Annunciato da Dynit insieme a GITS Arise (e noi ci abbiamo beccato!)
Si può viaggiare
nel tempo? Quali sono le conseguenze, anche bellico-politiche, se c'è
di mezzo un'associazione malvagia che mira a conquistare il mondo (e
se questa fosse nientemeno che il Cern europeo, che pubblica
informazioni discordanti dalle reali scoperte che sta raggiungendo ai
fini di diventare una superpotenza)? Chi è John Titor, sedicente
viaggiatore del tempo apparso sul web nel 2000 e che dichiara di
venire dal 2036?
Può uno scienziato decisamente pazzo (non troppo
dissimile dal suo epigono di “Piovono polpette”... di cui presto
in uscita in capitolo 2...), bevitore abituale di Dr.Pepper (quanto
mi manca la Dr. Pepper, un tempo remoto c'era pure in Italia ma la
odiavano tutti perché troppo zuccherina... stolti! E dire che un tempo
in Italia c'erano pure le fruzzy pazzy... ma sto divagando...),
assistito da una svampita cosplayer e da un super-hacker-nerd
riuscire a risolvere l'ingarbuglio o girerà a vuoto tra paradossi
temporali e paranoia senza capirci nulla, convinto di aver realizzato
per primo un micro-onde, attivabile tramite cellulare, in grado di
trasportare nel tempo un casco di banane e quindi essere lui stesso
l'ideatore della prima e funzionante macchina del tempo (nome
provvisorio micro-onde telefonico)?
Abbassate i sedili reclinabili,
allacciate le cinture e mettetevi in posizione comoda con in mano
qualcosa di fresco, magari una Dr. Pepper. Benvenuti nel delirante
mondo si Steins; Gate. Ricominciamo da capo con più calma (ma meno
nello spirito di questa opera catastrofi-comica del 2011). Dopo una
conferenza sui viaggi nel tempo lo scienziato pazzo (per gli amici
Okarin, ma non ama che gli amici lo chiamino così) scopre il
cadavere di una ricercatrice. Invia un sms al suo amico-sottoposto
hacker circa l'accaduto, ma al momento dell'invio qualcosa cambia,
tutto sparisce intorno a lui, la realtà è stata alterata. Lui se lo
ricorda, ma non c'è stata alcuna conferenza sulle macchine del tempo
quella mattina, in quanto un satellite si è misteriosamente
schiantato sul palazzo di Akihabara in cui si sarebbe tenuto
l'incontro. Le sorprese maggiori arrivano però quando scopre che il
messaggio che ha spedito all'amico è in realtà arrivato a lui una
settimana prima del momento dell'invio e che la ricercatrice uccisa è
viva e vegeta. Qualcuno lo sta facendo impazzire o forse il fatto che
il cellulare con cui ha inviato il messaggio sia lo stesso con cui
manda indietro nel tempo le banane non è del tutto casuale. Certo
non aiuta il fatto che la stessa ricercatrice tenga subito dopo una
conferenza nella quale mette alle spalle al muro il nostro Okarin
confutando la completa impossibilità scientifica delle macchine del
tempo.
Nato come visual
novel nel 2009 (ho fatto la rima) una sorta di fumetto
interattivo (l'interattività è per lo più relegata nella scelta di
mandare o meno dei messaggi con il sopramenzionato
cellulare-temporale) ovviamente fruibile solo in Giappone, creato
da Nitroplus con 5pb, parte centrale di un progetto più vasto,
questo anime, classe 2011, realizzato da White Fox (studio che ai più
non dirà molto se non per partecipazioni alle animazioni di Pokemon
bianco e per una collaborazione con Gundam 00) ha mietuto un mare di
consensi per la sua trama cervellotica e per l'eccentricità dei suoi
personaggi. I capitoli compongono un intricato puzzle narrativo in
cui è facile perdersi, supportato per via di una dirompente vena
comica che fa di tutto per distrarci. Una volta entrati nella logica
contorta degli episodi è difficile uscirne, complice la simpatia che
subito suscita il cast e una realizzazione di buon livello, con un
chara progettato per far risaltare al meglio i lati comici e
ammiccanti di un nutrito cast femminile. Il chara originale è di
Huke, già noto su queste pagine per il lavoro su Black Rock Shooter,
alla regia anche un pezzo grosso come Takuya Sato, che alcuni
ricorderanno per NieA7 e molti per Fate/stay Night. Oltre alla serie
c'è anche un film ambientato tempo dopo gli eventi principali.
Più di un
appassionato di anime era rimasto perplesso ad ascoltare una risposta
al “question-time” di Dynit durante una convention di Lucca di un
paio di anni fa. L'editore avrebbe portato in Italia Puella Magi
Madoka Magica (di cui colpevolmente non ho ancora parlato), ma non
avrebbe fatto altrettanto per uno degli anime più famosi e richiesti
dal giappone, Steins; Gate.
Ecco che invece
Dynit ci ripensa e porta da noi l'opera completa, immagino, di oav e
film. Di sicuro un bel regalo per i molti appassionati dell'opera e
per gli appassionati tutti di anime e fantascienza. Steins; Gate è
leggero, appassionate e divertente e probabilmente godrà anche di un
passaggio televisivo su rai4.
Di recente, un
annetto fa, Dynit ha ri-sconvolto tutti dicendo di non essere
interessata a portare da noi Tiger e Bunny e anche in questo caso
speriamo (io spero molto) di essere smentiti.
Parlavamo non
troppo tempo fa di Arise, nuova incarnazione del brand relativo a
Ghost in the Shell, una serie di film che, similmente a Code Geass:
Akito the Exiled, passeranno prima al cinema (in Giappone), per poi
essere trasposti in home video. La storia sarà un prequel e si parla
già di alleggerimento delle plumbee atmosfere della serie (e meno
male), ai lavori sempre la premiata ditta Production I.G..
Per il
resto è tutto ancora abbastanza blindato e vi faremo sapere solo
quando ne sapremo un po' di più. Non è ancora uscita la prima
pellicola che già Dynit ne ha accaparrato i diritti e noi, che
abbiamo ancora una volta suggerito l'acquisto, non siamo che
felicissimi circa le nostre portentose doti di chiaroveggenza. Sarà pure
un caso, ma ci fa piacere pensarlo e quindi vogliamo rilanciare! Cara
Dynit, che ne pensi di portarci Rahxephon (di cui penso i diritti Shin Vision essere scaduti essendo passato oltre un decennio), magari
come da nuova fiammante riedizione blu ray da poco uscita in
Giappone? Chissà mai che non ci diano ascolto di nuovo...
Talk0
Le frizzy pazzy! Le "gomme scoppiettine"!!!!!!! (Scusa l'intervento da bimba di 9 anni :P)
RispondiEliminaAhahah figurati!
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