25
anni sull'onda
Superficiale
storia degli ultimi tempi della Arc System Works:
Guilty
Gear Xrd – SIGN e BlazBlue Chrono Phantasma passando per Persona 4
Arena
Daisuke Ishiwatari
nasce a Johannesburg nel 1973 ed è un giovane di belle speranze, fan
dei Queen. È nell'anno di grazia 1998 che diventa un mito.
Arc System Works,
base a Yokohama, è una delle più note e attive software house nel
campo dei picchiaduro, tra le sue fila hanno militato gli autori di
quel prodigio della tecnica nel 1988 prendeva il nome di double
dragon, ma è sempre stata, almeno in occidente “dietro le
quinte”.
É il 1998.
Daisuke Ishiwatari diventa uno dei più grandi illustratori, game
designer, musicisti, compositori e doppiatori di tutti i tempi e
tutto per un unico lavoro. Arc System Works grazie a quello stesso
lavoro è sulla bocca di tutti e non più dietro le quinte perché ha
creato qualcosa di folle, graficamente fuori standard, dalla
giocabilità infinita e assolutamente cool: nemmeno Capcom, Sega e
Neo Geo avevano mai fatto tanto godere. Il nome del progetto è
Guilty Gear e in Giappone non c'è nessuno che non ci abbia giocato
almeno una volta al cabinato o possieda la versione per playstation.
Il contesto fantascientifico permette di sviluppare una trama che non fa ostaggi e si esprime follemente in tutte le direzioni. Al centro di tutto c'è un tizio truce dal nome Sol Badguy (doppiato dallo stesso Ishiwatari), un ricercato di spaventoso potere che è cura di una organizzazione futuristico-templare riportare sulla retta via, ossia dietro le sbarre. Guerrieri anziani che ringiovaniscono fisicamente portando a segno colpi potenti, uomini posseduti da fantasmi ringhianti che li fanno muovere come ragni, piratesse dell'aria armate di ancora, epigoni samurai di zorro, medici armati con bisturi giganti con una busta di carta in testa, giocatori di biliardo satanisti, cacciatori di mostri dalla dubbia sessualità, eroine che combattono con capelli acuminati, dei della morte con tanto di falce, cyborg russi con passione per i fiori e il culturismo, streghe sexy armate di chitarra metal, preti pazzi, incarnazioni di draghi futuristi.
Un bell'hellzapoppin a cui si aggiungono samurai occhialuti, cyborg di ogni risma e divina estrazione, mummie dinoccolate, una delle più estreme follie visive viste in un picchiaduro dai tempi di Vampire della Capcom. Personaggi rigorosamente bidimensionali ma in alta definizione, ma è restrittivo, GG è un autentico cartone animato in movimento. Un gioco pressocchè alieno in un periodo in cui dominavano le combo ragionate di Tekken. Molti in occidente se ne sono allontanati schifati, non concependo che il loro personaggio potesse essere colpito da un pollo di gomma gigante o un drago di fuoco. Sono tempi di botte poligonali in fondo e così mentre in molti giocano a cose così
altri giocano a GG
Non è neanche
questione di gusti, sono mondi completamente diversi. I
picchia-picchia in 3d hanno meccaniche e ritmi diversi, sono anche
più simulativi. Qualcuno arrischia ma trova un paragone calzante, i
picchia-picchia 2d sono più simili alla morra cinese. Costui è pazzo
ma non di troppo, nei 2d tutto è basato sul calcolo del danno, sulla
giusta strategia da usare (imparare le mezzelune è la base, la
strategia viene una volta che si padroneggia tutto
l'arsenale). L'esecuzione del colpo nei 2d conta di più del dato
grafico che si sia effettuato un calcio o un pugno, ogni colpo è ad
“area” e finalizzato a far decrescere punti energia
all'avversario, differenti nel caso pari o meno il colpo. Nel 3d
invece un pugno è “un pugno” ed ha effetti localizzati sulla sola
zona d'impatto, niente area, e hanno più senso logiche di
“schivata” (di fatto la massima innovazione del 3d, se escludiamo
le pseudo-schivate di Fatal Fury, dato anche di realismo nella
maggior parte della lotta reale) che di contromossa (peraltro anche
nel 3d presenti ma non facili da padroneggiare). Oggi le schivate
vanno meno di moda, nonostante Tekken Tag Tournament sia fichissimo e
Streetfighter vs Tekken un abominio... ma queste sono eccezioni che
confermano la regola. Oggi c'è un grande ritorno alle meccaniche 2d,
che di fatto permettono una rappresentazione più spettacolare dei
duelli. I nuovi picchiaduro Capcom (streetfighter 4, marvel vs capcom
3) e midway... cioè Warner (l'ultimo bellissimo Mortal Kombat e il
folgorante Injustice) ne sono la prova, oltre al ritorno nell'arena
videoludica di Neo Geo (King of Fighters). E io godo. Ma allora (anno
domini 1997) gli integralisti occidentali del nuovo Tekken hanno di
fatto tarpato le ali a un prodotto che in Giappone ha spopolato. Una
nicchia di estimatori è comunque nata anche da noi, fedele e
riconoscente, anche in virtù del fatto che Guilty Gear è un gioco
tecnico, appagante, difficilissimo da padroneggiare e magnifico da
guardare. Un gioco con alle spalle un mondo dalla trama ingarbugliata
ma tosta, con personaggi davvero bellissimi ed estremi, con una
colonna sonora hard rock -metal che ha fatto vendere milioni di
dischi (sì, nel Sol Levante sempre). In pochi sono riusciti a far
fronte ai boss finali, solo i più temerari e disciplinati hanno
avuto ragione di Justice. Ma quei pochi hanno svoltato, hanno davvero
appreso quanto di meglio il titolo aveva da offrire: solo con
l'impegno e la passione si può arrivare in fondo al gioco, molti
casual gamer non sanno quanto sia appagante sbattere i denti contro
sfide difficili ma che con determinazione si possono vincere. Molti
preferiscono il single player di Tekken in cui con il calcio volante
moltiplicato alla “n” si può iniziare e finire il gioco in 7 minuti.
Provate ad affrontare una certa strega con chitarra o il cyborg dai
capelli lunghi di Guilty Gear, provate a batterli. È tutta un'altra
storia.
Epoca ps2 . Guilty
Gear si reitera all'infinito e raggiunge l'apice con il capitolo
Guilty Gear X2, forse il più bello. Oltre ad un aspetto grafico
rinnovato vi è qui un'intrigante componente storia, composta da
lunghi dialoghi da leggere con bei disegni al seguito oltre ad una
modalità a missioni davvero tosta. Il mondo intero esulta e tutti
imprecano la difficoltà folle dello scontro finale contro la strega
maiala I-No.
che figata... come
dite? E la grafica in-game? Eccovela! E qui potete apprezzare anche un
po' di colonna sonora (che ricordo in Giappone vende a se stante)
Non contenti del
successo, pubblicano anche tie in da paura, rigorosamente in veste di
picchiaduro bidimensionali
non manca neppure
una versione ds di guilty gear, rigorosamente super deformed! E pure
con un seguito!
Continua...
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