25 anni sull'onda
Superficiale storia degli ultimi tempi della Arc System Works:
Guilty Gear Xrd – SIGN e BlazBlue Chrono Phantasma passando per Persona 4 Arena
Seconda parte...
Purtroppo
tutte le belle storie incappano in un passo falso e per GG fu Fatale
il capitolo Isuka. Quattro giocatori potevano darsele di santa
ragione contemporaneamente, ma per inserire questa feature è stato
compiuto il più grande errore che la storia del picchiaduro abbia
mai visto (anche se in passato era già successo, di fatto). Per
scegliere meglio il proprio avversari tra gli altri tre, in un
contesto in cui tutti saltano a destra e sinistra a cavallo di draghi
verdi, la Arc decide incautamente di designare un tasto per far
girare il proprio avatar verso il lato dello schermo che preferisce.
In un picchiaduro in cui è già difficile gestire combo, cancel,
astral e soci tale aggiunta è davvero troppo, il livello di
difficoltà si impenna oltre il limite dell'umano ma, soprattutto, il
tasto “girello” si attira l'odio di tutte le generazioni presenti
e future. È qui che Arc perde la bussola. Pubblica un picchiaduro a
scorrimento su GG con poco mordente, pubblica un episodio di GG per
DS con meccaniche quasi platform. Disastro. Arriva la next Gen,
arriva play 3. Arc System crea un nuovo brand, sperimentano anche
qualcosa in ambito 3d, ma che non si caga nessuno
Di
Battle Fantasia troverete facilmente una copia dal rivenditore di
fiducia, usato sui 9 euro o meno. Bisogna tornare al successo e quale
mezzo migliore che solcare la strada intrapresa da GG, magari dando
di nuovo pieni poteri ad Ishiwatari per sbizzarrirsi al meglio in un
nuovo contesto e nuovi personaggi? Tra tradizione ed evoluzione, con
una grafica bidimensionale sempre più pazzesca, nasce
BlazBlue. Ancora un tizio truce, questa volta dai capelli bianchi e
dagli occhi bicolore (dettagli che si notano corretti anche se
cambiate direzione dello schermo, e chi conosce i picchiaduro 2d
bidimensionali sa che questa è una sciccheria inaspettata). Ancora
un tizio biondo, ma decisamente pazzoide, che per conto di una
qualche casta religiosa lo insegue. Ancora fuoco contro ghiaccio. Ma
il contesto è diverso, gli scenari fanno pensare ad un mondo creato
dallo studio Ghibli, tutti gli eventi sono relativi alle zone di una
fantascientifica città.
Fin
dalla prima intro animata poi, iniziano a girare voci di un
adattamento anime
Il
successo è pazzesco, al primo capitolo segue un secondo e una
versione estesa dello stesso. La storia si fa tosta da seguire, ma
intrigante e per completare lo story mode si parla di 20 ore di
gioco!!! Se siete interessati, ma non capite una cippa di inglese, vi
consiglio l'acquisto di BlazBlue: Continuum Shift versione europea;
non è il capitolo più recente (e perciò niente Relius Clover per
voi), ma è tutto sottotitolato in italiano e presenta gli story mode
completi di Calamity Trigger (primo capitolo) e Continuum Shift
(secondo). Lo risottolineo, la trama non è qui un orpello, è
interessante, merita di essere seguita capitolo dopo capitolo. Tanto
che anche l'ultimo uscito Continuum Shift extended ha una sua trama
(oltre al figherrimo Relius e altre belle cosine).
Tra marionette senzienti, cavalieri bianchi, diavoli poliziotto,
ombre deformi, ragazze vampiro con servitori uomini lupo, donne gatto
e bombe nucleari incarnate anche BlazBlue ha il suo piccolo vasto
mondo bidimensionale. Recensioni stratosferiche (sta sempre oltre il
90), folla in delirio. BlazBlue prima esce in sala giochi (che in
nipponia sono vive e vegete), poi dopo 6-sette mesi arriva pure su ps3
(non su xbox purtroppo, ma tutte le altre opere ark mi pare si
trovino anche per la piattaforma Microsoft). Diventa per gli occhi a mandorla svuotarsi di
monetine prima e acquistare sereni poi. Un gran popolo che sostiene
attivamente il divertimento videoludico. Hanno anche un alto tasso di
suicidi, ma questa è un'altra storia.
Alcuni volevano un cross-over Guilty Gear-BlazBlue, avere tutta
l'ammucchiata di personaggi insieme. Arc non ci sente ed è meglio
così, in quanto tali questuanti forse non sono massimi cultori delle
saghe al di là del dato grafico, non comprendono quanto siano
diverse le meccaniche di gioco, la concezione delle finisher e la
distanza d'impatto, overdrive e combo cancel, astral e
distorsion, rebel e heaven or hell . I lavori degli Arc sono ceselli
ultrabilanciati che vivono di aggiunte chirurgiche, di
ri-bilanciamenti costanti verso il paradiso della perfezione. In
Giappone il genere dei picchiaduro 2d non è morto, da noi arriva
davvero poco, ma almeno giungono le perle della Arc System.
Così
è giunto anche da noi, ma nessuno se ne è accorto, anche un porting
da sala giochi realizzato da Arc per console, (in origine è della
Examu) il lolloso e ultranipponico Arcana Heart 3.
Molti
appassionati di anime non dovrebbero lasciarlo sugli scaffali del
gamestop...
È
recente da noi poi l'arrivo del loro nuovo picchiaduro, Persona 4
arena (uscito ora con oltre un anno di ritardo). Un capitolo della
famosa serie di gdr della Atlus legato al mondo di Persona 4
sviluppato tutto in picchiaduro, con una trama anch'esso di oltre una
ventina di ore, ahinoi del tutto in inglese (ma con un dizionario ce
la si cava sempre). Anche qui Arc non sembra aver lesinato in grafica
e sonoro. Le recensioni sono unanime, vedasi metacritic, sul fatto che
sia un pezzo da 90. Guardacaso c'è qualcosa (la collaborazione con
creature soprannaturali dei personaggi) nelle meccaniche di gioco che
rimanda ad Arcana Heart 3, come a Jojo della Capom, e tale feature è
strabiliante per tutte le implicazioni di gameplay che fa scaturire.
Se
amate gli anime (e non temete l'inglese) sapete quindi qual è
l'acquisto del periodo da fare (sta sui 49 euro mi pare, ma prima
recuperate i BlazBlu magari, li trovate a poco). Vorrei aprire una
parentesi anche sul modo indegno in cui Persona, la saga gdr di
Atlus, sia stata sponsorizzata in Italia, sul fatto che proprio
persona 4 sia stato commercializzato in 3 copie scarse tanto per il
capitolo 1 che per il 2, ma che comunque grazie al Vita qualcuno
possa oggi godere di questa indiscussa gemma di programmazione.
Vorrei e nelle righe precedenti di fatto lo ho già fatto.
Guilty
Gear, Guilty Gear. Arc System si tormenta se tornare o meno sui suoi
passi. Le vendite on-line sul playstation store del primissimo Guilty
Gear in porting dalla psx vanno da paura. I giappi finalmente si
decidono ed eccoci al filmato che ha elettrizzato tutti qualche giorno fa.
Ora
sta tornando il mito, dopo mille richieste e preghiere, Guilty Gear
è di nuovo tra le mani dei programmatori.
Completamente
ridisegnato, rinnovato nei controlli, ancora più fico e definito. E
come sempre, musiche che spaccano by il nostro amato director
Ishiwatari (che deve aver ascoltato molto Bon Jovi ultimamente...).
Definitivo andrebbe da aggiungere, ma non poniamo limiti
all'eccellenza. Tutto ciò che sappiamo per ora di questo nuovo
progetto è racchiuso in questi pochi avvincenti secondi, ma già la
salivazione è nulla tra i fan, già l'attesa spasmodica.
Per
chi ama Arc System è un bel momento oltre al resuscitato Guilty Gear
è in arrivo, probabilmente per inizio anno prossimo anche in Europa,
anche il nuovo capitolo di Blaz Blue, che già sta spopolando nelle
sale per il trend giappo che sopra già ho descritto, il “Chrono
phantasma”.
E
novità delle novità, BlazBlue avrà a settembre anche la sua bella
serie animata, “alter memory”, di cui vi posterò un trailer
appena si troverà per vie ufficiali. A luglio pure la graphic novel
collegata X-blaze, ma temo che un tale prodotto oltre il Giappone
faremo davvero fatica a vederlo.
Fa
veramente incazzare il fatto che questi prodotti siano per lo più di
nicchia, noti e apprezzati, ma da pochi. Perché si tratta di alcuni
dei migliori picchiaduro di sempre: difficilissimi e appaganti da
padroneggiare, bellissimi fino quasi a sembrare cartoni animati in
movimento sotto l'aspetto grafico, dotati di colonne sonore fiche da
spararsi nell'ipod a palla. Aspetto non secondario, ogni personaggio
che troverete nei picchiaduro Arc è “unico”, riuscire a
padroneggiarne uno significa dover ripartire da zero comunque se si
vuole trarre il massimo dal secondo: ci sono titolo con rooster
chilometrici in altri picchiaduro, ma spesso più della metà sono
cloni; nei giochi Arc non accade quasi mai e portare a termine un
titolo con tutti i personaggi è davvero una sfida, lunga e
difficile-appagante. Opere che per anni sono state preferite
dolosamente ai più “moderni” picchiaduro in 3d, che vengono (non
a tutti i torti in questo caso) bandite da tornei canonici locali in
quanto troppo ostici per il giocatore medio, bollandole “vilmente” per
“giapponesate” da chi di fatto non è in grado di giocarci. Ma non
è compito di questo censore divagare di mode, preferisce aggredire
il midollo del digitale artefatto. Onore al merito di Arc System e al
suo impegno ultra-decennale per farci divertire e spendere sereni un
po' di soldini. Buon venticinquesimo compleanno!! E il pubblico esulta.
Talk0
Nota:
Arc ha fatto anche un fico remake di Contra, animoso e
difficilissimo, ma se ne parlerà altrove...
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