Parte quarta...
Marvel Zombies
4. Figli della Mezzanotte. (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). Squadra che vince non si cambia. Tornano tutti gli artisti
coinvolti in Marvel Zombies 3 e continuano le storie legate al nucleo
di controllo multi-dimensionale conosciuto come A.R.M.O.R. (che sta
per: Alternate, Reality, Monitoring, Operational, Response). Scende di
nuovo in campo il carismatico Dr. Morbius, questa volta operativo in
prima persona come leader dei ri-fondati “Figli di Mezzanotte”,
gruppo di eroi ispirato ai classici mostri cinematografici, tra le
cui fila troviamo Licantropus, la strega Jennifer Kale, il figlio del
demonio Hellstrom. Il gruppo darà la caccia a Head-Pool, ultimo
superzombie rimasto nell'universo 616, ma non saranno i soli. Anche
il sedicente zar del crimine conosciuto come The Hood, alla guida di
un nutrito gruppo di supercriminali, cerca la testa non morta del
mutante, spera di poterla utilizzare come arma.
Non manca la
partecipazione di Simon Garth, conosciuto anche come “lo Zombie”,
una capatina dell'Uomo Cosa e la visitina di qualche potente entità
demoniaca. Questo arco narrativo è un autentico atto d'amore per i
personaggi minori a tematica horror della Marvel. Non mancano i top
guy come Deadpool, nella sua versione Head-pool, o The Hood (che
all'epoca era sull'onda, ora si può tranquillamente dire tra i
dispersi o seconde file), ma gli altri vi sfido davvero a riconoscerli
senza fare uso di wikipedia (magari Morbius se leggete Spiderman lo
conoscente però, si è fatto “vivo” anche di recente). Con tutta
questa voglia di citare e allegare personaggi forse si perde però di
vista il tema zombesco, che viene relegato davvero a poche pagine, ma
non manca azione concitata, tanto sangue disegnato e qualche
battutaccia qua e là. Bello ma inferiore al capitolo 3 nella
sceneggiatura e nelle atmosfere, i disegni e colori rimangono di
fatto notevolissimi. Anche qui solo 4 capitoli. E manca Machine Man,
un vero peccato. Viva Machine Man!
Marvel Zombies:
Evil Evolution. (inedito) Novembre 2009.
Cosa succederebbe se i Marvel zombies penetrassero sul pianeta delle Marvel scimmie (una
specie di pianeta delle scimmie Marvel)? Non lo so, il volume è
misteriosamente inedito in Italia. Potrebbe essere interessante? Le Marvel scimmie, di cui la prima run è stata pubblicata in un volume
Panini For Fans Only sono un progetto curioso ma che andrebbe
sviluppato con logica e buon senso. Diciamo che le premesse sono
simpatiche, ma se quello che ho visto finora “è tutto” la serie ha
dei grossi limiti. Lo recupererò in inglese? Panini c ripensa e lo
stampa? Ne sentiremo la mancanza? Boh... e con questo sì che mi
dimostro un recensore con le palle...
Marvel Zombies
il Ritorno (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). Dopo aver
trattato le piccole-grandi epopee di personaggi minori, Van Lente
decide di continuare la storia dei Marvel Zombies da dove si
interrompeva con il vol.2. Ci sono grossi piani per porre per sempre
la parola fine all'invasione zombie. Ci sono entità potentissime
che per una volta non staranno a solo a guardare. In un crescendo
drammatico tutto avrà una conclusione. È tempo che un personaggio
(amatissimo) smetta i panni del supercriminale e reindossi la casacca
da vendicatore che da sempre si merita. Spoiler non ammessi. Tornano
in scena i personaggi di punta in un ciclo di 5 capitoli, editi dal
novembre 2009, che si impongono di fare il punto sulla storyline
principale. Ma non è Van Lente il solo autore. Ai testi c'è anche
Seth Grahame Smith, autore di romanzi horror moderni come Orgoglio e
Pregiudizio Zombie e Abraham Lincoln Vampire Hunter (se solo per il
film avessero preso per interpretare Lincoln Liam Neeson staremmo
tutti a gridare al miracolo). Ci sono anche Jonathan Maberry (i suoi
libri sugli zombie sono pubblicati in Italia da Delos Books, di
recente, fine marzo è uscito “la notte degli zombie”) e David
Wellington (tra cui l'ottimo Zombie Island edito da Mondadori).
Giusto
per confermare che non di sole frattaglie disegnate si tratta, questi
autori mettono insieme una storia chiara, lineare, che pesca
direttamente nel passato e nel recente della storia dei fumetti Marvel e arriva a un finale strano ma perfettamente logico.
Rimangono delle domande insolute, rimane LA domanda principale. Ma
questa saga non è necessariamente la fine delle avventure dei
superzombie, ci sarà tempo per riparlarne. Anche per i disegni
siamo, di nuovo, al top. Vuoi per le sempre straordinarie copertine
di Suydan, vuoi per gli artisti grafici impiegati, uno diverso per
ogni capitolo. Straordinario Dragotta nel cap.1, che reinterpreta lo
stile grafico (con un tocco di modernità) più classico dei fumetti
dell'uomo ragno, con omaggi a Ditko, Romita, McFarlane e tanti altri.
Molto bravo, vivido e ricco di dettagli, Mutti sul numero 2,
disturbante e aggressivo Alexander nel capitolo 3, un po' troppo
misurato e pulito (che non fosse per una storia sugli zombie non
sarebbe manco un male) Elson sul numero 4, folgorante e grintoso
Alves sul quinto. Davvero un numero imperdibile, dotato di una
qualità poi assai rara nel fumetto americano: niente lungaggini. Gli
eventi qui narrati potevano benissimo essere ampliati a dismisura,
farci una serie di 30 uscite, ma si sceglie invece una solida
sintesi, la giusta scansione di una storia che rimarrà impressa nel
tempo.
Marvel Zombies
5. La bella, il pennuto, il robot. (contenuto nell'omonimo volume
100% Marvel). Quando il successo non cala, non si può dare il colpo
di grazia a una serie. Occorre rilanciare e farlo al meglio. Ecco
quindi che il sempre bravo Van Lente viene richiamato al lavoro e
tornano in scena gli eroi di “seconda fila” tanto amati dai fan. È
giugno 2010 ed è passato un po' dall'ultimo numero di Marvel Zombies
il ritorno, datato novembre 2009. Ritorna in grande stile la
A.R.M.O.R. e la sua opera di disinfestazione zombie nei multiversi.
Acclamato dalla folla, torna protagonista Machine Man, questa volta
affiancato da uno dei personaggi più richiesti (che presto godrà di
un bel volume Omnibus by Panini), ossia Howard il Papero! Quante
volte abbiamo chiesto a gran voce di leggere le sue avventure! Come
dite? Non le ha chieste nessuno? Solo a me era piaciuto il film del
1986? Howard il papero! Nessuno è entusiasta della cosa? Platea
difficile oggi...
Eccoci quindi a
“spasso nel tempo”, partendo da un universo western, dove al
gruppo si unirà la figlia del pistolero Quicksilver, un salto per
trovare Killraven e il suo team, passare al mondo medievaleggiante
dell'isola di Wight e chiudere in un universo 2099. L'argomento
principe di questo arco narrativo è nientemeno che “i fumetti Marvel del presente e passato”, soprattutto quelli scomparsi. Si
pesca appunto dalla poco prolifica produzione di Killraven passando
ai mai troppo compianti 2099, omaggiando mondi narrativi così come
il peculiare stile a fumetti che li contraddistingueva. Classico e
dettagliato, con forme rifinite Killraven, spigoloso e dalla
colorazione essenziale, anche per il tipo di carta usato, lo stile di
2099, giusto per citare gli “antipodi”. A chiudere questa
celebrazione del fumetto non poteva mancare la celebrazione del fan
del fumetto, il Marvel Zombie per eccellenza, cui viene dedicato il
capitolo 5 del volume. Bisogna stare attenti a polveri e muffe nella
conservazione dei fumetti... La copertina che preferisco (ogni numero
ha una copertina di un autore diverso) è quella di Mike Del Mundo per
il numero 5. Questo arco narrativo è mutante per sua natura, storia
e ritmo vengono influenzate dal relativo contesto narrativo ma a
rendere unica l'amalgama è la incondizionata simpatia che si prova
nei confronti dei personaggi principali, una compagine decisamente
“unica” nel suo genere. La lettura è stra-consigliata ,
soprattutto ai nostalgici. Il tono dell'opera è però giocoforza
inferiore al volume precedente, attestandosi in media sullo stesso
livello del vol.4.
Fine parte quarta...
Avete vinto il premio "blog 100% affidabile", se vi interessa passate da me ;) http://fotogrammidizucchero.blogspot.it/
RispondiEliminaMa grazie mille!! Siamo davvero orgogliosi! :)
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