Nella speranza che un nuovo volume prenda presto forma, diamo
un'occhiata ad uno dei fenomeni editoriali più strani e di successo
degli ultimi anni.
Per secoli con il
termine “Marvel Zombies” si definivano, in modo dispregiativo, i fan
marvel che comprano qualsiasi cosa il marchio impone, dal dentifricio
alle statue in gesso fino ai numeri dei fumetti che non gli piacciono
ma perché “servono per la collezione” (a loro è dedicato di fatto
un episodio della collana di cui stiamo per parlare: Marvel
Zombies, vol. 5, cap. 5, pubblicato a settembre 2010 “A plague of
one” trad. “Uno soltanto”). Se la Marvel ha i suoi Marvel
Zombies, la D.C. Ha i suoi D.C. Geek. Stessa cosa.
Crossover:
20 agosto 2005. Qualcosa cambia. Per la collana Ultimate Fantastic Four esce il numero 20, la seconda e ultima parte dell'episodio Think
Tank . Da noi Ultimate Fantastic Four, pubblicazione bimestrale,
uscirà, insieme al primo capitolo, nell'aprile 2006, in concomitanza
al magnifico periodo di pubblicazione nostrana di House of M.
Le
collane Ultimate, ambientate in un universo narrativo differente da
quello dei supereroi classici, sono il top della pubblicazione Marvel, tanto per gli autori che per i disegnatori coinvolti. Bendis,
Millar, Ellis tra gli scrittori, Hitch, Bagely, Adam Kubert,
Madureira, Finch, Larocca, Jae Lee, Leinin Yu tra i disegnatori. Un
mondo supereroistico vergine e inesplorato, popolato da versioni più
giovani degli eroi classici (Spiderman, Fantastic Four, X-men) o più
estreme (Ultimates) affidato ai top guy del fumetto. Ben presto le
pubblicazioni Ultimate si dimostrano un'autentica fucina di idee,
talmente valide da influenzare negli anni anche le collane
“classiche”. Fino al punto che tutti gli autori e disegnatori
principali sono stati dirottati sulle collane classiche e abbiamo
assistito alla resurrezione di testate come i Vendicatori e X-Men, a eventi come Civil War, tutt'oggi punte di
diamante della Marvel. Forse qualcuno ve l'ha già detto, ma i film
di supereroi che vedete al cinema nel recente sono pesantemente
influenzati dall'universo narrativo Ultimate, e non solo perché Nick
Fury è interpretato da Samuel Jackson invece che da un ipotetico
epigono di Lee Marvin. Non tutte le collane Ultimate però hanno lo
stesso successo e fanalino di coda, nonostante la magnificenza di
autori e disegnatori coinvolti, è proprio Ultimate Fantastic Four,
che narra delle avventure del celebre quartetto in una versione più
adolescenziale. La nuova caratterizzazione porta ad un Ben Grimm
malinconico, ma anche più spietato (leggendario quello che farà a
Doom nella collana Ultimatum), a una Susan Storm ribelle e
scollacciata, a un Johnny cazzone come sempre (in fondo il
personaggio è sempre stato bidimensionale e solo negli ultimissimi
tempi della serie regolare ha avuto una bella evoluzione), a un
Mister Fantastic nerd incompreso e tenebroso, destinato ad un futuro
molto diverso da quello classico. Numero 20, dicevamo. La serie è
momentaneamente in mano a Mike Carey per le matite dell'immenso Jae
Lee. La storia è praticamente finita, le ultime due pagine servono a
fare da ponte per il ritorno ai testi di Millar, il più geniale ed
estremo autore degli ultimi anni (lo straordinario Ultimates, Civil
War, Kick Ass, Nemesis, Wanied, Superior, 1984, Vecchio Logan,
Fantastic Four...vi basta?), che già aveva dato battesimo alla saga
per le penne di uno straordinario Adam Kubert.
Uno strano
messaggio arriva al giovane Mr. Fantastic; è un messaggio confuso.
“Salve, non ho modo di sapere se questo messaggio è giunto a
destinazione e nemmeno se questa destinazione esiste. Ma se tu sei
Reed Richards, o se c'è un Reed Richards dove ti trovi, e lo
conosci, ti chiedo di aiutarci, per favore. In qualunque modo
possibile”. Ma lo sgomento del giovane Reed Richards arriva solo
quando vede in video il soggetto che ha inviato il messaggio (e noi
vediamo chi sia attraverso gli occhiali di Reed giovane, che è un
po' miope). Il suo interlocutore è un se stesso più adulto. Il Mr
Fantastic classico con capelli brizzolati ai lati che conosciamo.
Epocale. È il primo crossover tra universo Marvel classico e
universo Marvel Ultimate. Ma le cose non andranno così, e per avere
il primo cross-over dovremo aspettare Spider-man nel 2012 (e ne
riparleremo). Jae Lee (che da lì a poco inizierà a disegnare
l'adattamento a fumetti della Torre Nera) rimane ai pennelli anche
per la prima saga di Millar (UFF annual del novembre 2005), dedicata
agli Inumani (personaggi che Lee già ben conosce... ma questa è
un'altra storia..), poi viene sostituito dall'amato-odiato Greg Land
nella successiva, dal titolo emblematico “Crossover” (UFF 21-23 da
sett a nov. 2005). E' da quel messaggio misterioso che Reed ha
dedicato sempre più tempo al suo nuovo amico, la cui influenza ha
accelerato di molto lo studio di un varco inter-dimensionale. Ora il
giovane Reed è pronto per venire in soccorso del se stesso di
un'altra dimensione, ma non vuole l'aiuto del gruppo, l'impresa è
sua e lo porterà dall'unica persona che sia davvero in grado di
capirlo. Ultimati i lavori, un Reed troppo sicuro di sé e troppo
ingenuo da avvertire possibili pericoli arriva in una nuova
dimensione. Non si ritrova nella versione del Baxter Building che
immaginava. Tutto è diroccato, le strade sono piene di carcasse di
automobili e pile di cadaveri. Ad accoglierlo sono i Fantastici
quattro. Ma i loro visi sono putrefatti e le loro bocche grondano
sangue. Un'infezione aveva colpito quella dimensione, come prima
migliaia di altre. L'essere superumano più potente di tutti, Sentry,
mutato in super-zombie, era giunto da un'altra dimensione e in pochi
minuti aveva contagiato tutti i superumani. In pochi minuti, dopo
essersi divorati l'un l'altro, i supereroi mutati avevano conquistato
il mondo e distrutto ogni cosa. Il giovane Reed capisce, in sensibile
ritardo, che è caduto in trappola. I super-zombie vogliono accedere
alla sua dimensione per continuare il pranzo. In una fuga disperata
riesce a distaccare il quartetto.
Ma subito è di nuovo circondato,
incatenato dalla tela di un mutato uomo ragno. Mentre una torma di
superumani infetti fanno a sorte per aggiudicarsi il primo boccone,
Hulk entra in scena rivendicando l'intera portata. Ma un gigantesco
camion cade dal cielo sopra il golia verde. I super scappano
spaventati perché il campione di non-mutati ha fatto il suo
ingresso in scena ed è pronto a sotterrarli con una tempesta di
lamiere. Fa il suo ingresso Magneto. Bisognerà tornare al Baxter
Building, salvare dei sopravvissuti e distruggere la macchina
dimensionale, per evitare che un altro universo cada. Capolavoro.
Azione incalzante, battutacce, personaggi badass, disegni bellissimi
(forse il meglio fatto da Land fino ad oggi). In soli tre episodi,
Crossover getta le basi per un intero universo narrativo. I fan
rispondono con entusiasmo e si pongono così le premesse per
sviluppare una delle più divertenti e remunerative saghe della
Marvel: nasce la collana Marvel Zombies.
Fine prima parte
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