...torneranno insieme? (non fate gli ambigui, parlo della testata
unica...)
Rieccoli insieme,
almeno virtualmente, sulla stessa copertina. Sono in lacrime. Sono un
lettore Marvel di lungo corso ma non ho iniziato prendendo tutto, mi
limitavo ad una testata italiana formidabile dal nome “Devil e
Hulk”. Ogni mese, dal 1994, uscivano su questo albetto le serie di
Hulk e Daredevil.
Daredevil
significa “scavezzacollo”, ma da noi giunse solo come “Devil” per
immagino seguire il trend dei supereroi “a impatto satanico”
come Diabolik e Satanik. Si nasconde dietro questo nome l'avvocato
Matt Murdock, principe del foro newyorkese originario della disagiata
zona di Hell's Kitchen. Nato da un pugile derelitto e squattrinato e
da una madre misteriosa (si scoprirà essere diventata suora dopo
molti anni), in seguito a un incidente, ancora in giovane età Matt
rimane cieco. Tuttavia dallo stesso incidente, riguardante sostanze
radioattive, acquisisce capacità sensoriali avanzate. Matt non vede
ma possiede una specie di “vista radar” in grado di descrivergli
per chilometri l'ambiente circostante, il suo naso registra minime
sfumature e al tatto è in grado di percepire persino l'inchiostro
disposto sulla carta stampata dei quotidiani. Anche il suo corpo è
più forte e resistente della media, ma la vera forza di Matt sta
nell'apprendere dall'ambiente distanze e pericoli, nel setacciare dal
variare del battito cardiaco lo stato d'animo delle persone, nel
vivere una vita perfettamente integrata nella società. Dopo la morte
del padre, pugile a fine carriera che non ha voluto vendere un
incontro, Matt si trova solo e studia legge sorretto da una
incrollabile volontà e da un profondo, estremo amore per la
giustizia. Di notte poi si trasforma in Devil e diventa il diavolo
guardiano di Hell's Kitchen, l'unica speranza di salvezze di un
quartiere degradato, ma sempre con in mente la rettitudine per
distinguere il bene dal male, lasciando che sia la giustizia a punire
i criminali. Devil è un combattente, rivaleggia con i peggiori
criminali a forza di pugni, ma è troppo debole per affrontare da
solo il mondo “vero” e le sue ingiustizie. Come
ingranaggio-consapevole-credente della Legge, è spesso vittima della
macchina del fango in mano a potenti burattinai come Kingpin, i suoi
famigliari e colleghi sono costantemente sotto l'occhio di qualche
pazzo psicopatico e molti muoiono. Matt reprime i suoi tormenti,
sapendo che è la cosa giusta da fare, sapendo che la giustizia
interverrà prima o poi ad aggiustare le cose. Ma ogni tanto crolla,
cade vittima di depressione, vola come scheggia impazzita tra i tetti
di New York in cerca di una pace effimera e momentanea perché non
può scappare, sa che lui è il diavolo guardiano di Hell's Kitchen,
sa che il dovere viene sopra e prima di tutto. Questo è Devil.
Creato da Lee come una versione sfigata di Spideman, reinterpretato
eroe-perdente hard boiled da Miller, reso umano dalla Nocenti,
incattivito da Benis, schiacciato dal male e dal peccato da Brubaker, resuscitato e redento da Waid. Un eroe sfortunato, amatissimo,
adatto per storie mature e anche piuttosto artistiche.
Devil nonostante i
mutamenti di pelle-autori, rimane sempre un personaggio tragico,
disperato, una bomba pronta a esplodere che si trattiene. La più
grande metafora della rabbia che l'uomo cerca di reprimere,
contenere, per uno scopo maggiore, pur a monte di grandi sacrifici.
La dimostrazione di una forza di volontà che sa subire ingiustizie e
cattiverie, ma non smette mai di lottare.
Se Devil è lo Yin, Hulk è il suo Yang.
Bruce Banner è
uno scienziato, un uomo di cultura. Ma a differenza di Matt, Murdock
non può reprimere dentro rabbia e frustrazioni. A causa di una
esposizione prolungata ai fantomatici raggi Gamma, il dr Banner
diviene un mostro verde inarrestabile, dalla potenza sconfinata e
dalla quasi indistruttibilità manifesta. Un dio con il cervello di
un bambino che vuole distruggere il mondo che gli sta intorno
pur di essere lasciato in pace. E Banner lo sa, cerca una fuga
impossibile dal mondo nella consapevolezza che chiunque cercherà di
affrontare il mostro verde, vuoi anche per sola paura, è destinato a
cadere, sconfitto. Hulk è un personaggio divertente da scrivere,
perché permette di fare per la sua forza e resistenza cose pazzesche
inibite a quasi la totalità degli altri personaggi Marvel. È
altresì un personaggio spaventosamente difficile e frustrante, se si
vuole svilupparlo al meglio, perché dotato di implicazioni
psicologiche non banali e per motivi editoriali letteralmente
“incapace di crescere” oltre un certo limite. Questo perché il
lettore tifa per Hulk quanto per Banner, vuole che il personaggio
trovi un suo equilibrio, ma la Marvel no in quanto, raggiunta questa
meta, il personaggio cesserebbe di essere “Hulk”, cesserebbe di
essere icona (ossia L'”Hulk spacca” che ogni lettore dovrebbe
sempre trovare per passare dal film-cartone animato-videogioco a
leggere il fumetto senza perdersi). È un po' lo stesso discorso che
si può fare tra Devil e Spiderman, laddove il secondo se privato
della zia May, del suo status di eterno ragazzo e dei suoi classici
comprimari diverrebbe di fatto troppo simile a Devil e il nostro
Scavezzacollo se fosse instradato su territori troppo solari si
confonderebbe con l'arrampicamuri. Solo che per “ricollocare” Devil
nell'icona bastano pochi trucchetti, per Hulk è un mezzo dramma! Ci
sono casi che urlano vendetta! Così assistiamo all'Hulk di Peter
David evoluto fino ad essere “The professor”, ossia un Bruce
Banner perfettamente cosciente e integrato nel corpo del golia
verde, il più forte e intelligente supereroe di sempre, che
giocoforza per motivi editoriali viene instupidito dai poteri di
Jean Grey in un insensato cross-over. Oppure quando di recente, per
fare un altro cazzo di cross-over, il nostro Hulk da sovrano di un
pianeta alieno con moglie e figli si vede il pianeta distrutto e
moglie morta. Tacendo delle ultime incarnazioni! Dove visto il
successo del film Avengers Hulk ora deve restare pianta stabile tra i Vendicatori e per salvare in qualche modo la dualità del personaggio
stanno trasformando Banner in uno stronzo misogino mai visto, a monte
di un Hulk controllabile. Ma se questi scherzi editoriali sono brutti,
non si può che applaudire il talento di autori e disegnatori che
riescono sempre a trarre il massimo dal nostro eroe. Gli autori sono
vivi e lottano con noi, pur di presentarci sempre al meglio l'eroe
verde, pur di preservare tra mille tormenti la sua gioiosa forza
distruttiva.
Yin e Yang. L'uomo
che senza paura affronta il mondo. L'uomo che lotta per reprimere la
sua ira.
Uno sposalizio
perfetto per una testata che è durata una vita. Una testata che si è
cercata di separare più volte, come quando Devil entrò nel ciclo
Marvel Knights disegnato da Quesada e scritto da Kevin Smith (ciclo
che se mettiamo insieme tutte le pagine fanno una avventura di
lunghezza media di Tex Willer, per inciso) e che comunque si è
ricomposta sempre. I motivi dei divorzi si riferiscono a volte ai
gusti dei lettori fans di uno solo dei personaggi, quanto a un
incrementarsi pazzesco di nuove testate per Hulk (Devil è sempre
stato abbastanza “tranquillo” come iniziative editoriali, giusto
qualche piccolo crossover e il ciclo di Shadowland). Il fatto vero è
che i due personaggi si sostenevano a vicenda e visto quello che sta
succedendo a livello editoriale mi sembra giusto il momento che
tornino insieme in un'unica uscita. Perché il problema non sono
tanto gli episodi di Devil e Hulk, guarda caso che attualmente sono
gestiti da uno stesso autore, Mark Waid (ma tu guarda checcaso!!), ma
il resto del contenuto dei due albi singoli. Per “riempire” Devil
si erano aggiunti Ghost Rider e il Punitore, ma entrambe le serie sono
attualmente finite e c'è oggi come comprimaria la scarsina
“Thunderbolts”, che c'entra davvero pochissimo con Devil. E se
questi lettori sono coloro che chiedevano a gran voce di non vedere
più Hulk su una testata dedicata a Devil, non credo che siano al
massimo della gioia ad avere Thunderbolts, storie di un team di
supereroi capitanato da Hulk Rosso.
Si poteva mettere la serie
su Occhio di Falco ma niente. Ancora peggio la situazione su Hulk,
in pratica diventato una rivista da donne!!!! Ma stiamo
scherzando!!!!!!! BASTA, BASTA CON QUESTE CACCHIO DI SHE-HULK, SHE-RED
HULK, IL CIRCOLO DELLE GNOCCHE SENZA PAURA!!! SONO PRODUZIONI PER
RAGAZZINE!!! PER RAGAZZINE DI 12 ANNI MASSIMO MESSE SULLA STESSA
TESTATA DI UN EROE DAI CONTORNI PSICOANALITICI PERCHE' LE
PROTAGONISTE HANNO UNA QUALCHE PARENTELA CON LUI????????? E SONO SERIE
CHE NON FINISCONO MAI! MAI!!!
Scusate lo sfogo... Immagino che dopotutto a qualcuno comunque piacciano queste
letture, che, ripeto, non capisco perché “stiano qui”,
non entrando nel merito della loro qualità. Ma se facessero un
referendum tra i lettori sul gradimento della attuale testata di Hulk
non credo che sarei solo. Oggi abbiamo due belle serie di Hulk e
Devil. Per loro insieme prenderei anche un albo a prezzo maggiorato,
due mi stanno diventando troppi. Ci metterei come flano “dal 1994
serie concepite per essere insieme e oggi scritte dallo stesso
autore”. A me ricorda un buon wisky invecchiato. E lo vedo come un
bene.
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