C'era una volta un tizio che garantiva di fare i soldoni con pellicole che costavano pochissimo. Per dimostrarlo girò con due pesos un film che parlava di un chitarrista diventato giustiziere dopo un grave fatto di sangue. Un film così piccolo ma così carico e sentito che tutti stavano a pensare: "Chissà quale alto messaggio ci sta dietro?", oppure "Ma quella mitica locandina, quella con la tartaruga, ma quanto è figa e profonda? Roba da senso della vita con l'immagine che se vista divisa a metà parla di passato e presente, prima musicista poi pistolero, con la volontà di tornare indietro a lenti passi di tartaruga. Ma quale uomo profondo può fare ciò? Un genio assoluto! Premiamolo in tutti i festival che incontra"
Locandina decisamente figa e profonda con tartaruga |
Ma la cosa più bella di questo cineasta latino è che non se la mena per nulla, è un amicone, ama gli scherzi e gli si vuole bene. La prima pellicola viene gonfiata un po' da Hollywood, diventa Desperado con Banderas, il nostro si circonda di una famiglia allargata di attori e tecnici che ricorreranno sempre in futuri suoi lavori, tra cui il mitico Danny Trejo, e il resto è leggenda. Ma nel cast ricordiamolo con gioia, anche se appare per poco, quel mito di Danny Trejo, armato di letali coltelli. Questo è già il prototipo del futuro Machete, un segno del destino. Gli anni passano e Bob Rodriguez diventa amicone di Tarantino. Esce quella figata pazzesca di "Dal Tramonto all'alba" (dove Trejo fa una particina come barista-vampiro ultra sudicio, l'uomo che vorreste che vostra figlia vi portasse a casa) e quel simpatico cazzeggio di Four Rooms. Robert viene accolto al tavolo buono dei registi in ascesa pseudo-indipendenti e figosi, roba stile il rat pack anni '70 di Coppola e soci.
quella figata pazzesca di Dal Tramonto all'alba |
Il genio diventa mito, i seguaci non tardano ad arrivare in massa. Qualcuno guarda "The Faculty", sussurra "erede di Carpenter" e viene giustamente picchiato a sangue, ma l'emozione c'è, il ragazzo ci sa fare! Film divertenti e strapieni di gnocca e sangue, non si può volere di più.
il ragazzo ci sa fare |
Poi ecco che viene fuori la sua vena più terrificante. Rob ama i bambini. Rob vuole fare film per bambini. Film alla James Bond da bambini, con personaggi ridicoli, armi ridicole, trame ridicole, attori per lo più decaduti e pertanto ridicoli. Film dove gli "adulti"ti dicono cose tipo"fai questo con il vettore xy"o"prova il pulsante supersegreto"in trame per lo più defecali. Divertenti se avete sei anni, con effetti visivi che ammiccano ai film di mostri classici, con un cast di tutto rispetto (più o meno)e con la partecipazione di una giovane piccola star di nome Alexa Vega, a cui più avanti torneremo... Ma in fondo... Mah...
Colonnello Kurtz di Apocalypse Now reso pazzo dalla visione di Spy Kids 1,2,3,4 e Sharkboy e Lavagirl visti in unica maratona autolesionista... l'orrore... |
Dopo aver atterrito tutti i fan di vecchia data non con uno, ma ben due Spy Kids (in cui Denny Trejo figurava come zio "Machete"...) il nostro torna all'ovile, gira "C'era una volta in Messico" (seguito spirituale-reboot di El Mariachi e Desperado... quando si hanno due idee due...) e torna a sbancare grazie alla presenza in scena del più mitico Johnny Deep di sempre affiancato dal grandioso Mickey Rourke e da un mega cast. Sì, anche qui torna il fornaio del Mulino Bianco, sempre bolsissimo, ma il film diverte. Contento dell'incasso, ci affligge con un terzo Spy Kids di insostenibile bruttezza, ambientato nel mondo dei videogame. Per intervento dell'amico Tarantino resuscita di nuovo e gira l'immenso Sin City. Per poi tornare a girare l'osceno Sharkboy e Lavagirl come se nulla fosse (però è in 3d prima di Avatar e non pare manco tremenderrimo, se tremenderrimo fosse una parola vera... genio e sregolatezza)... Ma l'amico Tarantino è di nuovo lì a dargli la mano e coinvolgerlo nella più grande operazione cazzeggio della storia recente del cinema, il filmone in due parti Grindhouse. Prendi il cinema action serie b anni '70, gonfialo di ironia e di trovate meta-chiccose, servi a disperati bramosi di qualsiasi cosa con su scritto Tarantino. Dopo essere andato così così al botteghino, Grindhouse venne pompato in due film a sé conosciuti come "A Prova di Morte" e "Planet Terror". "A Prova di Morte" di Tarantino viene forse un po' troppo diluito, ma è il film con Kurt Russel da vedere e rivedere all'infinito. "Planet Terror" di Rodriguez è uno zombie movie trashario oltre limite consentito, ma così fuori di melone che conquista alla prima visione.
operazione cazzeggio |
E "Planet Terror" è una autentica figata. Qualcuno sussurra "Carpenter" e non viene menato. Non troppo forte almeno. Per rendere l'esperienza più strana, per far credere che i due film fossero pellicole ritrovate di una fantomatica etichetta anni settanta realmente esistita, vengono creati anche dei fake-trailer di altre pellicole della stessa etichetta. Uno spunto per continuare la serie se fosse andata bene. E fu qui che Rodriguez se ne esce con questo
Danny Trejo dopo aver girato il fake trailer insiste per fare il film vero. Rodriguez sente che è un atto dovuto dare a Danny, dopo secoli di parti di messicano grosso e cattivo fetido, la parte da protagonista nonché da eroe. Danny se la merita anche perché è un attore bravissimo e versatile e vi invito a vederlo nel remake di Halloween di Rob Zombie per rendervi effettivamente conto di quanto valga al di là della sua possanza scenica. E Machete si fa. Il divertente b-movie su di una specie di super agente di polizia messicano, tra serio e faceto, tra splatter e intelligente satira sulla situazione di chi vive al confine con l'America. Rodriguez coinvolge divertiti attori, roba grossa come Seagal ma anche Bob De Niro, Jessica Alba, la Rodriguez e tanti altri. Il film diverte, fa pure un pochino riflettere, delizia il palato. Incassa pure benissimo. E il pubblico in visibilio. Nello stesso anno produce l'ottimo "Predators", rende noti i suoi trascorsi, a livello di scrittura, con il brand e dichiara che farà almeno altri diecimila film sull'alieno cacciatore. Era tempo di risputtanarsi con Spy Kids 4. Solo che i bambini del primo trittico sono cresciuti, Alexa Vega è cresciuta, si passa a una nuova generazione. Ed eccoci a quello che Rodriguez ci porta dopo l'orrorifico, e distribuito direttamente in tv da noi, Spy Kids 4 (tra l'altro con una sprecatissima Jessica Alba!!!). Machete Kills!!!
Torniamo alla locandina di El mariachi. Nonostante la tartaruga vada da sinistra a destra, non è possibile tornare dal presente al passato. Tutti invecchiano
Danny è ancora un toro, la maturità gli dona, ha uno stile impeccabile e un fisico che per un classe 1944 sfido voi ad avere. Negli anni non ha perso una sola goccia di carisma, con lo sguardo buca lo schermo. Certo se Rodriguez non perdeva tempo con tutti quei filmacci per poppanti (opinione personale), magari avremmo oggi cinque o sei Machete. E la cosa mi fa incazzare. A maggior ragione mi fa incazzare il fatto che ormai Rodriguez non distingua più i suoi prodotti e Questo Machete Kills più che sembrare il degno sequel del cazzuto primo capitolo, pare proprio un episodio della tremenda serie Spy Kids. Quelle trame sopraffine "guidate"e quelle trovate stilistiche degne di gare di rutti ad una festa delle medie. Tutta l'atmosfera carpenteriana, perfino lo splatter più estremo, viene qui ridicolizzata in un prodotto che sì, diverte, sì intrattiene, ma che fa visibilmente pensare che si poteva fare di più, che si doveva fare di più. Probabilmente per via del trailer del futuro (?) film che vedrà Machete nello spazio, si è cercato di creare in questa pellicola i presupposti per mandarcelo, a discapito del senso stesso di questo film. Un autentico filler si direbbe, solo un modo per passare da punto "a" a punto "b". e questo, nonostante Rodriguez lo accenni priva e sveli palesemente poi, non è l'Impero Colpisce Ancora di Machete. Ma come fai a prendere un personaggio "urbano" come Machete, uno che in pratica sa solo menare e dire cinque parole in tutto il film e a portarlo nello spazio? Semplice, lo tramortizzi con un gruppo di comprimari che gli vomitano addosso un sacco di pallosissima e confusa pseudotrama, cercando di guidare le mosse del nostro eroe come fosse un criceto in un labirinto. "Machete fai questo..", "Machete mi servi di là per fare questo e quello", "Machete ora ti spiego la mia ricetta per i gnocchi..". E Danny è lì, nella tormenta, sospinto a destra e manca in un maxi polpettone che, senza lo stimolo giusto, vorrebbe omaggiare 007 quanto la science fiction. La trama fallisce in più punti quindi ma il lavoro complessivo è comunque godibile. Grazie al cielo c'è da menare e quando si mena ci si diverte. Così come ho trovato divertente l'utilizzo di effetti speciali risibili in perfetto stile Asylum. Così come ho apprezzato il divertente personaggio del "Camaleonte" e il presidente Usa più improbabile del mondo. Anche qui il cast è stellare e tutti sembrano divertirsi un casino.
Che il tempo passi poi non è sempre un male. Qui sopra abbiamo Alexa Vega come appare nel ruolo di Killjoy in Machete Kills (e dovreste vedere il lato b, roba da infarto secco) e come appariva ai tempi di Spy Kids. Amber Heard. Michelle Rodriguez, Jessica Alba, Sophia Vergara, Vanessa Hudges, Lady Gaga, le gemelle Avellan. Machete Kills è il trionfo della gnocca mezza nuda maschilisticamente e fieramente esibita ma tra tutto il mazzo, nonostante le due battute a livello sindacale che le appioppa il copione, Alexa Vega, che oggi si chiama dopo il matrimonio Pena Vega, mozza il fiato. C'è da dire che rimaniamo più sull'erotismo in questa pellicola, scene di nudo (anche in double body) qui non ce ne sono. Ma siamo ugualmente contentissimi.
Anche in questa pellicola troviamo naturalmente il classico armamentario fetish-ricercato tipico dei film di Rodriguez. Perché non si dica che è un maschilista, Rob aggiunge all'arsenate le poppe mitragliatrici modello minigun di Predator. Ritroviamo ovviamente l'amatissima pistola a nerchia vista in Desperado, Dal Tramonto all'alba, C'era una volta in Messico. Da applauso il Machete - coltellino svizzero e la pistola che "ti rivolta come un calzino". Chi ama le armi strane sarà quindi contento.
Per concludere, Machete andrà pure nello spazio. Tutto Machete Kills sembra essere fatto all'unico scopo di mandarcelo e la pellicola per questo perde un po' di colpi e risulta meno riuscita del solito. Un Machete tormentato da gente che lo spara a destra e manca, una trama scritta come pretesto, bei combattimenti, tanta gnocca, effetti brutti, ma volutamente brutti. A questo punto devono farcelo un finale, o ne usciamo davvero tutti incazzati. La pellicola è monca in tal senso e gli incassi al botteghino non sembrano aver spinto a una subitanea produzione in serie. Anche se costato poco come sempre per Rodriguez, Machete Kills incassa molto meno del solito infatti.
Dalla mia per contaminare il contaminabile, omaggiare l'omaggiabile, sarei passato dall'urban action del primo film all'Horror, magari con mummie, uomini pesce e zombie da tritare con motoseghe e "doppi machete", per poi senza troppe spiegazioni girare il terzo come sci-fi. Purtroppo Machete Kills è un ibrido che non sa né dell'una(il primo film) né dell'altra cosa (il possibile terzo) e che quando trova lo spunto divertente ci tocca constatare che per la maggior parte dei casi è un qualcosa che si rifà alla prima pellicola o alla filmografia regressa del regista. Poca personalità. Danny un po' in bambola ma sempre fighissimo. Belli ed esagerati i combattimenti. Umorismo che comunque abbonda. Speravamo di più. Certo che Alexa Vega...
Rimane il discorso su Robertone Rodriguez. Pur non apprezzando la sua doppia vita di bambinaia e idolo dello splatter movie, mi aspetto sempre che compia quel passo in più per diventare maestro. E' bello quando fa il gigione e ficca mitragliatori Uzi su gambe amputate, quando le chitarre diventano bombe telecomandate, quando in un film di vampiri dice cose come "far diventare l'acqua santa una cazzo di arma". Ma se fosse meno gigione e non stesse sempre a sventolarci la sua mini pistola a nerchia davanti, magari ci farebbe appassionare un po' di più ai suoi lavori. Sembra sempre di andare al cinema con lui al nostro fianco, con lui che è come il membro rumoroso della compagnia che per tutta la visione non fa che tirarci in testa pop corn e urlare se una bella ragazza accavalla le gambe due fila sotto di noi. Uno che vuole divertirsi con gli amici e del film è interessato unicamente perchè "è occasione per vedere amici". Certo capisco che parte della sua "cifra stilistica" sia il cazzeggio, certo gli voglio bene per questo. Ma qualcosa di più serio da lui me lo aspetto, perché in fondo alla fesseria che potrebbe essere ancora il nuovo Carpenter io, ancora un po', ci credo.
Rimane il discorso su Robertone Rodriguez. Pur non apprezzando la sua doppia vita di bambinaia e idolo dello splatter movie, mi aspetto sempre che compia quel passo in più per diventare maestro. E' bello quando fa il gigione e ficca mitragliatori Uzi su gambe amputate, quando le chitarre diventano bombe telecomandate, quando in un film di vampiri dice cose come "far diventare l'acqua santa una cazzo di arma". Ma se fosse meno gigione e non stesse sempre a sventolarci la sua mini pistola a nerchia davanti, magari ci farebbe appassionare un po' di più ai suoi lavori. Sembra sempre di andare al cinema con lui al nostro fianco, con lui che è come il membro rumoroso della compagnia che per tutta la visione non fa che tirarci in testa pop corn e urlare se una bella ragazza accavalla le gambe due fila sotto di noi. Uno che vuole divertirsi con gli amici e del film è interessato unicamente perchè "è occasione per vedere amici". Certo capisco che parte della sua "cifra stilistica" sia il cazzeggio, certo gli voglio bene per questo. Ma qualcosa di più serio da lui me lo aspetto, perché in fondo alla fesseria che potrebbe essere ancora il nuovo Carpenter io, ancora un po', ci credo.
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