venerdì 21 giugno 2013

Arc Systems Works

25 anni sull'onda
Superficiale storia degli ultimi tempi della Arc System Works:
Guilty Gear Xrd – SIGN e BlazBlue Chrono Phantasma passando per Persona 4 Arena

Seconda parte...


Purtroppo tutte le belle storie incappano in un passo falso e per GG fu Fatale il capitolo Isuka. Quattro giocatori potevano darsele di santa ragione contemporaneamente, ma per inserire questa feature è stato compiuto il più grande errore che la storia del picchiaduro abbia mai visto (anche se in passato era già successo, di fatto). Per scegliere meglio il proprio avversari tra gli altri tre, in un contesto in cui tutti saltano a destra e sinistra a cavallo di draghi verdi, la Arc decide incautamente di designare un tasto per far girare il proprio avatar verso il lato dello schermo che preferisce. In un picchiaduro in cui è già difficile gestire combo, cancel, astral e soci tale aggiunta è davvero troppo, il livello di difficoltà si impenna oltre il limite dell'umano ma, soprattutto, il tasto “girello” si attira l'odio di tutte le generazioni presenti e future. È qui che Arc perde la bussola. Pubblica un picchiaduro a scorrimento su GG con poco mordente, pubblica un episodio di GG per DS con meccaniche quasi platform. Disastro. Arriva la next Gen, arriva play 3. Arc System crea un nuovo brand, sperimentano anche qualcosa in ambito 3d, ma che non si caga nessuno


Di Battle Fantasia troverete facilmente una copia dal rivenditore di fiducia, usato sui 9 euro o meno. Bisogna tornare al successo e quale mezzo migliore che solcare la strada intrapresa da GG, magari dando di nuovo pieni poteri ad Ishiwatari per sbizzarrirsi al meglio in un nuovo contesto e nuovi personaggi? Tra tradizione ed evoluzione, con una grafica bidimensionale sempre più pazzesca, nasce BlazBlue. Ancora un tizio truce, questa volta dai capelli bianchi e dagli occhi bicolore (dettagli che si notano corretti anche se cambiate direzione dello schermo, e chi conosce i picchiaduro 2d bidimensionali sa che questa è una sciccheria inaspettata). Ancora un tizio biondo, ma decisamente pazzoide, che per conto di una qualche casta religiosa lo insegue. Ancora fuoco contro ghiaccio. Ma il contesto è diverso, gli scenari fanno pensare ad un mondo creato dallo studio Ghibli, tutti gli eventi sono relativi alle zone di una fantascientifica città.

Fin dalla prima intro animata poi, iniziano a girare voci di un adattamento anime


Il successo è pazzesco, al primo capitolo segue un secondo e una versione estesa dello stesso. La storia si fa tosta da seguire, ma intrigante e per completare lo story mode si parla di 20 ore di gioco!!! Se siete interessati, ma non capite una cippa di inglese, vi consiglio l'acquisto di BlazBlue: Continuum Shift versione europea; non è il capitolo più recente (e perciò niente Relius Clover per voi), ma è tutto sottotitolato in italiano e presenta gli story mode completi di Calamity Trigger (primo capitolo) e Continuum Shift (secondo). Lo risottolineo, la trama non è qui un orpello, è interessante, merita di essere seguita capitolo dopo capitolo. Tanto che anche l'ultimo uscito Continuum Shift extended ha una sua trama (oltre al figherrimo Relius e altre belle cosine).
Tra marionette senzienti, cavalieri bianchi, diavoli poliziotto, ombre deformi, ragazze vampiro con servitori uomini lupo, donne gatto e bombe nucleari incarnate anche BlazBlue ha il suo piccolo vasto mondo bidimensionale. Recensioni stratosferiche (sta sempre oltre il 90), folla in delirio. BlazBlue prima esce in sala giochi (che in nipponia sono vive e vegete), poi dopo 6-sette mesi arriva pure su ps3 (non su xbox purtroppo, ma tutte le altre opere ark mi pare si trovino anche per la piattaforma Microsoft). Diventa per gli occhi a mandorla svuotarsi di monetine prima e acquistare sereni poi. Un gran popolo che sostiene attivamente il divertimento videoludico. Hanno anche un alto tasso di suicidi, ma questa è un'altra storia.

Alcuni volevano un cross-over Guilty Gear-BlazBlue, avere tutta l'ammucchiata di personaggi insieme. Arc non ci sente ed è meglio così, in quanto tali questuanti forse non sono massimi cultori delle saghe al di là del dato grafico, non comprendono quanto siano diverse le meccaniche di gioco, la concezione delle finisher e la distanza d'impatto, overdrive e combo cancel, astral e distorsion, rebel e heaven or hell . I lavori degli Arc sono ceselli ultrabilanciati che vivono di aggiunte chirurgiche, di ri-bilanciamenti costanti verso il paradiso della perfezione. In Giappone il genere dei picchiaduro 2d non è morto, da noi arriva davvero poco, ma almeno giungono le perle della Arc System.
Così è giunto anche da noi, ma nessuno se ne è accorto, anche un porting da sala giochi realizzato da Arc per console, (in origine è della Examu) il lolloso e ultranipponico Arcana Heart 3.


Molti appassionati di anime non dovrebbero lasciarlo sugli scaffali del gamestop...
È recente da noi poi l'arrivo del loro nuovo picchiaduro, Persona 4 arena (uscito ora con oltre un anno di ritardo). Un capitolo della famosa serie di gdr della Atlus legato al mondo di Persona 4 sviluppato tutto in picchiaduro, con una trama anch'esso di oltre una ventina di ore, ahinoi del tutto in inglese (ma con un dizionario ce la si cava sempre). Anche qui Arc non sembra aver lesinato in grafica e sonoro. Le recensioni sono unanime, vedasi metacritic, sul fatto che sia un pezzo da 90. Guardacaso c'è qualcosa (la collaborazione con creature soprannaturali dei personaggi) nelle meccaniche di gioco che rimanda ad Arcana Heart 3, come a Jojo della Capom, e tale feature è strabiliante per tutte le implicazioni di gameplay che fa scaturire.


Se amate gli anime (e non temete l'inglese) sapete quindi qual è l'acquisto del periodo da fare (sta sui 49 euro mi pare, ma prima recuperate i BlazBlu magari, li trovate a poco). Vorrei aprire una parentesi anche sul modo indegno in cui Persona, la saga gdr di Atlus, sia stata sponsorizzata in Italia, sul fatto che proprio persona 4 sia stato commercializzato in 3 copie scarse tanto per il capitolo 1 che per il 2, ma che comunque grazie al Vita qualcuno possa oggi godere di questa indiscussa gemma di programmazione. Vorrei e nelle righe precedenti di fatto lo ho già fatto.
Guilty Gear, Guilty Gear. Arc System si tormenta se tornare o meno sui suoi passi. Le vendite on-line sul playstation store del primissimo Guilty Gear in porting dalla psx vanno da paura. I giappi finalmente si decidono ed eccoci al filmato che ha elettrizzato tutti qualche giorno fa.
Ora sta tornando il mito, dopo mille richieste e preghiere, Guilty Gear è di nuovo tra le mani dei programmatori.


Completamente ridisegnato, rinnovato nei controlli, ancora più fico e definito. E come sempre, musiche che spaccano by il nostro amato director Ishiwatari (che deve aver ascoltato molto Bon Jovi ultimamente...). Definitivo andrebbe da aggiungere, ma non poniamo limiti all'eccellenza. Tutto ciò che sappiamo per ora di questo nuovo progetto è racchiuso in questi pochi avvincenti secondi, ma già la salivazione è nulla tra i fan, già l'attesa spasmodica.
Per chi ama Arc System è un bel momento oltre al resuscitato Guilty Gear è in arrivo, probabilmente per inizio anno prossimo anche in Europa, anche il nuovo capitolo di Blaz Blue, che già sta spopolando nelle sale per il trend giappo che sopra già ho descritto, il “Chrono phantasma”.


E novità delle novità, BlazBlue avrà a settembre anche la sua bella serie animata, “alter memory”, di cui vi posterò un trailer appena si troverà per vie ufficiali. A luglio pure la graphic novel collegata X-blaze, ma temo che un tale prodotto oltre il Giappone faremo davvero fatica a vederlo.
Fa veramente incazzare il fatto che questi prodotti siano per lo più di nicchia, noti e apprezzati, ma da pochi. Perché si tratta di alcuni dei migliori picchiaduro di sempre: difficilissimi e appaganti da padroneggiare, bellissimi fino quasi a sembrare cartoni animati in movimento sotto l'aspetto grafico, dotati di colonne sonore fiche da spararsi nell'ipod a palla. Aspetto non secondario, ogni personaggio che troverete nei picchiaduro Arc è “unico”, riuscire a padroneggiarne uno significa dover ripartire da zero comunque se si vuole trarre il massimo dal secondo: ci sono titolo con rooster chilometrici in altri picchiaduro, ma spesso più della metà sono cloni; nei giochi Arc non accade quasi mai e portare a termine un titolo con tutti i personaggi è davvero una sfida, lunga e difficile-appagante. Opere che per anni sono state preferite dolosamente ai più “moderni” picchiaduro in 3d, che vengono (non a tutti i torti in questo caso) bandite da tornei canonici locali in quanto troppo ostici per il giocatore medio, bollandole “vilmente” per “giapponesate” da chi di fatto non è in grado di giocarci. Ma non è compito di questo censore divagare di mode, preferisce aggredire il midollo del digitale artefatto. Onore al merito di Arc System e al suo impegno ultra-decennale per farci divertire e spendere sereni un po' di soldini. Buon venticinquesimo compleanno!! E il pubblico esulta. 
Talk0

Nota: Arc ha fatto anche un fico remake di Contra, animoso e difficilissimo, ma se ne parlerà altrove...

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