindi anche una questione
di “ridare” a Cesare; quando le idee sono buone... In questo caso
l'artefice delle malefatte è uno scienziato pazzo che, approfittando
di una visita dello squadrone al centro di ricerche di P.E.G.A.S.U.S.
(in Marvel, ormai lo sapete, si amano gli acronimi, questo sta per
Potential Energy Group Alternate Sources) nello Stato di New York,
luogo di ricerca per le energie alternative, si è fatto dare al
Dr.Spectrum (l'equivalente di Lanterna Verde) il codice genetico del
gruppo, dicendogli che sarebbe stato vitale per la ricerca medica. Lo
scienziato ottiene facilmente i dati e in seguito elabora il
super-dna, fondendolo con i misteriosi raggi zeta (indovinate da che
mondo provenienti?) ricavati da dei pulviscoli raccolti da
P.E.G.A.S.U.S.
Attraverso i suoi collettori satellitari. Dna e raggi
sono stati così impiantati, poiché lo scienziato è folle, in dei
cadaveri, che sono mutati fino a ricreare uno squadrone supremo
nuovo fiammante. Solo che zombificato. Panico alla base, il
personaggio secondario-sorpresa-kinder, guarda caso addetto alla
sicurezza dell'impianto è Battlestar, conosciuto anche come il
“quinto Bucky” (i suoi 3 fan sulla terra esultano... sì, lo so che
siete di più in realtà, fondiamo un serio fans club!!). Chi riuscirà
a sistemare le cose? Anche in questo caso sarà un eroe amatissimo,
il cui ritorno era da lungo tempo atteso, a rimettere le cose a
posto. Non lo vedevamo da Vendicatori Divisi, in cui appariva risorto
nientemeno che in forma zombie dai poteri della strega Wanda
“Scarlet” Maximov. Il vendicatore in questione era defunto
disperdendosi nello spazio in pura energia e lo scienziato pazzo di
cui sopra nella raccolta di raggi Z è incappato anche i questa
energia cosmica, che ha deciso di conservare per i suoi straordinari
poteri. Con la base P.E.G.A.S.U.S. invasa, i pochi soccorritori, con
un grosso colpo di fortuna riescono così a richiamare dal limbo un
potentissimo alleato: Jack di Cuori. E il pubblico è in delirio
(Jack conta di fatto anche più di 15 fan accaniti, presumo). Da
allora l'idea di contenere lo squadrone sarà tutta discesa. La formula
non cambia: grandi dosi splatter, molto divertimento, eroi delle
seconde file che diventano protagonisti. Di fatto l'intero squadrone
supremo è molto amato e la sua versione ultimizzata, Supreme Powers
(che ha pure goduto di un crossover con gli ulitmates) è una delle
pagine più belle del fumetto moderno. Marvel “rilegge la DC”,
reinterpreta il lavoro di altri, ma non per questo svilisce i
personaggi o ne fa scialba parodia... in Supreme Powers intendo... qui
sui Marvel Zombies ci si sbellica invece! Del resto come si può
resistere alla tentazione di replicare l'arrivo sulla Terra a casa
Kant di una versione zombificata di Superman? Non si può. Anche se
quelli qui proposti sono eroi nuovi di pacca (virtualmente) nelle
poche pagine a loro dedicate (5 episodi) i supremi riescono a essere
convincenti e ben caratterizzati. Su tutti un plauso allo struggente
e inarrestabile Hyperion (da antologia il capitolo 2 in proposito,
con la presenza del super-gruppo del Kansas conosciuto come “I
Mietitori” - Harvesters e con la radicale scelta culinaria di
Hyperion per redimersi), ma merita menzione anche lo schivo Nuke, lo
schifoso Shape (da solista sul finale). Avrei voluto vedere più
presente Night Hawk, che in fondo è l'equivalente di Batman, ma non
si può avere tutto. Appena entra in scena Jack però, tutta la
nostra attenzione è focalizzata su di lui. La sua caratterizzazione
dai risvolti drammatici colpisce anche grazie i classicheggianti
flashback stile disegno retrò sulla sua vita. Ammazza
quanta sfiga in un solo personaggio. A sorpresa in questo volume
molto spazio viene lasciato ai personaggi umani, a differenza delle
altre storie della collana, ma di sicuro non è un male. Buona la
sceneggiatura di Marraffino, ottimi i disegni di Blanco. Sul livello
del vol.3 questa saga, senza dubbio.
Canto
di natale zombie. (contenuto nell'omonimo volume cartonato Marvel). Versione zombesca del classico di Dickens. Peccato manchino
i superzombie. Molto carino ma qui fuori tema.
Marvel
Zombies Destroy! (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel).
Luglio 2012. Marraffino dopo l'ottimo lavoro svolto con lo Squadrone
Supremo Zombie viene riconfermato per questo nuovo arco narrativo, ma
viene coaudiuvato dall'immenso Peter David (non ditemi che non sapete
chi è il più grande scrittore di Hulk e il main da “n” anni sul
dissacrante fumetto mutante con protagonista il mitico Uomo
Multiplo). Ai disegni Pierfederici (passato alla Marvel dopo un
passato sul “nostro” Jonathan Steele) e Barrionuevo (talento
argentino noto per lo più alla Distinta Concorrenza). Copertine con
ricercati effetti tridimensionali by Michael Del Mundo.
Di nuovo in
scena A.R.M.O.R., questa volta comandata da Howard il papero in
persona, accompagnato per l'occasione da un altro grandissimo “eroe
di seconda fila”, il mitico Dum Dum Dugan. Questa volta bisogna
vedersela con i nazisti, nello specifico con una loro versione
zombificata. Ed ecco che la brigata papera (composta tutta da
“seconde file” ovviamente) si imbarca in un'impresa epica in una
dimensione che storicamente vede i nazisti aver vinto la guerra. Come
hanno fatto? Le ricerche mistiche del Reich hanno portato alla
mitologia nordica e alla zombificazione dei soldati dell'asse. Gli
zombie-nazisti sono tanti e cattivi e stanno ora progettando di
invadere altre dimensioni per placare la fame. Ovviamente non ci sono
solo zombie nazisti, ma anche superzombie nazisti. Così il manipolo
di eroi sotto la guida di Dum Dum irrompe nel zombieverso nazi,
lanciata a rotta di collo e armata fino ai denti. Ma non saranno i
soli ad anteporsi al Reich. Troveranno ad aiutarli le
“suffragette” capitanate da Miss America (e qui andiamo oltre il
nerdismo concepibile, trovatemi 1 singolo fan delle suffragette).
Sarà un massacro. Pochi sopravvivranno. Divertentissimo
action-splatter, splendidamente disegnato e dal ritmo forsennato,
l'ennesima conferma dell'indubbio talento di Marvel nel saper gestire
al meglio il suo brand. Alle “seconde file” si alternano qui
comprimari di extra-lusso e la trama non sgarra mai di un secondo
nello scandire con il giusto ritmo proiettili e sangue. Diventa
sempre più difficile stillare una classifica del volume migliore,
per me è l'ennesimo parimerito con Marvel Zombies 3.
Marvel
Zombies Halloween (contenuto in appendice al volume 100% Marvel
Marvel Zombies Destroy!). Torna Van Lente, ai disegni invece c'è
Vitti. È un one shot molto tenero su una mamma e un bambino che
cercano di passare Halloween in un mondo popolato dai super zombie,
per l'occasione super adolescenti e bambini. Viene in qualche modo
racchiuso tutto il senso dell'opera iniziata nel 2005, si indaga su
cosa veramente ci colpisce nei racconti di zombie. C'è sempre un
forte elemento ludico, la gioia un po' perversa di vedere
rappresentata una sorta di variante del nascondino dove chi viene
morso prima o poi finisce in pezzi come un palloncino di sangue. Ma
quello che caratterizza da sempre le storie sugli zombie, tutte le
storie migliori sugli zombie, sono le meccaniche di interazione tra i
“vivi”, persone qualunque che assurgono in una società di colpo
ritrovatasi più piccola al ruolo di eroi.
Eroi che si caratterizzano
anche per un singolo gesto, eroi che non arriveranno alla fine del
racconto o del film, ma rimarranno impressi negli spettatori-lettori
come chi, anche per poco, ha saputo ritagliarsi un posto tra la massa
(di non morti), perché ha fatto la differenza. Eroi “minori” nel
palcoscenico della vita, ma che sanno fare la differenza, come i tanti
“eroi di seconda fila” dello sterminato pantheon Marvel, che
vengono dai fan ricordati per quel qualcosa di speciale che li fa
emergere dalla massa anche quando il primo piano è per il pezzo
grosso, l'eroe della testata che vende. Il gioco degli Zombies
potrebbe continuare all'infinito ma questo episodio di Halloween,
ultima pubblicazione ad ora della collana Marvel Zombies, è perfetto
per sintesi e messaggio, che l'autore affida alle parole di una madre
(che i fan ben conoscono) per rabbonire il suo bambino, per
spiegargli che avere paura non serve. Gli zombies sono belli e
divertenti, ma sono i vivi quelli che spaccano, benché abbiano i
minuti contati. E così se la notte di Halloween è apparentemente un
gioco in cui appaiono mostri e streghe, il suo significato più
profondo è ricordare le persone care, quelle che non ci sono più.
Tenersele vicino a sé nella mente per le piccole, grandi cose che
hanno fatto nella loro vita, per l'ispirazione che ci hanno dato nel
vivere al meglio. Vivi 1 - Morti 0.
E
per il futuro? Non ci sono grossi aggiornamenti in merito. C'è
sì in ballo in casa Marvel un grosso progetto riguardante gli
Zombies cui starebbe partecipando Romero ma non pare riguardi, almeno
direttamente, i supereroi zombi. I fan hanno chiesto a gran voce un
film cinematografico sui Marvel Zombies ma gli studios, che
ricordiamo essere proprietà Disney, vorrebbero per ora (e presumo
per sempre) evitare di associare pupazzetti colorati con macabri
ammassi di carne macellata, decisamente inadatti al Disney Store di
Milano. Nella speranza che ci siano nell'immediato buone nuove, non
ci resta che incrociare le dita e attendere che Jack, Howard e Aaron
tornino tutti insieme a dare la caccia ai super-non-morti.
Talk0
Nessun commento:
Posta un commento