...e
rinascerai con dolore
Rey lo scartato.
Tutti quelli che puntavano su di lui o Felix circa la vera identità
del combattente conosciuto come Pistolero sono rimasti con in mano un
pugno di mosche. Torniamo un attimo nel passato. Le sostanza con cui
pasticciano i corpi dei giovani Orfani rendono i corpi forti ma
instabili i caratteri. Dopo aver cercato di “sedurre” in qualche
modo la Mocciosa, Rey si ritrova così con una frattura scomposta e
con un biglietto di via da campo Dorso Duro. Tuttavia la
professoressa Juric decide per un secondo impiego del ragazzo. Nuove
sostanza da assumere e dagli effetti ancora più imprevedibili,
possibili mutazioni fisiche, possibili poteri esp. Tanta forza ma un
biglietto di sola andata verso la follia. Per amore di vendetta Rey
sceglie il trattamento. E il suo corpo muta.
Nel presente
accade quanto di più inaspettato potreste immaginare. È una
rivoluzione copernicana per l'asset della serie, una svolta così
radicale che non ho cuore di raccontarvela, voglio la scopriate da
soli. Arriveranno risposte che per alcuni sono conferme, non
mancheranno belle sorprese in un cliffhanger che ci proietta già al
prossimo arrembante capitolo. Ma noi siamo tristi perchè in questo
numero non ci sono loro, i nostri grandi eroi morali del racconto.
Gli orsetti gommosi. Eroi silenziosi che da soli hanno catalizzato i
primi mesi di vita del fumetto riempiendo di domande (e perplessità)
le teste degli sfortunati fruitori. Nell'attesa di un loro (non)
graditissimo ritorno non possiamo però rinunciare a proporvi la
“caramella del mese”, a volte l'unica vera ragione per
aggiornarvi circa questa testata. Considerando le mutazioni di Rey,
ci sono venute in mente i classici “denti da vampiro” di zucchero!
Dolciume amatissimo dai dentisti di tutto il mondo.
Il buon Recchioni
scrive un numero bello tosto, ricco di trovate narrative e con
l'unico neo di leggersi a velocità luce. Un'autentica svolta, che
giunge del tutto inaspettata ma graditissima. L'azione la fa
prepotentemente da padrone e tra sparatorie, combattimenti corpo a
corpo e inseguimenti c'è spazio pure per situazioni del tutto nuove
come quelle di tipo “onirico-horroristico”. I disegni di
Dell'Edera uniti ai disegni di Niro offrono un piano visivo eccelso.
Molto delicato nella caratterizzazione dei personaggi giovani, il
tratto di Dell'Edera diviene “potente, grosso e cattivo” nel
descrivere i chara adulti. Le tavole sono sempre estremamente
dinamiche e viene fatto uso di inquadrature eccezionali in quello che
forse è il miglior spettacolo visivo fino a ora proposto. I colori
di Niro caricano le tavole di una “fotografia” totalizzante e
metallica che ricorda per certi versi film come “Traffic”, ottima
per offrire peculiare fascino a ogni sequenza. La scena onirica, tra
influenze da horror giapponese (tra pioggia battente e figure
spettrali che risalgono da una natura distorta) e colori virati di un
giallo-verde malato è il fiore all'occhiello del numero.
L'unico difetto è che giocoforza nell'introdurvi il prossimo numero dovrò
raccontarvi cosa è successo di così pazzesco in questo. Non
perdetevelo! Talk0
Nessun commento:
Posta un commento