domenica 9 giugno 2013

Le Storie. Vol. 8 “Amore nero”

Storia e disegni: Gigi Simeoni


In una Milano di inizio '900 il commissario De Vitalis ha di nuovo a che fare con delitti che superano la logica umana per crudeltà e scopo. Risolto il caso di un brutale serial killer noto come “il fante di cuori” (“Gli occhi e il buio” del 2007, uno dei migliori titoli della collana Romanzi a Fumetti della Bonelli), oggi è la sua stessa famiglia a essere nel mirino di un oscuro e folle nemico. Francesco, il fratellino di Ada, moglie di De Vitalis, è stato brutalmente ucciso mentre stava giocando con degli amici presso una cascina abbandonata. Unico indizio, una rosa bianca di una qualità piuttosto rara. La polizia brancola nel buio fino a che una veggente, Lyda Garkovich, “incontra” Francesco. La donna sa della sorte del bambino, della rosa e dell'identità dell'assassino. Ma per De Vitalis, per cui esiste solo la logica scientifica, è difficile prestare ascolto a storie di fantasmi. Diversamente Ada, vuoi anche per l'amore verso il fratello, non ha timore a prendere in considerazione ipotesi soprannaturali se i poteri di Lyda possono concederle, anche solo per un po', di poter rivedere per un'ultima volta Francesco.

Nuovo numero della collana antologica Bonelli, questa volta scritta e disegnata dallo stesso autore, il bravo Gigi Simeoni. Scrittore all'attivo su molte testate bonelliane, tra cui Nathan Never, con Amore Nero Simeoni dà un seguito alle vicende di un suo personaggio, il commissario De Vitalis, nato per la storia autoconclusiva “gli occhi e il buio”. La storia al tempo mi piacque moltissimo, così come alla critica e a molti fan, vuoi anche per l'ambientazione milanese di inizio secolo, splendidamente illustrata, e per una trama dalle tinte nere, nerissime, carica di ossessioni e non parca di trovate sanguinolente.
 Avevo a lungo sperato un ritorno a quella ambientazione, magari su una miniserie se non addirittura per un mensile regolare, la scelta di collocare questo “Amore nero” nell'antologico bonelliano mi fa comunque piacere. A maggior ragione mi fa piacere dopo aver letto “Strya”, altro albo pubblicato nella collana Romanzi a fumetti della Bonelli, un horror di ambientazione sempre italiana, provinciale, davvero splendidamente disegnato e raccontato; un'opera di non troppo difficile reperibilità in catalogo a cui prima o poi dedicherò un post. Questa nuova opera di Simeoni graficamente non delude e rinnova il talento dell'autore per le ricostruzioni storiche, tanto per la dovizia di dettagli dei paesaggi che per la ricostruzione di veicoli, oggettistica e abbigliamento d'epoca. Tuttavia la maggior parte della vicenda si svolge in ambienti chiusi, salvo alcuni paesaggi rurali-periferici non privi di fascino. Un vero peccato vista la splendida Milano del centro e dei navigli de “Gli occhi e il buio”. Permane comunque una caratterizzazione dei personaggi indovinata, con volti ben definiti ed espressivi (altro punto di forza di Simeoni) e l'azione risulta sempre chiara, definita e di forte impatto scenico (soprattutto nella parte finale del racconto). 
Simeoni non ha perso il talento di spaventare il lettore, Amore Nero è un solido noir con ottimo approfondimento storico, ma soprattutto pesanti e vincenti sfumature horror. Purtroppo la storia subisce, come ormai sta diventando una cantilena reiterata, lo stringato numero di pagine. Strya aveva circa 300 pagine. Gli occhi e il buio pure. Amore Nero 115 e l'impressione è che l'opera sia stata soggetta a tagli furiosi per rientrare in questo standard. L'intreccio è interessante, non mancano personaggi carismatici, sorprese narrative e un'inedita figura di assassino, ammantato da tratti soprannaturali, degna di particolare lode per caratterizzazione e originalità. Ma qua e là manca il giusto respiro all'opera, passaggi narrativi centrali vengono sono accennati quando sarebbero stati, anche visivamente, di una forza dirompente, ci sono questioni che rimarranno fino alla fine irrisolte e che speriamo trovino risposta in un nuovo capitolo delle avventure di De Vitalis, di cui fin d'ora aspetto l'uscita. Un bel fumetto, carico di buone (e soprattutto innovative) suggestioni, soprattutto narrative, ma in qualche modo “castrato” dal solito problema, strutturale, della saga. Ad ogni modo, assolutamente consigliata  la lettura. 
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