Arnold che spara con grosse armi...
Prendete lo
scrittore di "Training Day" e il regista di "End of Watch" e avete già
le basi per un thriller poliziesco solido come il granito. Prendete
la trama di "The Shield" sul “treno dei soldi” e fatela durare il
giusto, ossia 2 ore e non 6 stagioni. Innaffiate con armi pesanti
antiaeree, macchinoni grossi tre corsie, gente che si mena duro con
ketchup che esplode ovunque, sesso lesbico tra modelle gnocche che
non serve, ma se c'è non dispiace, cocaina e dollari sporchi a
pioggia per fare “trama torbida”, carri armati, musica cool, Sam
Worthington brutto sporco e cattivo che manca solo lecchi un coltello
come il cattivo classico di Ken il Guerriero, Terrence Howard che
defenestrato da "Iron Man 2" è quindi incazzato nero, musica gangsta
yo yo che truzza paiura. Poi pigiate tutto al massimo perchè deve
entrarci, e starci comodo, uno dei più grandi action hero di
sempre, il prodigio austriaco, l'Ercole della pesistica reganiana, il
solo e unico Arnold Schwarzenegger (il cui cognome mi vanto di
scrivere a memoria sempre corretto). In pratica quando The Shield
incontra Commando. Immenso.
Certo Arnold non è più un giovanotto,
non può fare tutto da solo, ma se deve girare parti da Clint
Eastwood funziona ancora alla grande e può regalarci nuove perle. In
fondo lavorava in team anche ai tempi di Predator e il film era
comunque una bomba. Siamo tutti gasati e sudati, ci aspettiamo un
sacco da questa pellicola, probabilmente già troppo. Vi faremo
sapere.
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