venerdì 30 agosto 2013

Robocop

Il reboot – parliamo delle prime impressioni, del cast e di Padilha


I bei vecchi tempi. Detroit. Futuro prossimo. La potente Omni Consumer Products è un'importante società specializzata in armamenti hi-tech e ha mire dirette sulla ristrutturazione di Detroit, decaduta capitale americana che all'ombra di palazzi vertiginosi è per lo più frequentata da baraccopoli. Di fatto l'Ocp comanda la polizia e riesce a insabbiare loschi traffici e giochi di potere, trovare un bel posto lì dentro è assicurarsi il futuro. Così il giovane Bob Morton (Miguel Ferrer), approfittando di un passo falso del veterano Dick Jones (Ronny Cox), che fa fiasco proponendo un robot da difesa piuttosto instabile, cerca di fare la sua personale scalata proponendo un progetto ambizioso, il primo cyborg. Un essere parte uomo parte macchina che potrebbe essere più affidabile in territorio di scontro rispetto ad un semplice ammasso di bulloni. Un soggetto ibrido capace di non tradire la sua natura umana. E c'è un ottimo candidato per il trattamento, Alex Murphy. Dichiarato ufficialmente morto, grazie alla Ocp Murphy rinasce on un corpo di metallo pronto ad essere il robo-sbirro (robocop) perfetto. Ma dove si ferma l'uomo e inizia la macchina? Possibile che Murphy ricordi di quando era umano? Sparatorie, tanto splatter, aggressivi robot armati di fucili giganteschi. Ma non solo. Ricordi, rimpianti, struggenti voli pindarici sulla propria umanità perduta. Sangue e lacrime. Capolavoro.

Quanto è passato da allora? Una vita intera... era il 1987. E pensare che questo trailer (come erano le premesse di base dell'intera operazione) è così sgangherato che “ruba” persino il tema di Terminator 2! Chi si aspettava che da un fratello “povero” sulla carta e da un investimento economico piuttosto contenuto che nascesse un così nutrito seguito di fan e una gloria imperitura? Ma la piccola pellicola ce l'ha fatta, merito di un grande regista, un grande interprete, grande colonna sonora, grandi effetti e un'ambientazione unica.
Robocop è diventato un autentico brand, un fenomeno di culto che ha attirando l'attenzione anche di giganti come Frank Miller (favoloso il suo adattamento a fumetti per i disegni di Ryp... sì, lo stesso di Crossed – psicopatico...). Videogichi, pupazzi, cartoni animati serie tv, due seguiti un po' scarsi. Il primo, inimitabile Robocop di Verhoeven è sempre lì, con la sua scura visiera, tra le migliori pellicole action di ogni nerd che si rispetti. Robocop è stato anche il videogioco a convincermi a compare un commodore Amiga in luogo del pc 286, cambiando di fatto la mia vita... ma questa è un'altra storia.
Poteva rimanere sepolto ancora per molto questo prodotto vincente? Non poteva, e per tanto alcuni mesi fa hanno fatto la comparsa in rete video virali di possibili nuovi prodotti Ocp...
C'è un nuovo frullatore in città.


Febbrili si sono succedute foto dal set più o meno rubate, disegni di prova, dichiarazioni più o meno fuffa mentre continuano i lavori in corso per l'uscita, fissata per la primavera 2014, del reboot di Robocop.
Ogni nuovo scatto lascia ogni vero fan con gli occhi umidi e l'espressione cupa a pronunciare tra sé e sé le inequivocabili parole: “Nooo. Ma perchè??” Da quello che abbiamo visto ora l'armatura di Robocop appare invero brutterrima, una copia sfigata della brutterrima tuta da combattimento di Tron Legacy, ma chissà mai, vista in movimento... Anche le foto che sembrano avvalorare l'idea di fargli guidare invece che una auto di pattuglia una moto modello kamen raider alla street hawk pare brutterrima, il parto idiota di un grafico che deve aver pensato “ha il casco, devo farne un motociclista”... ma chissà mai, magari su schermo spacca. Magari, magari, per ora l'intero corredo hi-tech presentato fa cagare a spruzzo e devono aver evitato di mostrarlo al comicon temendo che qualche fan li sbranasse vivi. Ma in fondo sono disegni, insomma. Accantoniamo i disegni, compreso l'orribile re-styling dell' Ed209 modello Transformers con tremila armi che gli escono dal deretano... che chissà mai... Se il buon giorno si vede dal mattino però..
Faccio anche le pieghe come Valentino...
Il tizio dentro l'armatura e gli altri tizi. Indovina chi è lo sceneggiatore che deve essere frustato a sangue 
A vestire il panni del crociato metallico è Joel Kinnaman (il cui mento assomiglia un po' a Weller, il che non può che farci piacere). L'ho visto per ora in The Killing, versione usa di un telefilm nordico. Non mi ha poi impressionato come attore. L'aspetto vincente del Robocop originale interpretato da Peter Weller era l'umanità profonda che questo straordinario attore riusciva a esprimere sebbene praticamente scafandrato da testa a piedi. Un impegno arduo per di più sostenuto in condizioni massacranti (si dice che l'armatura di Robocop del primo film pesasse una follia), un atto di pura fede verso la recitazione che non ha molti altri eguali nella cinematografia recente, se non il bravissimo Hugo Weaving di V per Vendetta, che comunque non indossava un'armatura da 40 chili.). Saprà Kinnaman essere all'altezza? Speriamo bene. A ricoprire ruoli ancora top secret (segreto di Pulcinella) ci saranno anche Gary Oldman, Samuel L. Jackson e Michael Keaton. Un ottimo manipolo di attori quindi. 

Si notano poi delle stranezze di trama, la principale riguarda l'agente Lewis. Se nell'originale era Anna Lewis ed era interpretata dalla dolcissima Nancy Allen, nel seguito la spalla-amica di Robocop è diventata Jack Lewis, agente di colore, interpretato da Michael Kenneth Williams (noto per... per... poco noto). Ora, Anna Lewis era il cuore emotivo dell'originale Robocop, la persona che era riuscita (l'ex moglie non ci era riuscita...) a vedere l'uomo sotto il metallo. Era di fatto l'unica persona che amava Murphy, il personaggio cui si poteva identificare lo spettatore, il plusvalore della pellicola. Perché stravolgere così il personaggio? C'è da essere idioti! È come adattare "La Bella e la Bestia" e cambiare la parte di Belle in quella del cacciatore! Ma chi è lo sceneggiatore di questa porcheria? Allora della sceneggiatura i numi tutelari sono gli autori originali Miner, che aveva collaborato a tutti i Robocop e Neumeier, anche lui su Robocop e Starship Troopers (sempre di Verhoeven). All'adattamento troviamo Shenek, che ha scritto "Gran Torino" (e poco altro ma ha comunque scritto Gran Torino); Self, che ha scritto "Era mio Padre", il baracconesco "The haunting" (che a me comunque è piaciuto, merito di Liam Neason) e lo sfortunato "Wolfman"; Vanderbilt, che ha scritto quell'abominio che è il reboot di Spiderman e un sacco di film-cagata, tra cui “Al calare delle tenebre” (film sulla fata dentina, con una sceneggiatura terrificante per bruttezza) e Zetumer, esordiente assoluto con questa prima opera. Allora? Chi ha smerdato il personaggio di Anna Lewis? Continuerò a indagare per voi...
Ma la vera chicca arriva dal regista.
Come si può sostituire Paul Verhoeven, uno dei più grandi mostri sacri del cinema moderno? Ma naturalmente con un regista le cui palle fumino altrettanto, il grandissimo Jose “Tropa de elite” Padilha, l'uomo dietro ai due Tropa de Elite. Sono dei film semplicemente bellissimi quanto diversissimi, segno di un autore davvero valido sotto tutti gli aspetti. Ve ne parlo in poche righe, riproponendomi per il futuro una recensione accurata di ogni pellicola.
Partiamo con il dittico sul roccioso Nascimento, non a caso definite le pellicole più toste di tutti i tempi.

A Rio la malavita dilaga, la polizia è corrotta, la gente ricca se ne frega e si riempie di coca. A Rio però c'è il BOPE. Un corpo scelto che non risponde a nessuno e fa letteralmente guerriglia urbana contro le peggiori minacce criminali. Fare parte del Bope significa agire con rapidità, essere pressoccchè insensibili, vivere con la prospettiva di non vedere un domani, essere spietati quanto il nemico. Nasciminento è da troppo nel Bope, cerca un suo sostituto-martire. Ci sono due buoni candidati tra le forze di polizia, ma non sono ancora pronti. Se amate gli action ma contestualizzati in un mondo assolutamente reale "Tropa de Elite: gli squadroni della morte" è il film da non farsi scappare (disponibile anche da noi in dvd e blu Ray). Tra Gomorra e Full Metal Jacket passando per Traffic, fino a che punto può arrivare la disumanizzazione di un uomo per renderlo una efficiente arma anti-crimine? Un film duro come un pugno allo stomaco, girato in un modo sensazionale, sul modello della Bigelow, imperdibile


E quindi ora sapete anche che la canzone che andava di moda un po' di estati fa era di fatto la colonna sonora di questo film. Ecco invece la seconda pellicola (anche lei rintracciabile in dvd e blu ray). Nascimiento è promosso a una scrivania, non ha più a che fare con i gang-lord ma con i peggiori, i politici collusi e i media, in una lotta che appare da subito impari. Teso e amaro. Titanico. Credo che in Italia (come in molti altri paesi) nessuno avrà mai le palle (ma anche il supporto) di potrare sullo schermo una vicenda del genere. Un altro enorme successo...



Badando al curriculum di questo regista possiamo ammirare la sua tenacia nel raccontare storie scomode, il suo amore nel dirigere gli attori come la sua assoluta diligenza nel descrivere la meglio spettacolari scene di combattimento che coinvolgono numerose comparse. Tecnica e cuore. Non si può quindi che immaginare idealmente che sotto il nuovo Robocop batta la stessa conflittualità di un Nascimiento, in bilico tra l'essere un'arma sanguinaria, pur necessaria, e un uomo. 
Allora pischelli, tutti felici della nuova pellicola in uscita?

Devo essere franco, punto tutto su regista e attori tappandomi occhi e orecchie per sceneggiatura ed effetti. Ma giocoforza questo non è Shakespeare, è un giocattolone che si basa su sceneggiatura ed effetti e tutte le idee di restyling del personaggio appaiono idiote e scontate, foriere di produrre pupazzetti invero bruttini e insignificanti. Nubi grigie sul futuro Robocop quindi. Aspetteremo però il primo trailer e faremo il nostro sporco lavoro da cronisti per voi fino alla fine. Ok, sono depresso...
Talk0

5 commenti:

  1. Ciao. Sono un grande fan di RoboCop fin dai primi anni 90 e ho letto con molto interesse il tuo articolo. Ho seguito la lavorazione di questo reboot dal 2005 (quando ancora Aronofsky era legato al progetto) e vorrei proporti delle precisazioni:

    - la sceneggiatura, almeno alla stesura di febbraio 2012, è interamente di Joshua Zetumer. Self ne è uscito quando Aronofsky ha rinunciato, Neumeier e Miner sono indicati solo come creatori del personaggio originale, Vanderbilt ha solo revisionato e quindi può aver toccato tutto e niente

    - Che io sappia (e ne ho parlato con un paio di ragazzi americani che ci sono andati) al comic-con hanno mostrato una clip ed un trailer che hanno avuto un'ottima accoglienza. Si parla di una CGI di altissimo livello e di ottimo materiale.

    - I ruoli di Oldman, Keaton e Jackson non sono affatto top secret

    - L'ED-209 rispetto alle prime foto sul sito della OmniCorp è stato completamente ridisegnato

    RispondiElimina
  2. Grazie per le precisazioni, che aggiustano di fatto la portata dell'articolo colmando anche miei dubbi! Ogni tanto mi scappa qualcosa, mi cospargo umilmente di ceneri. L'Ed-209 che ho visto io a "massimo sviluppo"è quello del trailer-viral presente nell'articolo, se lo hanno migliorato non può che farmi piacere. Su Oldman e Keaton a parte i "nomi"dei personaggi su imdb non ho trovato info dirette. Se hai fonti più aggiornate sul nuovo Robocop e ti va di condividerle con noi siamo a disposizione. Parleremo nuovamente della pellicola prima dell'uscita e il tuo contributo ci potrebbe essere davvero utile. Grazie e a risentirci, magari con il prossimo trailer di Robocop. Talk0

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi farebbe immenso piacere collaborare, più avanti ci sentiamo XD. Comunque:

      Gary Oldman interpreta Dennett Norton, lo scienziato che "crea" RoboCop e lo aiuta ad accettare il nuovo status di cyborg. Michael Keaton invece ha la parte di Raymond Sellars, CEO della OCP (più o meno il Dick Jones del primo film). Jackson è invece un giornalista-mogul affiliato alla OCP per promuovere l'utilizzo dei robot in patria, cosa che nel mondo creato nel nuovo film è proibita per legge.

      Elimina
  3. come risposto dal commento di G+ vorrei solo dire che a me lo stile dell'originale in versione metallo grigio e luccicoso mi piace di più, sono tipo la gazza ladra in questo momento xD, comunque per ora visto così dalle foto che seguo da un bel po ripeto che mi da l'impressione di plastica stile giocattolo più di un film, comunquesia la situazione... spero veramente di sbagliarmi tanto ma tanto :) amo quel Cyborg da quando ero piccolo piccolo, in oltre con l'avanzamento della tecnologia vedo i Cyborg presenti in ogni situaizone quasi :)perché come dico spesso anche a casa dove conoscono bene anche loro Robocop perché da piccolo lo vedevo così spesso che in pratica lasciavo a dirittura i cartoni animati per lui, anche un braccio artificiale di ora e altre varie cose che si vedono sia in giro che in video e foto, per me è la visione del futuro :) comunque anche il cartone di Robocop era bello xD peccato solo che dove lo vedevo io vidi solo ed esclusivamente un pezzettino quindi lo posso descrivere con gli occhi e la mente di quando ero piccolo dato che dopo sparì dalla circolazione :(

    RispondiElimina
  4. A ripensarci in questi giorni c'era un aspetto del vecchio Robocop che davvero mi impressionava: la sensazione di pesantezza-potenza del cyborg data dagli effetti sonori. il Robocop di Weller era un autentico carro armato i cui passi letteralmente rimbombavano sul terreno e la cui mega-pistola emetteva un suono a raffica sordo e "pesante". Poi la voce metallica, il rumore delle giunture "a trapano", lo spuntone-cracca-dat che si guaina con il suono dello sciabordare di una spada. galattico. Suoni che erano supportati nel loro essere "pesanti e artificiali"dalle straordinarie capacità recitative di Weller ma anche da una armatura che appariva oltremodo massiccia. qui nel reboot è stato scelto un approccio diverso forse anche seguendo i trend tecnologici moderni. non so perchè ma mi torna in mente il un parallelo con il robot di "io robot", che nel design del film richiama in più aspetti una estetica non dissimile dai prodotti Apple. se la tecnologia anni 80 era vista ancora come lenta e pesante alla luce dei tower compuer che anora quasi occupavano una stanza, ora la filosofia segue il dictat del leggero, maneggevole, esteticamente gradevole. e non è detto che sia un male. per questo anche a livello sonoro mi aspetto qualcosa di diverso. Talk0

    RispondiElimina