di
Akira Hiramoto
L'istituto
scolastico privato femminile Hachimitsu è una delle scuole più
prestigiose della prefettura di Tokyo. Una scuola nota per le sue
severe regole disciplinari, ma che al contempo garantisce un'elevata
preparazione, chiave ai difficilissimi esami di ammissione per
accedere alle più selezionate università. Ma ora è tempo che
l'Hachimitsu diventi una scuola mista; vuoi la crisi, si aprono le
porte ai primi cinque studenti maschi. Con gli ormoni a mille varcano
la soglia il timido Kiyoshi, l'intraprendente Shingo, il nerd
esaurito Gakuto, il misterioso e perennemente con il cappuccio Joe
(alla Kenny di South Park direi) e il gigantesco Andre. Siccome
troppo ben di Dio fa male agli occhi, i cinque si distinguono da
subito per atti di lascivo maschilismo pur di vedere le forme nude
delle compagne negli spogliatoi, nei bagni, nelle camere. Ma non
hanno ancora fatto i conti con il comitato disciplinare
dell'associazione studentesca segreta: la psicopatica Hana
Midorikawa, la statuaria bellissima e “dominatrice” Meiko Shiraki
e la presidentessa, soprannominata "l'incantatrice di corvi", nonché
figlia del preside. La punizione per aver sbirciato nei bagni è un
mese da trascorrere nell'ala di detenzione dell'istituto, la
fatiscente Prison School. I cinque staranno ingabbiati, seguiranno le
lezioni da dei monitor, ogni tentativo di fuga di anche solo uno di
loro si ripercuoterà sul gruppo con un mese extra di detenzione, al
secondo tentativo di fuga i mesi di detenzione diverranno tre.
Ovviamente nel doposcuola ci sarà tempo per i lavori forzati.
Fortuna che non tutte le ragazze sono arpie senza cuore. La dolce
Chiyo sembra avere un'ottima opinione di Kiyoshi.
Solo i giapponesi... |
Inedita commedia
carceraria-scolastica, ricca di trovate gustose e disegni
superammiccanti. Non mi sorprenderei se qualcuno appendesse in camera
un poster della sensualissima dominatrice Meiko Shiraki, che in
Giappone sta già spopolando in versione statua, action figures e
quant'altro. Donne bellissime come da tradizione, uomini per lo più
fusi, completamente idioti e caricaturali, il manga si legge tutto di
un fiato e si aspetta con ansia la nuova, stupidissima, puntata. Non
è che ci siano chissà quali valori in gioco o dietrologie, siamo
più o meno tornati ai tempi di Pierino che indugia dietro alla
serratura le forme della Fenech. È quindi una comicità basica ma
appagante, ideale per una lettura spensierata. Oltre all'indiscussa
dote di Hiramoto di tempestare con tette e culi, l'autore non manca
di abilità nel disegnare ambienti dettagliati e accattivanti,
scegliendo come impostazione un'atmosfera da finto-thriller
assolutamente spassosa. Star comics confeziona un'ottima versione
italiana, a cadenza bimestrale, che ha il solo difetto di essere, per
l'appunto, bimestrale. Per sbirciare sotto la minigonna di Mieko
toccherà infatti aspettare luglio. Un tempo a dir poco
insostenibile.
Talk0
Una lettura divertente, ma per maschietti, mi sembra di capire.
RispondiEliminaBuona lettura!
Direi proprio per maschietti! Nello specifico mi sposterei sugli adolescenti repressi giapponesi :) Magari il mio compare Talk0 (autore del post) potrà darti indicazioni più specifiche!
RispondiEliminaMolti ammiccamenti, ma il tutto si riduce all'ambito pruriginoso-erotico, niente di troppo insistito. Siamo più vicini ad un Ranma 1/2 che ad un'Ogekuri Clinic. I maschietti protagonisti sono davvero patetici in ogni caso e fanno dell'opera una specie di "fuga da Alcatraz per maniaci".Certo sempre la sessualità è al centro di tutto, ma si ride un sacco. Talk0
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