Il rude Storm
(Jean Claud Van Damme), in puro stile Bear Grylls, ma che parla con
una agghiacciante “S” sifula, porta manager panciuti ad affrontare
esperienze estreme su isolotti sperduti per metterne a nudo doti di
leadership, spirito di squadra e personalità . Questa volta il
ritiro aziendale avrà però esiti imprevisti e il gruppo, finito
naufrago, metterà in scena le classiche meccaniche da Signore delle
Mosche. Dirige il semi-esordiente Rob Meltzer, scrive l'esordiente
totale (il nome inganna) Jeff Kauffmann, nel cast tra comparse di
teen horror e doppiatrici di cartoni animati si segnala il redivivo
Adam Brody aka Seth Cohen di O.C. (nella prima serie simpatico, dalla
seconda irritante per poi diventare via via insopportabile).
Già da
questi due minuti appare evidente come tra location assurde e
personaggi improbabili ce ne sarà abbastanza da morire delle risate.
Capeggia su tutti un oltremodo autoironico Van Damme, eroe di molti
b-movie del passato che inspiegabilmente nonostante buone occasioni (Senza esclusione di colpi, Senza tregua, I nuovi eroi, Street
Fighters, Time Cop, La Prova, Il legionario) e doti non solo
fisiche, non è mai riuscito a sfondare nei film di serie A. Un
attore a cui non si può che voler bene e che vorremmo vedere più
spesso in contesti più nobili del trash. A quando quindi questo
Welcome to the Jungle? Ancora non si sa, ma pare che questa
produzione abbia tutte le carte in regola per arrivare sui nostri
lidi. Non ci resta che aspettare. Magari in home video.
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