Parte terza...
Pantera Nera
27-30 (31 per epilogo). (contenuto nei fumetti da edicola dei
Fantastici 4, dal numero 282 al 286, ma entrano in azione di fatto
nel 283 e ne escono nel 285; diciamo che sono collocati in una unica
trama “di ampio respiro”). Dal giugno 2007 al dicembre 2007 i Marvel zombies sono ospiti della testata con protagonista il signore
del Wakanda. L'autore è il regular di Pantera Nera, Reginald Hudlin,
ai disegni altro regular Portela. Ci sono i Marvel Zombies così come
si vedono alla fine del vol.1. Pantera per scappare da un mostro
insetto-schifo usa lo strumento teletrasportatore di nome Le rane di
re Salomone (che nome del ca@@o).
Pantera e i suoi simpatici amici
si trovano così su un mondo Skrull, intento (come tutti i mondi
skrull che si rispettino) a perfezionare il proprio super-skrull.
Quando ecco che arrivano senza un perché i superzombie e parte un
furioso rissone tra Skrull, zombies e superskrull, con Pantera
intento ad usare le rane di re Salomone (che nome del ca@@o) per
teletrasportarsi tatticamente di qua e di là. Al punto che uno zombesco
Luke Cage cerca di impossessarsi delle Rane di re Salomone (che nome
del ca@@o) per andare ad invadere un'altra realtà. Una porcheria
indegna di trovarsi tra i fumetti della serie Marvel Zombies.
Sciatto, senza senso, scritto con il deretano e fortunatamente pure
abbastanza introvabile. Consiglio ai collezionisti: fregatevene. Non
esiste.
Marvel Zombies
2. Il Sapore della Morte. (contenuto nell'omonimo volume 100%
Marvel). La storia prosegue da dove si interrompeva in Marvel
Zombies 1, proponendo un nuovo arco narrativo, per lo più incentrato
sul nuovo decaduto mondo in mano ai pochi superstiti. La natura
umana, pur nelle difficoltà, non muta in meglio. Gli uomini si
delineano in schieramenti opposti, ripartono i soliti giochi di
potere. Se la prima serie mostrava il lato più ludico e grottesco
dell'invasione zombie, giocando con uno humour nerissimo e mettendo in
atto una escalation da applausi nel massimo divertissment nerd del
nuovo secolo, con la seconda stagione esce fuori la vena malinconica
per cui è noto Kirkman. Come in Walking Dead, i non-morti sono una
calamità naturale, un tifone che abbatte le case e rimescola le
carte di una umanità perennemente allo sbando. Sono proprio gli
umani, sempre e solo, le creature “peggiori”.
Spinti dalla
logica della sopravvivenza, involvono in predatori di se stessi,
vittime delle paranoie, assassini dei loro stessi fratelli. Esseri
cinici, ignobili che nella maggior parte dei casi rimangono impuniti.
A fare loro da contraltare gli eroi-mutati, che dopo un periodo di
incubazione del virus rientrano in possesso delle loro facoltà
intellettive, domando la fame. Questi sono nuovamente pronti a
sistemare le cose, a rimettersi in gioco, a ritornare ad essere il
simbolo perfettibile cui rivolgersi. Ma gli umani non vogliono più
avere nulla a che vedere con loro. Pantera Nera assurge a personaggio
quasi Shakespeariano, un novello Cesare si direbbe, doloroso
simulacro della progressiva perdita di valori dell'uomo del futuro.
Il sapore della morte è quindi un arco narrativo complesso, pronto a
scontentare in parte chi si aspettava solo divertimento e una seconda
maxi royale rumble tra supers. I disegni di Phillips rimangono di
altissimo livello, i suoi super-zombie sono sempre rivoltantemente
magnifici. Chi sa leggere tra le righe non ha troppo da scontentarsi.
Si ragiona un po' ma, di fatto, gli ettolitri di sangue e le scene
eccessive-grottesce tipiche della serie non mancano.
Marvel Zombies
3. Carne e Metallo. (contenuto nell'omonimo volume 100%
Marvel). Da gennaio 2009, primo numero del nuovo arco narrativo, arriva
lo scrittore Van Lente. Si è fatto notare in Marvel per The
Incredible Hercules, un divertente periodo nel quale l'eroe olimpico
si è messo ad occupare la testata di Hulk (occupato in piani di
conquista planetari). Uno scrittore che bene mastica i ritmi della
commedia più forsennata, senza dimenticare una dose extra-large di
action puro. Alle matite lo affiancherà, per il terzo arco di Marvel
Zombies come per il quarto, l'ottimo Walker, una strepitosa matita
inglese a cui dobbiamo nientemeno che molte illustrazioni del
card-game Magic: The Gathering. Per Marvel si è fatto valere su
Annihilation, curando la resurrezione di un personaggio strafigo come
Nova, oltre a dedicarsi alle dissennate avventure degli Exiles, una
autentica palestra per disegnare eroi di tutti i tipi in contesti di
tutti i tipi. Cambi pure per le copertine, al maestoso Suydan (che
ha già realizzato migliaia di cover e che comunque continua a
sfornare variant... quindi se odiate Land potete recuperare sempre
copertine di Suydan) si alterna Greg Land, autore di quel Crossover
che ha dato inizio a tutto. Se Suydan reiterpretava copertine
classiche Marvel, Land preferisce prendere ispirazione dal cinema. La
cover del primo numero di Marvel Zombies 3 è un omaggio proprio al
poter cinematografico de L'armata delle Tenebre. Solo che al posto di
Ash c'è il nuovo personaggio mattatore del vol.3, il mitico (e
amatissimo) Aaron “Machine Man” Stack, con ai piedi una mai così
lasciva Jocasta. Strana vita editoriale quella di Machine Man. Nasce
nel 1977, nel luglio, e quindi sono fiero di considerarlo mio
coetaneo. La penna che gli dà forma appartiene a uno dei più grandi
disegnatori di tutti i tempi, Jack Kirby per una serie di fumetti
ispirati a "2001 Odissea nello spazio". Machine Man è un androide
creato da Abel Stack, nome in codice X-51. Insieme ai suoi cinquanta
fratelli era il frutto di una ambiziosa ricerca sull'intelligenza
artificiale. Ma Abel con lui volle provare un approccio diverso,
decise di trattarlo come un figlio. Quando il governo scoprì i
molti difetti dei robot, sfuggiti completamente da ogni controllo,
decise di attivare le bombe che erano state innestate su ogni modello
e chiudere i conti. Anche machine Man aveva una bomba ma era diverso,
sembrava davvero il figlio di Stack. Così il padre si sacrificò nel
tentativo di disinnescare l'ordigno impiantato nell'X-51. Per
riconoscenza, Machine Man assunse il nome di Aaron Stack e scelse una
vita umana, come perito assicurativo. Da sempre innamorato della
androide Jocasta, Aaron passò una vita quantomai avventurosa,
cambiando continuamente schieramento e arrivando pure a far parte dei
Vendicatori della costa ovest. Di recente ha fatto parte del
supergruppo “non ufficiale” di Nextwave (un fumetto fantastico
nato dalla mente di Ellis e dalle matite di Immonen pubblicato in due
volumi 100% che se amate i fumetti demenziali dovete avere) e la sua
caratterizzazione è stata sempre più sbilanciata verso il lato
comico.
Di fatto Machine Man sembra la versione idiota dell'Ispettore
Gadget (ma dotato di armamento pesante) e vederlo in azione è un
vero spiscio, al punto da moltiplicare le sue ospitate in altre
testate per aumentare le vendite (vedi Ms. Marvel). È bello quindi
che con Marvel Zombies 3 abbia riconquistato il ruolo da solista. Ma
a che punto è la guerra contro i super-zombies, giunti al vol.3?
Universo 616, l'universo “ufficiale” della Marvel. Esistono realtà
parallele che si intersecano tra loro, esistono universi
perpendicolari e universi onda; le interferenze tra queste realtà
vicine possono durare una manciata di secondi, ma sono in grado di
teletrasportare gli abitanti di una realtà in un'altra. Di fatto
l'universo Marvel è da sempre dotato di teleporti come Magik, Pixie,
Cloak, il cagnolone degli Inumani e l'Uomo Cosa. Proprio le paludi di
Citrusville in Florida, casa dell'Uomo Cosa sono state di recente
soggette dell'attività di infiltrazione di una realtà parallela. Il
Deadpool dello “zombie-verso”, un universo onda, ha attraversato
la soglia e sta diffondendo l'epidemia. A contrastare le minacce
degli universi “sensibili” è stata istituita A.R.M.O.R. (ovvio,
dopo che sono già presenti Shield e Sword) e a capo delle
operazioni c'è nientemeno che Portal, al secolo Charles Little Sky
(sento i sei che lo conoscono esultare... sì, è un altro personaggio
minore...) e non manca nel team il vampiro vivete Dr.Morbius. Il suo
scopo, oltre che contenere il virus è cercare una cura, prelevando
un soggetto portatore sano dallo zombieverso. Quel soggetto è Vanessa
Fisk, moglie del signore del crimine Kingpin. È stato Morbius a
volere nell'operazione un eroe che non potesse essere infettato in
quanto “non fatto di carne”, pertanto Machine Man viene reclutato
per la missione. Il nostro è riottoso, ma appena scopre che anche
Jocasta è della partita decide di accettare. Nello zombieverso
accadono strane alleanze intanto. Freccia Nera diventa così socio di
Kingpin. Battutacce, tanta azione ed ettolitri di sangue. Il vol.3 di
Marvel Zombies funziona come un rodato b-movie anni ottanta. Devono
essere per forza menzionati anche i colori, opera di Beaulieu
(presente anche in Marvel Zombies 4), che donano una spettacolare
luminescenza alle immagini, laddove i colori letteralmente esplodono
da ambienti prevalentemente bui. Lo stile di disegno di Walker è
molto dinamico e si sposa alla perfezione con l'azione. Machine Man
ad armamento spiegato a falcidiare con motoseghe e cannoni vulcan i
non-morti è un vero spettacolo. Tra tanta azione non mancano i
flash-back sul passato di Machine Man, un autentico impreziosimento
alla caratterizzazione del personaggio che non potrà che far piacere
ai fan. Dispiace davvero tanto che il tutto si riduca a 4 episodi, se
ne vorrebbe ancora e ancora. Anche il pubblico ha decisamente
gradito. Nasce qui, ma sarà vero mattatore nel vol.4, Head-Pool, la
testa zombificata (e presto “volante”) del Deadpool dello
zombieverso. Questo chara avrà un posto tutto suo nella scanzonata
serie Deadpool Corps, un gruppo formato da versioni provenienti da
universi diversi di Deadpool.
Fine terza parte
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