mercoledì 3 dicembre 2014

The man with the iron fists: Sting of the scorpion - L'uomo con i pugni di ferro (2) : la cuspide dello scorpione




Uno non se ne accorge, si distrae un attimo, va in bagno, legge un paio di recensioni e scopre che RZA ha fatto un seguito del suo L'uomo con i pugni di ferro.
Un film che ci era piaciuto parecchio nonostante i suoi piccoli difetti, perché frutto di un amore smisurato di RZA per il mondo, i volti e maestranze delle arti marziali HK, benedetto da Eli Roth e Tarantino, con un cast stellare. Una trama semplice quanto fuori di testa. Pensate che in origine doveva esserci pure un crossover con il Django di Tarantino, mancato per problemi organizzativi (forse solo per quelli?). Tanta, tantissima azione, un sacco di roba esageratissima e splatter come esageratissimi erano i personaggi che per l'intera pellicola si menavano in modi strani. Russel Crowe che faceva il puttaniere pazzo, armato di un coltello stile Gear of War a rotazione, Dave Bautista che si tramutava in un uomo dorato manco fosse uscito da Dragon Ball, Rick Yune che aveva un nome fighissimo tipo "X-blade" e un'armatura piena di pugnali, Lucy Liu con le sue escort-combattenti, armata di ventaglio assassino. E poi c'erano i Gemini Brothers con le lame Yin e Jang, il tizio incappucciato spara-aculei, i vari Gold Lion, Silver Lion, Bronze Lion che si fanno mille tradimenti intestini, il clan dei tizi vestiti da lupi e sul finale pure gli uomini-uccello. In tutto questo delirio marziale non mancava tanta gnocca. Jamie Chung, Zhu Zhu, la sempre bellissima e già citata Lucy Liu.
siamo con te bro...soli contro il mondo...
Tanta, troppa, carne sul fuoco, una produzione incasinata che taglia una ora buona di pellicola (in blu ray un po' di minutaggio extra si rimedia con la versione estesa ed è un bene), non sempre il film scorre come dovrebbe ma l'amore di RZA travolge tutti, travolge anche noi e travolge il buon senso quando a essere al centro di tante arti marziali si mette proprio lui, RZA in persona. Tanta passione non fa purtroppo di lui un artista marziale (Nemmeno Russel Crowe è un combattente volante, ma lui per lo meno nemmeno ci prova) e il suo comunque bellissimo, trucido eroe dai pugni di ferro forse non è all'altezza di cotanto ruolo. Ma noi lo amiamo lo stesso ed esultiamo quando RZA si scatena in supermosse finali degne di Ken il Guerriero.
Il primo L'uomo dai pugni di ferro era questo, un bellissimo sconclusionato spettacolo splatter per amanti delle arti marziali. Un piacere proibito che a raccontarlo in giro si rischia di sembrare dei pischellini, ma una goduria da vedere e rivedere all'infinito.
Così quando ho letto del sequel ho provato un'emozione ambivalente. Esaltazione, perché la pellicola è stata un simpatico e chiassoso giocattolone. Dubbio, perchè ai botteghini è stata una spremuta di sangue e un po' temevo che avrebbe percorso la strada dei seguiti dei film belli ma non memorabili o poco redditizi al cinema. Il famigerato direct to video. Ma quando lo ha fatto questo numero 2? In totale segreto dal mondo? Possibile che me lo sia perso nelle mie mille peregrinazioni sull'international movie data base? Poi leggo il nome del regista e si apre la classica porta che da sull'inferno. Roel Reiné è tornato.
Reiné basta seviziare le pellicole altrui!! Posa quella pellicola o ti denuncio per molestie!!!
L'uomo dei miracoli, quello che "sistema le cose". Il leggendario regista di film come Death Race, Il re scorpione, Behind enemy line. Sono tutti titoloni, li avrete già sentiti tutti vero? Solo che parliamo di Death Race 2 e 3, Il re scorpione 3, Behind enemy line con Tom Sizemore...


Noi abbiamo creduto in lui anche per Dead in Tombstone, western soprannaturale con Danny Trejo pistolero-zombie-vendicatore e Michey Rourke come diavolo alla Bon Jovi. Era il suo primo film non sequel di qualcosa e con quegli attori era letteralmente impossibile sbagliare, si poteva vendere anche un prodotto da due lire, bastava riprenderli durante la pausa pranzo per vincere un Emmy!!. E invece il nostro mitico registone sbaglia il colpo in modo colossale, trasforma la pellicola in una mega-palla e ci fa piangere per cotanto spreco.
E poi è tornato ai sequel, con le tecniche solite di marketing. Riutilizzare il logo originale della pellicola sfortunata. Schiaffare in copertina il famigerato "Un-rated", da far sognare le peggio cose violente o le donne nude (che in genere con ci sono mai), per garantire che la pellicola andrà oltre, senza freni, rispetto al perbenismo bigotto dell'uscita su grande schermo. Chiamare qualche attore noto a far sembrare che la baracca ancora tiene. Scopiazzare un paio di scene iconiche della prima pellicola per far sentire tutti a casa. Balle ben vendute. Ora sappiamo qual è il destino imminente di questa pellicola. Prima racimolare tre lire. Poi essere venduta in "prestigioso cofanetto" insieme al primo film, gustoso extra quanto gli errori sul set o i trailer degli altri film della casa di produzione. Si ripete la storia di Death Race, Smoking Aces, Hostel, Cabin Feaver, il Re Scorpione e mille altre pellicole che hanno avuto successo sono in home video. Ma è poi tanto nero il futuro della serie de l'uomo dai pugni di ferro?
Iniziamo, speranzosi, con il guardare il trailer.


Dai, non sembra poi così male!! Ma tutti i trailer dei film di  Roel Reiné danno questa impressione, alla fine la major vuole "vendere il trailer al fan" e il film finale non ha mai altre scene fighe se non quelle del trailer. Ma non siamo per forza pessimisti. Innanzitutto RZA ci mette la faccia e torna protagonista, non lasciando la parte a un attore da seconda fila come Eric Roberts. E varrà pur qualcosa il fatto che a scrivere la sceneggiatura sia sempre lo stesso RZA insieme a uno sceneggiatore come John Jarrell, che non sarà molto prolifico ma i meccanismi delle arti marziali (e dell'action divertente in genere) li conosce perché è stato dietro a Romeo non deve Morire con Jet Li e la compianta, bellissima, Aaliyah.  I produttori non sono nemmeno da disdegnare, anche se non ci è dato sapere quanto hanno sborsato effettivamente per la pellicola. Marc Abraham ha prodotto Dawn of the dead di Snyder e, soprattutto, il magnifico Children of Men di Cuoaron. Chris Lowenstein ha messo i soldi nel bruttino Bangkok Dangerous con Nicholas Cage, ma ha anche fatto i soldi veri con la saga di Una notte da leoni. Ogden Gavanski ha prodotto invece quella bombetta di Warm Bodies. Le musiche sono sempre di Howard Drossin, che è stato dietro a tutte o quasi le opere di Spike Lee.
Certo poi il cast non è straricco come il primo film, ma tornano i Gemini (strana però 'sta cosa...), ci sono nuovi bravissimi esperti di arti marziali, c'è un attorone di razza come Cary-Hiroyuki Tagawa (che avrete visto in sedicimila film, appena metto la foto lo riconoscete).

il mitico Tagawa, foto presa da un film diverso, fa sempre o quasi il cattivo...era pure Shang Tsung in Mortal Kombat!!
Per i nostalgici, direttamente dalla serie tv 21 Jump Street, c'è pure Dustin Nguyen!!

vi metto la foto di quando era giovane o non me lo riconoscete..
Insomma, un po' ci speriamo. Un po stiamo sul chi vive. Non so quando questa pellicola si paleserà in dvd o blu ray da noi, se sarà bella ne parleremo. Ma pure se sarà brutta. Speriamo solo che sia divertente e folle come la prima e per ora unica regia di RZA.
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento