Vi siete tatuati
sul petto il faccione di Leonida accanto al gladiatore Russel Crowe o
al capitano della Nazionale Totti? Bene, è ora di passare al laser e
ridisegnare, perché stando al nuovo film Warner questi tre oltre a
Batman, Danny Trejo e Stallone insieme non sono degni di allacciare
le scarpe all'over-powered hero Temistocle. Non lasciatevi ingannare
dalla Storia che lo descrive come una specie di assessore comunale di
Atene; il Temistocle del grande schermo è pompo come un culturista,
mena come uno schiacciasassi, tira frecce come Occhio di Falco e
spara gasanti pistolotti da battaglia direttamente pescati
dall'archivio di Zapata e Che Guevara. Immenso. Il nemico, Serse, è
forte, gigantesco, coperto di piercing e mezzo nudo. Nessun uomo
libero di Grecia vorrebbe trovarselo alle spalle. Il suo esercito è
vastissimo e la flotta navale è comandata dalla bellissima e
seminuda Eva Green. Ma Temistocle è più forte e saprà ben domarla.
È tempo di eroi. È tempo di olio abbronzante e tartarughe. I greci
secondo Miller tornano in scena.
Sì. i greci
secondo Miller...C'è da dire che il primo 300 era basato su una
graphic novel di Miller, una lettura supereroistica della storia
della battaglia alle Termopili che più o meno è servita a Snyder
per dare il giusto tono, le giuste inquadrature alla pellicola. Si
vociferava da tanto un seguito ma Miller della novel Xerxes, che
avrebbe dovuto fungere da nuova trama, ha per ora disegnato poche
tavole, per lo più relative alla nascita di Xerxes e alla sua ascesa
a sovrano-dio. Tavole perfettamente riprodotte nella nuova pellicola,
con enfasi potente quanto kitch, un piccolo prodigio grafico. Il
problema è che il resto non è milleriano se non di derivazione,
così come il regista non è Snyder, ma un tizio che viene da una
commedia sulle chat room. Ad aggravare il tutto interviene una trama
frammentaria, piena di salti temporali ed enormi “nulla di fatto”,
e una messa in scena dell'azione monocorde, sempre simile a se stessa e che spreca tantissime trovate visive in un nonnulla (come la
scena del “fuoco”).
Partivamo con le
migliori premesse possibili quando un giorno io e il mio socio
valicavamo le porte della sala uno del cinema "Odeon" dopo il consueto
salasso e occhialini 3d d'ordinanza. Certo eravamo un po' appesantiti
dal menù “tutto a volontà” dal quale eravamo reduci, il sonno
del giusto era sempre un po' incombente. La scelta di ambientare la
pellicola praticamente tutta di notte, sotto pioggia battente, con
fotografia virata di blu come i mantelli del soldati ateniesi (che
non erano vasai, poeti e pittori? Qui sembrano tutti pompi e oliati
come gli spartani con l'unica differenza di avere la mantellina blu
invece che rossa...), così come la discutibile decisione di non dare
un nome alla maggior parte dei personaggi in scena (davvero!! roba che
dopo un po' li chiami “ricciolo”, “baffino”,
“tartarughino”) ci hanno nefandamente fatto cadere più volte
tra le braccia di Morfeo.
E per fortuna che c'era Eva
Green!! L'attrice è più sexy che mai e regala una interpretazione
indimenticabile oltre a plateali scene di nudo femminile (una
trasgressione tra tanti capezzoli maschili ben oliati). Non così
bene Serse, che si vede pochissimo, o Temistocle, un attore
spaventosamente anonimo per cotanta parte. Il 3d è invero bruttino.
Ci sono un paio di scene cazzute che fanno destare dal sonno ma è
troppo poco, alcuni scontri in mare sono decisamente fighi e gasanti,
ma la trama per troppo tempo langue e quando finalmente pare che
arrivino un po' di botte vere e coreografie come Zeus comanda il
film... finisce! Certo, c'è un ombra di realismo storico da
rispettare, ma visto le varie licenze poetiche già concesse
ampiamente potevano farci divertire un po' di più.
Cosa rimane?
Magari visto una sera in parallelo a 300 potrebbe divertire. Magari
fare un Frankenstein montando le due pellicole e aggiungendo roba
potrebbe pure funzionare. Se amate gli scontri pomposi e
ultra-coreografati vi divertirete comunque, l'obiettivo minimo della
pellicola è comunque raggiunto, ma è ancora troppo poco. Così
com'è 300, l'alba di un impero non convince. Così come non convince
questo nuovo “impero”, ossia la democrazia ateniese,
rappresentata al peggio possibile come una arena di vecchietti
barbuti che si pigliano a botte come moderni politicanti di una
repubblica delle banane. No. Questa non è Sparta. Talk0
lo sto vedendo ora, sembra una tamarrata di quelle grosse
RispondiEliminaSi salva ben poco...gli spartani che arrivano con una flotta mastodontica poi...
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